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Autore: SaraEManuel95    13/04/2015    1 recensioni
Una missione affidata ai dieci demoni dell'inferno, ragazzi bellissimi con poteri che rispecchiano il demone che hanno nel loro corpo. Amber è la figlia di Lucifero, ha l'aspetto di una ragazza di venti anni ma in realtà ne ha molti di più, è bella e talentuosa, arriva sulla terra con il solo scopo di eliminare i vampiri ribelli, ma cosa accadrà quando incontrerà Sam? vampiro mandato dal padre per aiutarli ad ambientarsi. Sam è bello, pericolo e ironico, il suo scopo è quello di trovare la sorella strega che è stata rapita, ma la sua vita cambierà totalmente quando i suoi occhi si incontreranno con quelli di Amber.
***********
Dal capitolo 4:
“ allora Amber perché non mi racconti qualcosa su di te? “ stavamo camminando da circa dieci minuti e in assoluto silenzio, tranquillamente, ma Sam aveva dovuto rovinare tutto
“ mi dispiace ma non sei il mio tipo “
“ tranquilla non ci provo con le ragazzine, era solo per parlare, odio il silenzio, quindi parlami di te “
“ non ci penso proprio “ risposi io ridendo sarcasticamente
“ ti ho salvato la vita, me lo devi “
“ non ti ho chiesto io di farlo “
“ e allora la prossima volta ti lascerò morire, e potresti almeno ringraziarmi “
Genere: Comico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17

Ero nel corridoio con Trevor che per la centesima volta mi chiedeva se poteva accompagnarmi al ballo di questa sera, aprii l'armadietto sbruffando
“ Trevor non farmelo ripetere di nuovo ok?! Non puoi accompagnarmi, voglio andare da sola “
“ ma perché? “

 sbattei l'armadietto e mi voltai, stavo per perdere la pazienza “ senti Trev, non vorrei essere scortese ma.. “ una ragazza si era piazzata davanti a noi r mi guardava sorridendo, io la guardai ricambiando, e aspettavo che se ne andasse, così che avrei finito il discorso con Trevor, ma lei rimaneva ferma lì a fissarmi
“ posso aiutarti? “ gli chiesi con calma, non era una che se la prendeva con il mondo intero
“ tu sei Amber vero? “ mi chiese socchiudendo di poco gli occhi come per mettere a fuoco
“ si, perché? “
“ sei più bella di quanto mi ha descritto, eppure credevo che non fosse possibile “
ora ero più confusa, ma che stava succedendo?! Poi come se si fosse ripresa da uno stato di trans la ragazza allungo la mano e io la strinsi “ scusami, mi chiamo Katlin, sono la sorella di Sam “ ritrassi immediatamente la mano impallidendo, aprii la bocca più volte non sapendo cosa dire

“ quel pezzo di... “ mi voltai verso Trevor fulminandolo con gli occhi, e Katlin con me, lui alzò le mani in segno di resa
“ io vado, ci vediamo dopo Am “
lo salutai con un segno della testa, per poi tornare a guardare Katlin “ scusa per Trevor, e per la mia reazione, ma sai mi hai preso un po' alla sprovvista “
“ già, Sam mi aveva detto che sicuramente avresti reagito così o anche peggio “

 rimasi immobile, non sapevo cosa dire o fare, se lei era qui, Sam era tornato, eppure non si era fatto vedere, ne un messaggio una chiamata, niente di niente, e il dolore che ero riuscita a nascondere si fece vivo di nuovo, e a distanza di due settimane era ancora più forte, la prima campanella suonò, alzai lo sguardo da terra e cercai di sembrare più naturale possibile
“ ora devo andare, è - è stato un piacere conoscerti “ dissi io girandomi, ma non feci un passo che Katlin mi fermò per un braccio
“ in due settimane non ha mai smesso di pensare o di parlare di te, credo che mio fratello si sta innamorando Amber “
“ beh , bel modo di dimostrarlo “

mi liberai e camminai velocemente, anzi corsi, fino alla mia aula, cercando di chiudere tutto il resto fuori, Sam non si sarebbe mai innamorato di nessuno, non ci tiene, non gli piaccio, niente di niente, è inutile cadere di nuovo nella sua trappola, sarebbe un errore che non posso permettermi.  Dakota parcheggio davanti alla palestra della scuola
“ sei sicura di non voler tornare indietro? “ mi chiese lei spegnendo la macchina scossi la testa
“ no, non scapperò, lui ha preso una decisione due settimane fa' ed io.. “
“ e tu ti ributterai subito fra le sue braccia “
“ puoi biasimarmi? “
chiesi passandomi le mani nei capelli
“ no tesoro non posso, ma almeno non negarlo, oggi a pranzo, quando Katlin ci ha raccontato come sono andate le cose come ti sei sentita? “
 oggi avevo invitato Katlin al nostro tavolo, e ci aveva raccontato del piano di Sam, che non ha avuto mai intenzione di andarsene definitivamente ma doveva farlo a crede a Julia, e non poteva avvertirci perché gli era stato proibito
“ per un attimo sollevata, e subito dopo incazzata a morte, abbiano il legame del sangue, che gli costava avvertirmi? “
“ eri svenuta Am, magari ci ha provato “
“ fidati Dakota, non l'ha fatto “
poggiai la testa sulle schienale e inspirai profondamente, lei mi prese la mano
“ dai andiamo che ci aspettano dentro “ appena scesi dalla macchina sentii un brivido di freddo che mi fece stringere le braccia intorno al corpo, avevo indossato un vestito bianco e corto fino a sopra il ginocchio, aderente è coperto da uno strato di pizzo, con uno scollo molto profondo sulla schiena, era il vestito che avevo comprato con Sam, uno dei tanti, al quale avevo abbinato una misera è leggerissima giacca nera con il pizzo sulla schiena nuda, Alicia mi aveva costretto a mettere delle scarpe altissime nere scamosciate, delle quali mi stavo già pentendo. Appena misi piede in palestra rimasi senza parole, il tema della festa era "fuoco e ghiaccio" tutti indossavano qualcosa di nero, rosso o bianco, e tutte le ragazze indossavano dei vestiti lunghissimi, guardai me e poi le mie amiche
“ ho come l'impressione che abbiamo sbagliato vestiti “ Dakota iniziò a ridere
“ no amica mia, nessuno di loro ha il fisico di permettersi vestiti come questi è diverso “ Dakota e Meredith sparirono nella pista da ballo mentre Alicia sparì con Jason, sicuramente a fare quello che fanno sempre, io mi buttai agli alcolici,
“ cosa ti do' dolcezza? “ mi chiese il barman con un po' troppa enfasi
“ vodka “ risposi io tamburellando le dita sul bancone "mi è sempre piaciuto quel vestito" quella voce, la voce di Sam era nella mia testa, che adesso cominciava a formicolarmi, mi voltai, ed era lì, dall'altra parte della sala, con le braccia incrociate sotto al petto, le maniche della camicia nera che preferivo, erano tirate su così da mostrare i muscoli contratti, alzò lo sguardo su di me

