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Autore: Midnight_Sun    24/12/2008    11 recensioni
Solo adesso Hermione cominciava a capire il senso della frase di quel libro.
Il peccato..il peccato che in questo frangente era rappresentato dal biondo sopra di lei, che si era insinuato nella sua vita all’improvviso solo per darle un po’ di colore.
Lei era lì con Draco Malfoy, pronta a tradire il suo fidanzato, nonché futuro sposo e si accorse che non le interessava minimamente.
Tutto ciò animò in lei una scarica fortissima di adrenalina, l’adrenalina vera, che si sente soltanto quando si è coscienti che si sta per fare qualcosa di terribilmente sbagliato.
E lei lo sapeva. ..e lui.. lo sapeva anche.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui, non ve l’aspettavate eh?
Beh, dato che quest’anno non ho avuto la possibilità di fare il regalo di Natale ad una persona, ho pensato di scrivere questa storia, sperando che le piaccia.
Eglina mia, questa FF è per te. Lo so che non è il massimo, ma ho avuto quest’idea e spero tanto che ti faccia piacere. *-*
Grazie per tutto.
Grazie perché mi sopporti ogni giorno.
Grazie perché mi ascolti sempre.
Grazie perché sopporti i miei complessi senza mandarmi a quel paese.
Grazie per i momenti stupendi che abbiamo passato facendoci tremila flash su Draco ed Hermione.
Grazie per giorno 9 Novembre all’Odeon.
Grazie per il 21 Novembre al Cinema.
Grazie per quel sabato a casa mia, quando abbiamo fatto un sacco di foto orribili.
Grazie per aver capito sempre, senza mai chiedere nulla.
Grazie per ogni piccola cosa che mi ha fatto sorridere.
Ti voglio bene!

 
..e questa storia è anche per tutti voi che mi fate sempre tanti bei complimenti, nonostante non me li meriti.
Spero che possiate apprezzare questo piccolo regalo di Natale.

.Buon Natale a tutti.

 

 

 

 

 

 

 

*Christmas Sin-Peccato di Natale*

 

 

 

Londra Babbana. Vigilia di Natale.

 

I fiocchi di neve scendevano piano sulle strade di Londra, come sulle note di qualche canzone; Davano un’aria quasi fiabesca alla città.
Decorazioni coloravano tutte le porte delle abitazioni e da tutti i negozi si udivano in sottofondo melodie natalizie che infondevano buonumore ai passanti.
Hermione Granger adorava tutto quello.
Le piaceva, da sempre, passeggiare da sola sotto la neve in quell’atmosfera così surreale. Non faceva nemmeno caso al freddo che quel giorno era veramente pungente.
Quel pomeriggio era uscita in cerca degli ultimi regali. Era sempre in ritardo quando si trattava di regali.
Ogni anno non sapeva mai cosa comprare, era talmente difficile scegliere qualcosa che potesse andar bene per ognuno dei suoi amici.
Erano circa le diciannove del pomeriggio e tra circa due ore avrebbe dovuto recarsi alla Tana, dove era stata invitata da Ginny, Harry e Ron, il suo ragazzo.
In realtà non ne aveva molta voglia. Adorava la famiglia Weasley, certo, ma da qualche anno tutto aveva perso interesse per lei.
Lavorava, stava con il suo fidanzato, andava a pranzo da Harry e Ginny, ma faceva tutto questo solo perché era indispensabile.

 

***

 
Ad un tratto notò una piccola libreria, nascosta da un grande palazzo, in una stradina secondaria.
Entrò e subito l’atmosfera di quell’ambiente la colpì.
Decorazioni non troppo eccessive rendevano la stanza “calda”.
Era accogliente.
“Salve, posso essere utile?” Chiese gentilmente una commessa ad Hermione.
“Vorrei solo dare un’occhiata per il momento, grazie.” Rispose cordialmente l’ex Grifondoro e fece qualche passo tra quei libri che tanto adorava.
Quello era il suo mondo.
Sentiva che avrebbe potuto vivere lì, in mezzo a quei libri e non le sarebbe mancato niente.
Passando accarezzava distrattamente qualche copertina, leggendo appena i titoli. Notò che ne aveva letto la maggior parte, e alcuni titoli le tornarono in mente.

