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Autore: Heaven On Fire    11/04/2015    1 recensioni
Gli occhi di un Dissennatore e i suoi ricordi, come immagini lontane e sfocate di una TV in bianco e nero.
«Io respiro i sentimenti altrui alla ricerca quasi morbosa di ricordi felici, nella speranza che portando via l'amore a qualcuno, torni a scorrere dentro di me.»
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dissennatore, Mangiamorte
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Cuore di nebbia




Chi sono io? Chi ero prima che fossi questo? O meglio, ero qualcuno prima di questo? Non lo ricordo, non ricordo niente, ma non faccio altro che domandarmelo. Nonostante ormai il mio cuore sia marcio, cerco delle risposte.
Mi muovo cupo tra queste mura antiche, che hanno visto più dolore di me, ma sembrano non crollare mai. Chissà, magari una volta questo edificio era imponente e maestoso, forse queste pietre si sono ingrigite vedendo ciò che hanno visto e assorbendone tutto.
Proprio come me; io
respiro i sentimenti altrui alla ricerca quasi morbosa di ricordi felici, nella speranza che portando via l'amore a qualcuno, torni a scorrere dentro di me, per quanto mi sembri non bastare mai, perché questo è il mio nutrimento e invece di cambiarmi mi rende sempre più fosco. Spesso riesco quasi a vedere le cose belle che hanno visto le mie vittime e le vedo sfocate, lontane, ma le vedo e per qualche secondo mi sembra tutto meno triste e perso; vedo i loro sogni e assaporo le loro speranze fino a quando non cessano di esistere completamente.
Mi chiedo cosa possa aver mai fatto per meritarmi questo destino impietoso.
Sfioro la pietra fredda; si,
fredda, questo lo posso sentire, ma ormai sono queste le uniche sensazioni che provo. Mi sono dimenticato cosa voglia dire il calore.
Il mio andamento è vacuo, ma lo è solo perché non so dove vado. Mi muovo senza meta e, non so, forse è un ricordo sfocato, ma
non esiste vento favorevole per un marinaio che non sa dove andare*.
L'unica casa che ho è questo castello.
Casa. Ormai questa parola non ha più significato, è semplicemente persa nel vento, come tutto il resto di me. Questa non è la mia casa, è la mia sorte, la mia prigione, la mia fine.
Il mio scopo è solo assicurarmi che non esca altro male da queste mura, ma che senso ha se il male sono io? Infatti dentro queste celle ci sono persone: persone che hanno fatto cose orribili e adesso sono qui a marcire per l'eternità. C'è chi non merita di stare qui, ma chi lo merita forse ha un'anima più spregevole della mia. Alla fine condividiamo tutti uno stesso destino: prima o poi saremo tutti vite spezzate, sogni mai realizzati ed emozioni perse, cancellate da le nostre stesse mani assassine.
E allora cosa mi impedisce di andarmene? Non lo so, non so molte cose.
Ne è appena passato un altro come me: sospeso in aria, avanzava con lo sguardo perso, seguito da una scia nera come l'oscurità più grande; aveva il volto semi trasparente, pareva quasi si stesse dissolvendo.
Forse è per questo che rimango: ho
paura di condannare qualcun altro ad essere così, forse mi è rimasta la pietà.
Allora ricordate: io sono fatto del vostro dolore, perciò state attenti, perché appena mi sarete vicini non avrò più compassione per nessuno, nemmeno per me stesso e se mi guarderete sarà come guardare in faccia la Morte in persona, perché io sono un
Dissennatore e vi porterò via l'anima.




Note dell'autrice


Se avessi avuto un po' di riguardo le avrei chiamate “Note di un'autrice che non scrive quasi mai (ultimamente)”, ma tralasciamo questi piccoli dettagli...
Era da veramente tanto tempo che pensavo a questo piccolo spezzato di esistenza di un Dissennatore, mi chiedevo proprio cosa volesse dire vivere per loro: bene, adesso mi sono risposta.
Comunque sono tornata sul sito dopo una vita di assenza perché ispirata da una delle filosofie di vita del mio professore di italiano (e sono
tante e lunghe, ma perlomeno ci risparmiano pallosissime ore di latino), questa volta sull'amore e mi sono detta: perché no? E da questa verrà fuori una storia su una coppia improbabile in Potterlandia (chi ha un pizzico di fantasia ci arriverà tranquillamente da solo a capire di chi parlo), ma questo non ci riguarda adesso, era tanto per dire :)


   
 
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