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Autore: Dany Art 99    10/04/2015    1 recensioni
[JackxSally]
Giorno a tutti popolo di EFP:) Eccomi tornata con una storia romantica su Jack e Sally in versione umana:) In questa scrittura entrambi i due protagonisti hanno di segreti che nessuno sa, e non riescono a sopportarsi ma qualche volta l'odio è l'anticamera dell'amore.. riusciranno a dirsi tutto?
S volete scoprirlo dovete leggere.
*Dal testo "-Skellington e Doll- disse con voce annoiata il professore seguendo l'ordine che si era appuntata sul foglio che aveva davanti.
-Cosa?- chiese d'istinto Sally guardando ad occhi sbarrati il professore, -signorina Doll lei è in coppia con Skellington per il lavoro di gruppo- ripetè sempre più annoiato il professore.
No.. in una classe di venti persone.. proprio lui! Che diavolo! Pensò Sally cominciando a stringere fra le dita la matita fino quasi a spezzarla; proprio lui!"
Vi lascio alla storia, un bacio :) e buona lettura e ricordatevi RECENSITE :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bau Bau, Jack Skeletron, Sally
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Giorno a tutti popolo di efp :) Come al solito sono in ritardo ma sembra che tutte le malattie mondiali si siano innamorate di me e non vogliano lasciarmi.. comunque dedico questo capitolo ai miei abbonati (loro sanno) e vi lascio a quello che davvero volete.
Buona lettura,
[Revisionato]



-Wow- sussurrò Sally appena il traghetto partì; si tenne stretta alla ringhiera finchè le nocche non sbiancarono, aveva leggermente paura nonostante Jack le posasse una mano sulla vita e l'altra la tenesse molto vicino alla sua sulla ringhiera.
-Ora non dirmi che non sei mai salita su un traghetto- disse lui con un sorriso appena accennato da una risata.
-No.Ridere.Di.Me- disse la ragazza chiudendo gli occhi, -forse prima avremmo dovuto vedere se soffrivi di mal di mare- disse Jack sfiorandole la schiena cercando di calmarla.
-Forse- rispose lei deglutendo e cercando di tenere la colazione dentro lo stomaco.
-Mi spiace- sussurrò lui stringendola leggermente, -non è niente.. - sospirò lei chiudendo gli occhi, forse se non guardava fuori il cibo sarebbe stato al suo posto.
-Vieni qui- sussurrò lui ma lei non si staccava dalla ringhiera, aveva la sensazione che se avesse lasciato del tubo di ferro la nave si sarebbe capovolta come il suo stomaco.
Fece segno di no con la testa, -fidati di me- le sussurrò lui prendendole entrambe le mani e staccandole dalla ringhiera.
-Comincia a contare i respiri- disse lui con tono dolce, Sally cominciò ad inspirare e mentre espirava, contava il numero del respiro.
Continuò così finchè Jack non la fece sedere su un posto rimasto libero e si appoggiò al suo bracciolo.
-Apri gli occhi e guardami, non guardare la laguna, non guardare il paesaggio, guarda solo il mio viso- disse il ragazzo girandole il viso verso il suo.
Sally gli aprì lentamente e li puntò in quelli del ragazzo che le sorrise, -va meglio?- le chiese, -decisamente- sussurrò lei sfiorandogli le mani.
Lui le sorrise e le diede un bacio sul naso, -resisti cinque minuti e poi arriviamo- disse in un sussurro.
-Ok... cinque minuti, c'è la posso fare- sussurrò la ragazza sorridendogli leggermente, -ti amo lo sai?- chiese lei, -sento affetto Doll- disse lui ridendo e traendola a sé per baciarla di nuovo.
I cinque minuti passarono molto velocemente, sopratutto per merito del ragazzo che appena la vedeva titubante o anche solo con un accenno di nausea la sfiorava e la baciava facendole perdere anche la concezione di essere lì.
Smontarono vicino piazza San Pietro e finalmente Sally potè respirare normalmente finalmente.
Jack cercò di prendere tutte le valige da bravo gentiluomo ma la testardaggine di Sally ebbe la meglio, non avrebbe permesso tutta la fatica a lui. Punto.
Arrivarono ad un hotel che non superava le 2  stelle, la receptions era povera; costituita solo da un bancone in legno finto, qualche quadro appeso alle pareti ed  una segretaria palesemente annoiata e probabilmente costretta a star lì,  appollaiata su una sedia girevole.
