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Autore: TheDevil    16/04/2015    2 recensioni
Continuano le avventure di Jacques Offenbach.
Ritornato da Edolas Jacques avrebbe tutta l'intenzione di godersi un po' di tranquillità insieme alla sua gilda ma nemmeno un giorno e uno strano sogno lo sveglia nel cuore della notte.
E se questo sogno diventasse reale? Se si trattasse del suo futuro? Un solo mago potrebbe aiutarlo...
Genere: Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kana Alberona, Luxus Dreher, Mirajane, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Offenbach's Chronicle'
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Eccomi qua, dopo il prologo ecco il primo vero Capitolo della Storia... Un Capitolo che spiega qualcosa... Buona Lettura :D
 

Pagare le Conseguenze

 
Jacques attendeva fermo, disteso sul lettino, a petto nudo mentre la vecchiaccia lo stava riempiendo di incantesimi, nel tentativo di capire cosa non andasse.
Dopo aver quasi ferito Kana la prima volta e aver quasi distrutto la stanza la seconda in cui aveva dormito da solo, aveva deciso che avrebbe dormito da solo, nella speranza che la stanchezza avesse messo fine al sogno ricorrente: una speranza vana naturalmente.
Per una settimana aveva dormito poco o nulla e ogni volta sempre lo stesso sogno lo disturbava.
Polyuscha aveva deciso di concedergli la possibilità di visitarlo, probabilmente anche su insistenza del Master che vedeva uno dei suoi figli sempre più stanco e palesemente in difficoltà.
Adesso rimaneva immobile alla mercè della vecchia che continuava ad evocare incantesimi di guarigione mentre Jacques si sforzava a mantenere gli occhi aperti.
-Adesso puoi rialzarti e rivestirti.
Jacques eseguì meccanicamente le istruzioni, rimettendosi il suo maglione viola e aspettando la diagnosi della maga-medico.
-Non hai nulla che non va- disse Polyuscha quando finalmente Jacques si fosse risistemato
-Scusa, penso di non aver capito bene- disse Jacques.
-Invece hai capito benissimo razza di stupido- disse la maga inviperita -Dal punto di vista fisico non hai alcun problema.
-E allora perché faccio questi sogni?-
-Ho delle ipotesi, ma niente di più, perciò quello che dico deve essere preso con le molle. Tu sei un mago con un immenso potere magico, e il tuo corpo si è sempre abituato a essere sottoposto al forte potere magico: poi però hai deciso di sopprimere la tua magia e nel periodo in cui non l'hai avuta a disposizione il tuo corpo si è abituato a questa assenza, mentre adesso...
-Vuoi dire che la mia magia sta intossicando il mio corpo? Ma è assurdo!- urlò Jacques scattando in piedi
-Per quanto possa sembrare assurdo è l'ipotesi più verosimile che io possa fare vista la sequenza temporale degli eventi, e adesso VATTENE FUORI DA CASA MIA.
La maga dette queste parole impugnò la grossa scopa e l'abbatté sulla testa di Jacques che fu costretto ad abbandonare la casa.
Stava camminando verso la gilda, dove avrebbe potuto passare del tempo in compagnia, quando camminando nel bosco venne distratto da un piccolo ruscello che scorreva placido, così si sedette un attimo per ammirarlo, con la schiena appoggiata ad un albero.
In un attimo la stanchezza prese il sopravvento e Jacques si ritrovò con gli occhi chiusi
"Vieni da me, Liberami" le voci e il solito sogno si fecero subito sentire e Jacques cominciò a dimenarsi nel sogno e ad urlare.
-Jacques-sama, svegliatevi- una voce melodiosa fece sì che il sogno si dissolvesse e che Jacques aprisse gli occhi.
Davanti a lui c'era una maga vestita di blu e dalla carnagione nivea -Juvia- sussurrò il mago del TakeOver mentre la ragazza lo scuoteva.
-Jacques Sama si è svegliato finalmente, Juvia era preoccupata, Jacques-Sama stava urlando e agitandosi mentre dormiva-
-Cosa ci fai qui?- chiese Jacques dopo un istante in cui si diede un contegno.
-Juvia stava tornando da una missione e aveva deciso di tagliare dal bosco così Juvia ha sentito Jacques-Sama che urlava.
-Torniamo in gilda- disse poi Jacques avviandosi mentre la maga dell'acqua lo seguiva a pochi passi di distanza.
Camminarono in silenzio per un po finché Juvia non riuscì a fare una domanda:- Jacques Sama si è ricordato il nome di Juvia?- chiese la maga.
Evidentemente la sua propensione alla dimenticanza doveva essere leggendaria all'interno della gilda, poco da stupirsi se adesso Juvia si domandasse perché.
Jacques rispose :-E' perché hai il potere magico difensivo più forte che abbia mai visto, una qualità interessante-.
Continuarono a camminare ma questa volta fu Jacques a interrompere il silenzio che si era creato :-Posso sapere perché aggiungi il suffissi sama al mio nome? Se non mi sbaglio lo fai solo con il Nudista-
-Si chiama Gray-Sama rispose- Juvia gonfiando le guance - Ma Juvia non ti chiama così per lo stesso motivo, solo che hai qualcosa che intimorisce, così penso che sia appropriato per voi.
-Sei davvero una strana ragazza, Juvia- disse Jacques sorridendo per poi battersi una mano sulla fronte- Ah ma che sbadato, ho dimenticato una cosa da Polyuscha, devo tornare indietro, ah mi dispiace ma dobbiamo separarci qui, tu vai pure in gilda... Arrivo tra poco!
Juvia tentò di protestare dicendo che avrebbe potuto accompagnarlo, ma Jacques le ricordò che il suo amato la stava aspettando quindi la maga dell'acqua decise di seguire il consiglio di Jacques e di avviarsi in gilda.
Jacques fu circondato dal silenzio, ma non si mosse dalla sua posizione: anni di vita nei bassifondi gli avevano affinato i sensi e l'istinto: aveva sentito la presenza di qualcuno che lo stava spiando e adesso, attorniato da alberi aspettava che facessero la loro mossa.
Si aspettava dei cacciatori di taglie, invece davanti a lui, tra le fronde del bosco c'erano solo una decina di cavalieri runici.
-Jacques Offenbach?- chiese quello che appariva il capo, che ottenne un cenno del capo affermativo -venga con noi!- disse l'uomo, facendogli un semplice cenno.
Era molto giovane, anche più piccolo di Jacques e pareva credere che poiché indossava la divisa del concilio, il mondo fosse ai suoi piedi, cosa che naturalmente Jacques non poteva affatto accettare.
-Stai dando per scontato una cosa... Credi che ti seguirò senza- fece una pausa -"opporre resistenza"- disse sottolineando il concetto con le mani che si chiudevano.
-Prendetelo- disse l'uomo.
I dieci Cavalieri si lanciarono contro Jacques che però si ritrasse veloce come un lampo: era da parecchio che non combatteva utilizzando la sua magia, perciò decise di usare il suo TakeOver e di cominciare a colpire i suoi avversari in forma angelica: se il suo sogno era vero e fosse impazzito, era meglio farlo lì con degli estranei davanti che nella gilda.
La sua preoccupazione svanì come neve al sole quando si accorse che il controllo sul suo TakeOver era saldo come al solito e anzi in pochi colpi, tutti i soldati erano stesi al suolo svenuti: non voleva certo ucciderli, tanto che l'ultimo, quello che aveva parlato come comandante lo aveva preso per il collo e attaccato all'albero, tenendolo sospeso a trenta centimetri da terra, prima di stenderlo definitivamente con un colpo alla bocca dello stomaco.
Quando ormai erano tutti a terra Jacques si chinò sul suo corpo e cominciò a rovistargli nelle tasche, finché non trovò un foglio di pergamena arrotolato e sigillato, che spezzò senza troppi riguardi: era il suo ordine di Cattura
 
