Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Non essere indifferente!
Salva anche tu una tastiera da pazzoidi che
le massacrano scrivendo come disperate!
Non chiudere gli occhi, puoi salvare milioni di vite elettroniche
Non essere indifferente!
Salva anche tu una tastiera da pazzoidi che
le massacrano scrivendo come disperate!
Non chiudere gli occhi, puoi salvare milioni di vite elettroniche
2. sensazione
3. amanti
4. c'era una volta
5. immaginazione
6. viaggio nel tempo
8. presente
9. futuro
11. goffaggine
12. distrazione
13. colore
16. risata
17. pianto
18. dolore
19. felicità
21. luce
22. oscurità
23. scoprirsi
24. mare
25. stupidaggine
27. desiderio
28. religione
29. separazione
30. finire
#16. Risata
Paring: IchigoxRyou
Rating: verde
Ryou entrò di soppiatto in casa. Era ormai tardi ed era certo che i suoi abitanti dormissero da almeno un’ora.
Ma poi la sentì.
La risata argentina e deliziosa di un bambino, insieme a quella divertita di una donna.
Si levò la giacca e la poggiò su un mobile del corridoio, sbirciando dentro la camera da letto.
Luke era seduto sul letto con la bocca piena di biscotti, in modo uguale Ichigo.
Storse il naso: non amava le briciole nel letto e di certo la cara mogliettina non aveva risparmiato i biscotti di Keiichiro.
-Mamà!
Il piccolo Luke non aveva ancora tre anni eppure spiccava per intelligenza.
I capelli rossi erano disordinati e arruffati come avesse giocato da poco e gli occhioni enormi e azzurri erano luminosi di contentezza mentre afferrava la coda della madre, che muoveva in modo sinuoso sopra di lui facendo tintinnare il sonaglio.
-Femmo!- protestò Luke, ridendo.
Ryou sghignazzò e chiuse gli occhi, camuffandosi in Art.
Il gatto dal pelo grigio balzò sul letto, facendo trasalire Ichigo –Ryou! - urlò spaventata.
-Gatto! – Luke tentò di afferrare il gatto, ridendo e Ryou si fece acchiappare, facendo le fusa.
Luke rise.
Quella risata argentina gli riempì le orecchie, invadendo i sensi.
Dio, poteva essere più… felice?
Ichigo lo guardò con apprensione –Da quanto sei trasformano?
-Rilassati- miagolò.
Ichigo guardò l’orologio e Ryou alzò gli occhi al cielo, mutando nuovamente, ritrovandosi con la testa appoggiata alle gambette di Luke.
-Contenta ora?
Ichigo sorrise, scostando una lunga ciocca di capelli rossi dal viso –Molto.
-Papa’! Mi racconti la favola?
-Non l’hai addormentato tu? - domandò Ryou, sbadigliando mentre Luke gli puntellava la fronte.
-No, voleva aspettarti.
-E c’era bisogno di farti fuori tutti i biscotti?
Ichigo arrossì, dandogli un colpetto sul braccio –Forza, papà, racconta la favola a Luke.
Ryou scosse la testa e prese il bimbo in braccio, cominciando ad incamminarsi verso la stanza da letto del bambino.
Ichigo iniziò a sistemare il letto e sentì la storia del marito a stralci.
-C’era una volta una bella principessa…
…il principe corse fin sopra la torre, sperando di ritrovare la bella fanciulla…
Sbadigliò, appoggiandosi sul cuscino e chiudendo gli occhi e prendendo lentamente sonno, cullata dalla voce calda di Ryou.
L’americano rientrò in camera da letto dopo una ventina di minuti, trovando Ichigo raggomitolata sulla sua parte del letto e addormentata.
Sorrise intenerito, e dopo essersi cambiato si stese accanto a lei, sfiorandole appena la guancia con le labbra, attento a non svegliarla. Respirò a fondo il profumo di Ichigo, lasciando che l’odore della pelle della moglie lo accompagnasse nel mondo dei sogni.
**
FLUFF! FLUFF A PALLA XD
Sto ricadendo nella spirale senza ritorno ahahah
Dopo un po’ di silenzio eccomi qua con un momento molto famigliare di Ichigo e Ryou. Ultimatemene mi piace tanto pensare ai possibili figli delle varie coppie x3 avevo in mente pure un mezzo progetto ma boh… xD
Intanto ora sono calata anche nell’altro progetto, ovvero la ff scritta a sei mani con Ria e Hypnotic Poison (per chi volesse farci un salto… qui il link =P The Three Mewsketeers).
Ringrazio chi ha letto o speso due minuti per recensire <3 fa sempre bene ai cuori dei poveri autori vedere qualche recensione <3
E ora, a voi la prossima anticipazione:
#5. immaginazione
-Come….- la ragazza la fissò con gli occhi sbarrati e arrossì fino alla punta dei capelli –Sei un cretino!
L’altro rise di gusto, divertito dalla reazione –Oh, colombella, quanto sei puritana!