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Autore: sana4ever    24/12/2008    2 recensioni
Naruto, viene informato del covo di Orochimaru e quindi della posizione di Sasuke. Decide di partire, e insieme a lui, si aggiungono Sakura, Sai, Kakashi, Kiba e Akamaru e infine Neji per il suo byakugan. Lo troveranno e...
Genere: Romantico, Triste, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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013 - Il ritrovo nel covo
Il ritrovo nel covo...

- Presentazione: Naruto, viene informato del covo di Orochimaru e quindi della posizione di Sasuke. Decide di partire, e insieme a lui, si aggiungono Sakura, Sai, Kakashi, Kiba e Akamaru e infine Neji per il suo byakugan. Lo troveranno e...
- Personaggi principali: Kiba Inuzuka / Naruto Uzumaki / Neji Hyuga / Sai / Sakura Haruno / Sasuke Uchiha
- Raiting: verde
- Pairing: SasuNaru / NejiKiba / SaiSaku
- Genere: commedia / triste (alcune parti) / romantico / comico
- Avvertenze: Yaoi / OOC
- Note autrice: premetto, che lo scontro tra Sasuke e Orochimaru non lo scriverò, ma scriverò come lo troverà Naruto e non so se saprò farlo decentemente.



Era un giorno come un altro a Konoha, da quando Sasuke Uchiha, l'ultimo erede dell'omonimo clan, aveva tradito il villaggio e si era schierato dalla parte di Orochimaru: ninja leggendario, nonché ex cittadino di Konoha.
Come era da molto tempo ormai, Naruto osservava il paesaggio dalla finestra nella sua piccola casa monolocale e sospirava al vento leggero che gli scompigliava i capelli biondi al suo passaggio.
Osservava le stradine di Konoha, brulicanti di ignari passanti del suo stato d'animo, ma poi osservava il cielo azzurro che rispecchiava i suoi occhi malinconici e il suo pensiero correva in un'unica direzione, verso un ragazzo degli stessi anni dai lunghi capelli neri come la notte, occhi scuri come la pece, con lo sguardo perennemente serio e fiero, ma con lui aveva dimostrato di non essere esclusivamente così.
Gli aveva dimostrato di saper essere anche un buon amico, quando lo aveva protetto nel villaggio della nebbia, contro Haku, facendo da scudo col suo corpo; gli aveva dimostrato che qualcosa poteva spaventarlo come quando erano all'esame per poter passare a chunin nella foresta della morte, quando Orochimaru li aveva sfidati e Naruto aveva scoperto che Sasuke era un comune mortale e anche quella volta, che lo aveva reso felicissimo dicendogli che gli sarebbe piaciuto combattere contro di lui, e il biondo, nel mentre che Sasuke doveva scontrarsi con Gaara, glielo aveva rinfacciato, facendolo sorridere.
Aveva anche scoperto però, che per colpa della sua ossessione per la vendetta, avrebbe sacrificato anche il suo migliore amico per ottenere il potere e finalmente sfidare il fratello Itachi vendicando il clan e i suoi genitori.
Naruto pensava sempre alle parole di Sasuke nella valle della morte prima di ingaggiare uno scontro senza precedenti tra due ninja del villaggio della foglia, addirittura migliori amici, quasi fratelli:
- Non è stato inutile fare amicizia con te. Anzi è stato fondamentale... -
Quelle parole gli riecheggiavano sempre nella testa e lo facevano star male, perché sapeva che le aveva dette solo per fargli poi capire che aveva fatto amicizia con lui solo per poterlo uccidere e ottenere il potere oculare.
Ma il ragazzo sapeva anche che non lo aveva ucciso perché forse qualche cosa la provava anche lui, nel profondo del suo cuore ormai intriso di odio e rancore, ma non era un sentimento forte come quello del contenitore di Kyuubi.
Il suo era completo, provava amicizia, rispetto, complicità ma anche... No, questo non poteva provarlo... Un ultimo sentimento che gli veniva in mente, lo faceva ridere, e si derideva pensando: ma cosa vai a metterti in testa. Tu sei un ragazzo. Lui è un ragazzo e ama Sakura-chan, la tua compagna di team, non te, quindi arrenditi, non tornerà mai indietro.
Con quei pensieri, chiudeva gli occhi e faceva scorrere le immagini dei suoi ricordi, tornando alle vecchie missioni, che comprendevano lui, Sasuke stesso, Sakura e Kakashi. Erano tutti insieme. Insieme, come una specie di famiglia unita. Più che unita.
Sospirò pesantemente ai quei ricordi felici che avevano segnato la sua memoria, ma si ridestò, quando due occhi scuri, comparvero come per magia davanti ai suoi, facendo indietreggiare e farlo cadere a terra, facendogli sbattere il sedere a terra e imprecò ad alta volte
- Miseria che male! Che cavolo... Che male... - e si alzò massaggiandosi la parte lesa e guardando dalla finestra, la persona che ora lo salutava con un sorrisetto più che falso
- Giorno Naruto-kun. Come stai oggi? -
Al ragazzo comparve una venetta pulsante, segno che poteva diventare davvero pericoloso e infatti...
- SAI!? COME TI E' SALTATO IN MENTE DI SPAVENTARMI COSI'?? SEI UN PAZZO DEGENERE!! - gli urlò contro, prendendolo in casa per il colletto della maglia nera che gli copriva mezzo petto, tenendo scoperto l'addome pallido.
- Scusami Naruto-kun... Non volevo spaventarti. Sono venuto a trovarti - rispose tranquillo mentre veniva scrollato fortemente dal ragazzo dalla pelle bronzea
- Le scuse stavolta non serviranno a farti uscire dalla mia ira! -

