Ciao a tutti scusatemi per l'attesa. Sono riuscita a terminare il 5° Capitolo non è un gran che ma spero che vi piaccia.
Ringrazio con il cuore tutti voi che state seguendo la mia prima fic pubblicata e soprattutto coloro che l'hanno messa tra i preferiti
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8seliane8
2 -
Atomo
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clarabella
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fri
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HPalessandra
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Millennia Angel
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mirina87
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rhys89
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saruz1986
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sparta
16 -
Toru85
Grazie di cuore e AUGURO UN BUON NATALE a tutti voi.
Prima che me ne dimentichi, i personaggi non sono i miei ma del grande Inoue-sensei
5° CAPITOLO
Hana si teneva ancora
stretto al suo amato; era da tanto tempo che non si sentiva protetto tra le
braccia di qualcuno, era da troppo tempo che non si sentiva così bene.
Mentre il sole
ricopriva con i suoi raggi dorati i loro corpi rendendo quella scena surreale,
che sembrava che fosse uno di quei dipinti creati da pittore che disegnava solo
dei o angeli, per tanta che era la bellezza che emanavano.
- Kaede ti va se … si
insomma … ti va di farti il bagno con me? – chiede un imbarazzato rossino al
compagno.
- Do’hao dopo quello
che abbiamo fatto ti imbarazzi ancora!?! – gli dice una divertita volpetta
- Hn –
- Ah, ah, ahhhhh, ora
mi rubi anche le battute piccolo! –
- Sai Kae sei ancora
più bello quando sorridi – gli dice un rosso che lo fissava meravigliato da
tanta bellezza.
-
… Comunque si, mi va di fare il bagno
con te – gli dice la volpe imbarazzata per cambiare discorso.
- Ok allora inizio a
riempire la vasca- e così dicendo si avvia nel bagno.
Il moro dopo solo
pochi secondi si alzò per raggiungere il suo ormai (finalmente) ragazzo, e
mentre si dirigeva verso il bagno
qualcosa attira la sua attenzione, un semplice book da disegno dall’aria
consumata che si trovava sulla scrivania, tanta era la sua curiosità che lo
prese e iniziò a sbirciare. Vi erano disegni di paesaggi ad acquarello e
ritratti fatti specialmente a matita della squadra e di qualche membro di quelle
avversarie e alla fine del book vi erano altri disegni divisi con un cartoncino
con scritto su “ IL MIO ANGELO” e
dietro di esso vi erano vari ritratti di lui. Rimase senza parole ( non è che ci
voleva tanto visto il soggetto
ß
^_^ ) non per i soggetti in se, ma per la bellezza e la bravura dell’artista sui
quei disegni e lo si notava anche nei suoi ritratti; dove ritraeva se stesso
mentre giocava l’artista aveva impresso in esso anche la vitalità di come lui lo
face o quando dormiva la dolcezza dei suoi lineamenti, ma non solo i suoi ma
anche i ritratti degli altri si poteva notare la loro vitalità e allegria nel
giocare, in pratica l’autore era stato capace di cogliere il meglio di loro
anche nelle semplici azioni.
-Kaede il bagno è
pronto - ed a quella frase Ru si gira
distogliendo la sua attenzione al book e notando che Hana lo stava guardando
perplesso sulla soglia della camera.
- Hn –
- che hai Kae? - poi
hana notando ciò che aveva in mano Ru divenne rosso dalla vergogna.
- Do’hao li hai fatti
tu questi disegni? – chiese lui incuriosito dall’atteggiamento del suo ragazzo.
A tale domanda il
rosso annuì.
- Sono bellissimi! –
gli disse avvicinandosi un po’ a lui – parteciperai al concorsi che si terrà a
scuola´-
- Si, il professore
d’arte Honota qualche giorno fa mi aveva convocato per convincermi a partecipare
-
- Sono d’accordo con
lui hai talento e sarebbe un peccato –
- Ru, per favore non
dirlo ancora a nessuno della squadra mi vergogno –
- Per quale motivo ti
dovresti vergognare, scusa!?! Sono meravigliosi i tuoi disegni che chiunque
invidierebbe il tuo talento –
- Ma io … non me la
sento ancora di dirlo in giro e poi lo verrebbero comunque a saperlo alla mostra
– gli aveva detto setto adorabile e due occhioni
da cucciolo indifeso
- Va bene piccolo,
poso il book e andiamo a fare il bagno
- disse Ru arrendendosi alla timidezza del suo ragazzo.