-Buongiorno.. prenotazione?- disse con un forte accento veneziano mischiato al fatto di essere probabilmente seccata per la visita di due ospiti, cosa che non sembrava succedere ogni giorno; aveva lo sguardo basso posato su una rivista di gossip.
-Sì, a nome Skelligton- disse Jack posandosi con i gomiti sul bancone, -un minuto che controllo- disse lei nella stessa posizione posando con noia la rivista,-ah sì ecco... stanza 15, secondo piano- disse porgendoli le chiavi e un modulo da firmare.
Jack fu veloce e le ripassò il modulo, solo a quel punto la ragazza alzò lo sguardo e lo posò sul cliente.. e che cliente.
Per un momento balbettò troppo presa dalla bellezza di quel ragazzo e riuscì a dire -buon soggiorno... e spero veniate ancora- ignorando totalmente le occhiate d'acido che le lanciava la rossa di fianco a quel super modello.
Jack sorrise di risposta e ringraziò la segretaria,prese per mano Sally e salì le scale che conducevano al secondo piano, scale che per miracolo non crollarono sotto il peso dei due ragazzi.
Raggiunsero una porta con su scritto 15 e entrarono, la stanza non era male.
Un armadio, un letto matrimoniale, un bagno, pareti azzurrini con orribili quadri di barche, due comodini ai lati del letto e una finestra che dava sul canale.
-Allora mi sono fatto perdonare dalla suite di Parigi?- chiese lui sfiorandole con un bacio la spalla, -sì...anche se quella segretaria non mi convince.. potremmo ritrovarcela dentro il letto stanotte-disse Sally ridendo.
-Non ci staremo in tre- disse lui malizioso cominciando ad accarezzarle le braccia nude e la strinse a se, facendole posare la schiena sul suo petto.
Lei si girò e gli strinse le braccia intorno alla vita,alzandosi sulle punte per baciarlo.
Lui accolse quel bacio accarezzandole i lunghi capelli rossi, -devo ringraziare il prof di cucina per questo- sussurrò lui a fior di labbra, lei rise, -una delle uniche cose che ha fatto di buono nel nostro insegnamento- disse Sally  stringendosi a lui.
-Programma di oggi?- chiese dopo qualche momento passato a fissarlo negli occhi, -beh.. avrei qualche idea.. ma forse tu non ne saresti contenta... che ne dici di un bel tour da normali turisti?- chiese Jack.
-Andata- disse lei sorridendo leggermente,aveva capito cosa intendeva Jack e per la prima volta fu davvero messo davanti a quella prospettiva.
Non era più vergine, ma non per sua volontà.
Non si era mai veramente posta sotto quella prospettiva; sentiva tutto quello che doveva sentire un'adolescente fra desiderio e ormoni ma quello che le era successo.. era un muro fra quello che sentiva e l'idea di farlo.
Aveva paura.
Per quanto amasse Jack, aveva paura.
Si preparò velocemente e lo prese per meno mentre uscivano; -sei già stato qui?- gli chiese lei, -una volta... con Jules a carnevale.. sai adorava il carnevale, ci eravamo vestiti e di nascosto abbiamo preso il treno e siamo venuti qui per tutta la giornata- disse lui aumentando impercettibilmente la stretta sulle dita della ragazza.
-Beh.. so che lo dicono tutti ma credo che pensare ai bei ricordi, anche se fanno male, sopratutto se fanno male, mantengano la persona in vita- sussurrò Sally dopo qualche minuto di silenziosa camminata.
Jack sorrise, -amo il fatto che trovi ogni singola volta il lato positivo delle cose- disse lui stringendola a sé  -beh, tu sei pessimista.. qualcuno dovrò pensare positivo qui dentro no?- disse lei ridendo.
Camminarono un altro po' ed arrivarono a Piazza S.Marco con la Basilica di fianco; -wow- sussurrò Sally guardando quell'imponente struttura bianca che si stagliava in tutta la sua bellezza sulla laguna.
Jack sorrise nel vedere l'espressione beata della ragazza mentre guardava la piazza, i piccioni che volavano vicino ai turisti in cerca di un pasto facile...sembrava una bambina davanti ad una tela bianca con un pennella in mano.
Un sorriso pieno d'aspettativa, di voglia di fare, di meraviglia.
