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Autore: xSabryx    12/04/2015    3 recensioni
“Ascolta, io ti amo infinitamente, amo questa ragazza dagli occhi profondi come il mare, dalla carnagione chiara come la sabbia e dai capelli biondi e luminosi come il sole. Amo questa ragazza che timidamente ha catturato il mio cuore, me lo ha rubato ma io le ho restituito il favore rubando il suo. Amo la ragazza che ad ogni bacio mi ha trasmesso sensazioni piacevoli che nessun’altra ragazza era mai riuscita a trasmettermi, perciò ora amore, quando ti mancherò, guarda il cielo, e ricordati che un giorno saremo di nuovo assieme e potremo stare vicini per molto tempo, potremo addirittura contare le stelle.”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Perrie Edwards, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Piccolo riassunto dei capitoli precedenti:
Perrie è una ragazza solare, dolce e innamorata di Zayn, ragazzo conosciuto durante le vacanze estive. Al termine di queste, la loro storia sembrava giungere al termine data la lontananza delle rispettive città natali. Una situazione più fortunata però conduce i due a rivedersi e a frequentare la stessa scuola. Dopo alcuni disguidi e qualche bicchierino di troppo, entrambi sembrano aver ritrovato la pace e Perrie delle nuove amiche con cui fonda una band pronta a partecipare alla gara scolastica di canto che riserva come premio ai vincitori un fantastico viaggio a Miami. Ma saranno in grado Perrie, Jade, Jesy e Leigh-Anne di conquistare questa vittoria? E Zayn e Perrie continueranno ad andare d'amore e d'accordo? E' tutto da vedere.


~Sorprese!~

Provare. Provare. Provare. Avevamo discusso un intero pomeriggio su come si sarebbero svolte le prove e senza accorgercene il tempo stava inesorabilmente scorrendo via. In più la madre di Jade era un’ottima cuoca e la sua merenda si prese gran parte del tempo a nostra disposizione. Dopo tre ore non avevamo dunque risolto nulla, né cosa cantare, né il nome del gruppo.
“Ragazze, se continuiamo così, Miami ce la sogniamo!” – disse Leigh. Aveva pienamente ragione.
“Dovremmo almeno scegliere il nome…” – disse Jade pensierosa. Poi prese un foglio ed una penna e cominciò a buttare giù delle idee e a fare scarabocchi che non capivo come potessero centrare con ciò che stavamo cercando. Mi vibrò il telefono per la terza volta e decisi di dare un’occhiata nonostante con le ragazze avessimo stabilito di non utilizzare cellulari durante le prove. Ma stavamo lì a combinare nulla quindi tanto valeva controllare un attimo chi mi stesse cercando.
 
Due messaggi di mio fratello mi chiedevano l’orario di ritorno a casa. Il primo era più gentile, il secondo un po’ rude e con qualche imprecazione. Mio fratello sapeva diventare da dolce a rozzo in pochi istanti. Ho sempre pensato che soffrisse di doppia personalità, ma è solo una mia ipotesi. Dopo aver risposto a mio fratello cercando di tranquillizzarlo, guardai il terzo messaggio e sorrisi quando lessi il mittente.
 
Da Zayn: “Tesoro, ti va una passeggiata? J”
 
Avrei tanto voluto rispondere di si, ma ero molto impegnata con queste “prove” e davvero non potevo.
 
A Zayn: “Scusami, sono dalle ragazze. Stiamo lavorando ad un progetto. Ma possiamo rimandare ok? :*”
 
Rispose subito con un “Okay” un po’ freddo e mi domandai se non si fosse offeso. Jade urlò all’improvviso facendoci sobbalzare tutte e quattro.
“Little Mix!” – urlò mostrando il foglio su cui stava scrivendo prima. Al centro di esso aveva creato questa scritta in grande e intorno c’erano disegni, loghi e alcune frasi. Il nome suonava bene, in qualche modo noi eravamo un piccolo miscuglio di caratteristiche e personalità diverse. E ci mescolavamo alla perfezione. Così alla fine, dopo tutto il tempo passato a pensare, avevamo almeno trovato il nome.
 