- Ok, io mi avvio,
non farmi attendere troppo – disse ritornando al bagno
Dopo aver riposto il
book sulla scrivania Rukawa si accorge che vi era un cassetto aperto con un
altro album ancora più vecchio con
dei disegni che fuoriuscivano da esso, ciò che rapì l’attenzione del moro era
uno in particolare, era una stanza buia e in un angolo vi era una sagoma di un
bambino rannicchiato l’unica cosa che era evidenziato erano le lacrime che egli
versava dove vi era illuminazione
in quella stanza vi era un letto dove vi era addormentata
una bellissima donna dai lunghi e mossi
capelli rossi e sulla soglia della porta dove doveva provenire la fonte di luce
vi era un uomo con lo sguardo triste rivolto a letto e l’ombra di costui si
allungava verso in bimbo e ciò che lo sorprese era che questa ombra aveva un
paio d’occhi e anche malvagi rivolti al bimbo. Tale disegno lo sconcertò a tal
punto che si ripromise che ne avrebbe parlato col suo piccolo
Hana. Lo ripose nel cassetto e raggiunse il suo amato nel bagno.
Quando entro nel
bagno trovò già Hana disteso nella grossa vasca, lo raggiunse e si posizionò
dietro di lui stringendolo forte a se; non si sapeva spiegare il perché ma quel
disegno gli aveva trasmesso tanta tristezza e dolore.
POW HANA
Mi piace essere
abbracciato e coccolato, soprattutto mi sento protetto con lui-.
- Hana stasera
devi andare a lavorare? - mi chiede
lui interrompendo il mio flusso di pensieri.
- Si, oggi e
sabato; Perché?-
- Beh, mia
madre ieri mattina ha proposto a tutta la famiglia di ritornarci anche stasera e
pensavo che ti potremmo aspettare e riaccompagnare a casa dopo il lavoro, se a
te va bene – e dicendo ciò mi stringe di più a se.
- Certo, per me
va benone – gli dico girandomi nel suo abbraccio e baciandolo.
Siamo stati un
bel po’ a mollo nell’acqua abbracciati poi abbiamo indossato le divise e diretti
in cucina a fare una collazione abbastanza abbondante, quando, appena si sono
fatte le sette e mezza la casa è stata invasa da Yohei e dai quei deficienti dei
Guntai, quest’ultimi notando la presenza
di Ru in casa sono rimasti di sasso e dopo che il mio volpacchiotto mi ha
baciato per chiarire ( a modo suo) come stavano ora le cose tra noi, sono
rimasti shoccati, perfino quel ciccione
di Takamiya sviene dicendo che per colpa nostra aveva perso 200yen di scommessa
mentre il mio adorabile migliore amico ( se così si definisce quel sciagurato
che fa scommesse su di me) con un sorriso compiaciuto riscuoteva la sua vincita
dagli altri.
Bah… comunque
la scena che mi appare dinnanzi agli occhi è comica tutto sommato, in effetti
dopo un’ attimo di smarrimento io e Ru ci mettiamo a ridere a crepapelle, e qui
tutti i ragazzi svengono dallo shock compreso Yohei nel vedere Ru ridere (
vedete voi!!! Rukawa non ha mai mostrato nessuna emozione ora tutto di un colpo
lo vedono ridere a crepapelle ) .
Arriviamo puntualissimi a scuola e trascorriamo le nostre ore scolastiche
normalmente.
- Ru ci vediamo
stasera al ristorante allora! – gli dico non appena sono finite le lezioni
- Hn.. ok – mi
risponde
Poi gli do un
bacio a fior di labbra e scappo via.
POW RU
- Sono tornato
! – grido entrando in casa
- Bentornato
figliolo, come andata la tua permanenza a casa del bel rossino? – mi dice mio
padre sorridendomi.
- ciao tesoro,
dicci com’è andata – mi dice allegra la mia cara mammina raggiungendoci
nel salotto. Ciliegina sulla torta indovinate chi viene a curiosare nelle mie
faccende la mia adorabile sorellona.
- E’ andata
benone, ci siamo dichiarati e ora stiamo insieme – dico in brevemente e
dirigendomi frettolosamente nella mia cameretta che condivido con il piccolo
della casa Donan, per evitare altre domande imbarazzanti.
-
OOOOHHHHH KAE, CHE BELLA
NOTIZIA – mi grida mia madre di sotto.
E mentre mi
stavo cambiando sento mio padre che stappa una bottiglia di spumante e ride con
mia madre.
- KAE MI DEVI
RACCONTARE I DETTAGLI – grida Kioko
Mi dispiace per
la mia cara sorellina, ma i dettagli che vuole lei se li può scordare.
- Fratellone,
come mai sono tutti felici giù? – mi chiede il mia piccolo e adorabile
fratellino che mi guarda un po’ confuso.
- Hn! –
- Per casa tu e
il tuo amico con i capelli rossi siete diventati amici ? – mi chiede speranzoso
- Diciamo che
siamo più che amici – gli dico accarezzandogli i capelli.
- Sono felice
per te Kae .- mi fa lui dandomi in bacetto e correndo a finirsi di preparare,
visto che tra un che fra un paio d’ore saranno le nove e noi abbiamo deciso di
cenare fuori come l’ultima volta.
