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Autore: pandina    15/04/2015    8 recensioni
Irlanda, un luogo magico in cui tutto può accadere.
Killian Jones cinico scrittore americano, è arrivato sull'isola per assistere alle riprese del film di cui ha scritto la sceneggiatura: La storia di una misteriosa creatura che vive negli abissi del lago e della giovane vedova che che tenterà di salvarla. Killian, la cui vita ha insegnato a non credere in nulla, rimane incantato da Emma Swan, la proprietaria, vedova con un figlio, della fattoria in cui alloggia. Bella forte e genorosa come una dea celtica,Emma s'insinuerà nel cuore dello scrittore, e il vento del cambiamento inizierà a soffiare
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Henry e Roland erano sulla riva orientale del lago, su una collinetta che lo circondava, a seguire le riprese del film. Erano affascinati dalle tante persone e dal dispiegamento di telecamere e altri sofisticati mezzi.

“Sei fortunato ad avere l'americano in casa” disse Roland al cugino

“In realtà non lo vedo mai, torna solo a dormire” Aveva visto lo scrittore uscire di casa di soppiatto, come se volesse evitare tutta la famiglia riunita in cucina per la colazione. “Credo abbia molto da fare...”

Per un po' i due ragazzi guardarono affascinati quel pezzo di storia, che si stava svolgendo sotto i loro occhi.

“Ci avviciniamo?” propose Roland ad un certo punto.

Henry esitò, ricordando come la madre lo aveva ammonito dal non disturbare assolutamente il loro ospite. Poi si guardò intorno, i prati erano pieni di curiosi, due in più non avrebbero dato fastidio.

“Suppongo non ci sia nulla di male” decise

Dieci minuti dopo erano arrampicati su una roccia a guardare ad occhi sgranati i movimenti di alcune persone attorno ad un lunghissimo rimorchio

“Guarda ! Stanno scaricando la Signora del Lago!” esclamò Roland eccitato, mentre tre operai scaricavano un enorme mostro marino in fibra di vetro.

Era enorme! Altissima! Ma tutta completamente sbagliata!

Henry non aveva mai detto a nessuno che lui la Signora l'aveva vista davvero... ci parlava anche, come si fa con un'amica....Ma si vergognava e Non voleva essere preso in giro o peggio.

“Questa non è la Signora!” disse serio

Il cugino lo guardò

“E tu che ne sai?” chiese

Hanry si morse il labbro,

“Lo so e basta” rispose un tantino alterato

“Immagino che le faranno anche sputare fuoco o fare sprizzare fiamme. Che idioti...”

“Cosa c'è di male nel fumo e nelle fiamme?”

La voce profonda alle loro spalle fece trasalire i due ragazzini

“Misericordia...” Mormorò Roland abbassando la testa.

Henry non era in grado di dire nulla. Si sentiva la faccia paonazza.

“Mi scusi signor Jones” disse con voce strozzata, pensando anche a cosa avrebbe detto sua madre.

“Non volevo offenderla”

“Figurati nessuna offesa, ma credevo che hai ragazzi piacessero gli effetti speciali come draghi sputa - fuoco ed esplosioni”

“Ci saranno esplosioni?”Chiese Roland. L'eccitazione gli aveva fatto perdere la proverbiale timidezza

“Verso la fine del film, quando gli scienziati cercheranno di portare via il figlio appena nato della Signora, per i loro esperimenti. I soldati faranno saltare delle cariche per distrarla. Il regista ha pensato che potrebbe essere una scena altamente drammatica”

“A me sembra solo crudele...” Mormorò Henry

Killian notò l'espressione seria del ragazzo

“La vita non è sempre fatta di zucchero e panna montata” osservò

“Questo è certo” convenne Henry cupo.

“Ma immaginavo che la Signora del film fosse più simile a quella vera”

“Immagino che tu l'abbia vista?” Disse Killian divertito. Decidendo che Henry doveva aver preso dal nonno, incrociò le braccia preparandosi ad ascoltare una storia del folklore irlandese.

“Sì!” Il ragazzo alzò il mento in un modo che gli ricordò Emma, e lo guardò dritto negli occhi.