Sakura stava passeggiando tranquilla per strada, quando vide Sai, volare fuori dalla finestra di casa di Naruto, ma il moro, atterrò perfettamente in piedi e lei sbatté più volte le palpebre.
- Giorno Sakura-chan - la salutò con lo stesso sorriso che aveva usato con Naruto
- Giorno Sai -
- Come stai oggi? -
- Bene e tu? -
- Idem... Sai? Oggi sei carina -
- Perché di solito non lo sono? - domandò con una nota d'imbarazzo e arrossendo leggermente
- Ehm... Per niente - e sulla fronte della rosa, comparve una piccola venetta pulsante, come quella dell'amico biondo
- Ha fatto bene a cacciarti fuori -
- Perché mai? -
- Perché ora lo faccio anche io... - e gli rifilò un calcio che lo fece volare via
- Tutti con me ce l'hanno... Chissà perché... - si domandò appena atterrato.
Sakura, inviperita, andò a casa del suo migliore amico e bussò alla porta che gli venne aperta con un faccia simile alla sua ma appena notò la ragazza Naruto, si addolcì e le sorrise calorosamente e la fece entrare per poi preparare un tè e lo servì, facendo rilassare i nervi a tutti e due, e cominciarono a parlare tranquillamente del più e del meno finché non si misero a parlare di Sasuke, e Naruto si rabbuiò diventando triste, e Sakura, non volendo vederlo così, gli andò vicino e poggiò tutte e due le tazze sul tavolo per poi abbracciarlo come fosse una mamma con il proprio figlio, mormorando qualche parola di conforto che lo fece scoppiare in lacrime e singhiozzare.
Dopo essersi ripreso, Naruto allontanò leggermente la ragazza che gli domandò se stesse meglio e lui annuì affermativamente sorridendo tiratamente allora lei si allontanò del tutto, e si avviò alla porta avvertendolo che sarebbe andata da Tsunade e che se aveva bisogno, poteva trovarla là e lui le sorrise di rimando e la salutò. Dopo qualche minuto il ragazzo biondo, si alzò dal tavolo e stranamente si mise a lavare le due tazze per poi stendersi a letto e si mise a fissare il soffitto bianco. Si girò e rigirò nel letto ma quando si voltò verso il muro riprese a piangere e si rannicchiò su se stesso, raccogliendo le gambe al petto.
- Sasuke... Mi manchi tanto... Dove sei? - continuava a ripetere, ma smise di parlare e piangere, quando qualcuno entrò dalla finestra e atterrò sul pavimento con un sordo rumore
- Giorno Naru - lo salutò Kiba, in groppa ad Akamaru
Naruto sgranò gli occhi ma gli corse incontro, mentre lui scendeva dal suo fidato cagnoli... coff... cagnolone per poi abbracciarlo forte
- Che hai naru? E' da un pezzo che non ti lascia andare eh? -
- Kiba... Mi sei rimasto tu amico mio... Mi manca tanto - e il castano fece passare una mano sulla schiena di uno dei suoi migliori amici
- Avanti Naru adesso calmati. Io e Akamaru siamo qui, siediti e ne parliamo ok? - e il biondo annuì continuando a piangere, ma non più a singhiozzare.

