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Autore: Vavvina    24/12/2008    6 recensioni
Breve shot Dramione, per fare a tutti gli auguri di BUON NATALE!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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** MISTLETOE ** -- *Vischio...*




Era il 23 dicembre, e nella camera della Caposcuola di Grifondoro imperava il caos.
Vestiti erano sparsi ovunque e uscivano magicamente da ogni dove; specchi erano apparsi sulle pareti vuote; diversi tipi di phon volavano per la stanza; ogni superficie disponibile era coperta da qualsiasi tipo di trucco esistente al mondo, e una delle quattro ragazze presenti, nonché proprietaria della camera, era sull’orlo di una crisi di nervi.
Quella sera si sarebbe tenuta, nella Sala Grande, una festa in grande stile per festeggiare il Natale prima che gli studenti tornassero a casa per le vacanze.
Hermione Granger, Ginevra Weasley, Lavanda Brown e Calì Patìl avevano invaso la camera della Caposcuola, e stavano decidendo come vestire la malcapitata Hermione.
-Calì! Quella non è una gonna, sono mutande troppo lunghe!
-Ma dai, Herm…
-No! Io non me la metto!
Calì gettò per terra l’ennesima gonna, sospirando.
-Herm, qualcosa dovrai pur mettere, no? - tentò di farla ragionare Ginny - Non puoi venire con la divisa…
-Ma perché no? - piagnucolò la riccia.
-Non esiste, Hermione! - intervenne Lavanda - Non usciremo di qui fino a che non avremo trovato qualcosa da farti mettere!
Così, le tre ragazze si rimisero a frugare nell’armadio e nei cassetti.
Finalmente, dopo numerose altre prove ed idee scartate, Hermione trovò il vestito giusto, producendo nelle amiche un coro di giubilo.
Tutte contente e soddisfatte, le tre si dedicarono finalmente all’aspetto dell’amica: Ginny pensò ai capelli, Lavanda al trucco e Calì alla manicure, facendo, in effetti, un ottimo lavoro.
Quando si guardò allo specchio, una volta pronta per scendere di sotto, Hermione faticò a riconoscere se stessa: che fine aveva fatto la ragazza non tanto carina, con i denti in fuori e i capelli crespi? Di sicuro, non era lei.
Indossava un vestito nero, formato da un corpetto stretto che aderiva perfettamente alle sue forme ben proporzionate, che all’altezza della vita si apriva in una gonna a balze, la quale scendeva fin poco sopra alle ginocchia, mettendo in risalto le belle gambe della ragazza. Un paio di decolté, nere come il vestito, la slanciavano in alto; dai capelli era stato rimosso tutto il crespo, ed ora scendevano in morbidi boccoli sulle spalle e sulla schiena nude, appuntati appena da una parte con una molletta, turchese; i suoi occhi, del colore dell’ambra, dolci e profondi, erano stati messi in risalto da un filo di matita nera, aggiustata poi con l’eyeliner, le ciglia erano ancora più lunghe e folte grazie all’effetto del mascara, ed infine un leggero strato di lucidalabbra trasparente rendeva più luminose le sue labbra rosse.
-Allora, Herm…che ne pensi? - le domandarono le amiche, ansiose e soddisfatte.
Hermione regalò loro un grande sorriso, prima di rispondere, radiosa:-Che non so cosa farei senza di voi, ragazze! Avete fatto un lavoro magnifico!
A braccetto, le quattro ragazze scesero di sotto, dove i loro cavalieri le attendevano.
Non appena apparvero all’inizio della scalinata che conduceva nella Sala Comune, quest’ultima piombò nel silenzio.
I ragazzi erano ammutoliti, con le bocche aperte, e le ragazze sospiravano invidiose.
In effetti, le Grifondoro erano veramente splendide, ognuna aveva saputo valorizzare i propri punti di forza e nascondere quelli di debolezza, creando un effetto notevole.
Ragazze ed accompagnatori si avviarono verso la Sala Grande, attraversando i corridoi di fredda pietra arredati di rosso e verde per l’occasione, fino a quando Ron non si fermò di scatto.
-Malfoy…
Non appena sentì quel nome, Hermione sbirciò oltre la spalla di Harry, che le stava davanti.
Di fronte a loro, accompagnato dai soliti amici, tra i quali Blaise Zabini, Pansy Parkinson e Daphne Greengrass, stava Draco Malfoy.
Statuario, simile ad una statua greca con la sua pelle diafana; il completo nero che gli fasciava perfettamente le gambe muscolose; la camicia bianca, con i primi bottoni aperti, che lasciava intravedere i pettorali ben delineati; ciuffi serici che gli solleticavano gli occhi color tempesta, Hermione non poté fare a meno di pensare che era davvero affascinante.
-Occhio, Mezzosangue, che rischi di scivolare sulla tua bava…
Naturalmente, il carattere era sempre il solito.
-Tranquillo, Malfoy…non morirò mai davanti a te! E poi, stavo guardando Zabini…