“L'ho vista e non somiglia alla vostra creatura”

Killian si sedette accanto a Henry, attirandosi le ginocchia al petto

“Perchè non mi parli di lei?”

Il giovane esitò, poi si iniziò a descrivere in una maniera sorprendentemente dettagliata, la sua Signora e , contro ogni logica, Killian cominciò a domandarsi se le storie che aveva sentito, potessero essere vere.

Non che non credesse ai mostri. Nella sua vita ne aveva affrontati molti.

La differenza tra lui ed Henry Cassidy , era che i suoi mostri avevano sembianze umane. E nessuno di loro aveva posseduto la natura benevola della Signora del Lago.

“E' una splendida storia” disse lo scrittore quando Henry finì di parlare

“E' la verità” disse serio il ragazzo

“Non mettevo in dubbio le tue parole, stavo solo ripensando alla mia sceneggiatura, potrei rendere la creatura meno vendicativa, che ne dici?” Voleva davvero sapere la sua opinione

“Non credo sarebbe una buona idea. Se gli scienziati cattivi le vogliono portare via suo figlio, credo che lei reagirebbe. La mia mamma lo farebbe”

“Tutte le mamme sono così” mormorò Killian

Anche se non aveva avuto una grande esperienza di amore materno, non aveva dubbi sul fatto che Emma Swan , si sarebbe battuta come una tigre per il suo unico figlio.

“Anche la mia mamma dice che non permetterà mai a nessuno di farmi del male” disse Roland serio.

Ricordando la paura che il bambino aveva dimostrato la domenica precedente e il comportamento aggressivo di Will Scarlett, Killian temeva che fosse una promessa che Elsa aveva sentito il bisogno di fare al figlio. Ma temeva che fosse anche una promessa che non avrebbe potuto mantenere per sempre...

Ansioso di cambiare discorso, si alzò e disse.

“Allora, anche se questa creatura non corrisponde alla verità, vi piacerebbe andare a darle un'occhiata un po' più da vicino?”

Ovviamente i ragazzini non se lo fecero ripetere due volte.

Rimasero sul set tutto il pomeriggio.

Non volendo che Emma ed Elsa si preoccupassero, Killian aveva fatto telefonare alla sua assistente per rassicurarle. La donna aveva riferito che le due madri non avevano avuto nulla da ridire, ma la signora Swan non sembrava per niente entusiasta della cosa.

Henry mostrò vivo interesse per ogni cosa, e lo tempestava di domande, anche di tipo tecnico, il cugino invece rimaneva in silenzio osservando tutto ad occhi sgranati. Quando Killian con famigliarità gli mise una mano sulla spalla il bambino s'irrigidì. Comprendendo quella reazione fin troppo bene, lo scrittore non ritrasse la mano, ma la lasciò lì, aspettando che il piccolo prendesse confidenza e poco a poco Roland si rilassò.

“Sarà un film meraviglioso” sospirò Henry, mentre tutti e tre stavano tornando a casa in macchina.

“Ci stiamo impegnando. Ma a differenza dei polizieschi dove gli eroi e i cattivi sono definiti, nei fantasy è molto più difficile da rendere. É sottile il filo che divide un eroe dal trasformarsi in cattivo e viceversa

“Mia mamma dice sempre che non dobbiamo giudicare dalle apparenze”, annuì deciso

“Tua madre è una donna saggia” E molto bella, ma non lo poteva certo rivelare al figlio.

“Il nonno dice che è la ragazza più in gamba della contea! E la più bella! E che ci sarebbero un sacco di uomini felici di sposarla...ma io penso che... non tutti vorrebbero una donna con un figlio” Killian sentì avvicinarsi l'ovvia domanda e gli lanciò un'occhiata

“Io dico che ogni uomo, degno di questo nome, considererebbe un figlio, un'attrattiva in più”

“Davvero?” Il viso tondo s'illuminò

“Assolutamente” Credendo di sapere cosa ci fosse dietro quella conversazione, Killian decise di essere onesto fino infondo

“Se fossi interessato a sposarmi credo che mi piacerebbe l'idea di una famiglia già pronta”

“Ma non lo è? Interessato a sposarsi intendo...”

