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Autore: ale_rainsworth    11/04/2015    1 recensioni
bhe, questa è la mia prima fanfic... siate clementi, per favore. la trama è un introspezione di come mi sarei trovato io in sao, ovviamente per come sono ora , qui c' è un primo contatto con l' altro sesso, buona lettura a tutti ragazzi, spero piaccia. possibili spoiler per chi non ha visto le prime 14 puntate di sao.
-ah... sei tu- sospirai -che vuoi asuna?- -bhe... ero passata a vedere come stavi, ma se non mi vuoi me ne vado, non ho problemi.-
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Asuna Yuuki, Kazuto Kirigaya, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Capitolo 9-Sfida Di Mimetismo

Mi limitai a schivare per valutare i punti scoperti che lasciava quando un attacco andava a vuoto e devo ammettere che erano davvero pochi. –che fai!? guardi solo!?- mi disse mentre cercava di colpirmi con un fendente al fianco che parai con il fodero, ma che mi fece volare la spada lontano e sapevo che non era una buona idea voltare le spalle a qualcuno, -guarda che non ci andrò leggero- mi disse mentre caricava il colpo. Gli feci una presa alle gambe facendolo cadere e correndo a riprendere la mia katana –occhio alle gambe spilungone- ridacchiai e aspettai che si rialzasse mettendomi in posizione di difesa. –non puoi stare perennemente in difesa e lo sai- mi disse rialzandosi –e chi ti dice che non sia una mia strategia?- sorrisi e mi abbassai ancora di più, pronto al contrattacco, lele si scagliò come una furia contro di me e devo ammettere che era davvero veloce, molto per portare uno spadone. Estrassi l’ arma e deviai il colpo che veniva dal lato allontanandomi poi velocemente –non puoi mica scappare per sempre!- mi raggiunse di nuovo e cominciò a colpire veramente pesante, tanto che sentii la mia spada gemere sotto il peso della sua. –e va bene, ho capito!- lo spinsi via e passai al contrattacco con dei fendenti dall’ alto al basso, attento sempre a deviare i colpi di lele –tutto qui spilungone? Niente di meglio?- mentre dicevo quella frase fui sbalzato via e sbattei contro un albero –ahi ahi ahi che botta… ma sei scemo?- continuò a avvicinarsi –questo non è un gioco… e devi prepararti… a rischiare la vita… chiaro?- si mise in posizione –e ora terminiamo il duello…- mi attaccò mirando alla testa e feci appena in tempo a deviare con l’ elsa della spada e a rotolare di lato –MA VUOI AMMAZZARMI!?- -forse si…- scattò di nuovo verso di me colpendomi alla spalla. Aveva vinto. Lo scontro termino in due minuti e mezzo. Rinfoderammo tutti e due –sei sicuro che va tutto bene eh?- gli dissi guardandolo –non hai proprio nessun problema?- -neanche uno- mi disse guardandomi –tu dovresti allenarti di più però, o non durerai due minuti contro un avversario vero… non ci sarò sempre io a guardarti le spalle…- entrò nella bottega e usci con un biglietto –tieni, l’ ho trovato vicino al fornello…-. Il biglietto diceva “ora sei senza angeli custodi ale… sei il prossimo”. Non aveva nessuna firma e guardai lele un po’ preoccupato –e mi dici di non avere niente? Sei quasi morto perché qualche cretino ti crede il mio angelo custode… ma io non ne ho bisogno!- buttai il biglietto accartocciato a terra e entrai in tenda dimenticandomi di rei che stava dormendo li dentro.