Orgoglio e Pregiudizio. Cime Tempestose. Romeo e Giulietta. Lancillotto e Ginevra. 
Li adorava tutti. Amava la letteratura babbana.
Un volume, però, su un ripiano in alto attirò la sua attenzione, non era né vistoso, né conosciuto. Stava semplicemente lì, nascosto su quello scaffale senza che nessuno lo notasse, eppure aveva qualcosa che attirava Hermione; Forse la copertina dai colori quasi spenti, tristi, ma poi il soggetto chiaro e nitido: Una mela.
E la riccia riuscì ad intravedere una frase sotto quell’immagine:

 

Il peccato è l’unica nota di colore che sussiste nella vita.”

 
Cosa voleva dire? Si chiese inconsciamente Hermione.
Come, il peccato, la cosa sbagliata per eccellenza, poteva dare colore alla vita?
Si alzò in punta di piedi per prendere il libro, per poterlo sfogliare meglio, ma non era abbastanza alta.
Rischiò di far cadere tutto lo scaffale, ma non riuscì a raggiungere il libro.
“Accidenti.” Mormorò tra se.
Gentilmente, all’improvviso, una mano glielo porse senza alcuna difficoltà.
“Grazie. Io..” Fece per dire la ragazza afferrando il libro, ma alzando lo sguardo si ritrovò davanti Draco Malfoy che sorrideva, più bello che mai.
Non lo vedeva da due anni ormai, da quando avevano lasciato Hogwarts e dovette ammettere che era diventato veramente bello; Indossava un semplice, ma elegante cappotto nero che arrivava fino a metà gamba, aveva
i lineamenti perfetti come sempre, gli occhi grigi e freddi sembravano aver preso un po’ di vitalità e i capelli erano leggermente più corti di come lei li ricordava.
Era perfetto, un uomo.
“Granger, ti ha mangiato la lingua il gatto?” La salutò dopo qualche secondo lui ridacchiando. Non c’era cattiveria nella sua voce, era come una battuta scherzosa che si fa ad un amico di vecchia data.
“Malfoy, ma no è che..sono sorpresa di vederti. ” Confessò sinceramente lei.
Lui sfoderò un altro dei suoi bellissimi sorrisi e si appoggiò allo scaffale.
La guardò da capo a piedi, per poi fissare nuovamente gli occhi nei suoi.
“Sei cresciuta, Mezzosangue.” Constatò tranquillamente.
“Anche tu.” Ribatté divertita, l’altra. “Cosa ci fai tu tra i babbani?”
Il biondo alzò le spalle. “Facevo un giretto per Londra.”
Era così diverso da come lo ricordava..
Adesso era rilassato, tranquillo e perfettamente a suo agio, lì in una libreria babbana a parlare con lei.
“Tu a quanto pare non cambi mai.” Aggiunse divertito. “Sempre tra i tuoi amati libri. A proposito per quale libro ti stavi slogando un braccio?” Disse ridacchiando e si porse verso di lei per osservare il libro che teneva in mano.
Lesse rapidamente la frase che aveva notato anche la ragazza poco prima e sul suo viso si aprì un ghigno tremendamente sensuale.
“Granger, sai almeno di cosa stia vagamente parlando quella frase?”
No, non lo sapeva.
In vita sua ne aveva infrante tante regole, aveva provato più volte l’adrenalina che si avverte quando si fa qualcosa di sbagliato, eppure era convinta che la frase di quel libro alludesse ad un’altra cosa, un qualcosa che non aveva mai provato veramente.
La sua vita da quando aveva lasciato Hogwarts non aveva avuto nulla di emozionante, nulla che le risvegliasse quelle sensazioni provate a scuola.
Stava con Ron adesso, ma la cosa non era assolutamente elettrizzante, non le batteva il cuore quando lui la toccava, non sentiva nulla.
Stava con lui solo perché era quello che tutti si aspettavano da lei, quello che tutti volevano.
Ma aveva mai fatto qualcosa che lei voleva veramente?
“Ho detto qualcosa che non va?” Chiese Draco vedendo che la ragazza non accennava a rispondere.
Hermione si riscosse dai suoi pensieri e arrossì appena. “No, stavo solo pensando che non lo so.” Rispose sinceramente alzando le spalle con un sorriso.
Il biondo sorrise. “Ci avrei scommesso.” Sembrò riflettere un attimo, poi guardò la riccia e propose “Ti va una cioccolata?”
Hermione rimase interdetta per un attimo.
Draco Malfoy le stava proponendo di prendere una cioccolata con lui? Perché?
“Non mangio mica, sai?” Disse il ragazzo ridacchiando.
La mora gli rivolse un sorriso divertito e annuì. “Ma sì, andiamo.”

