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Autore: SaraEManuel95    15/04/2015    1 recensioni
Una missione affidata ai dieci demoni dell'inferno, ragazzi bellissimi con poteri che rispecchiano il demone che hanno nel loro corpo. Amber è la figlia di Lucifero, ha l'aspetto di una ragazza di venti anni ma in realtà ne ha molti di più, è bella e talentuosa, arriva sulla terra con il solo scopo di eliminare i vampiri ribelli, ma cosa accadrà quando incontrerà Sam? vampiro mandato dal padre per aiutarli ad ambientarsi. Sam è bello, pericolo e ironico, il suo scopo è quello di trovare la sorella strega che è stata rapita, ma la sua vita cambierà totalmente quando i suoi occhi si incontreranno con quelli di Amber.
***********
Dal capitolo 4:
“ allora Amber perché non mi racconti qualcosa su di te? “ stavamo camminando da circa dieci minuti e in assoluto silenzio, tranquillamente, ma Sam aveva dovuto rovinare tutto
“ mi dispiace ma non sei il mio tipo “
“ tranquilla non ci provo con le ragazzine, era solo per parlare, odio il silenzio, quindi parlami di te “
“ non ci penso proprio “ risposi io ridendo sarcasticamente
“ ti ho salvato la vita, me lo devi “
“ non ti ho chiesto io di farlo “
“ e allora la prossima volta ti lascerò morire, e potresti almeno ringraziarmi “
Genere: Comico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19

Scattai in piedi prendendo di nuovo conoscenza, e incanalando quanto più aria potessero trattenere i miei polmoni, mi guardai intorno, ero nella stanza di Sam, sul suo letto, mentre lui dormiva su la poltrona di fronte al camino, mi alzai in piedi e barcollai un po' prima di riprendere del tutto l'equilibrio, mi accorsi che il mio vestito era poggiato sulla scrivania accanto alle scarpe, è solo in quel momento mi guardai, indossavo una tuta nera enorme, insieme a una maglia a mezze maniche bianca con la scritte nera che diceva "OGGI MORDO" scossi la testa sorridendo, viva i vampiri ed il loro umorismo, Sam era sempre così sorridente e rilassato che a volte mi metteva suggestione, l'avevo visto solo due volte triste, e da una di queste, erano passate poche ore, quanto vorrei che tornasse tutto come prima, sarebbe così facile arrendermi a lui, ma sono pronta a dargli una seconda possibilità? A fidarmi di nuovo? Senza accorgermene i miei piedi mi avevano portato di fronte a lui, mi piegai e gli accarezzai una guancia, e lui all'improvviso apri gli occhi, ma non ero in imbarazzo, continuai ad accarezzarlo, mentre i miei occhi erano incastrati nei suoi, che ora erano quasi neri per la fame, girò il viso verso la mia mano la baciò, ed io tornai alla realtà, come se mi fossi bruciata scostai la mano e mi rialzai in piedi tornando a sedermi sul letto, lo sentii scusarmi a bassa voce

“ dovresti nutrirti “
cercai di essere il più distaccata e fredda possibile, ma la mia voce mi tradì
“ dopo andrò a farmi un giro “ rispose lui alzando le spalle per poi appoggiare un gomito sul bracciolo della poltrona
“ come sono arrivata qui? “ gli chiesi io sdraiandomi, e guardando il soffitto, non riuscendo a guardare lui senza pensare di saltargli addosso e riprendermelo
“ ti ho seguito dopo la nostra chiacchierata e ti ho trovata svenuta nei corridoi “
“ si, ho avuto un'esperienza extracorporale, ho scoperto tantissime cose e dobbiamo... “
“ io lo so', ero nella tua testa Amber “
quindi aveva visto tutto, aveva sentito i miei pensieri e le mie sensazioni, il brivido che avevo sentito quando Riccardo aveva preso le mie mani, niente a che vedere però con il fuoco che sentivo quando Sam mi guardava, mi toccava e mi baciava
“ siamo vecchi amici “ mi giustificai io senza nessuna motivazione
“ beh a me non sembrava “ disse con tono insolente, mi girai e rabbrividii a vedere la sua espressione dura mentre mi parlava, era arrabbiato
“ almeno lui non se ne é andato “ mi pentii subito di averlo detto, la sua espressione cambiò immediatamente, ora era sofferente, come la sua voce
“ pensi che non sappia di aver fatto una stronzata? Penso che non me ne penta tutti i secondi da due settimane a questa parte? “
“ potevi non andartene “

