Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D.
Segui la storia  |       
Autore: Thiare    13/04/2015    1 recensioni
"Skye." Lei sbuffa. "Sai, nessuno si aspettava che saresti scappata così, per cominciare a fare giustizia da sola, in clandestinità per il mondo, con rare telefonate allo SHIELD e a Coulson, con la Terra tappezzata delle tue foto segnaletiche." Ward si stiracchia sulla sediolina di plastica pieghevole, devono essere più o meno le sei e mezza. "Non ti mancano un po'?" domanda beffardo. "A me facevano tanto ridere, sparse per le strade, le tue foto con sotto una taglia sulla tua testa. 'Criminale' c'era scritto sotto, come se qualcuno avesse mai provato a pensare che tu stavi lì a proteggere la gente. Uff.. le persone ormai pensano solo al peggio, non c'è più quel moto di speranza, di gratitudine, di non so che. E il lavoro non diminuisce mica, il nostro intendo, e neanche il tuo immagino. Credo solo che tu abbia dovuto avere davvero un bel coraggio ad abbandonare la tua casa per andare a zonzo per il mondo senza nessuna protezione." Daisy lo ascolta parlare in silenzio, le gote di lei sempre più rosse, il sorrisetto di lui sempre più largo.
[Post 2x10] [SkyeWard] [Già conclusa]
Genere: Azione, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Nuovo personaggio, Skye, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 
Capitolo sei_ Cambiamenti




"I capi sono partiti."

"Quando?"

"Questa mattina presto, non hanno nemmeno salutato, hanno lasciato soltanto un biglietto che dice di dare da mangiare al cucciolo."

"Noi non abbiamo un cucciolo."

"Sicuramente si riferivano ad Hunter."

Ward arriccia il naso. "Hai tu il comando adesso."

"Sembra di sì, eh?!"

"Come hai intenzione di crescere Elle adesso?"

Daisy si accartoccia sulla sedia imbottita che era appartenuta a Coulson e si strofina gli occhi con una mano. "Non lo so Ward, smetti di farmi queste domande."

L'agente annuisce dalla sua testa sulle mani intrecciate e sposta lo sguardo distratto sulle mura della stanza."Non ti manca mai casa?" Ward alza gli occhi e si stupisce nel sentire quella domanda uscire dalla bocca della ragazza che ha di fronte.

"Come scusa?" chiede sbigottito e Daisy sbuffa.

"Non senti mai la mancanza di casa? Non pensi mai che la causa per cui stai lottando non vale le sue pene?"

Ward sorride apprensivo. "No... non finché sei tu la causa. Sai Skye, anche io ti considero la mia migliore missione."






 
§






13 anni dopo

In quasi quindici anni Throne non è cambiato di un centimetro, escluse forse tutte le nuove giovani facce che scorrazzano per i corridoi. Il grande atrio dell'ultimo piano dell'edificio è rimasto uguale al giorno in cui lei l'aveva visto per la prima volta, insieme a Ward e a Lance e Bobbi, ma ora la stanza buia è più illuminata e non contiene più l'ufficio del Direttore.

Sculetta attraverso i mucchi di gente che inondano l'atrio e arriva all'estremità opposta, dove si ferma passandosi una mano sulla fronte e ravvivandosi i capelli lisci. Chiude gli occhi, fa un bel sospiro e quando li riapre si sente stranamente più alta e muscolosa - effetto placebo, pensa.

Entra nella stanza buia e al suo passaggio vede tutti i presenti destarsi e salutarla, o guardarla e basta. Si concentra un po' di più anche se sente le forse venire meno pian piano, ma continua a camminare imperterrita, la risposta è oltre la porta dell'ufficio. Alluga una mano per afferrare la maniglia, c'è quasi, solo un poco... ma non fa in tempo ad aprire la porta che sente qualcosa afferrarla da dietro per la giacca e quando si volta il florido viso di Lance Hunter le fa capire che neanche stavolta l'ha fatta franca.

"Dove credi di andare, Johnson?" chiede con un faccino da prendere a schiaffi.

La donna sbuffa e si volge completamente: oltre le spalle dell'agente si apre una schiera di persone che la fissano scioccate."Come hai fatto a scoprirmi?" chiede stancamente, Lance alza le spalle.

"Sai, ho incontrato Daniels mentre partiva per l'Uganda, non penso che avrebbe potuto trovarsi in due posti contemporaneamente." sorride.

"Se non fossi così prevedibile potresti anche essere brava." sghignazza davanti al suo sguardo piccato. "Hai i tuoi poteri solo da pochi mesi, devi ancora imparare a controllarli bene, dolcezza."