Kiba, consolò per tutto il giorno Naruto, finché non vuotò il sacco e gli espresse tutti i sentimenti che provava e poi, gli fece poggiare la testa sulle sue gambe e il ragazzo finalmente si addormentò, dato che non dormiva da minimo una settimana, da quando i giro si era sentito che Sasuke Uchiha girava per i meandri di Konoha e dintorni indisturbato, ma furtivamente e in rare occasioni lo avevano notato.
Kiba sospirò e Akamaru sollevò il capoccione enorme e drizzò le orecchie, annusando l'aria, e Kiba lo seguì, sentendo un odore, che di solito in casa di Naruto non c'era, ma non arrivava direttamente dalla casa, ma dalla finestra e notò una figura entrare (qui nessuno usa le porte? xD ndsana) e posarsi sul pavimento, senza fare il minimo rumore.
Kiba si meravigliò che Akamaru non si era messo a ringhiare ma aveva riappoggiato la testa sulle zampe anteriori e si era rimesso a dormire tranquillamente e il ragazzo stava per estrarre un kunai, quando la figura si mostrò alla luce della luna che entrava dalla finestra allora si calmò e posò la mano sul letto
- Neji. Mi hai spaventato -
- Scusami - e gli si avvicinò, sedendosi anche lui - Come sta? - rivolgendosi a Naruto
- Potrebbe stare meglio... Bé, si è sfogato e finalmente addormentato. Ed eccoci qui - sorrise tiratamente, ma l'altro gli circondò le spalle e lo avvicinò di poco
- Anche tu devi dormire Kiba -
- Non posso... - e guardò Naruto tristemente
- Non ti preoccupare, facciamo così... - e si alzò, per poi, stendere Naruto sul letto e forzatamente, fece stendere anche lui - Veglierò io su di voi... Non preoccuparti -
- Ma... Ok... - e abbracciò Naruto che di rimando si accoccolò a lui e il castano si assopì mentre Neji, gli diede un bacio sulla fronte e si sedette su una sedia accanto al letto.

*** $$$$$$ ***

Il giorno dopo, il primo a svegliarsi fu Kiba con i primi raggi solari e guardò Naruto che ancora dormiva beatamente e sorrise, ma si accorse che Neji lo stava fissando e arrossì leggermente, per poi scostare Naruto e sedersi dandogli un "buongiorno" biascicato ricambiato da un gesto del capo.
Kiba si alzò e andò in cucina, per preparare qualcosa a Naruto che non fosse ramen e mentre era girato ai fornelli Neji si poggiò allo stipite della porta mettendosi a fissare la figura del ragazzo.
Si avvicinò e lo abbracciò da dietro mentre sentì il corpo dell'altro irrigidirsi e poggiò la testa sulla sua spalla, stringendolo di più a sè e Kiba si rilassò leggermente continuando a preparare
- Non devi preoccuparti così per lui... Se la sa cavare fidati -
- E tu da quand'è che ti interessi così tanto di me e Naru? - gli domandò sogghignando e come previsto lo prese in contro piede perché fu lui ad irrigidirsi
- B-b-bé ecco... Ho capito grazie a Naruto che non c'è sempre il destino a ruotare quindi... E' meglio che gli do una mano... -
- In che senso scusa? - e si rigirò nell'abbraccio per vederlo negli occhi chiari, che da un po' di tempo si era accorto che lo facevano morire ogni volta che li incrociava
- Che voglio dare una mano al destino e non aspettare che faccia da solo -
- Riguardo a cosa? -
Ci fu un attimo di silenzio, ma Neji lo cominciò a fissare intensamente e Kiba sgranò gli occhi dorati e deglutì ma li sgranò ancora di più, quando il ragazzo si avvicinò e lo baciò dolcemente e Kiba si ritrovò a ricambiarlo, ma il castano volle approfondire il baciò e lo sollevò leggermente, facendo passare la lingua sul labbro inferiore dell'altro che gli diede l'accesso, dando così vita ad un bacio passionale e ardente, che fece gemere entrambi, ma qualcosa li bloccò: l'entrata nella cucina di Naruto mentre accarezzava Akamaru e si stropicciava gli occhi assonnati
- Che succede qui? -
- Ni-niente Naru... Ehm... Torna di là a dormire - e gli si avvicinò
- Kiba? Perché hai le labbra gonfie? - e l'interessato sgranò gli occhi
- Ehm... No niente - e fece tornare Naruto a letto - Ora dormi ancora un po', fra poco è pronta la colazione... Non è ramen -
- Vabbè... - e appena steso ripartì a dormire e Kiba tornò in cucina sospirando e guardò Neji e Neji guardò lui.
Kiba aprì la bocca, ma la richiuse perché non sapeva che dire e si avvicinò al pianale dove stava lavorando massaggiandosi il collo stancamente e con imbarazzo cosa che fece sorridere Neji.
Il castano riprese a cucinare allora Neji, decise che si sarebbe andato ad allenare; si avvicinò a Kiba e lo girò leggermente, dandogli un bacio casto e gli disse un "A presto" sussurrandolo all'orecchio, cosa che lo fece rabbrividire e il ragazzo, appena sparito Neji, arrossì e abbassò lo sguardo.

