- Bene, ora che Jonghyun è stato catturato non ci resta che occuparci di Minho. - esordì Kibum una volta che ci fummo recati nel suo ufficio - E questa sarà la parte più difficile! - portò avanti.
- Oltretutto lui probabilmente ancora non sa che Jonghyun è stato catturato da noi e non appena lo capirà, di sicuro prenderà più misure di sicurezza - proseguì mio fratello preoccupato.
Io concordai - È sicuramente più accorto di Jonghyun sotto vari aspetti - confermai - E ciò renderà il tutto più complicato!
Kibum annuii pensieroso sembrava già entrato in modalità “ricerca di un piano infallibile per catturare Minho” che sottintendeva una cosa soltanto: aveva intenzione di catturarlo il prima possibile. Ormai eravamo tutti stanchi, quell’incarico era stato uno dei più lunghi fino a quel momento e tutti non vedevano l’ora di chiuderlo una volta per tutte.

Iniziammo così a pensare a cosa potesse funzionare con uno come Minho ma, nonostante gli innumerevoli sforzi miei e di mio fratello nel cercare di elaborare un piano realizzabile con il minimo di dispendio di persone e che fosse accurato, Kibum puntualmente li bocciava. Arrivai persino al punto di chiedermi se non fosse una sorta di vendetta nei nostri confronti dato che avevamo preso il suo porto senza il suo permesso ma dopo aver iniziato a scrutarlo più meticolosamente capii che c’era sotto dell’altro. Ero sempre più certa che mi nascondesse qualcosa ma di certo non potevo dirlo, sarebbe risultato maleducato dubitare di lui, dopotutto era il mio capo e non volevo nemmeno venire sgridata da mio fratello.
Trascorsi così il resto della giornata a pensare e cercare di dimenticare quella strana sensazione che persisteva.

Sulla via di ritorno a casa, vidi mio fratello parecchio silenzioso e mi chiesi se non avesse i miei stessi dubbi.
- Senti…
- Ila-chan
Ci trovammo a dire contemporaneamente.
- Sono convinta che Kibum ci nasconda qualcosa - riferii.
Mio fratello concordò - Sono convinto che abbia già un piano in mente ma non capisco perché non si limiti semplicemente a dircelo. Se vuole catturare Minho in fretta dobbiamo batterlo sul tempo.
- Sono pienamente d’accordo con te e domani vorrei fare luce su questa cosa se non ti dispiace. Continuerò a pensare ad altre idee perché potremmo anche sbagliarci ma sul fatto che ci nasconda qualcosa non ci sono dubbi.
- Ormai lo conosco troppo bene e so quando mente - rafforzò mio fratello - Domani sarei di riposo ma verrò con te - concluse parcheggiando l’auto e spegnendola.
Entrammo in casa e salutai immediatamente Tae correndo in camera, erano le 2.00 passate e morivo di sonno, quando appoggiai la testa sul cuscino mi addormentai profondamente.
Nonostante la sonno non riuscii a dormire molto, quella sensazione che Kibum ci nascondesse qualcosa non mi lasciò nemmeno un attimo e mi ritrovai a congetturare su ogni possibilità, il fatto che anche mio fratello dubitasse rendeva il tutto più reale e non una banale mia paranoia.

Quella mattina mi svegliai verso le 8.00 dato che, come mio fratello, quel giorno ero di riposo decisi di riposarmi un po’ di più. Scesa in salotto entrai in casa per prepararmi un caffé forte, avevo bisogno di svegliarmi per affrontare quella giornata che si sarebbe sicuramente rivelata diversa dal solito.
Con il caffé e un paio di onigiri in mano mi recai in salotto dove trovai mio fratello che, come al solito, era occupato a lavorare sul suo pc.
- Già in piedi? - mi domandò mio fratello sentendomi entrare - Possiamo andare in sede quando vuoi, non c’era bisogno che ti alzassi così presto - continuò.
Io scossi la testa - Sono rimasta sveglia quasi tutta notte a pensare. Voglio sapere cosa sta succedendo quindi anche se fossi rimasta a letto non avrei dormito - riferii sedendomi accanto a lui dopo aver poggiato il caffé bollente sul tavolino posto davanti a noi.
A quel punto allora Tae riprese a concentrarsi sul pc aprendo alcuni file riguardanti il caso di Minho e Jonghyun.
- Lo stai aggiornando? - gli chiesi naturalmente.
Lui annuì e riprese a parlare - C’è solo un fatto che non mi convince del tutto - esordì - Prima di tutto non sono ancora venuti a riperdere Jinki ma questo sarà probabilmente dovuto dal fatto che le misure di sicurezza utilizzate sono tra le migliori - io acconsentii senza dire una parola intenta a capire cosa non lo convincesse - Poi, il fatto che Minho e Jonghyun si siano divisi. Non mi sembra che sia mai successo che compiessero un colpo mentre uno dei due era impegnato altrove.
- A questo fatto ho pensato anche io - intervenni posando il caffé che ormai avevo bevuto - Nel periodo in cui ho lavorato con loro erano sempre insieme.
- Bene - proferì allora mio fratello chiudendo il computer, posandolo sul tavolino e alzandosi in piedi - Direi che è ora di andare in cerca di risposte!

- Esigo delle spiegazioni! - esordii irrompendo nell’ufficio di Kibum seguita da mio fratello.
Kibum alzò lo sguardo dal computer e mi guardò con aria interrogativa - DI che genere? - proferì allora.
Stavo per cantargliele quando Tae posandomi una mano sulla spalla mi fece intendere di calmarmi e parlando al mio posto espose le nostre perplessità del giorno prima.
- Come pensavo siete degli agenti in gamba! - riprese Kibum con aria soddisfatta - Bene, avrei preferito aspettare prima di presentarvi questa persona ma penso che sia giunto il momento - espresse confondendoci entrambi. Aveva chiamato un nuovo agente? Per quale motivo? - Se vogliamo catturare Minho lui è indispensabile! Fino a poco fa nemmeno io ero a conoscenza del fatto che questa persona potesse esserci di grande aiuto ma posso assicurarvi che con il suo aiuto lo prenderemo! - espresse motivato come non mai.
- Chi? - riuscii ad iniziare a domandare prima che la porta si aprisse e rivelasse l’identità del misterioso nuovo agente. Sia io che mio fratello rimanemmo impietriti, c’erano certamente parecchie persone a cui potessimo pensare ma lui era sicuramente l’ultima persona che ci saremmo aspettati di veder entrare…