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Autore: Dragon gio    24/12/2008    3 recensioni
Un caloroso saluto a tutti voi!!! Vi presento la prima delle due One Shot Natalizie! La prossima, a domani! Un bacio!!
Che suono melodioso producevano le scarpe imbottite quando sprofondavano nella neve. Ecco l’unico rumore che voleva sentire. Ecco l’unico luogo in cui voleva stare quel giorno. In mezzo alla foresta, nascosto in una grotta incavata nella terra. Ecco come voleva passare il Natale. In solitudine.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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NARUTO Shippuuden - Call me call me
I personaggi di questa storia non mi appartengono, ma sono proprietà di Kishimoto Masashi. Questa storia non è scritta a scopo di lucro.



NARUTO SHIPPUUDEN
Call me call me




Un piede dopo l’altro, le gambe attraversavano la neve fresca. Lentamente, seguendo un ritmo perfetto.

Davanti a lui una bufera di neve, alle sue spalle Konoha che si allontanava, attorno a lui il nulla.

In un mistico silenzio rotto solo dai suoi passi.


FRUP…

FRUP…


Che suono melodioso producevano le scarpe imbottite quando sprofondavano nella neve.

Ecco l’unico rumore che voleva sentire.

Ecco l’unico luogo in cui voleva stare quel giorno.

In mezzo alla foresta, nascosto in una grotta incavata nella terra.

Ecco come voleva passare il Natale.

In solitudine.

Sai sbuffò producendo dalle labbra una nuvola calda che si disperse nel vento. Alzò gli occhi al cielo.

Bianco.

Che colore monotono e privo d’attrattiva…

Si sentiva stanco, aveva camminato a lungo, forse per ore. Si andò a sedere sulla neve fresca, appena riparato da quell’anfratto nella roccia.

Si portò le ginocchia al petto, circondandole con le braccia per scaldarsi un poco.

Non gli importava del freddo, no.

Era esattamente ciò che voleva. Essere lì, quel giorno, nonostante il tempo.

Da quando era morto suo fratello, non aveva mai avuto piacere di passare il Natale in compagnia.

Non aveva mai festeggiato un Natale con degli amici.

Non ne sentiva il bisogno prima e men che meno adesso.

Un pensiero gli attraversò il cervello come una scarica elettrica.

“Naruto…baka…”

La mente allora decise di tornare indietro, giusto per farsi ancora un po’ di male.

A quando poche ore prima, aveva litigato con il suo compagno (amico?) di team Naruto…


_ _ _



Era una mattina gioiosa quel Giovedì, tutta Konoha piena di luci e alberi colorati, di neve, di regali, di sorrisi.

La mattina del 25 Dicembre, era Natale, un giorno in apparenza bellissimo.

Ma era un giorno come tutti gli altri per Sai, che sembrava l’unico che non si era fatto trascinare troppo da questa festività.

Si era alzato più tardi del solito, tanto non ci si poteva allenare con tutta quella neve e ghiaccio che avevano ricoperto Konoha.

Dopo una modesta colazione, si decise ad uscire a fare due passi. Non per unirsi ai festeggiamenti, ma perché aveva necessità di cambiare aria.

Gli ultimi giorni li aveva trascorsi chiuso in casa, lontano da missioni e allenamenti. Sentiva già il corpo indolenzito, ma a parte camminare non poteva fare altro per tenersi in forma e non far atrofizzare i muscoli.

C’era tanta confusione per le stradine del villaggio, tutti che ridevano ed esclamavano:

Buon Natale! Auguri!

Sai li osservava indifferente, poi come se nulla fosse ritornava sulla sua strada. Ignorando tutto e tutti, proseguiva nella sua passeggiata solitaria, fino a quando una voce squillante non catturò la sua attenzione.

-    OHI, SAI!! –

Il moro si voltò appena, già sicuro di chi si trattasse.

