Caro Harry, 

è da mesi che penso a ciò che è successo, sperando che tu te ne sia dimenticato, a differenza mia. Ieri sono andato a prendere della frutta in centro, sotto richiesta di mia madre, e mentre camminavo ho visto una coppia di amici, forse più che amici, litigare perché, da quel che sono riuscito a cogliere, uno dei due aveva provato a baciare l’altro in pubblico. Ho subito pensato a noi due, alla nostra storia, e all’improvviso ho sentito un colpo fortissimo al cuore, penso che sarei potuto svenire da un momento all’altro, se solo non mi fosse arrivata una chiamata intimatoria di mia madre che mi ricordava di aggiungere le arance alla già decisamente lunga lista. Ma ormai non sarei più arrivato fino al negozio, perché i ricordi della nostra storia avevano ricominciato a tornare a galla, provocando dentro di me una tempesta impossibile da ignorare o arrestare. Forse non sentivo più la sensazione di svenire, ma di certo ciò che ho provato in quel momento è stato molto più di un banale svenimento, sentivo la vita scappare lentamente dal mio corpo, esattamente come mi sono sentito per i mesi successivi alla tua scomparsa. Ti giuro Harry, da quando non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Questa frase ti ricorda qualcosa, non è vero? E’ un frammento  della poesia che abbiamo letto fino allo sfinimento, e che io ancora ricordo come nostra. Anche se, in fondo, tutto mi ha sempre e tuttora ricordato solo che te. Sei sempre stato in ogni libro, in ogni luogo, in ogni parola, in ogni singola cosa. E’ per questo che so che non ti dimenticherò mai, è per questo che ora sono qui, che provo in un modo più che ridicolo di tornare da te, con te. Ridicolo. Come posso anche solo pensare che dopo averti ferito, averti fatto così male, dopo averti trattato come un cane nonostante il tuo folle ed immenso amore tu voglia tornare qui, con quel piccolo ed insignificante uomo che sono? Non lo so, non lo so Harry, ma te lo giuro che non c’è cosa che più voglio ora e per sempre che il tuo amore, che questa volta non aspetterei altro che urlare al mondo intero, senza vergogna alcuna. Dopo aver visto questi due ragazzi, ho iniziato a correre. Ho corso. Ho corso per non so quanto tempo, come a scappare dai ricordi che, però, non accennavano ad andarsene, nemmeno per un secondo. Ho corso fino ad arrivare dove sono ora, a scriverti, senza fiato nonostante io sia qui seduto da molto, troppo tempo. Senza accorgermene è sceso il sole, mia madre mi ha chiamato fin troppe volte ma nemmeno una di queste ho pensato lontanamente di risponderle. Mi dispiace per lei, con me, ho tirato giù anche la sua, di anima. Non si merita un figlio come me. Non so cosa fare Harry, non ne ho idea. Ho provato a fingere per mesi, fingere che senza te sia tutto okay. Ma non è okay, non è affatto okay. Nulla è a posto in questa vita, nulla mi potrà mai donare un briciolo di felicità, a meno che questo nulla non comprenda te, ecco, quello sarebbe il nulla più bello dell’universo. Grazie di avermi donato un po’ della tua luce, in tutta la mia oscurità. Sei tutto ciò che voglio, ora e sempre.

Tuo, senza fine

Louis.










 

Grazie di aver letto questa os, che os è per poche parole dato che per poco supera le cinquecento.  Ti prego di lasciare una recensione, anche piccolissima, vorrebbe dire tanto per me. E’ anche la prima one shot che scrivo, siate clementi. Pensavo di scrivere una long sulla storia dei Louis e Harry che ho immaginato, ma dato che dubito che questa one shot verrà “cagata”, penso eviterò per paura di rimanerci troppo male. Mi trovate su twitter, in caso vogliate chiedermi qualcosa!

Twitter: Wizcass

Grazie ancora, lettore.