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Autore: Lilya    16/02/2005    2 recensioni
Segue “Nella mente e nel cuore”. Sasuke deve scegliere. Salvare Naruto e rimandare la tanto attesa battaglia con Itachi oppure ucciderli entrambi...quale sarà la sua scelta?
Genere: Malinconico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: La scelta

Titolo: La scelta

Autore: Lilya

Generi: Angst

Riassunto: Segue “Nella mente e nel cuore”. Sasuke è finalmente vicino a raggiungere il suo obiettivo, ma per farlo deve sacrificare la vita di Naruto. Quale sarà a sua scelta?

Protagonisti: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha. 

Rating: PG    

Disclaimer: I personaggi appartengono a Kishimoto Masashi.

 

 

La scelta

 

Arrivano momenti nella vita in cui bisogna fermarsi un secondo a riflettere. Ci sono momenti in cui viene spontaneo farsi delle domande, anche se la risposta non c’è. O se c’è, allora è ben nascosta ed è necessario cercarla a lungo. Questo è uno di quei momenti.

PERCHÉ IO?!?!

Come diavolo ho fatto a trovarmi in questa situazione?

No, aspetta…ok, questa la so. Riassumendo. Nell’ultimo villaggio in cui sono finito al seguito di Ororchimaru  e Kabuto ho scoperto per caso che Itachi si trovava nelle vicinanze. Potevo forse farmi scappare una simile occasione?

Ovviamente no.

È così che sono finito in questa maledetta foresta con Orochimaru e Kabuto alle calcagna, ben intenzionati a non lasciarmi combattere contro mi…Itachi.

La buona notizia è che sono riuscito a trovarlo.

La cattiva notizia è che più o meno nello stesso momento quei due hanno trovato me.

La pessima notizia è che Itachi non era solo: con lui c’era anche l’ultima persona al mondo che avrei voluto incontrare, soprattutto in quel particolare momento.

Naruto. Legato e imbavagliato, d’accordo, ma c’era.

Il risultato di tutto ciò?

Il caos più totale.

Per farla breve, Orochimaru e Kabuto si sono messi in mezzo tra me e mio fratello, poi è intervenuto anche Naruto, che aveva approfittato del casino per liberarsi.

Quello scemo si è messo a combattere con me e ci siamo allontanati dalla battaglia principale senza neanche rendercene conto. O meglio: io non mi sono reso conto che ogni mossa nel suo combattimento serviva soltanto ad allontanarmi da lì, da loro. Diamine, si è fatto furbo dall’ultima volta che l’ho visto. [Nota di Lilya: Lo stesso non si può dire di te…]    

Così siamo finiti a combattere sull’orlo di questo maledetto precipizio. Non so bene come è successo: forse è inciampato, forse gli è crollata la terra sotto i piedi… Tutto quello che so è che un momento stava davanti a me con il suo solito sogghigno volpino e il momento dopo stava precipitando. Mi è parso di sentire il mio sangue ghiacciarsi nelle vene, di essere come congelato sul posto… invece, a giudicare dalla bella posizione in cui mi trovo adesso, bene o male devo essere riuscito a muovermi. È stato talmente veloce che non riesco a ricordarlo, eppure non è stato abbastanza rapido.

E adesso sono qui, sdraiato a pancia in giù sull’erba mentre quell’idiota è ancora sospeso nel vuoto e l’unica cosa che gli impedisce di sfracellarsi sulle rocce di sotto è la mia mano stretta attorno al suo polso.

Restiamo immobili come statue, un po’ perché non possiamo muoverci e un po’ perché né io né lui riusciamo a capacitarci del mio gesto.

Silenzio. Io guardo lui e lui guarda me senza parole. Non abbiamo niente da dirci, no, ci sono fin troppe cose da dire ma non riusciamo a trovare le parole.

Dipende tutto da me, ora, e lui lo sa. Mai prima d’ora ci era capitato di dipendere così tanto l’uno dall’altro. Neanche quando lui si batté contro Gaara, durante gli esami dei Chuunin. Era diverso. In quel momento la mia vita e quella di Sakura dipendevano da lui, questo sì… ma sapevo che erano in buone mani, sapevo che finché lui avesse avuto fiato in corpo avrebbe continuato a combattere, che non ci avrebbe abbandonati.

Ma lui non ha alcuna certezza.

La cosa peggiore è che vale anche per me.

Non ho la più pallida idea di quale sarà la mia prossima mossa.

Se lo lasciassi andare, potrei tornare indietro e distruggere mio fratello. Se non lo lasciassi andare, Itachi mi sfuggirebbe ancora, proprio adesso che sono così vicino a completare la mia vendetta…

Che cosa devo fare?

Non posso fare entrambe le cose, ci ho già pensato: non mi basterebbero le forze, né il tempo, né il chakra…inoltre, lui cercherebbe di fermarmi.

