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Autore: Alexiel Maho    23/12/2008    4 recensioni
Quattro semplici storie di Natale, con quattro pairing differenti... piccoli racconti che racchiudono un dolce sentimento ambientato nel periodo natalizio...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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IL LIBRO DI NATALE

 

 

 

 

 

 

 

IL LIBRO DI NATALE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Natale era arrivato…

Anche se erano a bordo di una nave pirata, il Natale era una tradizione che andava rispettata.

Sulla Sunny stavano ancora dormendo, avevano passato una serata all’insegna del movimento scambiandosi tanti bei regali.

Si erano divertiti molto, e come sempre avevano colto l’occasione per passare una serata carica di divertimento.

Alle otto in punto Robin si alzò per recarsi in cucina…

Avrebbe potuto dormire fino a tardi, come tutti i suoi compagni, visto che erano andati a riposarsi a notte fonda, ma lei era stata sempre una persona mattiniera.

Decise di prepararsi la sua solita tazza di caffè, e mentre la sorseggiava in tutta tranquillità accompagnata da qualche biscotto, leggeva un suo vecchio libro.

Una volta terminato decise di fare qualche piccola pulizia…

Per festeggiare, anche il povero Sanji aveva lasciato perdere di riordinare la cucina con tutti i piatti ed i suoi regali natalizi scartati.

Iniziò a pulire il pavimento…

Grazie al suo potere tutto era più semplice!

Sorrise…

Aveva deciso che se la sarebbe presa con calma, visto che per molte ore i suoi compagni avrebbe continuato a dormire sogni pesanti.

Ad un certo punto, con grande sorpresa sentì aprire la porta della cucina e lentamente si voltò per vedere la figura che era appena entrata.

-Buongiorno Franky… - Sorrise.

-Buongiorno anche a te Nico Robin… ma soprattutto BUON NATALE!!! – Esultò.

-Buon Natale anche te! – Rise.

-Sei già sveglia?

-Come vedi…

-Mattiniera la ragazza… - Fece un ghigno.

-Si, lo sono sempre stata fin da piccola… ma vedo che anche tu non sei da meno…

-Solitamente… dipende da quanto ho voglia di dormire… - Ridacchiò.

-Capisco… - Sorrise.

-E poi dipende da cosa ho fatto, dell’umore, dai miei bisogni fisiologici… - Rise.

- E’ vero… anche se sei un cyborg quella parte è rimasta umana… - Fece un ghigno.

-Non sei affatto spiritosa… l’hai anche constatato! Sei stata cattiva! Se penso ancora al male svengo! – Affermò con occhi lucidi.

-Esagerato! – Rise.

-Non descrivo i particolari che è meglio, ma ti posso assicurare che non è stato affatto piacevole! – Si arrabbiò.

-Se lo dici tu… certe cose non le posso capire… - Sorrise.

-Cambiando argomento, posso darti una mano?

-Volentieri… - Sorrise.

I due iniziarono a sistemare la cucina, quando l’archeologa constatò che era arrivato il momento di lavare piatti e pentole della sera precedente.

-Direi che c’è un bel lavoro da fare! – Notò il carpentiere.

-Niente di impossibile… - Disse incrociando le braccia in alto.

-Giusto… hai il potere dalla tua parte! – Rise.

-Ma un aiuto in più non guasta mai! – Fece l’occhiolino.

-Immaginavo… - Rispose con una goccia dietro la testa.

Iniziarono a lavare i piatti e Franky aiutò la donna nell’asciugatura.

I due mentre lavano ridevano e scherzavano…

Il cyborg notò che era un piacere vedere sorridere e scherzare la donna, aveva proprio un bel sorriso.

Rimase immobile a fissarla…

-Che hai Franky?

-Niente… mi ero incantato…

Finalmente il lavoro era terminato, ma si accorsero che erano appena la dieci.

-Mi sa che la ciurma dormirà ancora bel un po’… - Ridacchiò Franky.

