Stavo bevendo il mio Tea nero in santa pace, mentre con una mano placidamente davo una occhiata al rapporto che avrei dovuto firmare.
Quando il comandante Erwin come una furia entrò nel mio ufficio e iniziò a parlare di quante reclute aveva reclutato, entusiasta.
la mia espressione non mutò, rimase seria, e con un tono omicida sibilai.
-e tu sei venuto a rompermi il cazzo soltanto per due reclute in più?
-potrai completare la tua squadra adesso!
mi rispose lui.
-la mia squadra va bene così.
-dai vieni a dare un’occhiata, sono ben 15 persone! Troverai sicuramente qualcuno su cuoi contare.
mi alzai lentamente, e poi sorpassai quello che doveva essere il mio superiore e stizzita uscì dalla stanza.
dopo qualche metro il biondo mi affiancò.
-Laxus Giuro che se è una perdita di tempo, ti uccido.
sussurrai con tono minaccioso, ma lui sorrise mentre si metteva in posizione eretta superandomi di 30 cm, adesso mi voleva sbattere in faccia la sua altezza?!
quell’uomo l’avrei ucciso uno di questi giorni, parola mia, così finiranno anche i suoi piani suicidi, anche se era un fottuto genio nel fare i piani fin’ora non erano andati molto bene..
scendevamo verso il piano terra e l’unico rumore che riecheggiava erano i nostri passi sulle scale ammuffite.
-che schifo
sibilai, avrei dato una strigliata alla mia squadra per non aver pulito per bene il castello.
Laxus aprì la porta mostrandomi numerose reclute che subito si misero sull’attenti facendo il saluto militare.
-scegli!
rispose il biondo
-tsk!
risposi semplicemente, mentre passavo veloce tra le reclute di quest’anno, Realizzai che il comandante Smith, anche quest’anno non aveva riscosso grande successo, nonostante fossero aumentate di due cadetti in più, ma ormai sempre più giovani decidevano di entrare nelle altre due corpi militari perché più “sicuri”.
i pochi che c’erano, mentre passavo di fronte a loro, tremavano come foglie.
oppure sui loro volti si disegnavano facce terrorizzate.
passai davanti a l’ultimo cadetto, e mi meraviglia vedendolo deciso nello sguardo, i piedi ben fermi e il saluto militare perfetto.
-chi cazzo è lui.
chiesi io con malcelata noia.
-lui? È il cadetto Gajeel Ral.
lo fissai allungo allibita per il suo sguardo deciso e quei capelli estremamente lunghi.
-non vi danno fastidio quei capelli durante il combattimento?
-no
la sua risposta era decisa e continuò a fissarmi con i suoi due rubini.
-Capisco. Non male.
mi voltai e ricominciai a camminare al fianco del comandante, tenendo il mio sguardo ghiacciale che ormai era diventato il mio marchio.
-Ma lei chi è?
chiese il corvino, mi girai senza cambiare espressione, e osservai tutti i suoi compagni guardarlo allibiti.
-Lei, è Levy Rivaille capitano della squadra speciale e lei Cadetto Ral ne fa parte da adesso. Congratulazioni.
chiudemmo la porta dietro di noi mentre sentivo i suoi compagni chiedergli come avesse fatto a convincermi.
-ti piace il ragazzo neh?
mi chiese il comandante con quel suo sorriso ebete.
-cazzo ma stà zitto, non è male.
continuai tenendo il mio sguardo dritto a me e raggiungendo le mie stanze, prima che quel deficiente aggiungesse altro.
andai davanti allo specchio della mia stanza e mi osservai, avrei chiamato la caposquadra Hanji domani per darmi un tagli hai miei capelli turchini.
 

*
*
*
 

dove era la mia squadra maledizione?!
stavo vagando da una decina di minuti per la foresta attenta ad ogni singolo cambiamento.
l’ospite del gigante non si era ritrovato, e poteva trovarsi dovunque, un urlo squarciò l’aria e un fulmine colpi il centro della foresta.
cercai il più velocemente possibile di avvicinarmi e poi …
-Questi versi …. Natsu?
li sentivo dalla direzione opposta così decisi di seguire l’istinto tornai indietro girando a destra.
sotto di me vidi Jet, Droy, Wendy …. Non vedevo Gajeel.
non mi fermai, non potevo dovevo andare da Eren e speravo che almeno galee si sarebbe salvato ma quando lo vidi li io mi pietrificai e mi fermai sul ramo sopra di lui.
era li disteso sopra le radici del ramo con la testa piegata all’indietro, i lunghi capelli corvini sfioravano il prato macchiato di sangue, una sola lacrima scivolò sul mio volto.
sentì il mio cuore sbriciolarsi in mille pezzi, come quando erano morti Farlan, e Isabel.
questo era stato un colpo devastante, e la mia furia si sarebbe scatenata sul gigante dalle fattezze femminili.
rividi tutti i momenti passati con lui, tutte le battute che faceva i ghigni che per lui erano sorrisi sinceri, la sua gentilezza nel portarmi il tea ogni sera, se si poteva chiamare tale …
tutte le volte che lo riprendevo per i suoi capelli, oppure quando pulivamo la base insieme, quei momenti mi mancheranno.
-bastarda …. Vendicherò Gajeel, questa è una promessa!