-    Ciao Naruto-kun… -
-    Ehi, non speravo di trovarti in giro!! Che fortuna!! –
-    Fortuna…? –
-    Certo!! Stavo per venire a casa tua, ma mi hai preceduto! –
-    Dovevi riferirmi qualcosa di urgente? –
-    Diciamo di sì!! – esclamò tutto raggiante il biondo shinobi. Sai invece si fece serio e attento.
-    Avanti, parla! Si tratta di una missione? –
-    Cosa…? Ma che cacchio dici?!! E poi, oggi è Natale, chi vuoi che vada in missione!! –
-    Non lo so! Ma non dobbiamo trascurare il nostro lavoro di ninja, dovresti saperlo… -
-    Aha, che palle che sei!! Scommetto che oggi perfino quelli dell’Akastuki si concedano un po’ di riposo!! – ribatté ridendo ingenuamente Naruto. Il moro continuava a non mutare espressione.
-    Io ne dubito… -

Naruto si imbronciò, ma visto che era così gaio, decise di ignorare la solita “rigidità” di Sai.

-    Comunque, ti stavo dicendo…! Nonna Tsunade ha organizzato un mega banchetto nel miglior ristorante del villaggio, e ha invitato tutti i ninja del Team Kakashi, Gai, Asuma e Kurenai!! –
-    Oh…e quindi? – domandò sorridendo falsamente di rimando il moretto.
-    Ma ci sei o ci fai?! Ovviamente siamo invitati anche noi!! Così festeggeremo il Natale tutti assieme!! – concluse sprizzando felicità come una fontana.

Sai al contrario, non era per nulla entusiasta.

-    Bé? Perché fai quella faccia?! Dai, coraggio muoviamoci, se no facciamo tardi!! –
-    Mi dispiace, ma io non vengo… -
-    Eh…?! Ma come…? Perché no?!! –
-    Perché non mi và, tutto qui! Io non sono il tipo da festeggiare il Natale… - ribatté acido il moro, ignorando i lamenti dell’amico.
-    EEH?! Naah, non ci credo!! Perfino a uno cupo come te dovrebbe piacere il Natale!! –
-    Invece ti sbagli, non provo alcun interesse verso tale festa…mi spiace… -
-    Stai scherzando, vero…? A tutti piace il Natale!! Perfino a Sasuke piaceva…!! –

Lo aveva esclamato senza pensarci, come se pronunciare quel nome fosse la cosa più naturale del mondo. E in un certo senso per Naruto, era così da sempre, ma non per Sai.

La cosa che più odiava era essere paragonato a Sasuke.

Non per il tradimento o per la naturale antipatia che gli aveva ispirato dal loro primo incontro, no.

Forse era per quello strano sentimento che lo faceva sentire “fuori posto”, ogni qualvolta si parlava dell’Uchiha.

-    Ma io non sono Sasuke… - mormorò stizzito Sai. Naruto sussultò appena a quella battuta. Strinse i pugni con forza…
-    Lo so benissimo, non c’è bisogno che tu me lo ricorda ogni volta…! –
-    Perché? Ti dà fastidio, forse?! –
-    Certo che mi dà fastidio!! Ogni…volta che si parla di Sasuke io…io…! – boccheggiò senza riuscire a terminare la frase. Il discorso stava diventando  troppo pesante, per entrambi.
-    Non puoi proprio fare a meno di pensare a lui nemmeno oggi? Se continui a rimanere così attaccato al passato, non affronterai mai il futuro… -
-    Ma…che centra questo adesso?!! Che cavolo dici?!! –
-    Dico solo quello che penso! Se vuoi davvero riportarlo indietro, devi essere pronto a gettarti alle spalle ciò che hai vissuto con lui! Altrimenti nel momento decisivo, sarai incapace di agire lucidamente… -
-    E secondo te, dovrei dimenticarmi di tutti i bei momenti che abbiamo passato insieme…?!! Dovrei lasciarmi dietro ogni ricordo riguardo a Sasuke…?! –
-    Ormai Sasuke non è più lo stesso, e lo hai constatato con i tuoi stessi occhi! –Sai pacato, gli parlava trafiggendolo con lo sguardo. E ogni sillaba, era un kunai avvelenato che arrivava dritto al cuore di Naruto.
-    No…NO!! E’ vero che Sasuke è cambiato, ma io lo riporterò indietro, ad ogni costo!! E lo farò con la forza dei nostri ricordi, del nostro legame!!! –

“Il legame…è vero…io voglio proteggere quel legame…io…”

-    Sei davvero certo, che basteranno queste poche cose…per riportarlo indietro? – sentenziò Sai senza riuscire a cambiare espressione. Eppure non voleva indossare quella maschera di indifferenza, non ora…non adesso.

“Io sono davvero in grado di farlo…? Io posso davvero proteggere quel legame…?”