Elle sbuffa e incrocia le braccia al petto. "Volevo solo sapere che cosa sta succedendo visto che nessuno di voi fantocci in giacca e cravatta vuole darmi alcun tipo di informazione."

Lance apre la bocca per ribattere ma prima di poter spiccicare parola una voce femminile rimbomba per tutto il piano. "ELISE ISABELLE JOHNSON! Vuoi dirmi che cosa diavolo avevi in mente?! Daniels rischiava di subire una sospensione per il tuo giochetto!" si sente urlare come ad annunciare il proprietario della voce e qualche secondo più tardi compare sulla porta dell'aula buia una Jemma Simmons che sfiora pericolose sfumature rosso acceso.

Elle si passa una mano dietro la nuca e corre a nascondersi in un gruppo di agenti in un angolo, strizza forte gli occhi e qualche secondo dopo può benissimo camminare liberamente tra gli altri ascoltando le grida della sua tutrice. "E ora dov'è andata a finire?! Lance guardati in giro e vedi di prenderla!" urla ed Elle sgattaiola fuori dalla stanza buia imboccando l'atrio.

"Quella donna!" grida poi Hunter indicando la sagoma della ragazza che sta uscendo dall'aula. "Quella riccia con i capelli scuri e la camicia bianca!"

Jemma si volta ma Elle è già scomparsa. Sbuffa. "Da quando ha i suoi poteri è un incubo!" sussurra alla volta di Lance.

Questo annuisce e intristisce gli occhi. "E' incontrollabile oramai, soprattutto da quando Skye è scomparsa..."

Annuisce. E' stato molto duro per Jemma... la partenza di Coulson e May di tredici anni prima, le poche telefonate fatte a distanza di mesi, l'arruolamento di quello strano tipo di nome Chip, di quanto lui assomigliasse a Trip, l'infortunio compromettente di Ward, la scomparsa di Daisy e Fitz, quella bambina da proteggere e di cui prendersi cura dopo anni di reclusione dagli ambienti dello SHIELD.

Daisy aveva fatto una scelta tanto tempo prima, guidare lo SHIELD verso lo splendore per proteggere il mondo, e nel mentre aveva rinunciato a così tante cose, a così tante persone, che negli ultimi tempi non distingueva più la felicità dalla disperazione. Aveva rinunciato a sua figlia e l'aveva fatta crescere lontano da lei, sperando che potesse essere più al sicuro, cadendo in quella trappola che la sua stessa mente le aveva impedito di creare - quella dell'abbandono. Aveva sperato che una volta cresciuta Elle avrebbe intrapreso la via del bene, e crescendo questa aveva capito che a quella madre che aveva conosciuto appena durante i primi anni della sua vita assomigliava più di quanto avrebbe mai sperato.

Era tornata indietro, Elle, molti anni dopo il suo allontanamento e aveva trovato solo Jemma ad occuparsi di lei.

Era accaduto circa otto mesi prima, una mattina si era alzata nel suo appartamento nel Bronx e si era sentita diversa, più forte. Capire come usare i suoi poteri non era stato difficile, aveva dovuto solo guardarsi dentro e guidarli con la sua volontà; si era ritrovata a sorridere davanti ai suoi progressi e a piangere ripensando a quanto le sarebbe piaciuto che sua madre fosse lì con lei.

"Vado a cercarla.." sospira Jemma e dietro di lei Lance annuisce. "Anche se non sarà facile."

Elise cambia. Non ai suoi occhi ma agli occhi degli altri. Può modificare la loro mente e la loro vista facendogli credere di avere un aspetto diverso. E' utile ha detto quando ha capito come funzionavano, incredibilmente utile in battaglia, anche se Elle non combatte, Elle continua a spiare dalla fessura della botola.

Quando Jemma la raggiunge lei ha di nuovo la sua forma normale. Le dice che affronteranno tutto insieme, che ritroveranno le persone che hanno perso, che finirà tutto, ma lei lo sa che questo è solo l'inizio. Sua madre è scomparsa da più di un anno insieme a Fitz e cambiamenti di ogni tipo stanno accandendo alla Terra. Tutti sono certi che si tratti di quella missione top secret di cui si stavano occupando Coulson e May tredici anni prima ma nessuno può esserne certo, nessuno può sentirlo come lo fa lei.

Sussurra. "Questo è solo l'inizio."


 
#Fine





N.d.a.
Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la bontà di arrivare fin qui e anche ai due recensori.
Un bacione dalla vostra Thiare.







 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D. / Vai alla pagina dell'autore: Thiare