 

***

 
Dopo essere usciti dalla libreria, arrivarono in un piccolo bar, molto accogliente e soprattutto intimo.
C’erano alcuni tavoli rotondi sistemati in un angolo vicino ad un’enorme finestra che dava sulla strada. Presero posto in uno di questi, l’uno di fronte all’altra e ordinarono due cioccolate fumanti.

 “Allora, Granger come mai in giro tutta soletta per Londra?” Chiese il biondo sorseggiando la sua bibita.
Hermione alzò le spalle “Dovevo comprare gli ultimi regali, ma poi ho visto quella libreria e..”
“Non hai saputo resistere al richiamo della tua specie.” Concluse l’altro scherzando.
“Ovviamente.” Ribattè divertita Hermione assecondandolo.
Stettero qualche minuto in silenzio ad osservarsi di sottecchi, quando Hermione parlò.
“Allora, ho sentito dire che sei diventato uno dei più prestigiosi avvocati magici di Londra..” Disse sorridendo.
“Il migliore, oserei dire..” Rispose schioccando la lingua con fare altezzoso.
La riccia rise. “Vedo che neanche tu sei cambiato molto.”
Il biondo sospirò e si perse un attimo nel silenzio.
“Invece, non hai idea di quanto sia cambiato.” Rispose infine ed Hermione poté notare una nota triste nella sua voce. “Ma comunque, tu come da copione invece sei diventata un’ottima Auror, a quanto ho sentito.” Disse subito cambiando discorso.

Come da copione. Pensò Hermione..
Era proprio quello il problema forse: La sua vita era un immenso copione.
Aveva sempre fatto tutto quello che gli altri si aspettavano.
“Già..” Rispose poi, e stavolta la nota di tristezza era nella sua voce.
Continuarono a parlare del più e del meno per un po’ quando uscirono dal bar e cominciarono a camminare per la strada innevata senza nemmeno accorgersene.
“Ti sei sposata?” Chiese ad un tratto Draco con una certa inclinazione nella voce notando l’anello sulla piccola mano della ragazza.
Hermione istintivamente alzò la mano e osservò l’anello. Cosa racchiudeva quel piccolo cerchio? Amore? Forse per Ron. Non per lei.
“Fidanzata.” Lo corresse poi.
“Con Lenticchia?” Domandò subito il biondo.
Un sorriso amaro si dipinse sulle labbra della ragazza.
“Come da copione.” Rispose.
Anche Draco Malfoy, che di certo a Hogwarts non era suo grande amico, poteva immaginare benissimo la sua vita. “E tu? Sei lo scapolo più desiderato dalle donne?” Chiese subito dopo con un sorriso divertito.
Il ragazzo rise. “A quanto pare si.”
Passarono un’altra ora a chiacchierare di come avevano passato quei due anni. Draco le raccontò che la sua storia con Pansy non era andata in porto, che erano troppo simili per stare insieme, ed Hermione fece lo stesso raccontandogli di Ron, di Harry e Ginny che si erano sposati quell’estate e dell’anello che incombeva ora sulla sua mano e che ben presto sarebbe stato sostituito da una fede.
“Siete così prevedibili voi Grifondoro.” Disse sorridendo il biondo. “La piccola Weasley con Potter e tu con Weasley.” Aggiunse semplicemente.
Hermione sorrise tristemente.
Proprio così. Era tutto così dannatamente prevedibile, anche Sibilla Cooman sarebbe riuscita a predirlo senza alcuno sforzo.