-    Io ne sono sicuro!!! – La limpidezza di quegli occhi cerulei non lasciavano spazio ad altri dubbi. Sai fu travolto da quel colore, senza riuscire ad opporsi.
-    Se la pensi così, allora non sei maturato per nulla dal giorno in cui lo hai rivisto… - continuava a parlare con un innaturale freddezza. Nemmeno lui capiva il motivo di tanto accanimento da parte sua. Eppure, quella era la sua pura semplice visuale delle cose. Né più né meno.

-    Ma che cavolo dici…?!! E poi, come ti permetti di sputare sentenze?! Proprio tu che non capisci nulla delle emozioni altrui…!!!

Naruto fremette dopo aver gridato con rabbia quell’ultima frase. Come se si fosse reso conto di aver rotto un vaso di vetro. Un fragile cristallo ancora instabile…

-    Hai ragione…io non capisco nulla di queste cose… - Gelo. Si leggeva solo questo nei suoi occhi onice.

Con passo felpato e per nulla affrettato superò Naruto, allontanandosi. Di più, sempre di più, di più…

Si voltò, ma non vide il compagno dietro sé. Non gli era corso appresso furente per averlo lasciato con un palmo di naso e nel bel mezzo di una conversazione.

Strano…

Emise un vago sospiro, cosa si aspettava? Lui non era Sasuke e quindi, non avrebbe fatto i salti mortali per raggiungerlo.

Lui era solo Sai.

Un nodo allo stomaco si strinse, patetico. Ecco come si sentiva, forse avrebbe dovuto ridere di sé.

Ed era così che si era ritrovato a passeggiare per la tormenta di neve. Visto che il Natale gli procurava un insolita insofferenza, preferiva starsene da solo.

Evitando magari di ferire inutilmente i propri compagni


_ _ _



Quanto tempo era passato? Il cielo ormai imbruniva e la temperatura si era abbassata maggiormente.

Rannicchiato in quell’angolo sulla neve, si strofinò le mani tentando di riscaldarle.

Sollevò lo sguardo, all’orizzonte poteva vedere il bianco che si stemperava nel rosa. Forse l’indomani avrebbe nevicato ancora, il colore di quel cielo ne era una prova tangibile.

Inspirò a fondo, quella brezza ghiacciata gli riempì i polmoni facendolo rabbrividire. Se fosse rimasto lì ancora per molto, si sarebbe ibernato.

Eppure…

Eppure, non gli andava ancora di rincasare. Tutto sommato, gli piaceva lì. Era un luogo silenzioso, immerso nella natura.

Apatico e bianco, proprio come lui.

Le labbra secche si incresparono con ironia. Lui che si paragonava al colore bianco? No, decisamente lui era il nero.

Sì, quello era il colore che lo rappresentava meglio.

Il bianco, era suo fratello.

Shin era ingenuo, puro, giocoso, vitale.

Lui invece era cupo, apatico, falso.

Socchiuse le palpebre, stanco. Le ginocchia si incassarono totalmente nel petto, in cerca di calore.

Le braccia circondarono le gambe, in un abbraccio protettivo. Sentiva freddo, ma non sulla pelle, dentro il suo cuore.

Il capo si lasciò ricadere pigramente in avanti, con il mento mollemente posato sulle ginocchia.

“Ma che cosa ci faccio qui? La stupidità di Naruto mi sta forse contagiando…?!”

Naruto….

Quel nome, risvegliò qualcosa in lui.

Ma cosa esattamente?

Dolore?

Gioia?

Rancore?

Rabbia?

Amore…?

Visto che a quanto pare era masochista, ripensò nuovamente agli eventi accaduti in mattinata.

La loro discussione sfociata in feroce litigio.

Perché gli aveva detto quelle cose poi?

Non che intendesse rimangiarsi le parole pronunciate, ma…pensava di essere diventando un pochino più sensibile verso le ferite altrui.

“E le mie di ferite?”

Si trovò a fare questo assurdo pensiero. Ferite…

Anche lui ne portava molte celate dentro sé. Solo che a differenza di Naruto, non riusciva ad esternarle liberamente.

Era totalmente incapace di farle esplodere.

Non era in grado di sfogarsi quando ne sentiva il bisogno. O di confidarsi con qualcuno riguardo i suoi timori.

E lui sapeva fin troppo bene che tutti i libri di questo mondo, non lo avrebbero mai potuto aiutare a comprendere…

Il ghiaccio gli stava penetrando fin nelle ossa, l’intero corpo era scosso da violenti brividi.