-Che ne dici di prendere una liquirizia?- chiese lui dopo qualche momento, -una liquirizia?- ripetè lei, -sì.. dai vieni, c'èun negozietto dove sono buonissime- disse lui uscendo dalla piazza e immergendosi in una delle tante viuzze laterali della città sopra l'acqua.
L'odore di laguna e salsedine era quasi palpabile, sopratutto quando le gondole muovevano l'acqua e spruzzavano i piedi dei turisti.
-Dai andiamo- disse Jack ed entrarono in una piccola bottega di dolciumi dipinta a strisce rosse e gialle all'interno e di un delicato verde-acqua all'esterno.
Appena varcarono la porta accompagnati da un “clin” del campanello, un forte odore di liquirizia e zucchero li avvolse e Sally cominciò a sorridere osservando tutti i barattoli di leccornie posti sugli scaffali e sulla vetrina davanti al bancone.
-Buongiorno ragazzo! Che vi posso offrire?- disse un uomo anziano con un forte accento veneziano dal tono simpatico che utilizzava.
-Buongiorno.. non so se si ricorda di me, ma vorremmo comprare un paio di fili di liquirizia.. ci consigli lei- disse sorridendo Jack.
-Aspettate... sono vecchio ma ho memoria, mi ricordo di te.. te e il tuo fratellino piccolo.. avevate preso le liquirizie alla fragola.. dov'è il piccolino?- chiese l'uomo, Jack si irrigidì e strinse la mano della ragazza che gliela strinse di rimando.
-È successa una cosa.. un incidente- disse il ragazzo guardando negli occhi grigiastri il vecchio che lo guardò con dolcezza, prese un sacchetto e ci mise un paio di liquirizie extra.
Fece il conto al ragazzo e quando si avvicinò a lui per pagare, gli disse -so quanto possa essere doloroso perdere qualcuno.. io ho perso mia moglie e mio figlio in un mese.. credevo di non poter più vivere ma avere qualcuno come lei al tuo fianco aiuta.. e non dimenticarti, devi vivere anche per loro che non lo possono più fare- disse l'uomo guardandolo negli occhi e facendo un cenno verso la ragazza che lo accompagnava.
-Grazie- sussurrò Jack di rimando, pagò ed uscì riprendendo Sally per mano uscendo di nuovo, -molto profondo quel signore- sussurrò quando ritornarono nei pressi di Piazza S.Marco; -sì- disse solamente il ragazzo aprendo il sacchetto di liquirizie e prendendone una, la spezzò e ne diede metà alla ragazza.
-mmm... fragola, buona- sorrise lei sorridendo.
Anche lui la mangiò ma non gli ricordava solo il frutto o meglio sì... ma al fatto che fosse il preferito di Jules, la mangiava sempre.. anche di nascosto e molte volte lui l'aveva aiutato a rubarle sull'orto del vicino.
Sorrise leggermente mentre camminavano e lo fece per tutta la giornata, dove visitarono tutta la città,mangiarono un panino al volo e fecero un giro in gondola dove Sally si appoggiò alla sua spalla e quasi di addormentò.
Tornarono in hotel e passarono davanti alla receptionist che salutò con una mano molla e un accenno di bava alla bocca, Jack.
Entrarono in camera e Sally si gettò letteralmente nella doccia, Jack sorrise leggermente e si cambiò infilandosi un paio di pantaloni corti della tuta e una canottiera bianca; si distese sul letto ed aspettò che la rossa uscisse.
Un urlo di spavento si propagò da tutto il bagno e Jack saltò sul letto e si fiondò sulla porta; -Sally? Sally? Stai bene?- disse bussando sulla porta.
Un altro urlo sotto lo scroscio dell'acqua; -Sally?- la chiamò di nuovo il ragazzo e dopo non aver ottenuto risposta spalancò la porta ed entrò.
Sally era dentro la doccia nuda, ma per fortuna con i vetri fatti in modo di intuire solo la figura della persona all'interno; -Sally.. stai bene?- chiese di nuovo avvicinandosi.
-L'acquaaaaa....- sussurrò lei con la voce che tremava; -che?- chiese lui; -èèèè frreeedddaaa- disse lei aprendo leggermente la porta che guardare il ragazzo che tirava un sospiro di sollievo.
-Mi hai fatto prendere un colpo- sussurrò lui avvicinandosi al telo mare che aveva vicino e passandoglielo; - grazie- rispose lei avvolgendoselo intorno.
