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Autore: unika    15/04/2015    1 recensioni
Sofia è sei anni che vive con il padre e la matrigna. Non sa cosa accade nel mondo dei vivi, suo padre non le dice nulla, è la matrigna che rivedendo nella figliastra se stessa per la prima volta è buona con i figli che il marito ha avuto con altre donne.
Persefone ogni volta che torna negli inferi le parla del mondo dei vivi raccontandole di quanto è bella la natura, ma senza mai parlarle degli scontri che ci sono stati negli anni. un giorno il padre le permette di uscire finalmente dagli inferi. alla sua prima uscita tutto le sembrava incredibile, ma mai quanto rivedere dopo così tanti anni il gemello che credeva morto, nonostante non l'avesse mai trovato fra le anime dei morti.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Gli Dèi, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo dieci
Nathaniel è impegnato a cambiare il vaso ad un fiore, intanto che io in silenzio lo raggiungo. Faccio piano e cerco di non far rumore. -ehi- esclamo vicino al suo orecchio. So rovescia per terra finendo coricato. -ehi- ricambia con un sorriso divertito. La sua espressione era buffissima, fra i capelli aveva un po'  di terra e ne era anche sporco in viso. Scoppiai ridere divertita -faccio così tanto ridere?- chiese tirandosi su e passandosi le mani fra i capelli per pulirseli.  -dovresti vederti... ahahah- stavo letteralmente per morire dal ridere quando ad un tratto Nathaniel con una mano piena di terra mi sporcò il viso. Istintivamente mi usci un grido. -pari- sghignazza divertito dalla mia espressione ammutolita.
Dopo un po' scoppio a ridere di nuovo anche io. Con gesti un po' goffi iniziò a pulirsi il viso, dopo poco lo imitai cercando di pulirmi. -sono ancora sporca?- chiesi  in tanto che mi stavo asciugandomi una lacrima nata dalle mie risate.
-si, spetta che faccio io- si avvicinò talmente tanto a me che sentivo il suo respiro caldo. Con un panno che aveva in tasca delicatamente mi tolse le ultime tracce di terra che erano rimaste. Tamponava un po' sulla mia fronte, poi passo il panno anche sotto l'occhio destro. -ecco fatto- mormorò fiero del lavoro. Vi bastò poco per perdermi nei suoi occhi. -grazie- il mio cuore ha preso a battere talmente forte che non so neanche se mi ha sentito.
-e io invece- -cosa?- domandai perplessa. -sono ancora sporco?- spiegò indicandosi il viso. Con le mani un po' incerta presi il panno che teneva in mano e con l'altra delicatamente gli scostai il viso, per vederlo meglio. -ne hai un po' qui- dissi iniziando a pulirgli un angolo del mento. I suoi occhi mi fissavano con una strana luce negli occhi, sembrava quasi fosse indeciso se fare qualcosa oppure no.
Feci per alzarmi ma Nathaniel con una mano afferra il mio viso e mi bacia. Le mie labbra contro la sua bocca perfetta. Inizialmente sorpresa dal suo gesto, mi rilassai un poco al contatto delle sue labbra morbide. Mi sembrava come se tutto ciò che ci circonda fosse sparito. C'eravamo solo noi due. -scusa- mormorò. Si alzò in piedi e un po' rosso in viso se ne andò via.
Senza neanche essermene accorta mi stavo sfiorando le labbra. Sentivo ancora il contatto delle nostre bocche. Il cuore non voleva calmarsi e la mia mente non faceva che pensare al bacio di Nathaniel.
-hai bisogno di una mano?- una voce femminile mi aiutò a tornare nella realtà. Alzai lo sguardo ed incrociai quello di una ragazza. Aveva lunghi capelli color del cioccolato con in mezzo delle treccine e anche due/tre piume, i suoi sembrava cambiassero colore dal, verde, marrone ed azzurro di continuo.