Però…perché non lasciarglielo fare?

Forse così il gelo avrebbe congelato per sempre le sue ferite.

Così non avrebbe più dovuto tormentarsi nel tentativo di comprendere le emozioni altrui (e le sue).

“Se…non mi chiamasse nessuno… io…rimarrei volentieri qui…”

Prima ancora di poter permettersi il lusso di perdere il sensi, un grido trafisse l’aria.

-    SAI…!!!

Due mani forti gli afferrarono le spalle, scrollandole con violenza inaudita.

-    SAI!!! RAZZA DI BAKA SENZA CERVELLO, HAI IDEA DA QUANTO TEMPO TI STO CERCANDO?!! –

Urlò così tanto che dovette fare dei respiri profondi per recuperare l’ossigeno perso.

Sai, balbettando per i tremiti di freddo disse – N…Naruto…?! –

-    Sì, sono io! Almeno mi riconosci, è già qualcosa…! – Il giovane ricadde pesantemente all’indietro, come se fosse stato privato di ogni forza.

Dopo un attimo di silenzio imbarazzante, Sai azzardò una domanda - Perché sei venuto qui…?! –
L’altro rialzò piano il viso, squadrandolo serio. Poi senza preavviso, gli sferrò un pugno.

La guancia diafana si arrossò. Il dolore era tale, che anche il sangue aveva ripreso a circolare normalmente, donandogli nuovamente il colorito di una persona viva…

-    Non dovrei neanche rispondere ad una domanda così stupida!!! –
-    Io sono uno stupido… - rispose pacato il moro. Naruto lo osservò attento, gli occhi tristi.
-    Perché…? – chiese ancora, incalzante. Naruto allora spostò altrove il volto, l’aria vagamente scocciata.
-    Baka! Sei mio amico, mi sono preoccupato per te quando sei uscito dal villaggio con questa tormenta… -

Sai non ribatté, non trovò le parole giuste per farlo. Semplicemente, chinò la testa, sconfitto dall’evidenza.

Quando avevano litigato, avrebbe voluto che Naruto lo inseguisse. Che lo fermasse, che risolvessero le loro divergenze.

Voleva che lo chiamasse…che lo considerasse un amico (e non un sostituto) …

E ora, per questo suo misero capriccio degno di un poppante, aveva rovinato la festa di Natale a Naruto.


Contento, Sai?


-    Ohi…ma perché fai così? Sei…davvero strano oggi… - Naruto, accovacciato davanti al compagno, tentava davvero di capire cosa lo turbasse così tanto.

Sai non rispose, stava ancora seduto, con le braccia strette alle gambe. Sembrava volersi nascondere, farsi piccolo piccolo e svanire nel buio…

-    Aha…baka-Sai, mettiti questo… - Si tolse la giacca e la fece calare con delicatezza sulle sue spalle. Poi, dallo zainetto che portava in spalla e che Sai nemmeno aveva notato, tirò fuori un Termos.
-    Bevilo, è caldo… - ordinò serio. Lo shinobi del Root, prese svogliatamente quella tazza gialla. Il calore era piacevole per le sue mani livide. Annusò la bevanda, doveva essere cioccolata con cannella.

Ne bevve qualche sorso, in silenzio, non guardando mai direttamente l’amico.

Naruto, conscio del fatto che Sai aveva qualcosa che non andava, decise di prolungare di qualche minuto il rientro al villaggio.

Si sedette accanto a lui, bevendo direttamente dal Termos la cioccolata rimasta.

-    Mhh…! E’ buona, vero?! –

Zero assoluto, Sai non reagiva minimamente, qualunque cosa gli si dicesse.

