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Autore: ipusheveryoneaway    11/04/2015    1 recensioni
A 16 anni credi che il primo amore durerà per sempre, ma sarai capace di rialzarti e riscoprire te stessa dopo che questo ti viene strappato?
Questa è la storia di Rebecca che dovrà rimettere insieme i pezzi della sua vita e riscoprirsi, riuscirà ad aprirsi ad un nuovo amore? Riuscirà Valentina a conquistare il posto che merita nel cuore di Rebecca? Il primo amore non si scorda mai ma la vita continua e ti riserva sempre nuovi inizi...
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~~Sempre così, tutte le volte mi ritrovo nel mio letto, sbronza e con le orecchie che rimbombano ancora per la musica. Ma questa volta è stato diverso, le persone erano diverse o forse la mia concezione di loro lo era. E ora mi ritrovo sotto le coperte da sola e cosa mi è rimasto? Solo mozziconi di sigarette e bottiglie vuote con dentro tutta la rabbia e l'infelicità: il nulla.
E' stata la prima volta che mi sono accorta che l'unica cosa sicura per i ragazzi della mia generazione è la sbronza al sabato sera; mi sono pure meravigliata di me stessa, la ribelle Rebecca  che invece di bere e ballare allo sfinimento, si ferma e pensa a queste cavolate. Ma l'ultima volta che ero stata in discoteca la mia vita era diversa, io ero diversa e sopratutto non ero sola. Marco non mi avrebbe mai lasciato da sola, le sue mani sui miei fianchi a dirmi:'Sei mia e ti proteggerò sempre', il suo sorriso e la sua giacca che puntualmente mi metteva sulle spalle quando uscivamo a fumare. Ma questa volta lui non c'era, non ci sarebbe stato mai più.
Lo amavo così tanto, è stato il primo: il primo fidanzato, la prima volta, il primo amore. Per un po' ho seriamente pensato che potesse anche essere l'ultimo; di questa cosa mi ero pure stupita perchè mi sono sempre stancata facilmente delle cose ma di lui no, di lui ero sicura che non mi sarei mai stancata. Ero sicura che con lui non sarebbe finita mai e mi impegnavo pure per farla funzionare davvero; non avrei mai fatto nulla per ferirlo. Purtroppo però la nostra storia è finita contro un guardrail della superstrada alle ore 23.56 di un'orrenda notte di novembre. Così mi è stato strappato Marco, per colpa di un drogato che non ha ancora pagato per ciò che ha fatto.
Marco, 21 anni, bello, alto, capelli neri e occhi marroni che mi guardavano sempre con tutto l'amore del mondo era morto per lesioni interne. Quella notte non me la scorderò mai, mi chiamò suo fratello dicendomi la triste verità, Marco era morto e io iniziai a morire dentro.
Dopo il funerale non sapevo più per cosa vivevo. L'avevo visto per l'ultima volta sdraiato dentro  una bara che poi se lo portò via per sempre, infondo ad una buca di quel misero cimitero. Lì il suo corpo sarebbe rimasto, scomparendo anno dopo anno, ma lui sarebbe sempre rimasto in me, il suo profumo sulla nostra coperta preferita, i suoi occhi in tutte le nostre foto, il suo amore non lo avrei mai scordato e noi saremmo rimasti Noi per sempre. Infondo eravamo Marco e Rebi.
Stavamo insieme da un anno; quando ci mettemmo insieme nessuno ci avrebbe mai dato un soldo; avevamo 5 anni di differenza e a quest'età non è poco, io ero una ragazzina scapestrata che se ne fotteva del mondo e lui il classico belloccio che faceva il prezioso con tutte.
La prima volta che lo vidi lui era in quinta superiore ed io una primina a cui tutti guardavano il culo e lui probabilmente fu il primo a guardarmelo, ma di lui non me ne fregava nulla. Mentre tutte le ragazzine gli morivano dietro, io sapevo a malapena come si chiamasse. Lui non mi piaceva per niente, era un fighetto e non faceva nulla per nasconderlo. Una sera in discoteca mi offrì da bere, andammo a fumare una sigaretta insieme e provò a baciarmi, mi scansai e quando il lunedì lo raccontai alle mie amiche mi presero per scema. Ma lui stranamente non demorse, quello stesso lunedì, durante l'intervallo arrivò da me e davanti a tutti mi prese, mi buttò la sigaretta per terra e mi baciò. Andavamo in una scuola di provincia nella quale saremmo stati non più di 400 alunni e un'ora dopo tutti sapevano di quello che era successo, perfino gli insegnanti. Lui era così, impulsivo e testardo, maledettamente testardo e io l'amavo anche per questo.

NOTA AUTRICE:    
Questa è la prima storia che pubblico in assoluto, finalmente mi sono convinta a condividerla con voi. Ci tengo tantissimo perchè sto amando scriverla e spero che anche voi possiate apprezzarla. Questo è solo il prologo per introdurre la storia di Rebecca, la mia protagonista; il prossimo capitolo sarà il reale inizio!
 
   
 
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