 –io non ho bisogno di nessuno che si faccia male per proteggere uno come me… uno che vuole solo essere lasciato in pace… è questo che voglio… essere lasciato in pace… stare solo… senza pensare a niente…- stavo trattenendo le lacrime. Lele era quasi morto a casa mia, l’unico amico che avevo stava per sparire a causa di uno stupido gioco. Non potevo accettarlo, era una stupidaggine. –fanculo questo gioco… io me ne voglio andare… voglio tornare a casa!-. Rei si svegliò –ma che hai da urlare…? Stavo facendo un bellissimo sogno- gonfiò le guance ancora con gli occhi chiusi. Io non mi accorsi che si era svegliata –voglio tornarmene nel mondo reale! Odio questo posto maledetto! Odio tutto di questo mondo!-. Rei mi guardò in silenzio e attese che finissi di urlare e di sfogarmi –tutto bene ale…?- mi si avvicinò piano e allungò una mano verso la mia testa –ti sei sfogato un po’? adesso stai meglio?- mi accarezzò la testa come una madre accarezza quella del figlio, mi sentii bene e la guardai –si… ora va… va tutto bene rei- sorrisi e mi asciugai le lacrime –scusa se ti ho svegliata… mi ero scordato che dormivi in tenda oggi- -hai interrotto il mio bellissimissimo sogno!- gonfiò ancora le guance –stavo mangiando una montagna di frittelle dolci! Erano infinite! E io non ingrassavo neanche di un grammo!- aveva un’ espressione come quelle dei bambini il giorno di natale e mi venne da ridere. –che ti ridi? È una cosa bellissima che non potrai mai capire tu- -guarda che anche a me piacerebbe mangiare senza ingrassare, che ti credi?- le feci la linguaccia. Lei mi guardò negli occhi –è vero che odi questo mondo e tutto quello che ci sta dentro…? Quindi odi anche me…?- -no! Ovvio che non ti odio!- arrossii un po’ mentre dicevo quelle parole –io… io non ti odio rei… ecco la verità… ma ho rischiato di perdere il mio migliore amico per colpa di questo gioco… quindi… diciamo che odio alcune persone che sono qui in sao- sorrisi ancora un po’ rosso. Lei mi guardò sorridendo –è che… sembravi così convinto quando hai detto quelle parole… che pensavo di essere stata un po’ troppo pressante con tutte le richieste che ti ho fatto e… bhe… pensavo mi odiassi- strinse la coperta –anche tu- sussurrò. –perché oggi non andiamo a fare una missione insieme? Tanto per scaricare un po’ la mente dalle preoccupazioni che abbiamo?- sorrisi e la guardai –tu vuoi… o lo fai solo per me?- -guarda che se lo facevo per te ti dicevo scegli una missione che vengo con te, invece la missione la scelgo io e tu mi farai da assistente!- risi. Rei mi guardò stupita –tu che fai una missione in coppia?- -veramente ne ho fatte anche con tre persone- annuii con la testa –sono un tipo socievole io- rei si mise a ridere e mi abbracciò –sei un testone tu, altro che socievole- andiamo allora dai, altrimenti scadono tutte le quest per il pomeriggio-. Non mi ero accorto che fosse già passata l’ ora di pranzo e uscii dalla tenda seguito da rei. Lele e ryuk ci guardarono da lontano –che ne pensi di loro?- disse lele a ryuk –che intendi?- ryuk lo guardò un po’ confuso –ale e rei, che ne pensi di loro?- sorrise –bhe… se si trova la ragazza magari si darà una mossa- ridacchiò –già… e magari riuscirà anche a trovare la forza per andare avanti e uscire da questo mondo- lele sorrise. Io e rei andammo verso di loro e gli comunicammo che saremmo partiti per una missione e che saremmo tornati per sera. Ci fecero gli auguri e le raccomandazioni del caso e, dopo un terzo grado su che tipo di missione fosse, io e rei ci allontanammo da loro.

-certo che non la smettevano più eh?- disse rei sorridendo e guardandomi –sai com’ è… il pelatone mi vuole bene, è normale che faccia così ogni volta e lele pure, anche se non pare- risi. –dove andiamo allora?- mi domandò rei –c’ è un quest interessante alle cascate al 25 piano- -oh ma dai- sospirò rei –quelle sono facilissime- -lo so, io ne voglio una facile infatti, anche per te…- la guardai –ancora con quella storia? So controllarmi abbastanza bene adesso!- era irritata che le si ricordasse il problema che aveva al cuore –guarda che mi riferivo alla stanchezza fisica io- la guardai sbuffando –se mi stanco troppo come ti alleni tu? Vuoi usare quel polsino il prima possibile no?- sorrisi, lei diventò rossa dalla vergogna –è che io emh… credevo che tu intendessi… ecco behe… emh… sia cosa no? Il problema che ho…- guardava a terra con le mani intrecciate –scusa…- -dai, lascia perdere sorridi e facciamoci questa quest in fretta e furia, ci stai?- era apparso il display di selezione quest –percorso a tempo livello difficile?- rei sorrise –come vuoi tu ale- -e difficile sia allora- premetti il pulsante di conferma e si aprì la porta del doungeon. Neanche facemmo in tempo a entrare che i mob ci furono addosso e dovemmo difenderci da subito –che dicevi riguardo le missioni del piano 25 scusa?- rei si mise a ridere –e va bene va bene avevi ragione ale- ci difendemmo al meglio e arrivammo quasi alla fine del primo piano con la vita al giallo e affaticati per la corsa –un momento di pausa e poi riprendiamo- dissi –NO! CONTINUIAMO!- rei era felicissima –non so te ma io devo riprendere fiato rei…- -allora vado avanti da sola e finisco il doungeon- camminò verso la scala e inciampò su un cadavere battendo la faccia a terra –ahi…- e poi fu un momento. Le frecce arrivarono come un fulmine e per fortuna la presero solo a un braccio, visto che l’avevo tirata via da una gamba. Urlò dal dolore, era avvelenata. –testona… la prossima volta impari a aspettarmi…- le diedi l’antidoto e curai tutti e due con una pozione. -Adesso procediamo lentamente, ok?- rei annuì e camminammo piano verso la scala schivando le frecce e le trappole presenti ricevendo solo qualche danno lieve.