I capelli erano bagnati e si raccolti in rigoli bagnati che le cadevano sulle spalle nude, gli occhi spalancati, le gote arrossate, la pelle diafana con le lunghe gambe..
Jack ci mise qualche minuto abbondante ad osservarla; una dea.. era una dea.. con i denti che tremavano.
-Hai freddo?- le chiese lui ridendo, -noonnn.. èè diveertentteee- disse lei tenendosi stretta nel suo asciugamano.
-Dai vieni che ti scaldo- disse il ragazzo prendendo un altro, lei annuì e si lanciò sotto le coperte alzando un po' l'asciugamano per non bagnare troppi i cuscini con i capelli bagnati.
Jack la raggiunse e cominciò a strofinarle l'asciugamano le braccia ricoperte di pelle d'oca finchè non la vide rilassarsi; -grazie- sussurrò lei girandosi verso di lei.
-Sei bellissima lo sai? Non sai quanta voglia abbia di fare l'amore con te in questo momento- disse lui osservandole le labbra.
Sally si irrigidì nonostante le cocenti carezze del ragazzo che si erano spostate alla sua schiena, -Jack... io ho paura- ammise lei chiudendo gli occhi.
-Hey..hey, lo so che per te è difficile.. ma devi sapere che io non sono lui. Non ti farei mai del male- le sussurrò alzandole il mento con due dita.
Lei rimase in silenzio ma aprì gli occhi da cui sgusciò via una lacrima solitaria che Jack gli tolse con il pollice; -dimmi con sincerità.. tu mi vuoi?- le chiese socchiudendo gli occhi; Sally ci pensò.. lo voleva, lo voleva da quando l'aveva baciata per quella stupida scommessa.
Annuì. Lui sorrise, e le domandò -ti fidi di me?- chiese, lei annuì di nuovo, -facciamo così.. io comincerò a baciarti e nel momento in cui vuoi che mi fermi dici stop, ok?- le disse Jack avvicinandosi lentamente.
Sally sospirò ed annuì. Lo voleva.. era quello che desiderava.
Sentì le labbra di Jack posarsi sulle sue, prima molto delicatamente sfiorandole appena poi premendole con più forza giocandoci.
La strinse di più a sé premendole le mani sulla base della schiena, Sally si perse in quelle sensazioni e senza pensarci schiuse le labbra e sentì la lingua di Jack lambire la propria e succhiarle il labbro inferiore.
Poi il ragazzo si staccò, -vuoi che mi fermi?- le chiese; Sally lo guardò e gli portò le mani intorno al collo stringendolo a sé e ribaciandolo.
-Ti basta come risposta?- chiese lei stringendolo di nuovo; lui rise leggermente e riprese a baciarla; questa volta scendendo sul collo e sulla spalla.
Era come solletico.. ma era piacevole, molto piacevole.
Sally gli mise le mani dietro la nuca, poi Jack un po' titubante passò le mani sul nodo del suo asciugamano.
Sally si irrigidì leggermente ma questa volta si rilassò subito; insomma lo voleva.. il suo corpo lo voleva. Lei lo voleva.
Voleva lui.
-Posso?- chiese e lei posò le mani sopra le sue e sciolse il nodo dell'asciugamano; dopo quel gesto coraggioso però le gote della ragazza raggiunsero il colore delle mele mature.
Chiuse gli occhi e sentì Jack che sorrideva, -sei bellissima- sussurrò prima di baciarle la scapola e tornare sulla spalla.
Jack si accorse che Sally stava tenendo una mano sulla cicatrice, appoggiò la mano sua e gliela strinse portandola al lato della sua testa intrecciando le dita con le sue.
Sally pensò che a quel punto fosse il suo turno, quindi appoggiò titubante la mano libera sull'orlo della canottiera sfilandogliela e appoggiandola a terra.
-Vuoi.. vuoi andare avanti?- chiese lui poggiando il viso sul suo ventre.
-Sì- disse chiaramente la ragazza.




ahahhahaha lo so sono malvagia a lasciarvi così.. con la suspence del momento (muahhahahah) come avrete capito il prossimo capitolo sarà un tantino  rosso ma perdonatemi se non sarà stupendo, perch di questo genere non ne so molto.
Quindi vi saluto ed al prossimo capitolo,
Un bacio, Dany
   
 
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