Ordine di cattura per Jacques Offenbach, accusato di aver favorito l'evasione di Gerard Fernandes
 
-Come diavolo hanno fatto a scoprirlo?- si chiese Jacques, possibile che nel suo accurato piano ci fosse stato un errore che non aveva considerato? Adesso il consiglio avrebbe voluto la sua prigionia.
Possibile che Gerard avesse parlato? Certo, magari non di sua volontà ma comunque adesso era compromesso.
Vista la fretta decise che invece di camminare alla gilda avrebbe volato via, e così fece trovandosi davanti alla porta di questa in pochi minuti, ci entrò attirando come al solito l'attenzione di tutti.
-Jacques, combatti con me- disse Natsu- catapultandosi verso di li lui; di solito, semplicemente si rifiutava con le parole, quel giorno invece, teso come una corda di violino, diede un pugno a Natsu che volava nella sua direzione, mandandolo a frantumare un tavolo e mettendolo KO.
-Il vincitore è Jacques, Aye- disse Happy, autonominatosi giudice di gara.
-Mira, c'è il master?- chiese Jacques, ignorando bellamente sia il gatto blu che il mago che giaceva svenuto.
-Nel suo ufficio- rispose Mira -c'è qualche problema?-
Ma Jacques non gli diede retta e letteralmente volò nello studio del Master dove questi era seduto alla scrivania, completamente nascosto dalle scartoffie che si accumulavano sulla sua scrivania, ma appena vide Jacques entrare, lo accolse con un sorriso.
-Benvenuto Figliolo, cosa posso fare per te.
Adesso che era davanti al vecchio le parole gli si bloccarono in gola.
-Lascio Fairy Tail- disse Jacques mentre il vecchio Makarov spalancava la bocca per la sorpresa e mentre qualcosa si incrinava nel suo animo      
 
Note Dell'Autore
Ecco spiegato il motivo del titolo... Questo apre un sacco di scenari possibili vero? E con Kana cosa succederà? Appuntamento al prossimo Capitolo 
   
 
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