 

***

 
Nel frattempo erano arrivati davanti casa di Hermione.
“Questa è casa tua?” Chiese il biondo
“Non è una reggia, ma si.” Rispose l’altra sorridendo. “Beh..allora..”
Ma Draco la interruppe. “Sei felice, Granger?” Chiese velocemente.
“C..cosa?” Chiese l’altra confusa. Che domanda era?
Il ragazzo alzò le spalle sorridendo. “Pensaci.” Così dicendo le diede un leggero bacio sulla guancia e si allontanò.
Hermione rimase spiazzata per qualche secondo mentre infilava la chiave nella serratura del suo portone.
“Malfoy?” Lo chiamo poi ad un tratto a voce alta. Quello si voltò a guardarla in un attimo e si riavvicinò.
“Ti andrebbe di..” Chiese titubante, non sapeva neanche lei perché lo stava facendo. “..salire?”
Perché stava invitando Draco Malfoy a salire a casa sua? Perché proprio lui?
Non doveva andare alla Tana a festeggiare con tutti gli altri?
E perché gli aveva raccontato tutte quelle cose? Non era stato sempre il suo peggior nemico, in fondo?
Peggior nemico come da copione. Disse una vocina nella sua testa
Il ragazzo annuì incerto e sorpreso,  dopo di che salirono.

 

La casa di Hermione non era enorme, ma non si poteva certo dire che fosse piccola. Era un appartamento semplicissimo, arredato, però, con grande cura. Poggiarono i cappotti sul divanetto bianco del salotto ed entrarono in cucina. Era una stanza molto bella, spaziosa e dai colori molto chiari, anche se sembrava così..triste, vuota.
“Questa casa ti rispecchia.” Sbottò il biondo ad un tratto.
“Dici sul serio?” Chiese stupita la ragazza.
Draco si limitò ad annuire.

 