“No” Il tono di Killian fu gentile, ma fermo

“Non lo sono”

Henry lo fissò serio, poi si voltò verso il finestrino mostrando un improvviso interesse per i campi nebbiosi che sfrecciavano davanti al finestrino.

Jones si sentì un verme,ma dare false speranze sarebbe stato ancora più crudele.

Non poteva però lasciarlo così.

“Henry, mio padre morì che ero un bambino...” Non gli disse certo tutto ciò che gli aveva inflitto

“Quindi so bene quanto sia difficile crescere senza un papà”

“Come per il campeggio...” Sospirò Henry

“Il campeggio? “ lo scrittore non capì il senso della parola.

“Sì il campeggio padri e figli! Lo organizza la scuola” Intervenne Roland

“Ci vanno tutti i ragazzi, anche mio padre mi ci porta!” La felicità della sua voce era in netto contrasto con l'ombra passata sul viso di Henry.

Dannazione non sarebbe caduto in quella trappola

“Ti ci porterà David, vedrai” suggerì Killian speranzoso

“Il nono ha detto che lo avrebbe fatto, ma la mamma dice che ultimamente non sta bene e dormire fuori non migliorerebbe la situazione”

Lo scrittore si chiese perchè nei milioni di libri letti sull'Irlanda, nessuno menzionava che in quella dannata isola avrebbe potuto trovare sabbie mobili e trappole. Ma non trappole cattive, solo talmente tenere da far cedere anche il suo cuore indurito dalla vita.

“Quando sarebbe questo campeggio?”

“Tra due settimane” disse Roland

“Dal sabato mattina alla domenica sera. Ci fanno anche saltare la scuola!”

“Deve essere proprio importante allora.... “ borbottò quasi Jones

“Oh lo è! “rassicurò il giovane Scarlett

“Avevo detto ad Henry che avremmo potuto dividerci il mio papa, ma...”

“Che ne pensate di me? Potrei andare?” Quelle parole catturarono l'attenzione di Henry.

“E' un pezzo che non vado ad un campeggio e questo sembra divertente!” Osservò in tono casuale, che era eroico in un uomo che si sentiva affondare in una palude.

“Verrebbe davvero con me? Come un papà?”

“Come un amico” puntualizzò

“E sì , se tu mi vuoi, verrei volentieri” Gli occhi verdi del ragazzo luccicarono e Killian ebbe paura di dover affrontare un fiume di lacrime. Ma Henry Cassidy era come sua madre, un gran buon incassatore.

“Grazie signor Jones! Mi piacerebbe moltissimo andare in campeggio con lei” disse in tono formale.

E mentre i ragazzini iniziarono a fare progetti, Killian fu sorpreso di non trovare inquietante la prospettiva di un campeggio col figlio di Emma.

Oh sì, pensò con ironia, ricordando la premonizione avuta appena sceso sull'isola. Ci sono davvero draghi e coccodrilli, solo non aveva previsto che avessero le fattezze di un bambino di 10 anni.

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La luna nel cielo era già alta, quando Emma si fermò davanti alla porta di Killian e a giudicare dal ticchettio, lui era ancora sveglio e stava lavorando al computer.

Emma era consapevole che dopo quella mattina al lago, lui l'aveva deliberatamente ignorata e, pur trovando la cosa vagamente irritante, era grata del fatto che volesse mantenere le distanze, impedendole di fare quello, che continuava a ripetersi, sarebbe stato un grandissimo errore.

Chiuse gli occhi, le parve di sentire chiaramente nella testa le parole di sua madre:

  • - Gesù mio , una figlia così codarda mi doveva capitare! Entra avanti...-

“Zitta mamma...” sussurrò nel caso la madre la stesse davvero ascoltando.

Non era in vena di discutere né con i vivi tanto meno con le anime del cielo. Aveva avuto una giornata faticosa e particolarmente stressante. Era riuscita a discutere con Peter e Wendy e come se non bastasse suo padre era tornato con una Novità: aveva acquistato una lapide funeraria! Questa cosa le aveva fatto andare letteralmente il sangue al cervello! Sia per il gesto che per l'inutile spreco di soldi.