-    Ehe…con questo freddo, il mio povero pene si sarà ristretto ulteriormente…. – affermò osservando di sottecchi la possibile reazione del moretto. Ma lui, incredibilmente, non ribatté.
-    Sai, ora mi stai facendo paura…!!! – esclamò terrorizzato infine il biondo.
-    Scusami… - Un sussurro e nulla più. Naruto si sporse più vicino a lui, non aveva sentito cosa avesse appena pronunciato.
-    Eh?! –
-  Scusami…se mi sono comportato così…se dovessi darti una spiegazione, davvero…non saprei come giustificarmi -
-    Bé, sarà meglio che cominci a pensare ad una scusa valida! Ho rinunciato al pranzo di Natale per venirti a cercare!!! –
-    Lo so…mi merito una punizione… - disse atono il giovane. Fin troppo abituato dalla tenera età a subire castighi quando disubbidiva o compieva un torto nei confronti di qualcuno.
Naruto non sapeva bene come comportarsi a qual punto, prese a grattarsi la nuca imbarazzato.
-    Mh…Sai ascolta…dimentica ciò che ho detto oggi, ok?! -
-    Perché…? Che cosa hai detto di sbagliato? – domandò a bruciapelo, lasciando l’altro leggermente perplesso.
-    Bé…quando ti ho detto che non capisci nulla delle emozioni, cioè, lo so che ti stai sforzando….però… -
-    Non è abbastanza! La verità è che non sono maturato per nulla da quel giorno…al contrario tu…sei diventato davvero più forte… -

Naruto non ribatté, scrutò incerto il panorama, come se fosse in cerca della giusta ispirazione.

Davvero, non trovava le parole per rispondere a Sai quel giorno, e la cosa lo turbava.


Ormai era buio, la tormenta era decisamente meno violenta, ma continuava a nevicare. Naruto soffiò fra le mani, sperando che l’alito caldo gli desse un minimo di sollievo dal gelo.

Roteò le pupille chiare nella direzione di Sai. Erano già parecchi minuti che se ne stavano zitti, senza emettere un singolo fiato.

Naruto si stupì di se stesso, non era mai stato così a lungo senza aprire bocca.

-    Sai… - biascicò stanco – Torniamo a casa? – La voce simile al lamento di un bambino piccolo.
-    Mh… - Un unico cenno fatto con la testa e poi entrambi, si alzarono.


FRUP…

FRUP…FRUP…

Ancora quel rumore, solo che questa volta era come doppio.

FRUP…

FRUP FRUP…

Già, questa volta non era solo.


-    Naruto-kun…davvero a Sasuke piaceva il Natale? -

Per un attimo a Sai, parve di sentire il compagno dietro sé fermarsi. Poi udì un sospiro sommesso.

-    No…era una bugia… - ammise in uno sbuffo divertito. La stessa reazione la ebbe Sai.
-    Lo sospettavo… -
-    Però…anche se non faceva altro che lamentarsi, veniva sempre con me e Sakura-chan a mangiare una ciotola di Ramen il giorno di Natale… - Gli occhi del biondo erano piantata a terra, attraversati dalla malinconia. Sai, immobile dinanzi lui ascoltava, in un religioso mutismo.
-    Teneva il muso per tutto il tempo e brontolava…ma…alla fine della serata, quando ci salutavamo…ci ringraziava, sorridendo… - Alzò il volto al cielo, lasciando che la neve lo sfiorasse delicatamente.
-    Non lo dimenticherò mai quel sorriso… - La voce era diventata così seria e triste che Sai non riconobbe Naruto in quel ragazzo biondo, ma solo una pallida imitazione.

In quell’istante, tutto gli apparve crudelmente lucido.

“Voglio davvero proteggere quel legame…ma sono incapace di farlo…”

Anche Sai abbandonò il viso all’indietro, socchiuse le labbra mangiando qualche fiocco di ghiaccio.

Naruto lo osservava curioso.

-    Naruto-kun…ti ho fatto una promessa e la manterrò… -
-    Eh?! –
-    Ti aiuterò a riportare indietro Sasuke…ma per farlo, dovremo essere pronti a tutto, anche a ferirlo…ne sei conscio? –

Il respiro di Naruto si bloccò a metà fra l’esofago e la gola, incapace di smuoversi. I pugni si strinsero, forti, le unghie affondarono nella carne.

-    Sì… - Sguardo deciso, lo stesso di quel giorno quando venne asciugato dalle lacrime appena versate.
-    Tu puoi farcela Naruto-kun… -

Nuovamente, il biondo si sentì spaesato da quelle frasi lasciate a metà, da quegli sguardi ambigui che gli rivolgeva il moro.

Per quanto si sforzasse, non comprendeva davvero Sai. E questo, un pochino gli dispiaceva…

-    Anche io voglio farcela… -
-    Eh?! In che senso?! -
-    Proteggere…quel vostro legame…ora non ne sono capace ma…voglio imparare…-

Naruto sgranò piano gli occhi, colpito, confuso. Era incredibilmente strano quel giorno Sai.

