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Autore: TheDevil    14/04/2015    2 recensioni
Continuano le avventure di Jacques Offenbach.
Ritornato da Edolas Jacques avrebbe tutta l'intenzione di godersi un po' di tranquillità insieme alla sua gilda ma nemmeno un giorno e uno strano sogno lo sveglia nel cuore della notte.
E se questo sogno diventasse reale? Se si trattasse del suo futuro? Un solo mago potrebbe aiutarlo...
Genere: Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kana Alberona, Luxus Dreher, Mirajane, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Offenbach's Chronicle'
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Buonasera a tutti Cari Lettori, non riesco proprio a rimaervi lontano, ecco perché oggi comincia la nuova storia della Serie Offenbach Chronicles, spero di riuscire a darvi un po di svago con questa storia.
Il primo Capitolo, è molto breve e funge anche da Prologo... Ma non tergiversiamo oltre: ecco il primo Capitolo.

Uno Strano Sogno


-Vieni da me... Ti sto aspettando!
Era davanti alla gilda ma c'era una luce soffusa e un silezio irreale, cosa stava succedendo?
Colto dalla paura più cupa, aprì la porta della gilda: davanti a lui, il peggiore spettacolo che avrebbe mai potuto immaginare: Cadaveri smembrati dovunque, corpi carbonizzati, pochi erano davvero riconoscibili: da un lato Mira, ancora in versione Satan Soul aveva uno sguarcio nel petto, Erza era riversata sul pavimento esanime, con entrambe le braccia staccate dal resto del corpo; altri due corpi erano stati impalati.
E di spalle, seduto su una pila di corpi, tra cui si vedevano quello dei Rajinshuu, c'era lui stesso, in versione Angel Soul che teneva sospesa Kana per il collo.
Angel Soul gli sorrise prima di torcere il collo della maga delle carte.
-Non lasciare che accada... Vieni da me... Io ti salverò.



-JACQUEESSS- una mano lo stva scuotendo, ma nell'oscurità, non sapeva dove si trovava, non aveva il minimo senso dello spazio o del tempo e il suo cervello gli diede l'ordine più semplice: Combatti o Fuggi.
In meno di un secondo e con un urlo ferino Jacques ribaltò la posizione, portando la mano destra al collo di quello che pensava fosse un aggressore, mentre con l'altra mano preparava un attacco magico.
Vagamente percepì che il collo era sottile e la pelle vellutata, ma fu la luce scaturita dalla sua altra mano a fargli recuperare un po' di lucidità.
-Merda Kana- lasciò subito andare il collo della maga delle carte  -Mi dispiace-
-Che succede, sono interi minuti che provo a svegliarti, dormivi come un sasso e all'improvviso hai cominciato ad urlare e ad agitarti.
Jacques  si rese conto che era sudato come non mai, che aveva il cuore che impazzito continuava a battere furioso, che era sudato come dopo una lunghissima corsa.
Kana lo prese per mano e lo costrinse a stendersi sul letto dove cominciò ad accarezzargli i capelli (tornatigli della lunghezza normale grazie a Lucy) senza dire una parola: non aveva senso chiedere a Jacques cosa gli era accaduto.
Jacques cominciò prima a pensare alla serata.
Avevano fatto festa alla gilda al suo ritorno da Edolas, bevendo e mangiando, aveva parlato con tutta la gilda e parecchi avevano cercato di fargli dire dove fosse sparito ma lui non ne aveva fatto parola con nessuno.
Ben presto la festa in suo onore era degenerata nella caotica festa in stile Fairy Tail.
Visibilmente brillo aveva deciso di tornarsene a casa dove si era spogliato e si era buttato sotto la doccia, rigenerando il corpo e lo spirito.
In tutta la serata non aveva visto Kana, gli mancava e aveva voglia di riabbracciarla.
Naturalmente il suo desiderio era stato realizzato, visto che non aveva nemmeno avuto il tempo di vestirsi prima che la ragazza si facesse viva bussando alla porta; aveva avuto il tempo di infilarsi solamente i suoi pantaloni neri.
Kana era entrata nel suo appartamente visibilmente ubriaca (Nessuno lo avrebbe mai detto) e gli si era fiondata tra le braccia.
Erano finiti a letto in meno di dieci minuti e si era addormentato come un bambino, fino a quel sogno.
-Kana- disse Jacques dopo aver ricostruito nella sua mente gli eventi della serata, ma non ottenne alcuna risposta perciò si voltò dalla sua parte, scorgendo che con gli occhi chiusi e il respiro regolare, si era addormentata.
Jacques non poté trattenere un sorriso tenero all'espressione della bella maga.
Si alzò per tranquillizzarsi, sottraendosi all'abbraccio della maga che mugugnò in segno di protesta.
Si era alzato per schiarirsi le idee ma davanti allo specchio del bagno, dove si era lavato il viso, vedeva solo il suo volto deformato da un ghigno d'odio e quella voce lontana.
Si impose di calmarsi: Alla fine era solo un sogno.  


Note dell'Autore
So che come introduzione è davvero poca cosa... E immagino che vi sorgerà la prima domanda: ma possibile che a questo poverino accada tutto in così poco tempo? C'è una spiegazione... Ma ve la mando al prossimo Capitolo... Buona Notte
   
 
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