Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Em_    11/04/2015    6 recensioni
Elena Gilbert è una specializzanda in chirurgia del primo anno. Suo padre è il primario e anche sua madre lavora lì.
Qui ritrova i suoi vecchi compagni e amici e scopre con gioia che saranno i suoi nuovi colleghi.
Tutto sembra andare bene finché, la sera del ricevimento per i nuovi arrivati, compare qualcuno dal passato di Stefan ed Elena.
_________________________________
Dal testo: «Ehi, Stefan? Terra chiama Stefan!» gli dico ridacchiando.
Lui sposta lo sguardo più in là e non mi guarda. «Damon.» dice freddo.
«Ciao fratellino.» risponde sarcastico l’uomo.
Aspetta, cosa? Quel Damon? Il fratello che se n’è andato quando avevamo dieci anni? Che cavolo ci fa qui? Non si fa vedere da sedici anni ed ora si presenta nel nostro luogo di lavoro?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5. Segui l’istinto

 

Avevo passato tutta la settimana con Damon in cardiochirurgia e devo ammettere che non mi era dispiaciuto, con me è gentile e mi ha fatto appassionare ancora di più alla materia. Come insegnante è strepitoso, si vede quanto ama il suo lavoro e non posso non chiedermi da dove gli sia uscita questa innata passione per la medicina visto che da giovane non era uno che amava molto la scuola. Senza ombra di dubbio c’eravamo avvicinati nella settimana precedente, non è una cattiva persona di per sé credo solo ne abbia passate tante nella sua vita ma non lo ammetterà mai orgoglioso com’è. D’altro canto non capisco questa sua fissazione nei miei confronti, forse “fissazione” sa un po’ da stalker, ma si preoccupa un sacco per me e non ne capisco il motivo. Gli avevo concesso di essere mio amico a patto che andasse anche a parlare con Stefan, ovviamente non lo aveva ancora fatto. L’altro problema è proprio Stefan, lui non sa nulla, pensa che Damon sia semplicemente uno strutturato come gli altri e mi sento colpevole, è il mio migliore amico e gli sto nascondendo un sacco di cose. 

Mi giro e mi volto sul letto in cerca di una posizione più comoda ma nonostante ciò non riesco a dormire, ho iniziato a lavorare da una settimana e la mia vita è già incasinata. Devo parlare con Stefan e devo farlo ora, non posso più aspettare, è tardi, lo so, ma ho bisogno di chiarire una volta per tutte e non avere più segreti. Mi alzo lasciando le coperte mezze per terra e mi vesto con un paio di jeans e una felpa larga, senza farmi sentire da Bonnie e Caroline esco di casa e cammino fino al pensionato dei Salvatore. Andare a piedi da sola non è stata proprio un’ottima idea, ultimamente nella nostra città gira brutta gente, perlopiù sono ladri e drogati, ma non c’è comunque da fidarsi troppo. Accelero il passo non appena noto un gruppo di ragazzi che mi urlano di fermarmi con loro, mi sento seguita ma cerco di non darci troppo peso e proseguo. Riesco a scorgere la villa nella quale vive Stefan quando sento qualcosa, o meglio, qualcuno bloccarmi. Mi volto di scatto e provo a liberarmi senza successo.

«Ehi, bellezza, dove vai?» mi domanda l’uomo che mi tiene stretta per un braccio.

Il mio cuore batte sempre più forte tanto da farmi male, niente di tutto questo promette bene, sono stata un’incosciente ad uscire da sola di notte.

«Sto andando da un amico, mollami!» mi divincolo di nuovo ma finisco solo per farlo avvicinare di più a me. Puzza di fumo e alcol e dio solo sa cosa ha ingerito nelle ultime ore, riesco a sentire il suo respiro contro il mio collo e mi mette i brividi. Decido di restare ferma e aspettare, non riesco a scappare e tantomeno ad afferrare il cellulare.

Mi posa una mano sulla guancia, io rabbrividisco e tento di respingerlo, però così facendo aumenta solo la presa sul mio braccio che pian piano inizia ad indolenzirsi «Lo sai che sei proprio carina?» continua lui.

Mi si blocca letteralmente il respiro dopo quella frase, andrà a finire male, me lo sento e sarà anche colpa mia, me la sono proprio cercata.

«Levale subito le mani di dosso o giuro che te le faccio ingoiare!» dice una voce familiare.

L’uomo si scosta quasi subito e alza le mani in segno di resa, poi se ne va senza battere ciglio. Io resto lì impalata mentre cerco di regolare il mio respiro, mi tremano le gambe e sono ancora scossa ma sono salva, non è successo nulla e devo solo ringraziare lui.

«Elena, Elena stai bene?» mi chiede Damon mettendosi di fronte a me.

«S… Sì… Grazie…» 

«Sei impazzita ad uscire di notte da sola?» mi rimprovera.

«Io… Scusa… Devo parlare con Stefan…» balbetto provando a difendermi.

«E non potevi aspettare domani mattina?!» mi sgrida di nuovo.

«Damon, ho bisogno di parlare con lui, per favore…» gli dico con voce più ferma.

«D’accordo, come vuoi, andiamo.» mi invita.

«So arrivarci da sola, grazie.»

«Elena, sto da mio fratello, vado là anche io.»

Come? Lui e Stefan vivono insieme? E da quando? Allora non sono l’unica ad avere dei segreti, se così possiamo chiamarli. Qualche minuto dopo siamo davanti alla porta di casa, Damon estrae le chiavi e mi invita ad entrare, Stefan è seduto sul divano con una rivista medica tra le mani, “il solito secchione” penso sorridendo. Fingo un colpo di tosse per attirare la sua attenzione mentre Damon scompare di sopra lasciandoci soli.

