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Autore: kuma_g    12/04/2015    2 recensioni
Tarik e' un principe troppo bravo e bello per trovare interesse in qualcosa o in qualcuno. Un giorno conquistato un villaggio incontra un ragazzino. Sarà lui la cura per la sua noia?
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Gender Bender | Contesto: Contesto generale/vago
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La sera dopo il ragazzino era ancora più agguerrito, e ciò rendeva le cose più divertenti per Tarik. Lì in quella stanza era come in gabbia, senza poter fuggire e avendo il corpo esile come un uccellino rispetto a quello dell'imponente principe non ci volle molto perché Tarik lo schiacciasse contro il materasso. Scalciava, graffiava, cercava di morderlo e di scacciarlo; ma il principe era davvero forte per lui. Tarik lo baciò ancora; gli tiro' i capelli e costringendo a buttare indietro la testa e la presa costrinse il ragazzo ad aprire la bocca, che fu prontamente riempita dalla lingua del principe. Con un ginocchio si infilò tra le sue gambe. Iniziò a sfilargli con i denti la camicia mordicchiandogli la clavicola. Il ragazzino gli tiro' una testata così forte da crearsi una spaccatura sulla fronte, mentre il principe sentì un forte dolore sulla testa. "Eh, no.... Non dovevi farlo" - gli disse guardando negli occhi. Prese un a stoffa e gli legò i polsi alla testiera del grande letto. -"Ora la seconda lezione: stare fermo."- iniziò a spogliarlo. "No! Lasciami! Fermo! No!" -lo supplicò il ragazzo. "Ma senti senti... Come diventi docile... Se continui così non ti farò poi tanto male" Tarik continuò a spogliarlo scoprendogli il petto coperto da bende, che ricordarono al principe le frustate dategli. "Ora che ci penso... Vediamo come va la tua schiena." Lo girò a pancia in giù e gli slacciò le bende. Sul dorso gracile erano ancora evidenti le ferite. Iniziò a leccare intorno ad esse mentre il ragazzo si dimenava. Mentre continuava a lavorare con la lingua fece scivolare le mani davanti cercando il petto. Quando lo raggiunse, il principe si irrigidì e girò di colpo il ragazzo. "Una femmina.... Sei una femmina!" -fu l'unica cosa che pronunciò con voce incredula. L'unica risposta che ricevette fu uno sputo. Il principe si innervosì ancora di più. Alzò la maglietta e si buttò a mordicchiare un seno, massaggiando l'altro con una mano. La ragazza si dimenò molto più forte, cercando di sopprimere i gemiti che involontariamente fuoriuscivano dalla sua bocca. Cercò di tirare una ginocchiata ma Tarik le bloccò le gambe con una delle sue. La baciò. Poi le infilò una mano sotto i pantaloni. Lei serrò le gambe e lui la costrinse ad aprirle con la forza. La guardò. Ormai sconfitta continuava comunque a guardarlo con disprezzo e questo lo faceva tremendamente divertire. Iniziò a giocare con le sue parti intime infilandoci un dito. Dalla sua reazione capì che era vergine, e ciò lo fece eccitare ancora di più. Ma non l'avrebbe presa quella sera. Avrebbe continuato a giocare ancora, l'avrebbe assuefatta al suo tocco finché non fosse stata lei stessa a pregarlo. Ad un tratto gli arrivò un colpo in testa e venne disarcionato finendo giù dal letto. Quando ebbe modo di vedere che era successo vide la ragazzina rossa in viso e ansante, con i capelli sfatti anche se ancora maldestramente legati con il nastro blu; con i polsi ancora imprigionati era riuscita comunque a strappare il tessuto che la teneva legata al letto e si era già abbassata la maglietta. Tuttavia notò che il braccio destro era più basso: evidentemente se l'era slogato nel liberarsi. Tarik si alzò e si diresse verso di lei, che cercò di indietreggiare ma non fu abbastanza veloce e il principe la atterrò ancora sul materasso ponendo una mano sulla spalla slogata. Lei lo guardò ancora con stizza. "Addomesticarti si sta rivelando più divertente di quanto pensassi." Il principe le rimise a posto la spalla strappandole un urlo. Lei si rannicchiò per il dolore e lui si limitò a coprirla e andarsene. "A domani, mio piccolo lupo." - sussurrò chiudendo la porta.
   
 
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