Il Natale faceva un gran brutto effetto a quel ragazzo…

Osservò ancora quel viso d’alabastro, solcato da impercettibili smorfie, a tratti da sorrisi sinceri.

-    Se vuoi davvero imparare, devi cominciare dalle piccole cose! –
-    Quali piccole cose…?! – chiese subito il moro facendosi attento. Naruto gli sorrise sghembo, con quell’aria furba e arrogante che lo contraddistinguevano.
-    Per esempio…dovresti farti perdonare per come ti sei comportato oggi!! –
-    E come?! -
-    Magari festeggiando il Natale! E’ una bella festa e tu potresti passarla con i tuoi amici!! -
-    Perdonami, ma non ho la tua stessa visione del Natale! Per me…non significa nulla, non lo sento nemmeno questo “spirito Natalizio”… -
Fece una breve pausa e poi aggiunse, quasi rammaricato  - Per dirla tutta non so proprio come dovrei sentirmi… -

Naruto arricciò le labbra e si fece pensieroso, sembrava un bimbo mentre tenta di risolvere un complicato problema matematico.

-    Sai…il Natale è solo una festività…nulla di più! Si passa in famiglia normalmente, ci si scambia doni, ma è soprattutto un occasione per stare con le persone a noi care! – concluse sorridendo raggiante il giovane. Le mani posate vittoriose sui fianchi, il viso alto e fiero, soddisfatto del suo bel discorso.

Il moro rimase sulla difensiva qualche istante, prima di esprimere la sua opinione.

-    Non è decisamente la festa per un tipo come me allora… -
-    Ma perché dici così?! –
-    Non posso apprezzare qualcosa che non solo non capisco, ma neanche mi interessa… -
-    Aha…e va bene, mi arrendo!! – Irritato alzò le braccia al cielo e riprese a camminare, affiancandosi al compagno.

Sai era stupito del fatto che l’amico ci tenesse così tanto a quella sciocca festa. Le persone trovavano sempre nuovi modi per dar risalto alla mediocrità…

E nonostante questo, il Natale, che agli occhi di Sai appariva come una mera festa commerciale, la gente la teneva in grandissima considerazione.

Riflettendo con maggior attenzione, Sai cominciò  a domandarsi se in realtà non fosse lui che stonava con quella festa e nulla altro.

Solo perché lui era incapace di sognare e divertirsi, gli altri non dovevano essere uguali.

Gli faceva male ammetterlo, ma in quel momento si rese conto di assomigliare a Sasuke più di quanto non volesse…

Ciò era davvero irritante.

Bé, almeno qualcosa in comune ce l’avevano. Quella sottile e cupa ironia gli deformò le labbra in un risolino isterico.

Fortunatamente, Naruto non se ne accorse…


La marcia proseguiva, chiusa nel silenzio totale come prima.


FRUP…

FRUP…

Ormai quel suono era quasi una nenia per Sai, giungeva ovattato e dolce alle sue orecchie.


-    Sai…quando torniamo al villaggio…vieni a mangiare con me una ciotola di ramen? –
-    Naruto-kun… - sospirò stizzito il moro.
-    Lascia perdere il Natale per un attimo! Fingi che oggi sia un giorno come gli altri…! – Naruto aveva come cambiato espressione, Sai essendo molto acuto nell’osservare le persone lo notò immediatamente.
-    Fingi che io sia solo un amico che vuole invitarti a mangiare con lui…nient’altro!- Lo squadrò da capo a piedi con quegli occhi azzurrissimi.

Fingere…

Già, lui era così bravo a fingere, non sarebbe stato complicato.

-    Ok… - rispose timidamente. I suoi movimenti si erano fatti quasi impacciati, davvero buffo.


Dopo una camminata interminabile, i due ragazzi arrivarono alle porte di Konoha e lì, Naruto tornò a porre quella domanda a Sai.

-    Allora…andiamo a mangiare questa ciotola di ramen?! –
-    Naruto-kun, anche volendo ormai è tardi! L’Ichiraku sarà chiuso… -
-    No, non stanotte! –

Ridendo, gli fece segno di seguirlo. Seppur stanco e provato da quell’interminabile giornata, gli andò dietro senza fiatare.

Con suo grande stupore, l’Ichiraku ramen era davvero ancora aperto nonostante ormai fossero le undici passate.

