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Autore: Dany Art 99    13/04/2015    1 recensioni
[JackxSally]
Giorno a tutti popolo di EFP:) Eccomi tornata con una storia romantica su Jack e Sally in versione umana:) In questa scrittura entrambi i due protagonisti hanno di segreti che nessuno sa, e non riescono a sopportarsi ma qualche volta l'odio è l'anticamera dell'amore.. riusciranno a dirsi tutto?
S volete scoprirlo dovete leggere.
*Dal testo "-Skellington e Doll- disse con voce annoiata il professore seguendo l'ordine che si era appuntata sul foglio che aveva davanti.
-Cosa?- chiese d'istinto Sally guardando ad occhi sbarrati il professore, -signorina Doll lei è in coppia con Skellington per il lavoro di gruppo- ripetè sempre più annoiato il professore.
No.. in una classe di venti persone.. proprio lui! Che diavolo! Pensò Sally cominciando a stringere fra le dita la matita fino quasi a spezzarla; proprio lui!"
Vi lascio alla storia, un bacio :) e buona lettura e ricordatevi RECENSITE :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bau Bau, Jack Skeletron, Sally
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccomi tornata qui .. con il capitolo che taaaanto aspettavate .. mmmm... va bene la smetto.. comunqueun po' di nes. il prossimo capitolo sarà interamente dedicato a Rachel ed al suo receptionist francese, perché? vi chiederete.. beh è semplice, volevo dare uno stacco e mi è sembrata carina come idea, poi ditemelo con una recensione a questo ed al prossimo capitolo, FINE news
Vi lascio a quello che volete davvero..
Buona lettura.
[Revisionato]




Il mattino dopo Sally si svegliò tardi. Con un braccio sopra gli occhi e il corpo nudo coperto solo dal lenzuolo.
Era sola. Un biglietto sul comò di Jack diceva che sarebbe tornato all'incirca dopo mezz'ora, perchè era andato a comprare la colazione.
Sally lo aveva letto, aveva alzato le spalle e si era rimessa a sonnecchiare.
Gli avvenimenti della sera precedente ritornarono come una dolce carezza mentre tentava di svegliarsi del tutto.

Dopo il suo consenso, Jack aveva cominciato ad alzare leggermente il livello, sfiorando, toccando e baciando zone che nessun ragazzo aveva visto senza veli.
Cominciò dal seno che in primo luogo massaggiò, per metterla a suo agio. Noon era la prima volta che faceva sesso, ma era la sua prima volta con una vergine. O almeno con una ragazza che per lui era vergine.
Quello che le era successo non poteva essere.. ritenuto quello che stavano per fare loro.
Era forse l'opposto.
Vide Sally che chiudeva gli occhi e stringeva il lenzuolo con le mani, a disagio, -rilassati- le sussurrò prima di appoggiarle le labbra sulla pelle del petto e poi sul seno, cominciando a baciarle la pelle finchè non sentì che lei si stesse rilassando.
Nel frattempo le accarezzò il petto fino ad arrivare all'asciugamano che si era abbassato ma non andò oltre, voleva il suo consenso.
Ma lei non faceva altro che sospirare ad occhi chiusi ed accarezzargli la pelle nuda, le abbassò l'asciugamano e lo appoggiò a terra... senza che lei se ne accorgesse troppo presa dalle labbra di Jack sui suoi seni.
I suoi baci si spostarono sul collo e le sue mani verso il basso, sfiorandole i fianchi scoperti per poi passare all'interno coscia sfiorandolo appena con le punte delle dita.
A quel punto la ragazza aprì leggermente gli occhi per guardarlo e presa da una strana sensazione nell'abbassargli i pantaloni della tuta.
Rimase solo con i boxer di cui , il ragazzo, si liberò presto per poi continuare a baciarla, a stuzzicarla cercando di farla rilassare il più possibile.
-Sally.. sei sicura?- chiese alla fine quando non riusciva più a trattenersi; -sì.. ti voglio Jack..- sussurrò lei fra i gemiti e i sospiri.
Jack si staccò un momento da lei prendendo una piccola bustina dal portafoglio sopra il cassetto, cercando di fare il prima possibile mentre lei cercava di riprendersi ancora dai baci e dalle carezze.
Lui entrò in lei con più delicatezza possibile, non voleva farle male.. non doveva farle male.
Lei si irrigidì ma da quello che aveva letto era normale.. almeno un po'; -respira..- le sussurrò riprendendola a baciare.
Lei lo fece e il dolore diminuì leggermente; -o..ok- sussurrò lei e Jack ricominciò a muoversi, sempre lentamente ed in poco tempo la ragazza ricominciò a rilassarsi e a rispondere alle spinte.
Non smisero di guardarsi né baciarsi nemmeno per un secondo.. neanche nel momento in cui entrambi arrivarono all'apice del piacere e si strinsero in un ultimo abbraccio prima di crollare addormentati.