«Elena? Che ci fai qui?» domanda aggrottando la fronte.

«Ho bisogno di parlarti, Stef.» rispondo sedendomi accanto a lui.

Lui lancia la rivista sul tavolino di fronte e si gira verso di me pronto ad ascoltarmi «Dimmi pure.»

«Sai che ho passato la settimana con tuo fratello in ospedale?» annuisce «Beh, lui mi ha chiesto di essere amici… Mi ha aiutata dopo aver perso il mio paziente e, insomma, ho accettato di essergli amica a patto che parlasse con te.»

Stefan mi osserva con un’espressione indecifrabile «Non devo niente a Damon, lui se n’è andato, mi ha lasciato da solo quando ero solo un bambino e sai quanto ci sono rimasto male, e oltretutto non credo siano affari tuoi, Elena.»

«Non arrabbiarti con me, ti prego. Sei il mio migliore amico, voglio solo che tu stia bene!»

«Ti farà soffrire, come ha già fatto con me. Meno ti affezioni meglio è questo è il mio consiglio, poi sei libera di agire come ti pare.»

«Stef, ascolta. So che non gli devi niente, e hai ragione, ma lui è qui e magari un motivo c’è!» provo a spiegare.

«Sì, è tornato perché tuo padre gli ha offerto un lavoro, tutto qua.»

Lo guardo dubbiosa «Io non credo.» dico solo.

«Questa è la verità. Non è tornato nemmeno quando nostro padre se n’è andato, di certo non è qui per una rimpatriata tra fratelli.» replica arrabbiato.

«Dico solo che magari ha avuto un buon motivo per andarsene… Non lo so, dovresti parlarne con lui…»

«Se ha qualcosa da dirmi sa dove trovarmi.» risponde freddo.

«Come vuoi, Stefan.» dico rassegnata. «Ora è meglio che vada, è tardi.»

«Non ti lascio di certo tornare da sola, vieni, ti accompagno in macchina.» mi risponde lui con un mezzo sorriso.

Mi lascia davanti casa, io scendo dall’auto e lo saluto con la mano.

«Elena, aspetta.» mi segue.

«Si?»

«Scusami, non avrei dovuto trattarti così. Parlerò con mio fratello, lo farò, e per quanto riguarda la vostra amicizia a me sta bene, in fondo a te non ha mai fatto nulla di male, magari gli farai bene. Solo sta attenta, okay?»

«Non preoccuparti per me, me la caverò.» gli sorrido e poi lo abbraccio forte.

Stefan mi lascia un bacio sulla fronte e mi da gentilmente la buonanotte, rientro in casa un po’ più leggera, non gli ho raccontato dell’uomo che mi aveva infastidita per strada altrimenti si sarebbe sentito inutilmente in colpa e ne ha già abbastanza a cui pensare per il momento.

 

[…]

 

Stefan si era nascosto da qualche parte, non riuscivo proprio a trovarlo, era bravo a nascondino di sicuro molto più di me. Lo chiamai un paio di volte dicendo che mi arrendevo ma non mi rispose così decisi di arrampicarmi su per il grosso albero dell’immenso giardino di casa sua, ero arrivata circa a metà e riuscivo a vedere molto bene da lassù, finalmente vidi Stefan, era nascosto dietro alla capanna degli attrezzi di suo padre. Feci per scendere ma inciampai su uno dei rami più piccoli e caddi di peso sulla caviglia, faceva malissimo tanto che scoppiai a piangere come una disperata.

«Elena! Che hai combinato?» mi domandò il fratello più grande di Stefan.

«Sono caduta, mi fa tanto male.» singhiozzai.

«Non preoccuparti, ti accompagno in casa e ti metto del ghiaccio.» mi sorrise lui.

Fece per prendermi in braccio ma io mi scansai «Cosa fai! Solo papà può prendermi in braccio!»

«Cerco solo di aiutarti!»

«Ho quattro anni ma non sono stupida!»

«Dove hai imparato queste brutte parole?» mi domandò divertito.

«L’hai detta tu!» risposi incrociando le braccia.

«Promettimi che non la insegnerai a Stefan, d’accordo?» mi chiese.

«E tu cosa mi dai in cambio?»

«Per essere una bambina sai già rispondere a tono, sai? Comunque c’è una fetta di torta al cioccolato che ha fatto mia mamma, ti va bene?»

«Sì!» risposi felice.

«Ora posso aiutarti?»

Annuii sapendo di averla avuta vinta con “uno dei grandi” così li chiamavo io.



Angolo autrice
Ciao! Vi pubblico il quinto capitolo finalmente :)
Il tutto parte con Elena che si fa mille domande su Damon, come sempre, con lui sta bene, si sente sempre più a suo agio, ma c'è un piccolo problema: Stefan. Lui non sa nulla e lei si sente in colpa visto che è il suo migliore amico così decide di andarci a parlare una volta per tutte. 
Per strada viene fermata da un uomo e se non fosse intervenuto il nostro Damon adorato chissà come sarebbe finita!
Stefan all'inizio è scontroso e dice ad Elena che suo fratello è tornato SOLO per il lavoro... Ma voi ci credete? 
Altro punto importante: il primo flashback ** Elena e Stefan avevano circa quattro anni e stavano giocando quando lei cade da un albero e si fa male. Damon cerca di soccorrerla ma lei non cede facilmente e dice di non essere stupida, la prima cosa che Damon gli dice è di non insegnare certe parole a suo fratello... Perchè? Lo dice solo perchè è un bambino o c'è qualcosa sotto?

Beh, come sempre fatemi sapere che ne pensate, non vedo l'ora di leggere le vostre recensioni! :D

Un bacio e alla prossima!
Anna
 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Em_