Si sedettero composti ed entrambi ordinarono una ciotola di ramen con carne. Questa volta anche Sai mangiò con gusto la sua porzione, facendo addirittura il bis.

Era a stomaco vuoto dal mattino, come dargli torto?

Finirono di pasteggiare e pagarono il proprietario. Non avevano conversato molto, giusto qualche parola scambiata quasi per caso.

Ancora una volta, si ritrovarono a camminare nelle neve, uno a fianco all’altro.


FRUP…

FRUP…

FRUP…


Ormai gli era entrato nel cervello, lo avrebbe sentito anche nel sonno quel rumore.

Dal cielo rosato continuavano a scendere fiocchi candidi che gelidi si posavano su Konoha, imbiancandola ulteriormente.

-    Mamma mia…nevica ancora… - affermò Naruto scrutando il panorama bianchissimo del suo amato villaggio. Sai non ribatté, aveva l’aria alquanto spossata.
-    Io sono arrivato… - Sai si bloccò in mezzo alla strada. Naruto non si era accorto che si trovavano a pochi metri dalla sua abitazione.
-    Aha…già…! Bé, che altro aggiungere…mi hai fatto passare il peggior Natale della storia mio caro Sai!! – Mentre lo diceva ridacchiava, ma Sai mal interpretò.
-    Lo so…ti chiedo scusa… -
-    Risparmiati le scuse per domani! Avevo promesso a Sakura-chan che non sarei mancato alla festa! E invece… –
-    Sarà arrabbiata? –
-    Direi di sì…!! Glielo spiegherai tu di come abbiamo passato la giornata!! Io non ci tengo a morire giovane…!!! – mormorò stringendosi le spalle, il solo pensiero della rosa che si avventava su lui con furia lo faceva tremare da capo a piedi.

Senza un motivo preciso, questa volta Sai rise. Forse era così stanco che ormai delirava…

Dopo qualche attimo, Naruto si fece coraggio e gli pose per l’ennesima volta la stessa domanda.

-    Sai…davvero non provi nulla per il Natale? –
-    No…spiacente… - gli sorrise, come sempre, in quel modo indecifrabile. Poi però mutò espressione, si fece incerto. Un dito passò impacciato sulla guancia, gli occhi rivolti alla sua destra.
-    Però…mi ha fatto piacere mangiare il ramen con te… -

Naruto non disse nulla, ma chiuse gli occhi, sospirando soddisfatto.

-    Non devi sforzarti di “sentire” il Natale! Perché, questa festa, o meglio, i sentimenti che dovrebbe suscitare nelle persone, deve essere molto naturale, piacevole… - Quando riaprì gli occhi si trovò dinanzi il viso crucciato di Sai. Con quell’aria persa, mentre tentava di comprendere qualcosa più grande di lui…
-    Sono certo che prima o poi apprezzerai anche tu questa festa! In fondo, non sei privo di emozioni, no? – Pacatamente si mise le mani in tasca, dando le spalle al compagno più grande.

Stranamente, il cuore di Sai palpitò forte un paio di volte. Lui non comprese il motivo di tale reazione.

Si portò una mano sul petto, ascoltandone i battiti irregolari.

-    Sì…forse piacerà anche a me un giorno… - concluse il moretto. Si strinse di più nel giubbotto, faceva un tale freddo a quell’ora.
-    Allora, ciao… - Alzò una mano, in segno di saluto. Altrettanto fece Sai.

Lo vide allontanarsi, svanire nel buio un poco alla volta.

Sai, ancora eretto nello stesso punto, sentiva come delle parole emergergli dal cuore.

Delle parole che spingevano per uscire dalla sua bocca.

Una frase importante, che si era dimenticato di dire a Naruto…

-    NARUTO…!! –

Il ragazzo si voltò sorpreso. Sai lo aveva seguito, era ancora ansante e con il fiatone. Prima che potesse dire qualunque cosa, Sai esclamò – Buon Natale… -

Naruto dapprima pensò fosse uno scherzo, ma quando vide quel viso pallido così serio e deciso, capì.

Si mise a sorridere a trentadue denti, ricambiando quell’augurio.

-    Anche a te Sai…! Torna a casa adesso! Non vorrei mai che ti si congelasse il pene e ti cadesse! –
-    Guarda che fra i due sei tu quello più a rischio! E’ così piccolo il tuo, che potresti averlo perso nella foresta senza essertene reso conto… - La faccia di Sai era tornata quella di sempre, strafottente e odiosa, quella che Naruto avrebbe preso a pugni dalla mattina alla sera.

