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Autore: alegna92    15/04/2015    1 recensioni
"Aveva visto quel treno partire molte volte e anno dopo anno portarsi dietro tutti quanti."
Era finalmente arrivato il suo turno. Hogwarts l'aspettava.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Aveva trascorso tutta la sua vita in attesa di quel giorno. Un giorno desiderato così tanto che era diventato il suo sogno più ricorrente.
Le era stato raccontato così tante volte, da così tante persone, che le sembrava di averlo già vissuto; ma allo stesso tempo era come se quei racconti non fossero mai abbastanza. Lei voleva il “suo giorno”, lei voleva finalmente provare sulla propria pelle quello che tutti raccontavano come il giorno che aveva cambiato la loro vita.
Aveva visto quel treno partire molte volte e anno dopo anno portarsi dietro tutti quanti.
Ma finalmente era arrivato il suo turno. Finalmente una calda mattina di agosto una civetta dall’aria snob picchiò con forza sul vetro della finestra. Le urla di gioia che ne seguirono informarono il resto della famiglia che madre e figlia avevano ricevuto una notizia sensazionale: “Papaaaaaaà, papà! È arrivata la letteraaaaa!”
In camera da letto un sorriso orgoglioso comparve sul viso del padre ancora prima che gli occhi si aprissero per dare il buongiorno al mondo. Dall’altra parte del corridoio qualcuno bofonchiava dalla propria camera, probabilmente irritato per la sveglia poco delicata appena ricevuta.

Quando tutta la famiglia si fu svegliata adeguatamente e si ritrovò in cucina, festeggiarono con una colazione degna del Primo Ministro. Per tutta la giornata gufi continuarono a sfrecciare avanti e indietro e la piccola di casa fu molto impegnata a rispondere a tutte le lettere.
Le settimane successive furono uno spasso. Finalmente era la SUA divisa che andavano a comperare, erano i SUOI libri quelli dentro la borsa che la mamma teneva in mano assieme a tutti gli altri oggetti essenziali, ma soprattutto era la sua bacchetta quella che stavano andando a comperare da Olivander!

Ricordava ancora la prima volta in cui aveva chiesto come mai il negozio si chiamasse Olivander se in realtà il nome del fabbricante di bacchette era Foster. Ricordava quando suo padre le aveva raccontato chi fosse stato Olivander ed era impossibile dimenticare il velo di tristezza nello sguardo del padre. Quella volta aveva esclamato a voce alta che quel nome le piaceva e che avrebbe chiamato così il suo primo animale domestico. Era riuscita a far sparire quello sguardo dal volto del padre che era improvvisamente scoppiato a ridere.

Arrivati davanti alla vetrina, la piccola corse dentro al negozio senza aspettare i genitori.
“Oh, buongiorno signorina! Finalmente la vedo senza lacrime sul volto, debbo immaginare sia arrivato finalmente il suo turno!”, sorrise gioviale il giovane signor Foster. Il proprietario non aveva ancora finito il saluto che si sentirono dei rumori dagli enormi scaffali ordinati.
La ragazzina sorrise arrossendo. Era consapevole del fatto che per molti anni l’aveva vista piangere come una disperata attaccata alle gambe di sua madre mentre supplicava di avere una bacchetta: “Buongiorno signor Foster!”
“Beh, i rumori che hai sentito sono le bacchette che desiderano conoscerti…vediamo un po’ quale sarà la tua!”
Dopo aver provato un paio di bacchette, il fabbricante trovò quella che più fremeva nello scaffale in alto. L'aveva udita muoversi con forza tra la scatolina sottostante ed il soffitto polveroso. Quello era l'angolo più silenzioso solitamente e succedeva di rado che una di quelle bacchette desse qualche segno. Era l'eredità ricevuta da Olivander, le bacchette rimaste invendute quando il negozio era stato chiuso. 
Alla piccola bastò sfiorare l’impugnatura per capire cosa intendesse dire il padre quando le diceva che la bacchetta le avrebbe parlato. Era come se l’avesse già impugnata e non se ne ricordasse, sembrava fosse fatta su misura per lei. “Quercia rossa, 10 pollici con cuore di fenice. Ragionevolmente flessibile. È una delle ultime bacchette rimaste senza padrone prodotta dal vecchio Olivander. Non speravo più nemmeno di riuscire a venderla. A mio parere è una delle bacchette più bizzarre che siano mai state prodotte!”
“È una Potter, mi sarei stupito del contrario!”, sorrise orgoglioso il padre.
“Le auguro un buon anno scolastico e una buona vita signorina Lily Potter!”
Lily sorrise e dopo aver salutato uscì tenendo tra le braccia la scatoletta con la sua adorata bacchetta nuova.
  
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