Ma non voglio ucciderlo. Non così. Questo non è più uno scontro alla pari. È da vigliacchi, è un assassinio. E poi…sarei costretto a guardarlo negli occhi mentre cade.

Non sarebbe la prima volta che uccido qualcuno…ma quasi tutte le persone il cui sangue mi ha tinto le mani d’un rosso indelebile incontrarono la loro sorte in combattimento. Alcuni si batterono con onore, altri no, ma non è un mio problema. Di recente ho anche compiuto degli omicidi mirati per ordine di Orochimaru, ma ho sempre fatto in modo che il mio bersaglio trovasse una morte rapida e poco dolorosa. Quasi non si accorgevano di morire… ma qui non potrò fare lo stesso. E non potrò cancellare il suo volto dalla mia mente con altrettanta facilità.

Non importa. Non posso gettare al vento questi ultimi anni, non posso rinunciare al mio obbiettivo ora che ci sono così vicino. È troppo importante. Non ho scelta. Devo farlo.

Strano. Continuo a pensare che dovrei lasciarlo cadere, eppure le mie dita non si muovono, restano chiuse attorno al suo polso.

È a questo punto che faccio una cosa molto stupida, ovvero mi volto a guardarlo. Naruto ricambia il mio sguardo e semplicemente dice: << Mi fido di te. >>

Solo adesso mi rendo conto che sono solo io a tenerlo e che lui non ha cercato di aggrapparsi a me, lasciando completamente la sua vita nelle mie mani. Lo guardo e mi capisco con dolorosa chiarezza che sta facendo sul serio, che qualunque decisione io prenda per lui andrebbe bene. Scorgo anche una punta di rassegnazione, benché abbia cercato di mascherarla, e mi ritrovo a pensare che non è uno stato d’animo che gli si addice.  

Dannazione.

Maledicendo lui, i suoi occhi, Konoha, mio fratello, Orochimaru, Kabuto e anche Kakashi-sensei, allungo anche l’altro braccio e gli faccio segno di aggrapparsi anche con la destra. Pian piano riesco a tirarlo su quanto basta perché si aggrappi all’orlo del precipizio e lo aiuto ad arrampicarsi.

Ci allontaniamo di un paio di passi da quel bordo scosceso e poi crolliamo sull’erba fianco a fianco, esausti.  

La foresta attorno a noi è tornata silenziosa, non si sente più nemmeno l’eco lontana della battaglia. Ecco, lo sapevo che sarebbe finita così! Mio fratello mi è sfuggito un’altra volta!

Naruto mi tira un calcio in uno stinco, facendomi sussultare per il dolore improvviso. Prima che possa fermarlo, un breve lamento mi sfugge di bocca << Ouch! >>   

<< Ben tornato, bastardo! >> commenta lo scemo con il suo classico sogghigno.    

<< ‘Fanculo, scemo! Ti odio! >> Non posso fare a meno di sentirmi un po’ infantile.

Lo scemo si mette a ridere. Era tanto che non lo sentivo.

Pian piano la risata si spegne e lui si volta a guardarmi. << Non stavo scherzando, prima. >> mormora con assoluta serietà. << Io mi fido davvero di te… >> le labbra si curvano di nuovo in quel sogghigno che è suo soltanto. << …anche se non hai capito niente della vita! >>

Per un attimo rimango a bocca aperta. << COSA?! >>

<< Non fare quelle faccia, è vero. >> Mi risponde con la massima tranquillità. << Avrai anche un cervello geniale, ma se di tanto in tanto lo usassi… >> 

<< Senti, tu… >>

<< No, tu senti. >> Mi interrompe. << È ora che qualcuno ti dica un paio di cosette, visto che da solo non ci arrivi. >>

Incrocio le braccia e gli lancio uno dei miei sorrisetti di superiorità, quelli che l’hanno sempre fatto infuriare. << Avanti, scemo, sentiamo cosa non avrei capito. >>  

Anziché arrabbiarsi, lui procede tranquillamente: << Prima di tutto, se vai avanti di questo passo non riuscirai mai a battere tuo fratello. >>

<< CHE COSA?!?! >> Sono talmente furioso che la mia rabbia quasi mi soffoca. << Posso batterlo quando voglio. >>

<< No, non ci riusciresti. >> ribatte. << Risparmiami la tirata e rispondi: che farai dopo che avrai ammazzato Itachi? >>

Apro la bocca per dirlo e di colpo mi accorgo che non ho la risposta. Forse non c’è.

<< Vedi che non puoi ucciderlo? >> mi dice Naruto. << Hai sempre detto che vivevi per questo, ma una volta raggiunto questo obiettivo la tua vita non avrebbe più senso. Saresti peggio che morto. >> Non sta parlando a vuoto: lui sa come ci si sente se non si ha uno scopo. << Anche tu sapevi questo, almeno a livello inconscio. E puoi scommettere il collo che anche lui lo sa. >>

 Mi mordo un labbro. Odio ammetterlo anche a me stesso ma ha ragione.