Nemmeno perse tempo a urlargli dietro qualche bestemmia, semplicemente gli lanciò una palla di neve formato gigante, dritta in faccia.

Poi un'altra alle parti basse…

-    HA HA HA HA!!! Sei tutto bagnato lì davanti!! Te la sei fatta addosso?! – Quella risata esagerata venne presto tappata da una manciata di neve che gli centrò giusto giusto quell’irritante apertura.
-    Puah…!!! Allora, vuoi la guerra…?! – ringhiò astio il biondo pulendosi la faccia umida.

Sai non gli diede il tempo di reagire che una raffica di palle di neve lo investì, dando vita ad una battaglia epica.


Mentre giocava con Naruto, un ricordo lontano lo sfiorò. Lui e suo fratello Shin seduti davanti un piccolo albero di Natale, abbastanza spoglio e privo di luci.

Quest’ultimo che sorridendo, gli regalava un quaderno per gli schizzi e delle matite colorate tutte nuove.


Non era vero che non gli piaceva per nulla il Natale, o che non lo comprendeva.

Semplicemente, si era dimenticato di come viverlo.

E mentre dava del filo a torcere a Naruto con la battaglia a palle di neve, pensò che tutto sommato il Natale, non sarebbe stato più così privo di attrattiva per lui, d’ora in avanti…



END
24-12-2008



_ _ _


Salve salvino gente!!! Pronti per festeggiare il Natale?!! * *

Infine ce l'ho fatta!! Questa che avete appena letto, è una delle due fiction a sfondo Natalizio che avevo in mente di pubblicare!!  

Dunque, quest'anno ne ho scritte due per un seplice motivo: ho voluto dare due volti al Natale! U_U Perchè?! Bè... forse perchè il mio stesso cuore è spaccato in due in merito a questa festa! XDD

Non avete anche voi la sensazione che più si cresce e più si dimentica il Natale? Quella gioia, quella magia, quel "non sò che" speciale, che rendeva davvero particolare questo periodo dell'anno.

Quest'anno è la prima volta che mi sforzo di sentire il Natale, e ciò mi rattrista parecchio. Non dovrebbe essere così, il Natale, si "avverte" e basta, è quella bella sensazione quando stai con i tuoi amici, con la famiglia, ci si scambia doni, promesse, ecc.

Forse quest'anno lo sento molto meno anche perchè nel mio quartiere non hanno messo nessuna illuminazione Natalizia! Ok, voi direte che sono una bambina, ma io il Natale lo apprezzo anche da queste piccole cose materiali e non mi vergogno ad ammeterlo!

L'unico giorno in cui il mio cuore ha perso un battito, facendomi sentire davvero il Natale, è stato a inizio Dicembre quando ha nevicato di brutto! Mi sono svegliata con la sorpresa della neve, ed è stato magnifico!!!! E' stato proprio quel giorno che ho deciso di scrivere una delle due fiction ("Brotherhood", quella che pubblicherò domani! ^ ^). Avevo già in mente qualcosa, ma il vero stimolo mi è venuto quel giorno, osservando la neve dalla mia camera...

Questa fiction invece, diciamo che è l'opposto! XDD Una visione del Natale un pò più fredda e realistica, vista attraverso gli occhi di Sai (e quando mai...! XDDD)!

Ma con un finale agrodolce, perchè in fondo, non voglio smettere di credere nel Natale, anche se ora non lo sento più come un tempo...

Per ironia della sorte, quest'anno che sento di meno lo spirito del Natale, mi sono impegnata più del solito per sfornare disegni, Amv e fiction per amici come doni! XDDD Tutte cose che l'anno scorso un pò per pigrizia, un pò per mancanza di idee non avevo fatto!

Come ultima nota la scelta del titolo: Call me call me, in questo caso il motivo è banalissimo! Ho pensato alla canzone di Cowboy Bebop (Call me call me, appunto), e ho pensato che fosse perfetta per questa shot, spero almeno! XDD

Bene, e con questo direi che ho finito!! Ci risentiamo domani con l'altra ficci, decisamente più dolce (ok, mielosa, diciamolo pure, ci sono andata giù pesante con il saccarasio....)!! ^__^

Un grosso becitos dalla vostra Giò!!!

See you tomorrow fan writer...


  
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