Dopo aver
raccontato in grosso modo ai miei genitori gli avvenimenti della sera prima
(omettendo, naturalmente, ciò che
era accaduto questa mattina )
ed evitato (anche con il grande aiuto del piccolo Donan) mia sorella che cercava
di carpire delle informazioni mentre tentavo di preparami,
ora siamo tutti fuori casa pronti a dirigerci alla nostra meta.
Stavamo quasi
nelle vicinanze del ristorante, quando ai nostri occhi si presenta una scena
(per Me) agghiacciante;
il mio
adorabile Hana era a terra
rannicchiato e con le braccia cercava
di proteggere la testa dai colpi di un uomo che doveva avere circa l’età di mio
padre e ciò che mi schiocca di più e vedere che lui non reagisce anzi li incassa
senza far nulla.
Noto che mio
padre ha reagito e ora a bloccato l’uomo e lo sta allontanando dal mio cucciolo,
non so il perché ma mentre osservo tale scena mi viene il mente senza logica il
disegno di Hana che stamani mi ha inquietato. Squadro l’uomo che mio padre ha
bloccato a muro, noto che alto quanto lui e di corporatura robusta, poi noto la
sua aria trasandata ed un po’ di baffi e barbetta, un’altra cosa che il mio naso
aveva captato era che puzzava d’alcol.
Mi fiondo verso di lui seguito da mia madre invece mia sorella rimane
distante con il nostro fratellino in braccio; è ancora accovacciato a terra e
trema come una foglia mentre ripete a bassa voce qualcosa che non riusciamo a
capire, lo abbraccio ed in quel momento che lui nota la nostra presenza.
- Piccolo tutto
a posto – gli dico accarezzandolo dolcemente i capelli, lui non mi risponde e
continua a guardarci stupiti con quei occhioni che versano ancora delle lacrime.
- Perché
stavate aggredendo questo ragazzo?- nel fra tempo domanda mio padre all’uomo,
poi notiamo che tiene qualcosa in mano e mio padre lo afferra e
notiamo che è un portafoglio, per sincerarsi di chi fosse lo apre per
leggervi i documenti di riconoscimento che vi era dentro
-Stavate
derubando un ragazzo, non vi vergogniate?- gli dice mio padre infuriato mentre
lo trattiene ancora con forza al muro, talmente forte che l’uomo in questione
(se si può chiamare uomo uno che aggredisce un ragazzo è_é ), aveva fatto una
gemito di dolore.
- Non gli
fategli del mare per favore – ci chiede Hana con voce arrochita dal pianto,
sentendolo.
-Perché Hana lo
stai proteggendo? – gli chiede mia madre con uno sguardo talmente preoccupato
che non gli avevo mai visto e poi lei dovrebbe essere abituata a certe cose,
visto che è una dottoressa affermata, deve esserci qualcos’altro sotto che solo
lei avrà intuito.
Poiché il mio
Do’hao non accenna ancora a rispondere mio padre prende il portafoglio
dell’aggressore e leggere i suoi documenti e appena finisce di leggerli lo vedo
con un viso sconvolto.
- Come è
possibile? – esclama
E in tutto ciò
l’uomo è sempre stato in silenzio e guardava ostile il mio Hana che io tenevo
tra le braccia.
- Suichiro chi
è quell’uomo? – gli chiese mia madre con sguardo ancora più serio, poi blocco
mio padre con un cenno della mano per dirgli
di attendere nel rispondergli.
- Hana piccolo
me lo diresti tu – poi rivolgendosi a lui
- Ma cosa
succede mamma, perché quell’uomo è cattivo con Hana? – chiede Donan ancora
impaurito da ciò che ha visto.
Sento un altro
gemito di dolore da parte di quel sconosciuto, mio padre ha un volto infuriato e
lo sta stringendo ancora di più al muro, si vede che hanno intuito qualcosa di
grave nella faccenda perche non ho mai visto i miei con quei volti seri e
infuriati verso l’uomo e preoccupati rivolti al mio amore.
- Non gli fate
male – ripete il mio amore tra gli singhiozzi.
- Piccolo,
perché fai così? – sono troppo confuso, non riesco a capire di solido lui
reagisce no si fa pesta.
- Hana tesoro
lo conosci quell’uomo? – gli chiede mia madre dolcemente e il amo amore fa un
accenno affermativo con il capo. Rimango esterrefatto. Come possibile che lui lo
conosca questo vichingo.
- E mi dici chi
è Hana o lo dobbiamo denunciarlo per aggressione e furto? –
a questa domanda di mia madre il mio
amore scatta e inizia a piangere pi forte.
- No, non
fatelo per favore, non denunciatelo lui è mio padre –
Continua ^_^