Secondi di silenzio, di interminabile silenzio.
Non sapevano cosa dire, cosa fare.
Ad un tratto Hermione sospirò e disse “No.”
Draco la guardò confuso per un attimo.
“Non sono felice.” Sussurrò continuando lei. “Non so neanche perché te lo sto dicendo..” E cominciò a riversare un mucchio di parole sconnesse e ad agitare le mani come faceva ogni volta che entrava in confusione.
Draco la raggiunse, le bloccò le mani e senza dire nulla la baciò.
La baciò come solo lui era in grado di fare, in quel modo che riusciva a scollegarti il cervello e a farti dimenticare ogni cosa.
“Qualche volta, pensa a te stessa, Hermione.” Sussurrò contro le sue labbra.
Pensare a se stessa. Pensare a se stessa.
L’aveva mai fatto? No.
Non rispose al ragazzo, ma riprese a baciarlo con più foga stavolta, mettendogli le braccia al collo e attirandolo a sé.
Draco le circondò la vita con un braccio mentre affondava l’altra mano tra i suoi deliziosi boccoli.
Chiese l’accesso alla sua bocca, passando la lingua sul labbro inferiore di Hermione e si unirono in un bacio che di casto non aveva nulla.
Il ragazzo passò ad accarezzarle la schiena fino ad infilare una mano sotto la sua maglietta e sentì la ragazza fremere a quel semplice tocco.
Lei, intanto, stava lottando con i bottoni della camicia del ragazzo e quando anche l’ultimo uscì dal suo occhiello fece scorrere le mani sulle spalle di Draco facendo finire definitivamente a terra l’indumento.
“Dov’è la camera da letto, Granger?” Chiese lui con il fiato corto mentre passava a baciarle il collo con foga.
“In fondo al corridoio, a sinistra.” Sussurrò lei, e senza staccarsi raggiunsero la stanza.
Draco la spinse sul letto e in un attimo le fu sopra.
Solo adesso Hermione cominciava a capire il senso della frase di quel libro.
Il peccato..il peccato che in questo frangente era rappresentato dal biondo sopra di lei, che si era insinuato nella sua vita all’improvviso solo per darle un po’ di colore.
Lei era lì con Draco Malfoy, pronta a tradire il suo fidanzato, nonché futuro sposo e si accorse che  non le interessava minimamente.
Tutto ciò animò in lei una scarica fortissima di adrenalina, l’adrenalina vera, che si sente soltanto quando si è coscienti che si sta per fare qualcosa di terribilmente sbagliato.
E lei lo sapeva. ..e lui.. lo sapeva anche.
Ciò la spinse a sfiorare la pelle del ragazzo con carezze sempre più audaci.
Draco, dal canto suo, sfilò lentamente la maglietta di lei, lasciandola in reggiseno. Portò una mano sul seno destro di lei e prese ad accarezzarla solo esternamente.
Hermione poté sentire l’eccitazione del ragazzo premere contro la sua coscia e ne fu quasi soddisfatta. Passò a sbottonargli la cintura dei pantaloni mentre lui aveva già tolto i suoi.
Sentì una mano di Draco salire sulla sua coscia e quando raggiunse il bordo dei suoi slip neri sussurrò “Aspetta un momento.”
Il ragazzo la guardò curioso, non capendo se si stesse pentendo di quello che stavano per fare, ma lei sorrise maliziosa e si sfilò l’anello dal dito, allungandosi nel letto per chiuderlo nel cassetto del comodino.
Lui sorrise, come non aveva mai fatto, e riprese il suo lavoro da dove aveva lasciato. Infilò una mano sotto l’indumento intimo di Hermione e prese a stimolarla con calma, godendosi quel calore che gli trasmetteva.
Lei gli accarezzava i capelli e gemeva sotto il suo tocco esperto. Portò la sua mano sull’evidente erezione del ragazzo e prese ad accarezzarlo quasi dolcemente. Quando lo sentì sospirare contro le sue labbra Hermione sussurrò “Ti prego..”
Forse non l’aveva neanche sentita, tanto era leggero il suo mormorio.
Ma Draco ritirò la mano dall’intimità di lei, si tolse i boxer e si sistemò meglio sulla ragazza.
Da parte sua, lei gli allacciò le gambe ai fianchi senza staccare però gli occhi dai suoi.
Si erano fissati per tutto il tempo, quel contatto visivo serviva a tranquillizzare entrambi. A farli sentire meno..colpevoli.
Il biondo con un’unica spinta affondò in lei che s’irrigidì un istante, poi iniziò a spingere con lei che assecondava i suoi movimenti.
Dopo qualche minuto Hermione raggiunse il piacere gemendo forte contro le labbra del ragazzo che non avevano mai smesso di baciarla.
Draco intensificò i movimenti, e ad un’ennesima spinta si liberò in lei.
Dopo qualche secondo si accasciò sulla ragazza, cercando di non pesarle addosso. Avevano entrambi il fiato corto e la fronte imperlata di sudore.
Stettero qualche minuto in quella posizione dopo di che lui uscì dal suo corpo e le si sdraiò accanto cingendole la vita con un braccio.
Lei si rannicchiò contro di lui, come a cercare riparo.
“Voglio che tu sappia che non mi sono pentita, e mai lo farò.” Sussurrò lei dopo aver ripreso fiato, alzando lo sguardo verso di lui che le sorrise e posò un dolce bacio sulla tempia della ragazza.
“Lo so.” sussurrò in risposta.
Dopo di che entrambi vennero accolti tra le braccia di Morfeo.

 

 ***

La mattina seguente Hermione si svegliò disturbata dai raggi di sole che filtravano dalla tenda color sabbia della sua finestra. Si rigirò nel letto cercando istintivamente una persona accanto a sé, ma lo trovò vuoto.
Si mise seduta cercando di fare chiarezza su quello che era successo la sera prima e ripercorse con la mente tutti quei momenti che non avrebbe mai dimenticato.
Si voltò verso il comodino e notò qualcosa appoggiatovi sopra.

 

Un libro.
Quello della sera precedente, quello della mela e della frase.
Come aveva fatto a..

 

E un bigliettino.

Spero che tu abbia capito il senso della frase.
Buon Natale, Hermione.

 

E in alto vi erano scritte delle cifre che indicavano il numero di telefono del ragazzo.
Hermione sorrise tra sé. Oh, eccome se gli avrebbe chiamato.
E quell’anello nel cassetto ci sarebbe rimasto, ora che aveva capito il senso di quella frase.
Di questo ne era del tutto certa.

 

 
Fine.

 

 

 

 

  
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