Diedi la buonanotte alle ragazze e alla mamma di Jade che si era gentilmente offerta di ospitarci e mi avviai verso casa. L’aria era fresca, il vento trapelava attraverso la mia maglietta, decisamente troppo sottile per la temperatura esterna. Affrettai il passo, l’ultima cosa che volevo era prendermi un raffreddore o peggio, la febbre. Non pensavo che avremmo finito così tardi. Arrivai a casa stanca dopo una giornata stressante e ricca di novità. Mi feci una doccia veloce e poi crollai nel mio letto. Controllai il cellulare, nella speranza di un nuovo messaggio da parte di Zayn ma niente. Di solito mi mandava la buonanotte, ma quella sera non era arrivata. In ogni caso io glie la mandai lo stesso e spensi subito. Pensai che forse la mattina seguente avrei trovato la risposta.
 
 
A scuola le voci cominciavano a correre e la notizia del concorso divenne ufficialmente pubblica. Proprio nella bacheca all’ingresso avevo affissato un grande manifesto e di fianco un foglio per le iscrizioni. Quando io e Jade arrivammo, Leigh e Jesy erano già vicine al foglio e probabilmente ci aspettavano. Ci avvicinammo e alla presenza di tutte e quattro Jesy scrisse il nostro nome: Little Mix. Più lo pronunciavamo, più sembrava perfetto. Guardai le altre iscrizioni, ce ne erano già qualche paio e la maggior parte solisti. Poi l’occhio mi cadde su un nome di una band: One Direction. Che nome strano, anche se sembrava suonare bene. Ovviamente non come il nostro. Lo feci notare alle ragazze, sperando che la mente sempre informata di Jesy soddisfacesse la mia curiosità.
“Non ho idea di chi potrebbero essere.” – disse Jess un po’ delusa di se stessa. Pazienza, avremmo scoperto i membri di questa band presto.
 
Il dubbio continuava ad affliggermi. Non sapevo se Zayn fosse arrabbiato o meno con me ma mi sembrava stupido. Non poteva arrabbiarsi per una cretinata del genere, accettavo sempre quando mi chiedeva di uscire. O forse era ancora arrabbiato per la storia della tequila e il mio svenimento? Non lo sapevo ma non volevo pensarci. Avevo dei corsi da seguire e non avrei dovuto farmi distrarre da quelle pessime sensazioni.
 
 
“Quindi dalla meiosi, si ottengono quattro cellule tutte diverse tra loro.” – disse il professore di biologia poco prima che suonasse la campanella. Avevo seguito tutta la lezione e preso appunti, stranamente la lezione mi era piaciuta abbastanza da distrarmi da tutto quel miscuglio di pensieri. Uscendo dalla classe mi guardai intorno. C’erano ragazzi che si scambiavano appunti, altri che discutevano animatamente e poi i classici ritardatari che studiavano poco prima di entrare in classe, convinti che sarebbero riusciti lo stesso a prendere un buon voto. Il cuore mi salì in gola quando distinsi nella folla del corridoio la figura magra e alta di Zayn. Indossava dei jeans neri attillati e una camicia a maniche lunghe a quadrettoni rossi e neri. Quando incontrai i suoi occhi, sorrisi facendo finta che niente mi preoccupasse. Zayn si scusò con il ragazzo con cui stava parlando e mi venne incontro, sembrava tranquillo e ciò mi rassicurò.
“Ehy, tutto apposto?” – mi salutò Zayn, stampandomi un bacio sulla fronte.
“Ehm…sì, credevo fossi arrabbiato per ieri sera, lo sei?” – chiesi un po’ incerta.
“Oh no, perché dovrei? Di certo avrei voluto uscire con te e raccontarti delle cose ma non potevi, e l’ho capito.” – il suo sorriso mi fece capire che era tutto okay.
“Mi fa piacere.” – dissi sorridendo e abbracciandolo forte. – “E di cosa volevi parlarmi?”
“Ah, giusto…lo scoprirai presto. Volevo dirtelo prima ma ormai, tanto vale che aspetti!” – disse con uno sguardo furbo che non gli avevo mai visto in volto. Non sapevo che aspettarmi, ma ero curiosa. Molto curiosa.
 