Controllai la mappa, sembrava essere un doungeon a 5 piani –per fortuna sono solo 5 piani- dissi sospirando –rei, se continua così dovremmo fare più attenzione andando avanti, lo sai?- rei mi guardò confusa –non dirmi che sei già stanco- sembrava dispiaciuta dalle mie parole –ti facevo un po’ più resistente sai?- mi guardò ridacchiando –allora la prossima volta non ti salvo- ridacchiai –e non ti insegno a usare il polsino- cercai di assumere un’ espressione seria, ma scoppiai a ridere dopo due secondi vedendo la faccia di rei impietrita dopo che finii la frase. –m-m-m-m-m-m-a avevi promesso!- io risi ancora di più, sembrava una bambina piccola –guarda che lo so che te l’ ho promesso, e le promesse vanno mantenute sempre… quindi tu non esagerare o te lo tolgo, chiaro?- lei annuì continuando a camminare. Voleva finire il doungeon, e io anche visto che non ero abituato a quelle missioni difficili. Salimmo piano dopo piano e dovetti usare la maggior parte delle pozioni e degli strumenti di cura per rei che continuava imperterrita a testa bassa. Mi stavo irritando e non poco, non è che le risorse si trovassero sotto i cavoli o sugli alberi –REI! DATTI UNA CALMATA!- urlai quando non riuscii più a reggere il ritmo incessante di rei. Lei sembrò sentirmi perché si voltò verso di me con gli occhi sgranati –che… che ho fatto?-  -hai consumato l’ 80% degli oggetti di cura che avevo portato! Ecco cosa!- le disi incrociando le braccia –datti una calmata, chiaro!?- rei sembrò sull’ orlo di scoppiare a piangere –n-n-non eri così cattivo a inizio gioco…- abbassò lo sguardo –eri più gentile… più sorridente… adesso invece stai sempre triste e arrabbiato.. lo vedo… anche da ryuk… sembra sempre che qualcosa debba caderti addosso da un momento all’ altro… cosa ti è successo ale…?- io la guardai senza risponderle e riprendendo a camminare. Dopo due piani mi decisi a parlare, eravamo all’ ultimo piano –non posso solo pensare agli altri… non posso solo essere usato dagli altri… e poi buttato come un fazzoletto… mi sono stufato… di chinare la testa e basta…- rei mi abbracciò –io… non lo sapevo… scusa ale… non sapevo come ti sentissi… io pensavo solo a finire il gioco… forse quella che è cambiata sono io… non tu… se vuoi… dopo l’ addestramento mi ritirerò un po’ dalla prima linea… tu però… cerca di confidarti… va bene? Io sono comunque qui per ascoltarti… lo sai… come so che tu sei qui per sopportarmi…- sorrise e io sospirai –basta che non ti butti a testa bassa sui nemici… non è un gioco… e lo sai…- pensai –e io non voglio perdere te… una buona amica… forse… non lo so… non ci capisco più niente…- la guardai asciugandole le lacrime che le rigavano il volto –adesso finiamo questa missione e andiamo a prepararci per l’ allenamento… questa è l’ ultima cura che posso fare a tutti e due…- curai tutti e due con l’ ultimo cristallo –fai attenzione e usa il cambio… testona- le diedi un colpetto in fronte e lei gonfiò le guance. Entrammo. C’era uno strano silenzio. Troppo tranquillo e il tempo continuava a scorrere, quindi non avevamo ancora finito.