<< In secondo luogo, mi domando come hai fatto ad essere così ingenuo da credere ad Orochimaru. >>

Alzo un sopracciglio. << Ingenuo? >> Dopo la mia defezione da Konoha, “ingenuo” non è esattamente un termine con cui mi aspetto di essere definito.

<< Sì, ingenuo. >>  ripete. << Riflettici un momento: Orochimaru vuole impossessarsi del tuo corpo per acquisire lo Sharigan – un’abilità che ormai solo tu e tuo fratello possedete. Ti avrà anche dato il potere, ma pensi davvero che te l’avrebbe lasciato usare? >>

<< Che vuoi dire? >> gli chiedo, anche se credo di sapere dove vuole andare a parare. Ma ho bisogno di sentirlo.

<< Difficilmente avrebbe potuto ottenere la tua abilità innata se tu fossi morto nello scontro con tuo fratello1. Pensi che sarebbe stato disposto a rischiare di perdere tutto in nome della tua vendetta?>>

Chiudo gli occhi e prendo un profondo respiro, chiedendomi come ho fatto a non capirlo prima. Tutto quadra, adesso. Che idiota sono stato. Naruto ha ragione, aveva ragione anche quando mi urlò contro che per mio fratello avevo perso la mia vita.

<< Hey, pensi che ce la farai a camminare fino a Konoha? >> dice d’un tratto col suo solito tono allegro.  << Perché io sulle spalle non ti ci porto… >> 

<< Konoha? >> mormorò confuso.

<< Già, Konoha. >> sorride. << Torniamo a casa. >>

Gli sono grato che abbia parlato al plurale – un noi che non c’è mai stato.

Ma che sarebbe stata la mia vita senza di lui?

Un brivido freddo mi scuote le membra. Non ci voglio nemmeno pensare.

Mi volto a osservarlo in silenzio, senza che lui se ne accorga.

<< Naruto? >>

<< Cosa? >>

<< Grazie di tutto. >> Non riesco a guardarlo in viso. << Mi dispiace. Perdonami. >>

Naruto sorride: << Non preoccuparti, è tutto a posto. >>

Non lo contraddico, anche se in realtà non è così. Mi sono appena reso conto di quanto lui ha fatto per me – mentre in cambio io sono sempre e solo stato capace a fargli male. 

Ma tutto questo adesso deve cambiare.

Di colpo mi sorge un dubbio assurdo…o almeno spero che sia assurdo. Di certo non può aver progettato tutto – o sì? Dopo tutto, fare scherzi è sempre stato il suo hobby preferito…

Meglio controllare. Mi volto su un fianco per vederlo meglio.

<< Naruto? >>

<< Cosa? >>

<< Prima, quando stavamo combattendo e sei caduto di sotto…non l’hai fatto apposta, vero? >>

Se mi dice di sì giuro che lo piglio a calci fino a Konoha, ‘sto disgraziato!

Anche lui si volta verso di me, con il suo ampio sorriso stampato in faccia e gli occhi che brillano come sempre. << Tu che ne pensi, Sasuke? >>

Ci penso su un secondo. Stavolta so la risposta.

<< Penso che preferisco non saperlo… >> brontolo mentre mi lascio cadere sulla schiena.

Accanto a me, Naruto scoppia a ridere e anch’io non posso trattenere un sorriso.

 

 

 

1: Non ricordo in che numero, comunque durante la missione contro Zabuza e Haku Kakashi aveva spiegato che i corpi dei Ninja traditori vengono distrutti perché eventuali nemici non possano carpire le loro tecniche e i segreti del villaggio… Orochimaru invece sembra proprio aver bisogno di possedere il corpo vivente di Sasuke per ottenere lo Sharigan, altrimenti non si spiega perché non l’abbia fatto fuori visto che sarebbe stato molto più rapido e molto meno problematico.   

 

*************************

 

Sasuke: E l’autrice?

 

Naruto: Sempre chiusa in camera sua a piangere.

 

Sasuke: Fa bene! Guarda che cosa ha combinato!

 

Naruto: Perché, che cos’ha questa ff che non va?

 

Sasuke: Siamo completamente OOC! La situazione è inverosimile, anche perché io non l’avrei mai fat…

 

Lilya (impugnando un grosso randello): COS’È CHE NON AVRESTI MAI FATTO TU?!?!?! 

 

Sasuke (sbianca): Niente, niente! Giuro!

 

Lilya: Sarà meglio…  A te la parte andava bene, Naruto-chaaan?

 

Naruto: Sì, sì…visto che ci faccio una splendida figura!

 

Lilya (con gli occhi a cuoricino): Per te questo e altro, Naruto-chaaan!

  
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