Mi porse una mano e mi aiutò ad alzare. -grazie...- -mi chiamo Piper. Io sono Piper Mclean figlia di Afrodite- si presentò con un sorriso dolce. -io sono Sofia di Angelo...- -...figlia di Ade, si lo so. Conosco tuo fratello Nico, mi ha chiesto di venire a cercarti- aggiunse subito senza permettermi di finire la mia presentazione. Tutto sommato sembra una brava ragazza, solo avrei voluto presentarmi da me. -ah, si? Come mai- chiesi seguendola -ha detto che vuole parlarti, ma non so di cosa- l'ascoltai, ma un idea mi fece fare dietro front. Tornai a dove Nathaniel mi aveva baciata. Mi chinai e presi il vaso che stava travasando, dentro c'era un magnifico giglio. Piper si girò  per cercarmi. -scusa avevo dimenticato questo- mi affrettai a spiegare. -te l'ha regalata il tuo ragazzo?- domandò con un sorrisetto malizioso. Sentii che le guance mi tradirono in un secondo infiammandosi di un rosso acceso. -m... Nathaniel no-n non è il mio ragazzo- bofonchiai cercando di nascondere il viso dietro al fiore. -ti ha baciata- fece notare, guardandomi  divertita. -eh? Si l'ha fatto- ammisi diventando ancora più rossa in volto e cercando di trattenere un sorriso timido che stava nascendo sulle mie labbra. -ti piace tanto vero- mi punzecchiò. A questo punto anche le mie orecchie erano rosse. Nella mia testa stavano frullando un sacco di idee, domande, immagini e pensieri. Tutti però mi portavano a Nathaniel  e quando penso esplicitamente a lui sento che il mio cuore inizia a martellare fortissimo. 
-Piper cos'hai detto a Sofia? Sembra una pentola pressione pronta ad esplodere- scherzò il ragazzo che dopo qualche giorno ho capito chiamarsi Leo Valdez. -niente- mi affrettai a dire con voce stridula. Accidenti, proprio ora io devo agitarmi. Nico mi raggiunse un po' preoccupato. -tutto bene?- questa volta per evitare di dover parlare annuii con un sorriso. -bene- sospirò sollevato, poi assunse un aria un po' agitata. -devo parlarti di una cosa Sofia, devi sapere...- -eccoli!!!!- lo interruppe eccitato Leo, saltando su una sedia indicando  due ragazzi e una ragazza che stavano camminando nella nostra direzione.
La ragazza ha la pelle scura e due occhi dorati che risaltano come due pepite d'oro fra la folta chioma di ricci color caramello che le incorniciavano il viso. Stringeva la mano ad un ragazzo robusto più alto di lei di almeno una spanna abbondante, con occhi scuri orientali e capelli neri corti. L'altro ragazzo  aveva un fisico più slanciato ma anche lui muscoloso. I suoi occhi sembrano due zaffiri che risaltano coi capelli di un biondo chiaro.
-Jason!- esclamò Piper correndo incontro al biondo, che la strinse in un abbraccio e la baciò. La ragazza con gli occhi dorati, appena posò gli occhi su Nico, fece un gran sorriso e sciogliendo la mano dal ragazzo asiatico corse ad abbracciare Nico. -fratellino!- esclamò tutta contenta stringendolo forte.
Fratellino... ci deve essere un errore. Com'è possibile? Nico mi lanciò uno sguardo un po' preoccupato. -ciao Hazel- mormorò dandole qualche pacca sulla spalla. Io ero totalmente ammutolita da ciò.
-ehi Frank! Ho perso un cacciavite al bunker 9 che ne dici trasformarti in un segugio?- esclamò Leo andando incontro al ragazzo asiatico. Frank per tutta risposta gli diede una pacca sulla schiena che per poco non fece cadere a terra -scordatelo-  ricambiando il sorriso scherzoso.
Beh... In realtà è normale che gli dei abbiano molti figli, ma mi ricordo che qualche giorno fa Nico mi ha parlato di un giuramento sulla Stige. Un giuramento fatto dopo la seconda guerra mondiale dove Zeus, Ade e Poseidone hanno giurato di non avere rapporti con donne umane. Giuramento che è star infranto ben due volte dato che Percy è qui con noi e lo è anche la cacciatrice di Artemide Thalia.
-loro sono semidei romani- mi spiegò Annabeth comprendendo che mi sentivo completamente confusa. -Jason figlio di Giove, Frank di Marte e Hazel...- si fermò li. Lasciando in sospeso la frase intuendo che avevo capito. Infatti è vero ho capito, solo... che è tutto così surreale. -io sono Hazel Levesque. Figlia di Plutone- si presentò lei porgendomi la mano e con un sorriso dolce.



Ehi!!! Un grazie alla mia prof di storia che ha accettato di spostare l'interrogazione alla prossima settimana :D
Grazie a ciò ho potuto rilassarmi un pò ed ecco il capitolo 10, buona lettura ;)
   
 
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