Ma David sembrava irremovibile.

E ora doveva affrontare lui, e la storia del campeggio.

Tirò un sospiro e bussò:

“E' aperto” disse la profonda voce maschile

Emma spinse l'uscio e si fermò sulla soglia, sentendo un tuffo al cuore nel vedere Killian, seduto a letto, nudo fino alla cintola. Aveva acceso il caminetto che c'era nella stanza e il fuoco della torba faceva scintillare la sua pelle.

“Scusami” Disse la ragazza, che avrebbe dovuto distogliere lo sguardo, ma come un bambino affamato davanti alla vetrina di una pasticceria, non ci riusciva.

“Non volevo interromperti”

“Solo un attimo, voglio salvare le ultime modifiche che sto apportando alla sceneggiatura. Ecco fatto!” e alzò lo sguardo verso di lei

“Henry dice che vorresti cambiare un po' la storia” Questo l'aveva sorpresa, ma l'americano si stava rivelando una sorpresa fin dall'inizio.

“Per la verità la sto solo riportando alla sua versione originale, la prima che avevo scritto”

Emma deglutì, esitando su ciò che doveva dirgli

“Volevo ringraziarti per aver fatto passare un pomeriggio così entusiasmante a mio figlio” sentiva la voce graffiarle la gola

“ Il piacere è stato mio. E' un ragazzino straordinario”

Sorridendo appena, ella annuì

“Lo penso anche io, ma non ha molto valore il mio pensiero, quale madre non pensa che il sole sorga e tramonti con suo figlio?”

Killian rise, e il cuore di lei perse un colpo.

Si chiese se si rendesse conto di quanto fosse attraente senza quel cipiglio.

Aveva un sorriso molto caldo, per un uomo che sembrava così poco abituato ad usarlo.

“Non essere modesta Swan. Hai fatto un lavoro straordinario con quel ragazzino. La maggior parte delle donne che conosco, sono molto più propense di te ad accettare un complimento.”

“Non ne dubito” Non sarebbe arrossita, no , no e poi no!

Qualunque cosa quell'uomo le avesse detto e in qualunque modo l'avesse guardata.

“Tuttavia credo che abbiamo già assodato che non sono come tutte le donne che hai conosciuto.

“Touchè”. Il sorriso svanì e gli occhi s'incupirono diventando quasi blu.

Incrociò le braccia sul petto e questo riportò Emma a distrarsi, pensò di pregarlo di rimettersi la camicia, ma se lo avesse fatto si sarebbe tradita.

“Volevo parlarti riguardo al campeggio”

“Ah” Lui inarcò un sopracciglio

“Non te la senti di affidarmi Henry?”

“No! Niente affatto” lei era sbalordita che lui avesse pensato una cosa simile

“E' solo che non posso permettere che ti disturbi così tanto”

Lui continuava a fissarla

“Non è affatto un disturbo. E se pensi che mi sia offerto di accompagnarlo, per conquistare punti agli occhi della madre...”

Emma quasi si offese

“Non penserei mai una cosa simile!” protestò lei

“ Bene. So quanto sia duro crescere senza un padre e come a volte ci si senta emarginati. Poi non ho ancora visto molto del vostro paese e questa sarà un'occasione per fare il turista” disse con noncuranza

“E naturalmente fare il turista con un gruppo di ragazzini di dieci anni è sempre stato il tuo sogno segreto.”

Emma non riuscì a resistere al piacere che provò, quando riuscì a farlo ridere di nuovo.

Sì Killian Jones era un uomo difficile, ma in un qualche modo suo figlio era riuscito a far breccia in quel muro che lui si era costruito attorno

“E va bene “ disse lui “Se devo essere sincero, avendo la possibilità di scegliere, preferirei andare in campeggio con te, dato che, pur non essendo il mio tipo, l'idea di dividere un sacco a pelo sotto le stelle, ha le sue attrattive. Ma non cercare secondi fini, non userei mai un bambino per arrivare a sua madre, tesoro. E poi come abbiamo detto entrambi, non sei il mio tipo”

“Certo,come potrei... una bigotta, antiquata ragazza di campagna...”borbottò lei

“Perchè non è così?” lui sembrava prenderla in giro.

