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Autore: unbRoKen_broken    13/04/2015    3 recensioni
"Ti fidi di me?"
La sua voce era troppo dolce per rispondere in maniera negativa.
"Non ne ho idea..."
Sentii le sue braccia cingermi la vita e il suo fiato sul collo.
"Rob,noi non possiamo.."
"'Se l'universo intero ci ha fatto rincontrare qualcosa di sicuro vorrà dire...'"
La sua voce roca e dolce mi pervase le vene e i brividi ogni parte del mio corpo. Lui sapeva perfettamente l'effetto che mi avrebbe provocato,mi voltai e lo guardai dritto negli occhi.
"Mi fido di te.."
Un sorriso si fece largo nel suo viso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi tornata!
Scusate il ritardo ma sono talmente impegnata che non riesco a trovare nemmeno il tempo per postare. 
Come sempre grazie a tutti per il vostro supporto😊
Detto questo,vi lascio al capitolo,parla da sé...(avrete capito che sono di poche parole oggi😂).
Spero di sentirvi presto e che vi piaccia. Fatemi sapere!❤️




Capitolo 5

Pov Kristen

Mi guardavo intorno a disagio. Era una bella casa,piccola ed accogliente ma non era mia. 'Mia'. Ad un tratto un pensiero mi illuminò,era come se la mia mente si fosse appena risvegliata da un sonno profondo. Dovevo andare via da qui,dovevo tornare a casa. 
"Allora Kristen,ecco il tuo tè"disse la dottoressa Brown,appoggiando la tazza fumante proprio davanti a me. 
"Devo andare a casa.."riuscii solo a dire.
Mi guardò confusa-"che stai dicendo? Ti senti bene?"
"No..no...devo tornare a casa"
"Perché?"mi chiese comprensiva.
"Devo. Ho perso fin troppo tempo...Robert mi starà aspettando"
Esitò prima di rispondere-"tu e Robert non state insieme..questo lo sai vero?"
Lo sapevo? Sì. No. Forse. Nella mia mente era tutto così confuso ma al contempo la mia anima urlava cose chiarissime. 
"Kristen?"
Mi richiamò. Mi ripetevo"non piangere"con le lacrime che mi solcavano il viso. La mia vita era esattamente così,in bilico tra mente e cuore,tra pensieri e fatti,tra vita e morte.
Ed ora ero davanti ad una dottoressa,che mi guardava come se fossi una pazza,e che mi aveva appena chiesto-"ti va di raccontarmi tutto? Ti farà bene vedrai.."
Mi fidavo di quella donna,la mia anima era completamente nuda davanti a lei. Forse sarebbe stata l'ultima volta che lo avrei raccontato a qualcuno. Presi un grosso respiro e affondai,persa,nei miei stessi ricordi.


Avevo aspettato tre interi giorni prima di dirglielo. Avevo fatto una visita,volevo essere sicura prima di dargli la notizia,lo avevamo desiderato talmente tanto che adesso non pensavo potesse essere vero. Invece sì,una piccola creaturina stava crescendo dentro di me e non avrei potuto esserne più felice. 
Erano quasi le otto e mezza,sapevo che tra pochi minuti sarebbe arrivato. Ricontrollai la tavola..era tutto perfetto,come avevo voluto,avevo cucinato la pasta che tanto amava,quella che definiva 'la migliore del mondo'.
Sentii il suono della chiave nella serratura-"amore sono a casa"disse un attimo prima di stupirsi vedendo le candele ovunque. Mi avvicinai a lui e lo baciai. Un bacio breve,quotidiano ma passionale. 
"Amore avresti potuto mettermi anche il tappeto rosso.."mi disse ridendo e mi lasciai andare insieme a lui ad una risata liberatoria. Mi scrutò e mi osservò con attenzione gli occhi. Aveva capito,lo sapevo..mi capiva con un solo sguardo.
"Amore mi devi dire qualcosa?"
Gli sorrisi e lo trascinai in cucina. Lo feci sedere e lui mi guardò,regalandomi uno dei suoi sorrisi sghembi,quando gli misi davanti agli occhi la pasta che avevo preparato con tanto amore. 
"Amore,voglio dire..insomma,mi hai già. Non c'è bisogno che mi servi la mia pasta preferita così sexy,hai capito?"
Gli sorrisi-"mangia e sta' zitto!"
"Agli ordini sergente".
Amavo guardarlo ingozzarsi,in particolare se il cibo in questione era preparato da me. Lo amavo,lo amavo talmente tanto da non riuscire più ad aspettare...
"Amore ti devo dire una cosa.."iniziai imbarazzata.
Gli bastò guardarmi un secondo per capire..mi sorrise acconsentendo ma aggiunse-"okay..ma poi devo assolutamente finire questa delizia".
Risi e risi di cuore..mi alzai e andai di fronte a lui,che prontamente mi cinse i fianchi-"amore...-mi fermai cercando le parole adatte ed arrivai alla conclusione che sarebbe stato meglio dirgli la pura verità,senza giri di parole-io...sono incinta. Noi aspettiamo un bambino".
Lo guardai,appena il tempo di vedere le sue lacrime scendere nelle guance,e mi fece volare in aria urlando.
"Tu..tu me lo dici così? Perché tu sei incinta giusto? Cioè ho fatto centro?"
Risi tirandogli una gomitata-"sì hai fatto centro,Pattinson"
"Io..sarò papà capisci? Sarò..."
E poi fece il gesto più dolce che avessi mai visto,quello che mi cambiò la vita. Si chinò ai miei piedi,mi sollevò il vestito e baciò il mio ventre,ancora piatto.
Piangemmo insieme,le mie lacrime nelle sue,i suoi sorrisi nei miei e ci vivemmo. Ci vivemmo davvero.