“ merda l'ho fatto mia sorella Am, pensavo che almeno tu avresti capito “ urlò lui alzandosi dalla poltrona, e a quel punto scattai anch'io
“ uno dei miei fratelli é disperso chissà dove, un'altro ci ha traditi, pensi che non sappia cosa voglia dire? “
“ ma tu non sei sola cazzo!! Io ho solo Katlin, è lei la mia unica famiglia “
Sam diede un pugno al muro con tutta la forza, creando una crepa, io sobbalzai sorpresa, mentre le sue parole mi trafiggevano come lame, e senza accorgermene una lacrima uscì senza permesso dai miei occhi, ma l'asciugai prima di subito, ma che cazzo?
“ l'hai già detto due settimane fa, e credo che tu ora, abbia ragione “ lui fece dei respiri profondi mentre io presi le mie cose
“ no aspetta Am, lo sai che non volevo dire quello che hai capito “
si lo sapevo, ma il fatto che stessi per piangere dopo anni in cui mi ero promessa di non farlo mai più, mi rendeva vulnerabile, dovevo andarmene ora, e così stavo per fare, prima che il mio braccio non fu fermato, prima che con la sua forza non mi fece voltare verso di lui, e prima che le sue labbra furono sulle mie, bisognose, morbide e allo stesso vogliose, proprio come le mie le nostre labbra e le nostre lingue si muovevano all'unisono, in una danza lenta e passionale, nella quale mi dimenticai di tutto, i dubbi, le preoccupazioni, sparirono, e per poco non dimenticai anche di respirare.

Ci staccammo dopo un tempo che a me parve infinito, per riprendere fiato, poggiai la fronte sulla sua e chiusi gli occhi, non potevo staccarmi da lui, non potevo lasciarlo andare di nuovo, era il mio destino
“ mi dispiace “ dissi io sospirando, mi sembravo ridicola, mi stavo scusando e non sapevo il perché e per lo più, dicevo una cosa, me ne convincevo e poi appena le sue labbra mi sfioravano mi dimenticavo di tutto e tornavo tra le sue braccia, sono un casino, ma almeno non ero sola,
“ per cosa? “
“ non ne ho la più pallida idea Sam, sul serio “

lui scoppia a ridere stringendomi al petto “ io faccio i casini e tu ti scusi, questa è il genere di relazione che mi piace “ poggiai le mani sul suo petto e lo allontanai un po', giusto per guardarlo negli occhi, e dandogli una pacca risposi
“ non farci l'abitudine, e poi non ti ho ancora perdonato, noi non abbiamo una relazione “
“ ah si? “
mi guardò alzando un sopracciglio ed io annuii, e lui mi baciò di nuovo
“ non vale cosi “ dissi staccandomi
“ sta funzionando? “
“ abbastanza “
“ allora vale “