Salutai velocemente Zayn per andare verso il corso successivo. La mattinata passò lenta ma tranquilla, ora ero più serena sapendo che Zayn non era arrabbiato. Mi recai quindi verso la mensa, e mi sedetti al solito tavolo. Il tavolo dove Zayn e i suoi amici si sedevano solitamente era vuoto e ciò mi turbò un po’.
 
“Smettila Jess, è da stamattina che ne parli!” – urlò Leigh lanciando rubando una patatina dal piatto di Jesy.
“Di cosa?” – chiesi curiosa.
“Ma niente…” – disse Jesy cercando di fare l’indifferente.
“Ha visto uno degli alunni dell’anno scorso stamattina ed è impazzita perché è stato con lei l’anno scorso!” – disse Leigh-Anne tutto d’un fiato.
“Si ma non m’interessa più ormai, è andata a finire male. Solo che mi sembrava strano che fosse qui…” – si giustificò Jesy.
“Sarebbe Liam, ti ricordi di lui? Quello che stava al bancone quella sera che sei svenuta…” – si mi ricordavo di lui, lo avevo trattato male mentre lui cercava di non farmi rischiare un coma etilico. Inoltre credo si fosse preso anche una ramanzina da Zayn ingiustamente.
“Si, mi ricordo di lui. Mi è sembrato un ragazzo gentile, qualcosa fra di voi è andato storto?” – chiesi forse un po’ imprudente.
“Sì, evidentemente…non mi va di parlarne, scusate.” – disse Jess abbassando lo sguardo. Percepii che avevo fatto la domanda sbagliata e non era proprio il caso di parlarne.
Un ragazzo alto e magro salì su un tavolo, prese una forchetta come se fosse un microfono e cominciò a cantare. Riconobbi immediatamente i ricci di Harry, cantò le prime righe di una canzone che non avevo mai sentito prima d’ora e ondeggiò con il corpo alla fine della strofe facendo urlare tutte le ragazze lì attorno. “Dio, che esibizionista” pensai. Ma poi un altro ragazzo salì su un altro tavolo, e quasi mi venne da urlare quando riconobbi Liam, ma che cosa ci faceva là sopra e perché cantava la stessa canzone di Harry? I miei occhi facevano avanti e indietro da lui alle ragazze, meravigliate quanto me della scena. Un attimo dopo anche un ragazzo biondino che non conoscevo cominciò a cantare salendo proprio sul nostro tavolo. Aveva afferrato la mano di Leigh e lei senza neanche rendersene conto l’aveva aiutato a salire. Poi fu il turno di Louis che continuò la canzone. Nello stupore generale le uniche cose che riuscivo a dire erano “Wow” “Sono fuori di testa”. Ma la sorpresa più grande fu vedere anche Zayn salire su uno dei tavoli e cantare insieme agli altri quattro. Mi fece un sorriso da lontano mentre cantava la sua strofa ma la mia espressione rimase la stessa: scioccata.
 
Alla fine della canzone la mensa era in delirio. Chi batteva le mani, chi urlava a squarciagola. Sembrava di aver assistito ad un concerto…e pensandoci concludemmo tutte e quattro la stessa cosa: loro erano gli One Direction. Ma la cosa che più ci spaventava era che erano dannatamente bravi, dovevamo darci una mossa. Ci guardammo negli occhi, con lo sguardo di chi sa che ce n’è di lavoro da fare. Ma eravamo determinate, e spesso la determinazione gioca un ruolo importante.
 
Poi Harry alzò la voce e annunciò quello che avevamo già capito: “Noi siamo gli One Direction!”
Chiaro, ora tutti li conoscevano perché si erano fatti pubblicità con un’idea alquanto bizzarra ma che aveva funzionato. Due terzi della mensa sarebbero diventati loro fan. Questo mi dava alquanto sui nervi perché 1) eravamo anche noi in competizione 2) Zayn non me lo aveva detto. Ma in fondo non potevo arrabbiarmi con lui, neanche io gli avevo detto niente. Pensai a qualcosa e condivisi la mia idea con le ragazze.
 