Sorrise sotto il suo braccio piegato. Era felice.. molto felice... da tempo non era così euforica.
Si alzò dal letto e si sedette... guardò il letto del tutto sfatto e si alzò in cerca dei suoi vestiti.. indossava solo la collana che le aveva regalato Jack, il cuore di smeraldo; per la maggior parte lasciati in bagno vista la “disavventura” con la doccia.
Se ne fece un'altra e questa volta per fortuna l'acqua rimase calda per almeno dieci minuti, cosa che le sembrava centrare con Jack.
Poi si rivestì e cercò di rimettere a posto la stanza per quel che poteva fare, rifece il letto, raccolse le cose per terra e cercò di piegarle.
Tutto questo con un sorriso ebete in volto.
Quando la porta si aprì, entrò Jack con un sacchetto in mano; Sally era seduta sul letto e stava leggendo uno di quei tomi che si era portata dietro.
-Io non ho idea di come tu possa leggere tutta quella cosa per piacere- disse lui sedendosi di fianco a lei dopo aver appoggiato la busta sul tavolino.
Lei sorrise e chiuse il libro per poi avvicinarsi a lui e baciarlo mordicchiandole il labbro inferiore.
-Hey … se questo è il trattamento.. andrò a prendere la colazione molte altre volte- le sussurrò appoggiandole una mano sulla guancia per trarla a sé.
-Come va? Fa male?- le chiese appoggiando l'altra mano sul suo ventre, -un po' male.. ma è normale.. quella volta sono svenuta dal dolore quindi in compenso è andata splendidamente- sussurrò lei.
-Ne solo felice e per festeggiare.. cornetti al cioccolato- disse prendendo e porgendole il sacchetto, -oh.. avevo una fame, grazie- disse prendendone ed addentandone uno subito.
Jack rise e passarono così la mattinata, a mangiare cornetti a parlare ed a baciarsi.
Niente di meglio.

