-   Dante Alighieri, Inferno


 

* * *

 

Non ci sono vie d'uscita, è quella l'unica rotta, l'unico punto cardinale. 
Per quanto io possa essere brava a combattere, a stringere i denti e a lottare, loro vinceranno sempre contro di me, mi sovrasteranno sempre. Sono più forti, sono più cattivi, ed io sono solo una persona buona a cui sono successe cose cattive.  
Non posso vincere il male, sono sola, non ho nessuno.
Sono in trappola, sono caduta nella loro trappola.  
Ci ho provato. Ho provato ad essere cattiva, acida, ma non ci sono riuscita. Mi sono solo chiusa a riccio, ma loro mi hanno attaccata comunque. Non hanno pietà. Loro vogliono portarmi nel baratro, nell'oblio, voglio farmi scivolare via, via... via. E ho paura, non lo nego. Non l'ho mai negato. La paura mi divora, mi divora fino al midollo. 
La morte sta lì a guardarmi, lo so, lo so che mi aspetta, non la vedo, ma la percepisco; sorride cudelmente e si diverte a studiare la mia paura, la mia inquietudine. La odio, ma ne ho timore e non riesco ad affrontarla. E' una di loro, una di quei bastardi che mi aggrediscono, che mi uccidono pian piano, come il veleno assimilato poco alla volta. 
L'unico sentimento più puro, in questa enorme stanza vuota, l'hanno trasformato nella mia rovina. L'amore. Odio l'amore, loro me l'hanno fatto odiare. Ma mai riusciranno a farmi odiare lui. 
La vita. Me l'hanno sempre presentata come il dono più grande, quando invece è la nemica peggiore. L'avversaria più forte. 
Lei è una scalata, ma la corda si sta per spezzare.
Ho una voragine nel petto, e loro sono capaci di trascinarmici dentro. 
Ma chi sono questi loro? Sono demoni. I miei demoni.
Cammino sulla Terra dei maledetti, sono tutti maledetti. L'uomo ha creato il male perché il bene non lo appagava. 
E Dio ha abbandonato i suoi figli. 
Dio ha abbandonato me. 
Sono un angelo caduto a cui hanno tolto le ali; e questa enorme stanza vuota è un pianeta, un Inferno.
Vivo in un Inferno. 
 

Nda,

ogni riferimento è puramente casuale.