-Così pare…

In quel momento Robin si alzò per recarsi sul ponte…

-Dove vai?

-A leggere un libro… - Sorrise.

-Come sempre del resto…

-Già… devi sapere che i libri sono la mia vita… la mia infanzia soprattutto…

-La tua infanzia? – Ripeté.

-Si… quando ero piccola ero considerata un mostro da tutti… evitata… isolata… mi rifugiavo nella grande biblioteca della mia isola, l’unico luogo dove mi sentivo libera ed accettata…

Nico Robin stava raccontando il suo passato a Franky, gli stava spiegando quello che per lunghi anni aveva provato, e cosa fossero per lei i libri.

Il carpentiere rimase sorpreso, non solo per le parole, visto che ormai conosceva in parte il passato di quella donna, ma soprattutto perché gli stava aprendo il suo cuore.

Rimase in silenzio ad ascoltarla…

-I libri erano tutto per me… volevo diventare intelligente come mia madre… mi piaceva conoscere ogni cosa… ma non avevo mai conosciuto invece quello che davvero era importante… l’affetto…

Franky rimase immobile…

Continuava a sentire ogni parola da parte dell’archeologa.

Era sempre di spalle, fissa verso l’uscio che dava sul ponte.

Sembrava serena nel parlarne, ma il carpentiere percepiva una tristezza in quelle parole.

-Non ho mai passato un Natale così allegramente, sai? Ho sempre sperato di incontrare persone come voi… e penso proprio che questo piccolo desiderio, che pensavo irrealizzabile, si sia avverato… eppure anche alle persone pericolose come me i sogni diventano realtà… non pensavo fosse possibile, davvero… - Sorrise con gli occhi lucidi.

-Non dire stupidaggini!

-C-Come?

-Persona pericolosa? Ma non farmi ridere!

-Lo sono invece! Ho messo a repentaglio la vita dei miei compagni… quando volevo solo salvarli…

-Appunto… volevi salvarli, ma loro ti sono stati vicino perché ti voglio bene Nico Robin… a tutti è permesso vivere… specialmente a te che non hai mai assaporato questa gioia… non dire certe sciocchezze, perché non sei una persona orribile… una persona orribile non lo avrebbe mai fatto… - Sorrise.

Robin rimase senza parole e fissò dolcemente il cyborg, quando quest’ultimo riprese a parlare.

-Immagino che quel libro sia legato alla tua infanzia…

-Da cosa lo hai dedotto? – Chiese stupita.

-Dal fatto che sia molto consumato… ma soprattutto dall’odore! – Fece l’occhiolino.

-Dall’odore? Pensavo che neppure sentissi certe cose! – Sorrise la mora.

-Certo che le sento! Ad ogni modo ha un odore d’infanzia legato a ricordi difficili, ma allo stesso tempo belli perché ci hanno fatto diventare quello che siamo oggi…

Robin sentendo quelle parole capì a cosa si stesse riferendo Franky.

Non era un odore vero e proprio, quanto un profumo di ricordi e passato, delle sensazioni ed emozioni racchiuse ancora in quel libro.

-Che argomento tratta quel libro? – Chiese curioso.

-Del Natale…

-Davvero?

-Si… ogni volta che arriva questo periodo lo rileggo sempre… - Sorrise dolcemente.

-Un ricordo che non muore mai…

-E che mai morirà…

Si sorrisero…

-Allora buon Natale Nico Robin… ma te lo faccio con il cuore…

-Lo stesso vale per me Franky… grazie! – Sorrise.

I due si sorrisero quando la donna tornò a leggere il suo libro sul ponte della Sunny.

Ormai era ora di pranzo e la ciurma si alzò euforica come sempre!

Tutti iniziarono a festeggiare nuovamente, ma non sapevano che Robin e Franky avevano avuto una conversazione interessante.

Ma una cosa era certa, il loro rapporto stava diventando speciale, proprio come quel Natale per Nico Robin.

 

  
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