IL
LIBRO DI NATALE
Natale era
arrivato…
Anche se erano a bordo di una nave pirata, il
Natale era una tradizione che andava rispettata.
Sulla Sunny stavano ancora dormendo, avevano passato una serata
all’insegna del movimento scambiandosi tanti bei regali.
Si erano divertiti
molto, e come sempre avevano colto l’occasione per passare una serata carica di
divertimento.
Alle otto in punto
Robin si alzò per recarsi in cucina…
Avrebbe potuto
dormire fino a tardi, come tutti i suoi compagni, visto che
erano andati a riposarsi a notte fonda, ma lei era stata sempre una persona
mattiniera.
Decise di
prepararsi la sua solita tazza di caffè, e mentre la sorseggiava in tutta
tranquillità accompagnata da qualche biscotto, leggeva un suo vecchio libro.
Una
volta terminato decise
di fare qualche piccola pulizia…
Per festeggiare,
anche il povero Sanji aveva lasciato perdere di riordinare la cucina con tutti
i piatti ed i suoi regali natalizi scartati.
Iniziò a pulire il
pavimento…
Grazie al suo
potere tutto era più semplice!
Sorrise…
Aveva deciso che
se la sarebbe presa con calma, visto che per molte ore
i suoi compagni avrebbe continuato a dormire sogni pesanti.
Ad un certo punto,
con grande sorpresa sentì aprire la porta della cucina
e lentamente si voltò per vedere la figura che era appena entrata.
-Buongiorno
Franky… - Sorrise.
-Buongiorno anche
a te Nico Robin… ma soprattutto BUON NATALE!!! –
Esultò.
-Buon Natale anche
te! – Rise.
-Sei già sveglia?
-Come vedi…
-Mattiniera la
ragazza… - Fece un ghigno.
-Si, lo sono
sempre stata fin da piccola… ma vedo che anche tu non sei da meno…
-Solitamente…
dipende da quanto ho voglia di dormire… - Ridacchiò.
-Capisco… -
Sorrise.
-E poi dipende da cosa ho fatto, dell’umore,
dai miei bisogni fisiologici… - Rise.
- E’ vero… anche
se sei un cyborg quella parte è rimasta umana… - Fece un ghigno.
-Non sei affatto
spiritosa… l’hai anche constatato! Sei stata cattiva!
Se penso ancora al male svengo! – Affermò con occhi
lucidi.
-Esagerato! –
Rise.
-Non descrivo i
particolari che è meglio, ma ti posso assicurare che
non è stato affatto piacevole! – Si arrabbiò.
-Se lo dici tu…
certe cose non le posso capire… - Sorrise.
-Cambiando
argomento, posso darti una mano?
-Volentieri… -
Sorrise.
I due iniziarono a
sistemare la cucina, quando l’archeologa constatò che
era arrivato il momento di lavare piatti e pentole della sera precedente.
-Direi che c’è un
bel lavoro da fare! – Notò il carpentiere.
-Niente di impossibile… - Disse incrociando le braccia in alto.
-Giusto… hai il
potere dalla tua parte! – Rise.
-Ma un aiuto in più non guasta mai! – Fece
l’occhiolino.
-Immaginavo…
- Rispose con una
goccia dietro la testa.
Iniziarono a
lavare i piatti e Franky aiutò la donna nell’asciugatura.
I due mentre lavano ridevano e scherzavano…
Il cyborg notò che
era un piacere vedere sorridere e scherzare la donna, aveva proprio un bel
sorriso.
Rimase immobile a
fissarla…
-Che hai Franky?
-Niente… mi ero
incantato…
Finalmente il
lavoro era terminato, ma si accorsero che erano appena
la dieci.
-Mi sa che la
ciurma dormirà ancora bel un po’… - Ridacchiò Franky.
-Così pare…
In quel momento
Robin si alzò per recarsi sul ponte…
-Dove vai?
-A leggere un
libro… - Sorrise.