Non so perché ma tirai rei a me. –m-m-m-m-ma che fai!?- -sssssssssssssssssssh!- mi misi in guardia per il colpo rapido, permetteva di stordire il nemico nel 60% dei casi, ma richiedeva un po’ di tempo per attivarsi –devi coprirmi le spalle se vogliamo spuntarla- ero stranamente serio e confuso, era davvero per quello che l’ avevo tirata a me? Per avere il tempo di caricare almeno due colpi? No… non lo sapevo ma ero sicuro che non fosse solo per avere tempo di ricarica. Durò un secondo, poi apparì: era un serpentello da niente. Rei sembrò delusa –oh ma andiamo… tutto qui il boss? Allora è più facile di quel che credevo… uffi… quanto ti manca per caricare il colpo ale?- -non perdere la concentrazione… quella sarà un’ esca… per coglierci di sorpresa…- mi sentivo stanco e spossato, la testa mi girava. Guardai gli indicatori di rei e il mio, avevano un’ icona che non avevo mai visto prima, un rombo color nero con due stelline ai lati su sfondo rosso. Confusione? Stordimento? Non lo sapevo. Poi rei si voltò verso di me, aveva quello stesso simbolo su un’ occhio –a-a-a-ale a-a-a-a-aiutami ti prego! N-n-non riesco a controllarmi!- io chiusi gli occhi cercando di individuare il boss, ma non riuscivo a trovarlo. –merda! Dove sei maledetto!? ESCI FUORI!- parai i colpi d’ ascia di rei con il fodero, senza sprecare il caricamento che avevo conservato –dobbiamo stanarlo e poi potrò colpirlo… hai una torcia o qualcosa del genere rei!?- il fodero iniziava a scricchiolare– rei scosse la testa con le lacrime agli occhi –non le ho portate ale! Scusa! Vorrei fermarmi! Non controllo il corpo!- lanciai una bomba fumogena e colpii rei con un pugnale paralizzante, almeno non dovevo preoccuparmi che potesse uccidermi. Presi delle bombe appiccicose e le lanciai sulla volta dell’ arena, presi rei e la portai al sicuro con me dietro alle colonne. La bomba esplose facendo luce e rivelando un boss-camaleonte con due barre e mezzo di vita. Evidentemente l’ esplosione aveva colpito anche lui con i detriti. –finalmente ti vedo… quanto sei brutto- lanciai i due fendenti stordendo il boss e infliggendogli metà barra di danno –ora ne restano solo due… e siamo solo io e te camaleonte- mi misi in posizione –facciamo tre- la voce di rei arrivò da dietro di me –ti sei ripresa eh?- dissi sorridendo. Rei mi sorrise –mai stata meglio- e mi colpì con un calcio che non riuscii a parare purtroppo. Sbattei contro il muro e la vidi avvicinarsi piano a me con l’ arma sguainata e pronta all’ attacco –MA CHE TI PRENDE REI!?- aveva gli occhi normali, ma stavolta il marchio era sulla fronte. –mi alzai ma ricaddi quasi subito. Ebbi il tempo di schivare l’ attacco di rei. –allora sei con lui…- lanciai un’ altra bomba fumogena e equipaggiai il mantello della possessione  per non correre rischi. Iniziai a attaccare il boss sulla coda e dopo un’ estenuante battaglia a pararmi dai colpi di rei, che ormai aveva capito il mio obbiettivo finalmente il boss cedette e lasciò il controllo di rei che cadde su un ginocchio ansimando –adesso ti sei ripresa?- avevo il fiatone anche io e la vita quasi al rosso. –adesso… si…- ansimava – e ti giuro che il rettile me la paga… stavolta…- -finiamola qui rei… insieme- caricai l’ attacco mentre dicevo quella frase e poi fu un attimo, gli attacchi miei e di rei si fusero in una danza di morte, affascinante e seducente. Io attaccavo dal basso e rei mi usava come cavallina per attaccare dall’ alto, io mi posizionai sulla parte piatta dell’ ascia di rei che, lanciandola verso l’ alto diede una spinta potente che diede al mio attacco un bonus di potenza del 70%. –REI ADESSO!- stavo ricadendo con l’ attacco caricato –MUORI!- io attaccai dall’ alto e rei dal lato, le lame si toccarono scintillando e segnando la fine del boss. Apparve finalmente il tanto sperato cartello di congratulazioni e fine missione con i drop più un bonus speciale per il totale dei colpi che fu uguale per tutti e due –woooooooooooow che bello!- le brillavano di nuovo gli occhi: aveva trovato una resina particolare per l’ ascia che la rendeva ancora più potente –e tu che hai trovato ale? Eh?- io sorrisi e le mostrai una bandana –bandana del caos… non so cosa fa… e adesso non mi interessa saperl…- caddi a terra. –ALE! – rei mi venne vicino. Stavo dormendo –s-s-s-stupido!- disse ridendo e piangendo allo stesso tempo –andiamo a casa… insieme-. Attivò i cristalli di teletrasporto e ci ritrovammo a casa, a rinsenton, al piano 35 tranquillo e allo stesso tempo caotico, come sempre. Mi portò in tenda e rimase vicino a me tutto il tempo.
 
Ebbene si questa è una parte full combat XD spero vi piaccia, se avete richieste/consigli/critiche recensite u.u è bello tornare a scrivere dopo un periodo di pausa… grazie a tutti quei santi che mi seguono e anche a quelli che si approccino solo al prologo, posso solo ringraziarvi di cuore e scusarmi per la discontinuità della pubblicazione delle parti. Bhe… che dire... mi sono dilungato anche troppo u.u alla prossima minna u.u
  
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