Le
cose non vanno mai come credi
Un’altra notte ti svegli e ti chiedi
Se hai sbagliato per quella promessa
Se hai mentito per una carezza.
Sbuffò…quella notte non
riusciva proprio a prendere sonno.
Il motivo?
Sempre lo stesso da ormai
sette anni continui… James Potter!
E chi sennò?
Chi altro sarebbe capace di
ridurla in quel modo?
Chi altro sarebbe capace di
non farla dormire una notte?
Chi altro sarebbe capace di
farla soffrire così?
Chi altro sarebbe in grado
di superare la sua arroganza?
Chi altro… chi altro?
Erano queste le domande che
si poneva una dolce ragazza dai lunghi capelli color fuoco e due brillanti
occhi verdi… occhi di giada… che in quel momento scintillavano ancora di più
del normale poiché pieni di lacrime.
Finalmente… dopo sette anni
sudati per tenere duramente testa all’arrogante, buffone, strafottente, idiota,
deficiente, decerebrato, e chi più ne ha più ne metta, di James Potter, la
grande Caposcuola Lily Evans aveva ceduto.
Non era riuscita a resistere
oltre e, urlando tutto il suo disprezzo verso il ragazzo, si era lasciata
scappare qualche lacrima di tristezza.
Quel dannatissimo periodo
già abbastanza stressante per la scuola, più quel cretino di Potter, più il
grosso litigio con le sue due migliori amiche, Alice ed Angy, più la terribile
notizia che ha aperto le porte di questi giorni orribili dei suoi genitori che
si stavano separando, la stava uccidendo.
Si dette una piccola spinta
mettendosi a sedere sul suo letto a baldacchino.
Si stropicciò gli occhi non
perché assonnati, ma poiché pieni di lacrime e si guardò intorno osservando con
più attenzione i letti a baldacchino delle sue due migliori amiche con cui,
insieme ad Izzie, condivideva quella stanza nella torre di Grifondoro.
Scoprì i piedi dalle coperte
e, portandoli a terra, si alzò in piedi.
Il pavimento era freddissimo
e, immediatamente, con un colpo di bacchetta, si vestì ed uscì cosciente del
fatto che non avrebbe più preso sonno quella notte…