 e le sue labbra si attaccarono di nuovo alle mie.
Ero in bagno di Sam da qualche minuto, ieri sera dopo che gli altri erano tornato gli avevo spiegato tutto, gli avevo mostrato la pagina del libro di Riccardo, e in più avevo trovato anche il suo anello di famiglia, ma evitai di indossarlo, visto che a Sam per poco non gli prese un infarto, anche se sono più che sicura che fosse impossibile, poi Katlin in qualità di strega aveva protetto la casa è il nostro territorio con un incantesimo così che solo chi fosse stato invitato sarebbe potuto entrare, e per farmi perdonare, da non so' cosa, avevo dormito con lui, ci eravamo stretti l'uno all'altra, baciarci, ma niente di più, chiusi l'acqua del lavandino, aprii la porta e sentii Sam mugugnare qualcosa di incomprensibile, mi avvicinai al letto, mi avvicinai a lui pensando che dormisse, invece mi ritrovai a cavalcioni sul suo corpo, e senza parlare mi baciò, non fu dolce, ma passionale, mi accorsi dell'effetto che gli facevo, ed un brivido di eccitazione mi passò per la schiena, eravamo entrambi in biancheria e sentivo tutto, Dio mi sembravo una sedicenne con gli ormoni a mille, o forse lo ero davvero?! Quando Sam mi passò la lingua sul collo, un gemito mi sfuggi dalle labbra, mentre dei brividi di piacere mi fecero muovere un po' su di lui
“ così mi fai impazzire ragazzina “ disse lui con la voce roca, in pochi secondi mi trovai con la schiena sul letto, non riuscivo a resistergli più, e, presa dal l'eccitazione gli allacciai le gambe ai fianchi, così da distruggere la poca distanza che ci divideva, i muovevamo all'unisono ma c'erano ancora degli inutili e sottilissimi strati di vestiti che ci dividevano, i nostri respiri si fecero più affannati, mentre Sam stava per mettermi una mano nell'elastico degli slip, qualcuno bussò alla porta, ci straccammo ancora affannati, Sam si buttò sulla parte vuota del letto imprecando e bestemmiando
“ chi è? “ disse dopo aver ripreso fiato
“ sono Katlin, posso entrare? “
“ NO! “
urlammo insieme, poi mi misi una mano sulla bocca mentre Sam iniziò a ridere
“ oh, Amber ci sei anche tu “
“ che vuoi Kat? “
gli chiese il vampiro continuando a ridere mentre io diventavo rossa come un peperone
“ mi accompagni tu a scuola? “
“ ci vediamo giù fra 10 minuti ok? “
“ ok, ciao Am “
“ ciao Katlin “
risposi io coprendomi fino alla testa con il piumone
 “ voi non andate giusto? “ mi chiese Sam raggiungendo mi sotto le coperte e piantandosi un ghigno sul viso
“ no, andiamo a cercare Malcolm “
“ io accompagno Kat e ti raggiungo ok? “
io annuii e lui continuò “ certo che è davvero strana tutta questa storia “ il vampiro si alzò dal letto infilandosi un paio di jeans
“ perché? “ chiesi seguendolo e iniziando a vestirmi
“ stiamo andando a cercare il tuo ex fidanzato, è un angelo ti sbava dietro regalandoti pagine di libri sacri e anelli, mi sento a disagio “
“ almeno il mio ex non ha rapito mia sorella per riavermi, e nessuno dei due è uno psicopatico “
“ touchè ragazzina “
io sorrisi aprendo la porta della stanza seguita da Sam
“ ci vediamo dopo allora “ dissi avviandomi verso la mia stanza
“ non dimentichi qualcosa? “
mi voltai di nuovo verso Sam e corso verso di lui baciandolo, ma ogni volta che le nostre labbra si toccavano scoppiava come un incendio, e lo dovetti allentare con la forza

“ ok, diamoci una calmata, vai da Katlin forza “
dissi ridendo, lui mi diede una pacca sul sedere poi scese le scale fischiettando mentre io entrai in stanza trovandomi le mie tre amiche sedute sul letto
“ ti prego, dimmi che avete fatto sesso “ disse Dakota inginocchiandosi con le mani a preghiera, io scoppia in una grossa risata
“ mi dispiace deludervi ma niente “

“ questa storia ti sta addolcendo troppo “ disse Samantha dandomi un bacio sulla guancia
“ e poi che palle Am, ma lo vuoi tenere a stecchetto? Ma non ce li hai tu gli intinti animali? “ disse Meredith per poi darsi il cinque con Dakota, e come se ce li ho gli istinti, peccato che ogni volta ce n'è una, mi limitai a sospirare e buttandomi sul letto poggiai la testa sul cuscino e sospirai.
  
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