“Ragazze!” – dissi sbattendo i palmi delle mani sul tavolo.
“Perrie?” – risposero quasi contemporaneamente.
“Anche le Little Mix devono fare la loro entrata in scena.” – dissi sorridendo, loro sembrarono non capire quel mio sorriso. “Dobbiamo fare anche noi una cosa del genere e deve essere una sorpresa…Voi non avete detto a nessuno che siamo noi le Little Mix, vero?”
“No.” – risposero sia Jade che Leigh. Mi girai verso Jesy.
“No, ma sono stata io a scrivere il nostro nome sul foglio di iscrizione, qualcuno potrebbe anche avermi visto, ma non penso ci fosse nessuno di mia conoscenza.” – disse, ma ero comunque serena. Sapevo essere ostinata quando si trattava di competizioni.
“Okay. Allora la mia idea è: troviamo una canzone, cantiamola alla ballo d’inverno.” – dissi guardandole una ad una con la determinazione di un allenatore di football verso la sua squadra.
“Ma è fra solo una settimana, Pezz!” – disse Leigh, un po’ preoccupata.
“Ce la faremo! Siamo le Little Mix, no? Non ci arrendiamo.” – le mie parole sembrarono convincere tutte questa volta.
 
Conclusi in tempo il discorso, che sentii due familiari braccia muscolose cingermi le spalle da dietro. Era Zayn, lo avevo riconosciuto perché al suo tocco una scarica di brividi invadeva tutto il mio corpo, e poi anche dai numerosi tatuaggi. Mi baciò affettuosamente la guancia e mi girai sorridendogli.
“Allora che ve ne pare?” – chiese guardando prima intensamente i miei occhi azzurri e poi le altre ragazze.
“Forti! Avete davvero sconvolto tutti, noi comprese!” – proruppe Jade. Era l’unica che riusciva a rendere un suo falso parere, definitivamente credibile. Ma forse se ci fosse stato Harry lì, non ce l’avrebbe fatta a rispondere con quella sicurezza. Mi aveva raccontato che lui riusciva a leggerle dentro, mi chiedevo se anche Zayn ci riuscisse con me. Nel dubbio non fiatai e mi limitai ad assentire insieme a Jesy e Leigh.
 
Tra gli schiamazzi e le voci degli studenti nel corridoio, camminavo con i libri di diritto in mano e mi fermai davanti all’armadietto. Mentre sistemavo i quaderni una voce mi colse alla sprovvista.
“Buh!” – urlò il ragazzo alle mie spalle. Chiusi violentemente l’armadietto e mi girai di scatto cacciando un gridolino. Poi sospirai di sollievo quando vidi quel volto conosciuto.
“Louis, ti sembra questo il modo?” – tentai di sembrare arrabbiata ma il suo sorriso era sempre così contagioso. Era diventato davvero un ottimo amico e un fantastico compagno di classe. Mi faceva ridere a crepa pelle, e dopo averlo sentito cantare in mensa, dovevo ammettere che sapeva cantare davvero bene.
“E’ chiaro, io cerco sempre entrate ad effetto!” – disse allargando le braccia e le mani e guardando un po’ ovunque. Risi come al solito.
“Quindi hai progettato tu il concerto nella mensa?”
“Hai capito perfettamente. Me medesimo! Ma devi vedere, io ho tantissime idee e presto le vedrai…” – disse con un sorriso gigante. Persino i suoi profondi occhi blu sorridevano.
“Oh si, sei un ragazzo pieno di sorprese!” – dissi quasi prendendolo in giro.
“Mi prendi in giro eh!? Impari tutto da me…” – disse accarezzandomi con la mano la testa. – “Scommetto che anche tu sei piena di sorprese” – aggiunse poi.
“Eccome, non immagini nemmeno quante!”
  
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