e in quel momento i miei occhi incontrarono i suoi rimanemmo per un tempo che a me sembrò infinito a guardarci, ma non lo ressi, non ce la feci, così buttai giù la mia vodka e raggiunsi gli altri sulla pista da ballo
“ vieni a ballare Am “ mi urlò Dakota mentre si strusciava con Justin rifiutai gentilmente l'invito e mi avvicinai a Meredith che invece ballava con molta meno enfasi
“ tutto bene Am? “ ma perché tutti mi chiedevano sempre la stessa cosa?!
“ c'è Sam “
“ si lo sappiamo, è venuto da noi a scusarci, sai credo che magari potresti perdonarlo, insomma, ha fatto tutto per la sorella, tu lo faresti per noi? “
“ certo, e non gli do’ nessuna colpa, io ti giuro che l'unica cosa che voglio è correre dall'altra parte della palestra e baciarlo, ma ha detto delle cose che non riguardavano la sorella “
“ tutti sbagliano e tutti meritano una seconda possibilità non trovi? “

 io annui e poi mi allontanai, tutti mi dicevano di perdonarlo e io l'avrei fatto, sicuramente, ma adesso avevo paura, come potevo fidarmi di nuovo? Come faccio a sapere che le cose che ha detto non sono vere. Stavo muovendo i fianchi a tempo di musica addosso ad un ragazzo che non ricordavo neanche venisse alla mia scuola, ma quando mi voltai per dirgli di andarmi a prendere da bere, mi scontrai con un paio di occhi castani e mi impietrii
“ che voi Sam? “
“ parlare per favore, voglio spiegarti “
“ non c'e niente da spigare, hai già detto tutto quello che dovevi dire l'hai detto già a Julia “
“ erano tutte cazzate lo sai “
“ no, non lo so' e sai perché? Perché te ne sei andato senza nemmeno salutare “
“ dovevo farlo, per mia sorella, non ho mai voluto andare via da qui, da te “
“ invece l'hai fatto, e ora torni, dopo due settimane, aspettandoti cosa? “
“ ti ho fatto entrare nella mia mente quelle mattina per farti capire cosa stava succedendo, per farti sapere come andavano le cose “
“ ah proposito lo sai che per colpa tua ho distrutto la Ferrari, sono finita contro un albero e sono rimasta a dormire per un giorno intero, avevo la testa aperta Sam, ma sono sicura che lo sapessi, ma non ti è fregato niente, perché per te sono solo un passatempo, un gioco, niente, sono niente “
“ che cazzo stai dicendo? “
“ la verità, ammettilo e facciamola finita “
“ vuoi sapere la verità? Si è vero sono scappato “
“ bene “
“ devi levarti il vizio di interrompermi porca troia Amber, fammi finire “ e in quel momento mi ricordai che eravamo ancora in mezzo alla pista da ballo, ma per fortuna la musica sovrastava le nostre voci, “ me ne sono andato per mia sorella, ma sono scappato perché io mi sto innamorando di te Amber, così velocemente che ho avuto paura, in queste due settimane mi sono sentito vuoto, annullato, mi mancava la tua risata, il modo in cui russi, come ti tocchi i capelli, i brividi che ti vengono sulle braccia quando ti bacio, le tue labbra tutto, io ho bisogno di te, per l'eternità “


quelle parole mi colpirono il petto, ma non faceva male, anzi era piacevole, lui si stava innamorando,ma era scappato, come potevo sapere che non l'avrebbe fatto di nuovo? Chi poteva dirmelo? Nessuno, sentivo gli occhi bruciarmi ma non piansi, non ci riuscivo, e non avevo la forza di rispondergli, provavo le stesse cose, ma non mi fidavo più,
“ inventatene un'altra Sam, non ci casco  “
“ te lo dimostrerò, tutti i giorni, per sempre, lo sai anche tu che non possiamo stare distanti “
scossi la testa e me ne andai, non potevo restare lì o l'avrei perdonato subito.
 
  
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