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Autore: Amatsuki Senpai    13/04/2015    2 recensioni
Piccola raccolta dedicata a Amatsuki e Hashiyan e delle loro disavventure. Spero che in qualche modo vi possa piacere. u_u
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Dalla prima flash:
Era una bella giornata di sole; gli uccellini cinguettavano, un pò come se stessero cantando, con melodia. Era autunno, quindi le foglie cadevano nel terreno o volavano, accompagnate dolcemente dal leggero venticello che c'era.
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Hashiyan ridacchiò, - Sono già in macchina! – esclamò, mettendosi a ridere. Amatsuki rimase perplesso da quella frase; come faceva Hashiyan a sapere che lui rispondesse affermativamente?
- Ma cosa sei, un veggente? - gli chiese.
- Forse…! -
Amatsuki rimase in silenzio per qualche secondo, si mise una mano in volto, chiudendo gli occhi. - S-senti vieni a prendermi e basta, non ne voglio parlare, non è il momento d-d-d-di rid-ridere! - disse, mentre cominciava già a ridere, la risata di Hashiyan per lui era piuttosto contagiosa.
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Utaite Vari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hey, agent.

Era una bella giornata di sole; gli uccellini cinguettavano, un pò come se stessero cantando, con melodia. Era autunno, quindi le foglie cadevano nel terreno o volavano, accompagnate dolcemente dal leggero venticello che c'era.
L'unica cosa che si sentì, all'interno di una casa, era…
- Ma che giornata di merda! - esclamò Amatsuki, guardando fuori dalla finestra.
Eh, sì; in realtà non era una bella giornata, e gli uccellini non volavano e cinguettavano un pò come se stessero cantando con melodia. In verità quel giorno pioveva a dirotto, stava quasi per venir giù la grandine e per giunta, Amatsuki aveva un impegno ma non sapeva se rispettarlo o meno, dato che pioveva. 
Non sapeva se sacrificarsi e beccare la grandine, o starsene a casa a far nulla. 
- Uffa – borbottò, calciando una pallina che era a terra, verso il divano - e andò appunto sotto quello. Si buttò a peso morto sul divano e sospirò, cercando di prendere una decisione.
Squillò il suo cellulare, che era vicino al divano in un piccolo comodino. Lo prese e guardò chi era; era Hashiyan, dopo qualche secondo rispose.
- Hey Tsuki-san! Visto che bella giornata? -
Amatsuki ridacchiò e poco dopo sbuffò: – Senti non parlarmene… oggi ho un impegno, ma a quanto pare non posso rispettarlo per colpa della grandine. -
- Ah, capisco. - disse Hashiyan, – Bhe, se vuoi ti do un passaggio in macchina! Oggi non ho nulla da fare. - gli propose.
- Da quando hai la macchina?! – gli chiese l’occhialuto, un pò scandalizzato.
- Da quando ho preso la patente, megane. -
- Sì, ma quando l’hai presa, scusa? Non lo sapevo mica, sai? - 
- Pochi giorni fa— bhe, ora però mi serve una risposta! -
- Va bene, va bene… vengo in macchina con te. -
Hashiyan ridacchiò, - Sono già in macchina! – esclamò, mettendosi a ridere. Amatsuki rimase perplesso da quella frase; come faceva Hashiyan a sapere che lui rispondesse affermativamente? 
- Ma cosa sei, un veggente? - gli chiese.
- Forse…! -
Amatsuki rimase in silenzio per qualche secondo, si mise una mano in volto, chiudendo gli occhi. - S-senti vieni a prendermi e basta, non ne voglio parlare, non è il momento d-d-d-di rid-ridere! - disse, mentre cominciava già a ridere, la risata di Hashiyan per lui era piuttosto contagiosa.

Poco dopo, in macchina…
Mentre Hashiyan guidava tranquillo, c’era Amatsuki che era piuttosto irrequieto: il suo amico aveva lasciato uno dei finestrini della macchina aperto di due-tre centimetri, e si preoccupava del fatto che non entrasse acqua — già il fatto che nel tettuccio si sentivano un sacco di rumori di grandine - e anche forti - lo preoccupava da prima. 
- Senti Hashiyan-san… s-sicuro che vada tutto bene? – domandò l’occhialuto, ridacchiando nervosamente.
- Ma certo Tsuki-kun! Non dirmi che soffri di mal d’auto, vero? Non lo sap— -
- Ma no, no, non è quello il problema! È c-che si sentono rumori nel tettuccio e ho paura che crolli… – balbettò il rosso, ancora ridacchiando nervosamente.
Il castano rise, - Dai, Tsuki, tranquillo. -.
Poco dopo, mentre stavano ancora in macchina, per poco non si scontrarono con un'altra macchina, stava venendo fuori la nebbia in quel momento e, a entrambi quel momento non piaceva per niente. Non appena si stavano per scontrare di nuovo, urlarono entrambi e improvvisamente la macchina ruotò in velocità, mentre i due ancora urlavano manco fossero nelle montagne russe, tipo il giro della morte. Non appena si fermarono, tirarono un sospiro di sollievo, poi si guardarono negli occhi.
- Hey Tsuki, ti è piaciuto quest— - il rosso gli tirò un leggero schiaffo, ridacchiando. 
- Stavo per prendermi un infarto per colpa tua, scemo! - esclamò, ridendo ancora di più insieme all'amico, finché un agente della polizia non li guardò con uno sguardo serissimo, i due si voltarono verso di lui e ridacchiarono nervosi. Hashiyan mosse una mano, salutando l'agente.
- Sa-salve… c-come sta, agente…? - 





#amatsuki’s corner.
Buonasera fandom! Sono nuovo del sito e questa è la mia prima fanfiction, a capitoli, dedicata alle disavventure di Amatsuki ( che personalmente adoro) e Hashiyan! u_u
Questa è la prima flash, intitolata "Hey agent" ( se poi avete suggerimenti per un titolo migliore, non esitate a dirmelo. u___u ). Oh, e sì, la prima parte l'ho scritta proprio con sarcasmo, dico "è una bella giornata" quando invece sta piovendo e non si può uscire. Eh, come sono cattivo. >:^)
Spero che come prima vi sia piaciuta e che io scriva decentemente, ecco *coff*-.
Bhe, a presto!
Amatsuki.
   
 
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