Farlo ridere era un conto. Un altro era essere per lui continua fonte di divertimento,anche quando cercava di essere seria.

Emma si avvicinò alla finestra, appoggiò una mano sul vetro freddo e guardò nel buio.

“Sono sicura che la maggior parte delle donne d'America verrebbe a letto con te senza problemi” poiché lui non si curava di confermare una cosa così ovvia, lei gli lanciò un' occhiata. “Ma io non sono una che prende certe cose alla leggera!”

“Chissà perchè questo non mi sorprende”

Quando lui respinse la trapunta , Emma fu allo stesso tempo sollevata dal fatto che lui sotto portasse i jeans e turbata dal modo in cui il bottone di metallo era slacciato sul suo stomaco, dove si andava a nascondere una fitta peluria scura.

In due lunghi passi lui le era accanto.

Troppo vicino.

Emma fece per ritrarsi e si rese conto che agli occhi azzurri di lui non sfuggiva nulla.

“Fai bene a tirarti indietro” la voce era bassa e profonda, come il lontano sciabordio del mare

“Dopotutto una donna come te, sarebbe pazza a farsi coinvolgere da un uomo come me”

“Tu non sai nulla di me” Innervosita , ma decisa a non mostrarlo, Emma alzò il mento. Come faceva Killian a sapere che tipo di donna era , se non lo sapeva nemmeno lei? Dall'arrivo di quell'uomo in Irlanda, aveva l'impressione che un'estranea fosse scivolata nella sua pelle e avesse assunto il controllo del suo corpo ribelle.

“Come io non so niente di te” aggiunse

Killian strinse gli occhi, poi allungò una mano e affondò le dita tra i suoi capelli, tenendola prigioniera con lo sguardo. Lentamente si avvicinò, intrappolandola tra il vetro freddo e e il bruciore del suo corpo.

“E conoscermi sarebbe importante per te...” mormorò.

Non era una domanda, Emma rispose ugualmente

“Sì. Te l'ho detto non riesco a ...”

“A prendere il sesso alla leggera. Lo so” Lui continuò a guardarla per un lungo istante e proprio mentre Emma sentiva che stava per supplicarlo di baciarla, lui si allontanò

“E' tardi... so per esperienza che la vita in una fattoria comincia all'alba. E' meglio per tutti che tu vada a dormire” la sua voce era brusca e distaccata.

Qualsiasi altra donna si sarebbe offesa per un congedo così sbrigativo. Ma lei si rincuorò col pensiero che le aveva appena offerto un indizio sul suo passato.

Certo mai avrebbe immaginato Killian vivere in campagna, ma questo in un qualche modo la consolava, forse, dopotutto, loro due avevano qualcosa in comune.

“Buonanotte Killian” Il suo nome sulle labbra di lei aveva un suono fresco.

Si scostò per farla passare. Quando fu sulla porta Emma si voltò.

“Ti vedremo a colazione domani?”

C'era più che un'offerta di caffè in quella domanda. Emma lo sapeva e ovviamente se ne rendeva conto anche Killian.

Lui si grattò dietro l'orecchio

“Non posso fare promesse”

E di nuovo Emma capì , che non stavano parlando della colazione.

 

Eccomi!

Scusate! Ma ho avuto problemi, Efp non mi faceva pubblicare !

Passo dopo passo Killian si sta inserendo nella famiglia di Emma. Henry già lo adora e anche il piccolo Roland ne è affascinato.

Emma dal canto suo si sente confusa, ma allo stesso tempo l'attrazione per lui diventa sempre più forte.

Che dite, si presenterà a colazione il signor Jones?

Grazie di cuore a tutti, tutti, TUTTI!!

E come sempre mi farebbe piacere sapere le vostre opinioni,  e se c'è qualcosa che non vi sta piacendo.

Un abbraccio

Gra

 

  
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