Salvata in corner. Per fortuna, era abbastanza amica di Blaise perché questo ammiccasse e le sorridesse, senza considerarla un’avance.
-Certo, come no…guarda che lo so che mi muori dietro…
-Malfoy, sai che non sei Dio in terra?
Battibeccando come al solito, si avviarono tutti insieme verso la Sala Grande, dalla quale proveniva già un gran brusio.
-Ah, no? Eppure la pensano tutte così…
-Grazie a Dio io non sono “tutte”…
-Granger, pagheresti oro per passare una notte con me…
-Su questo hai ragione! Una notte intera per ucciderti a mani nude…il mio sogno!
-E magari con me nudo, oltre alle tue mani, eh?
-Ti piacerebbe…
Ormai, i due erano sulla soglia della Sala Grande, ma si bloccarono non appena si resero conto che tutti i presenti erano ammutoliti.
-Malfoy…che hai fatto?
-Magari sono rimasti abbagliati dalla mia bellezza…
Hermione sbuffò, poi rivolse la sua attenzione ai suoi amici, che fissavano un punto sopra alle loro teste.
Con un sospetto, e un po’ di terrore, anche lei alzò gli occhi, e ciò che vide non le piacque per niente: con le sue foglie oblunghe e coriacee, e le sue bacche perfettamente sferiche e bianche, un rametto di vischio aleggiava tranquillo sopra alle loro teste.
-Occavolo…- mormorò.
Anche Malfoy alzò gli occhi, ma poi li riportò su Hermione, perplesso.
-Qual è il problema, Granger?
Fu Zabini, per somma fortuna della ragazza, ad intervenire.
-Vedi, Draco…è un’usanza babbana - Draco storse il naso - secondo la quale quando due persone si trovano nello stesso momento sotto ad un rametto di vischio, devono baciarsi…
Un momento di silenzio seguì quella spiegazione, durante il quale Draco rifletté molto attentamente sulle parole dell’amico.
-Non esiste! - disse dopo un po’.
-Vedi, Draco…Silente ha disposto che a chi non rispetta le usanze, o le regole della serata, devono essere tolti 50 punti…
Draco imprecò sottovoce, guardando poi Hermione, tremendamente in imbarazzo.
-A quanto pare, Mezzosangue, ti toccherà baciarmi…
-Preferirei dare un bacio a Gazza, piuttost…
La Grifoncina non poté terminare la frase, perché Malfoy l’aveva attratta a sé e aveva poggiato le labbra sulle sue, né con troppa delicatezza, né con troppa forza.
Con decisione.
Se avesse voluto, Hermione avrebbe potuto interrompere quel contatto, ma non lo fece. Anzi, si strinse a lui ancora di più, poggiandogli le mani sul petto e alzandosi in punta di piedi, nonostante i tacchi.
Per tutta risposta, Malfoy rafforzò la stretta sulla sua vita sottile, chiedendole poi l’accesso alla sua bocca.
Hermione schiuse le labbra, permettendo così alla lingua di Malfoy di giocare con la sua e di carezzarle il palato in una danza tutta loro.
Brividi freddi percorrevano il corpo della ragazza, lì dove era salda la presa del ragazzo, e si ritrovò a sperare che quel momento non finisse più.
Fu lo scroscio di applausi partito dagli altri studenti che, a malincuore, fece separare i due, entrambi con le labbra più gonfie del solito e una strana sensazione addosso.
Come se niente fosse stato, Hermione tornò dai suoi amici, e Draco fece lo stesso.
La serata passò veloce, tra un ballo e l’altro, tra le chiacchiere e lo spumante, ma Hermione non poté fare a meno di pensare a quel bacio, e all’adrenalina che le aveva trasmesso.
-Herm…guarda qua!
Ginny la riscosse dai suoi pensieri, indicandole un foglietto che si librava leggero di fronte a lei.
Lo prese, mossa da qualcosa di esterno a lei, e lo spiegò. Con una calligrafia precisa ed ordinata, vi era scritto: “Nell’aula di Trasfigurazione…subito! D.M.”
Con il cuore in gola, e un leggero rossore a tingerle le guance rosate, Hermione si scusò con i suoi amici inventando una scusa, e poi prese a correre verso l’aula di Trafigurazione.
Rallentò la sua corsa, riprendendo fiato, soltanto quando notò, proprio davanti all’aula, una sagoma, riconoscibile tra mille per i suoi capelli biondi, quasi bianchi.
Si avvicinò cauta, con un sorriso appena accennato sulle labbra.
Poi Malfoy fece una cosa che Hermione non credeva fosse capace di fare.
Non appena lei gli fu accanto, le sorrise.
Un sorriso vero, esteso anche agli occhi.
Un sorriso di chi non è abituato a farne, ma per questo stupendo.
E poi alzò gli occhi e guardò sopra di loro.
Hermione lo imitò, e vide volteggiare sopra di loro un ramoscello di vischio.




**********







Una shottina breve e senza pretese, se non quella di strapparvi un sorriso, per fare a tutti voi di EFP un sacco di auguroni di buon Natale, e di un felicissimo 2009!!

Un bacione a tutti...


P.S: Commenti bene accetti!!

  
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