Basta. Non potevo farcela. Volevo solo piangere,così lo feci. Piansi tutte le mie lacrime. Volevo tornare a casa ma non potevo.

E volevo solo tornare a casa.


Pov Robert

Lizzie mi fissava in attesa. Non avevo nemmeno idea del punto dal quale potessi cominciare...
"Kristen e io...lei era incinta".
Mia sorella mi guardava come se fossi un alieno. 
"Cosa? Non puoi dire sul serio!-stava urlando adesso-come,come hai potuto non dircelo? Come,Robert?"
Non riuscivo nemmeno a risponderle.
"Cazzo Robert dimmi che è uno scherzo,ti prego!"
Poi mi spiazzò con una semplice,lecita domanda-"dov'è?"
Sapevo che cosa voleva sapere. Lo sapevo ma non potevo nemmeno pensarci...
Iniziai a piangere seduto per terra...a piangere come un bambino,come un coglione che l'unica cosa che sa fare è autodistruggersi la vita. 
"Lo tiene lei?"mi chiese con la voce rotta Lizzie.
Basta. 
"Non c'è Lizzie. Lui o lei non c'è. È morto."
Lei cadde per terra e si unì al mio pianto. Era il suo modo per dirmi che c'era e ci sarebbe sempre stata. La mia adorata Lizzie,la amavo per questo. Dovevo fidarmi di lei,glielo dovevo.
"Lizzie ti va di ascoltare una storia?"
Mi guardò con i suoi occhioni spalancati e annuì...stavo per riaffondare nei miei ricordi.
Avevo raccontato tutto,avevo liberato me stesso. Mi capacitavo del fatto che ricordassi più particolari di quanto potessi anche solo ricordare. Poi ad un tratto mi resi conto del punto della storia al quale ero arrivato...volevo solo dimenticarlo quel momento lì.


"Cosa stai facendo?"
Non risposi e mi voltai,non avevo intenzione di vedere le sue lacrime.
"Rob? Rob cazzo! Robert rispondimi!"stava urlando,non l'avevo mai sentita così. Continuai a fare le valigie.
"Robert! Robert! Ti prego,parlami..."
Scesi le scale portando i bagagli con me..mi seguii urlando-"Robert,Robert! Stai andando via? Perché cazzo? Mi stai lasciando? Guardami in faccia almeno,abbi il coraggio di guardarmi negli occhi e dirmelo!"
Fu in quel momento che mi voltai e non avrei dovuto farlo. Vidi i suoi pozzi verdi annegati di lacrime,le sue guance erano nere,il suo labbro tremava...era la visione più brutta che avessi mai potuto immaginare.
"Vado via...-riuscii solo a bisbigliare-tu...tu starai bene"
Si limitò a rispondermi urlando-"non è vero,non è vero Robert! Tu te ne stai andando solo per te stesso,perché sei un egoista come tutti.."
Aprii la porta,non potevo farcela a stare lì dentro. 
"Rob...Rob ti prego resta. Io...io cambierò,tutto quello che vuoi,ma non andare. Ti prego."mi guardava speranzosa e al contempo disperata.  No,non sarei rimasto..avevo deciso. Voltai le spalle e l'ultima frase che le sentii dire fu un semplice-"mi odio".


Lizzie era in piedi davanti a me che mi fissava orripilante.
"Tu non puoi averla lasciata davvero Robert! Non puoi averlo fatto!"stava letteralmente urlando,avevo il terrore che ci sentisse qualcuno. 
"Non hai idea di come era diventata...aveva attacchi di panico,si isolava,non faceva altro che piangere..."
Non mi lasciò nemmeno finire il discorso-"e tu,al posto di aiutarla,l'hai lasciata..ma che bravo fratellino,vuoi l'applauso?"
"Pensavo sarebbe stato meglio anche per lei,ti giuro..io ero il padre del bambino ed ero convinto che la mia presenza non la aiutasse così.."
Mi interruppe un'altra volta-"sai che me me faccio con quel pensavi?"
Era nera. Furiosa.
"Io..."provai solo ad aggiungere.
"Non me ne frega niente di quello che hai da dire. Da adesso le cose devono cambiare."aggiunse lei decisa.
   
 
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