Dopo pranzo, i due ragazzi ritornarono nelle viuzze veneziane per cercare di finire di visitare la città prima di tornare a casa quella sera.
Stavano attraversando Ponte di Rialto quando la ragazza si bloccò, appena finita la prima rampa di scale, totalmente impietrita con gli occhi spalancati fissi su un uomo dall'altro lato del canale.
-Sally?- la chiamò preoccupato Jack ma lei non rispose, rimase immobile con un'espressione terrorizzata nel viso e il corpo rigido come un tronco d'albero.
-Sally?- la chiamò di nuovo cercando di capire cosa stesse guardando ed incrociò lo sguardo di un uomo con una giacca nera, jeans larghi e logori, pochi capelli in testa e degli occhi scuri.. sembrava avere più di cinquant'anni, ma per altro sembrava un normale veneziano.
Perchè Sally era terrorizzata?
-Lui.. l'ho..l'ho..- sussurrò lei balbettando e senza sbattere le palpebre, -l'hai cosa? Sally riprenditi!- le disse stringendole le mani.
Poi sembrò tornare i sé per qualche secondo, e si mise a piangere -portami via.. via di qui per favore- disse guardando per terra.
-Va bene.. riesci a camminare- le chiese, lei non rispose, lo prese come un no e le posò un braccio sotto le ginocchia piegate ed una sotto la schiena e cominciò a correre verso l'hotel e chiudersi dentro la stanza.
L'appoggiò sul letto e la strinse in un lungo abbraccio; poi pensò.. quella era la stessa identica espressione e reazione di quando Oogie aveva tentato di stuprarla.
-Adesso mi puoi dire quello che è successo?- chiese Jack alla ragazza, ma lei non rispondeva continuava a tenersi a lui guardando la sua camicia fissa con gli occhi che continuavano a lacrimare.
Rimase lì, per circa due ore, nelle quali Jack le accarezzò i capelli, la schiena le braccia, fece tutto quello che poteva, le parlò in tono calmo... cercando di calmarla e alla fine lei sembrò addormentarsi per qualche minuto, solo per svegliarsi una decina di minuti dopo urlando.
-Sally.. Sally- la chiamò di nuovo e questa volta sembrò finalmente tornare in sé, si alzò e cominciò a iperventilare per qualche momento, poi sembrò calma.
Davvero calma.
-Sally- la chiamò lui, -Jack?- lo guardò lei prima di appoggiare la testa sul suo petto e lasciarsi stringere.
-Credo sia quello l'uomo..- sussurrò la ragazza, -che uomo?- disse Jack accarezzandole una spalla, -l'uomo dei miei incubi.. quello che.. quello che..- disse ma non riuscì a dire quella parola perchè troppo scossa dai singhiozzi.
A quel punto Jack non sapeva più che fare; prese il cellulare e compose il numero di Rachel.
-Pronto.. chi parla?- chiese Rachel, -sono Jack, Rachy.. è successa una cosa qui a Venezia- disse, -a Sally? Raccontami- in quel momento la voce della ragazza era carica di preoccupazione.
-Crede di aver visto.. la persona che l'ha aggredita da piccola... qui. Anzi ne è sicura... è terrorizzata, sta sta piangendo da ore .. non riesco più a calmarla.. che devo fare?- disse il ragazzo.
-Portala indietro Jack.. riportala a casa, con te, subito- disse Rachy immediatamente, -appena arrivi mandami un messaggio e nell'arco di pochi minuti sarò con voi- disse la bionda, -certo.. grazie Rachel- disse Jack, - non ringraziarmi, noi siamo una famiglia- disse prima di chiudere la chiamata.
Jack guardò Sally e non ci pensò un momento, sì.. era la sua famiglia, mentre lei sembrava calmarsi sul letto lui rifece tutte le valige e le appoggiò a terra poi in qualche modo riuscì a farla alzare e uscire dall'albergo.
Il traghetto per fortuna passava ogni venti minuti e non dovettero aspettare molto, appena furono saliti, Sally non ebbe problemi nemmeno con il maldimare per via dello shck.
Quando attraccò, prese la macchina e lasciò per qualche momento Sally da sola.
Lei era ancora lì con la mano stretta sulla bretella della borsa, gli occhi sgranati e fissi sull'asfalto e le labbra serrate ma almeno aveva smesso di piangere.
Salì in macchina da sola e Jack tornò a casa sua, mentre scaricava le valige della ragazza mandò un messaggio a Rachy che gli rispose che sarebbe arrivata a momenti ed infatti dopo qualche minuto, una testa bionda apparve correndo da dietro l'angolo.
-Jack!- urlò e si avvicinò correndo, poi vide la migliore amica in macchina seduta immobile.. le si strinse il cuore a vederla così...
-Sally?- la chiamò ed aprì la portiera, si inginocchiò lì sull'asfalto e le accarezzò un braccio fino ad arrivare allamano per stringerla.
-Sally.. va tutto bene.. ci siamo noi qui, io e Jack, non ti farà del male... non ti sfiorerà nemmeno- disse la ragazza in modo convincente, la ragazza sembrò rianimarsi alla voce dell'amica e finalmente parlò.
-Era lui.. Rachel.. era lui- sussurrò prima di uscire dalla macchina, -non importa.. non importa, ora vieni, ci mettiamo una coperta sulla gamba, con una vagonata di gelato in mano, un cucchiaio e ci guardiamo un film... eh? Come i vecchi tempi- disse Rachy prendendole una mano ed entrando in casa.
Sally si fece fare tutto e durante il film, con di fianco Rachy e dietro la sua schiena Jack riuscì a ridere.
Lo shock era passato.
Era tornata normale. Non era la prima volta che aveva delle crisi di giorno, ma era successo solo dopo quello che era successo, appena dopo, e Rachel sapeva come fare a “svegliarla” da quello stato di dormiveglia in cui cadeva.
Bastava farla ridere.
-Secondo voi dovrei andare alla polizia?- chiese d'un tratto mentre la pubblicità di metà film irrompeva nello schermo con musichette e colori psichedelici.
-Non lo so Sally.. insomma se anche lo prendessero.. dovresti andare in aula.. e lo rivedresti, se ricapitasse una crisi come questa?- chiese Rachy mangiando una cucchiaiata di gelato al pistacchio.
-Hai ragione.. ma parliamo di qualcos'altro...- sussurrò la rossa, -beh, allora quello che vi dirò cade a pennello- disse Rachel sorridendo.
-Spara- disse Jack accarezzando la schiena della fidanzata, -ti ricordi quel receptionist molto carino di Parigi? Beh.. abbiamo continuato a sentirci e questo week-end viene qui ospite a casa mia- disse in preda all'euforia-
-Solo ospite?- chiese Sally ridendo, -sì.O-s-p-i-t-e- scandì la bionda, -non sono assatanata- disse la ragazza mangiando un altra cucchiaiata di gelato.
-Beh, sono contenta.. è simpatico da quel che ricordo, anche molto carino- disse Sally sorridendo leggermente, -uh..uh- tossì leggermente Jack fingendosi offeso.
Sally sorrise, -mai quanto te- disse baciandolo leggermente, poi si guardarono e i due con Rachy cominciarono a ridere.




ok.. piaciuto? fatemelo sapere, questo è uno dei primi che scrivo uun tantino rossi.. quindi cnon è che sono pienamente esperta.. quindi mi farebbe piacere TANTOOO piacere sapere che ne pensate.
Al prossimo capitolo e ringrazio sempre la mia abbonata n.2 che mi segue :)
Un bacio, Dany

 

   
 
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