-Come sempre del
resto…
-Già… devi sapere
che i libri sono la mia vita… la mia infanzia soprattutto…
-La tua infanzia?
– Ripeté.
-Si… quando ero
piccola ero considerata un mostro da tutti… evitata… isolata… mi rifugiavo nella grande biblioteca della mia isola, l’unico
luogo dove mi sentivo libera ed accettata…
Nico Robin stava
raccontando il suo passato a Franky, gli stava spiegando quello che per lunghi
anni aveva provato, e cosa fossero per lei i libri.
Il carpentiere
rimase sorpreso, non solo per le parole, visto che
ormai conosceva in parte il passato di quella donna, ma soprattutto perché gli
stava aprendo il suo cuore.
Rimase in silenzio
ad ascoltarla…
-I libri erano tutto per me… volevo diventare intelligente come mia
madre… mi piaceva conoscere ogni cosa… ma non avevo mai conosciuto invece
quello che davvero era importante… l’affetto…
Franky rimase
immobile…
Continuava a
sentire ogni parola da parte dell’archeologa.
Era sempre di spalle, fissa verso l’uscio che dava sul ponte.
Sembrava serena
nel parlarne, ma il carpentiere percepiva una tristezza in quelle parole.
-Non ho mai
passato un Natale così allegramente, sai? Ho sempre sperato di incontrare
persone come voi… e penso proprio che questo piccolo desiderio, che pensavo
irrealizzabile, si sia avverato… eppure anche alle
persone pericolose come me i sogni diventano realtà… non pensavo fosse
possibile, davvero… - Sorrise con gli occhi lucidi.
-Non dire
stupidaggini!
-C-Come?
-Persona
pericolosa? Ma non farmi ridere!
-Lo sono invece!
Ho messo a repentaglio la vita dei miei compagni… quando volevo solo salvarli…
-Appunto… volevi
salvarli, ma loro ti sono stati vicino perché ti voglio
bene Nico Robin… a tutti è permesso vivere… specialmente a te che non hai mai
assaporato questa gioia… non dire certe sciocchezze, perché non sei una persona
orribile… una persona orribile non lo avrebbe mai fatto… - Sorrise.
Robin rimase senza
parole e fissò dolcemente il cyborg, quando quest’ultimo
riprese a parlare.
-Immagino che quel
libro sia legato alla tua infanzia…
-Da cosa lo hai
dedotto? – Chiese stupita.
-Dal fatto che sia
molto consumato… ma soprattutto dall’odore! – Fece l’occhiolino.
-Dall’odore?
Pensavo che neppure sentissi certe cose! – Sorrise la mora.
-Certo che le
sento! Ad ogni modo ha un odore d’infanzia legato a ricordi difficili, ma allo
stesso tempo belli perché ci hanno fatto diventare quello che siamo oggi…
Robin sentendo
quelle parole capì a cosa si stesse riferendo Franky.
Non era un odore
vero e proprio, quanto un profumo di ricordi e passato, delle sensazioni ed
emozioni racchiuse ancora in quel libro.
-Che argomento tratta quel libro? – Chiese
curioso.
-Del Natale…
-Davvero?
-Si… ogni volta
che arriva questo periodo lo rileggo sempre… - Sorrise dolcemente.
-Un ricordo che
non muore mai…
-E che mai morirà…
Si sorrisero…
-Allora buon
Natale Nico Robin… ma te lo faccio con il cuore…
-Lo stesso vale
per me Franky… grazie! – Sorrise.
I due si sorrisero
quando la donna tornò a leggere il suo libro sul ponte della Sunny.
Ormai era ora di
pranzo e la ciurma si alzò euforica come sempre!
Tutti iniziarono a
festeggiare nuovamente, ma non sapevano che Robin e Franky avevano avuto una
conversazione interessante.
Ma una cosa era certa, il loro rapporto stava
diventando speciale, proprio come quel Natale per Nico Robin.