Qualche ora più tardi...

Naruto si svegliò, e tornò in cucina come aveva fatto poche ore prima, trovando Kiba che sfogliava svogliatamente un rivista seduto al tavolo; il castano, sentendo un odore diverso dal solito alzò lo sguardo e incontrò gli occhi azzurri di Naruto e sorrise.
- Puoi anche andare a casa ora... Non preoccuparti... Sto bene - ed esitò a continuare - E... E grazie amico mio -
- Sicuro Naru? -
- Sìsì... Ora grazie a te sto benissimo - e gli sorrise apertamente, allora Kiba richiamò Akamaru e stavolta uscirono dalla porta, apertagli dal biondo
- Se hai bisogno non esitare a chiamare ok? -
- Grazie Kiba... - e appena i due uscirono richiuse la porta sospirando.
Naruto tornò nuovamente in camera e si mise a fissare il comodino accanto al letto, mentre aveva poggiato una mano sullo stipite della porta e con essa anche la testa; era indeciso se avvicinarsi e prendere una cosa che custodiva gelosamente oppure lasciare correre e andare a pranzare, dato che ormai era l'una del pomeriggio.
Decise di rievocare ancora una volta i vecchi ricordi, e aprì il cassettino chiaro del comodino. Ne tirò fuori una foto e si sedette stancamente sul letto.
Si mise a guardarla.
Raffigurava lui, con sopra la testa una mano del maestro Kakashi, mentre lui guardava alla sua destra con aria davvero arrabbiata.
Alla sua destra si trovava Sasuke, e in mezzo a loro due, si trovava Sakura, che sorrideva.
A quella foto, anche Naruto sorrise, ma era un sorriso triste e amaro.
La stava contemplando facendo scorrere un dito lungo e abbronzato sulla parte di Sasuke e si accorse che qualcosa aveva bagnato il vetro: era tornato a piangere involontariamente.
Ad un tratto sentì un rumore provenire dal bagno, estrasse un kunai dalla tasca e cautamente si avviò alla stanzina.
Arrivò e spalancò di scatto la porta e non credette alla sua vista, tanto che si sfregò gli occhi azzurri ormai rossi per le lacrime per capire se stava sognando, ma qualcosa, lo spinse contro la porta, facendola richiudere e qualcosa di freddo si posò sulle sue labbra.
Naruto dalla botta aveva chiuso gli occhi, ma ora che li aveva riaperti li sgranò all'invero simile.
Il suddetto oggetto che lo aveva spintonato, si allontanò e il biondo, a momenti non scoppiò in lacrime (tanto per cambiare >.> ndsana) (muori autrice! sei tu che mi fai fa ste cose >.< ndNaru) ma si trattenne a abbracciò un ragazzo dai capelli neri e occhi come la pece.
- Oh Sasuke! Sasuke! Sasuke! Sono così contento di vederti! - ma l'altro non si mosse - Sasuke? - e il moro lo scostò per le spalle, tirandolo fuori dal bagno e portandolo in camera e facendolo mettere sul letto
- Scusa non ho molto tempo, sono solo un clone d'ombra... In questo momento il corpo di Sasuke è senza anima, lo ha trasmesso a me, perché voleva parlarti... Non sai quanta fatica ho fatto per raggiungerti -
- Non capisco... -
- Ascolta attentamente queste parole: Sasuke vuole tornare a Konoha - e il cuore di Naruto perse un battito - Ma ha bisogno del tuo aiuto. Lo so che è strano ma è così -
- Ma di che aiuto ha bisogno? -
- Di te soprattutto - e gli si avvicinò, prendendogli le mani tra le sue - Ascolta. Lui sfiderà Orochimaru e tu, domani, devi trovarti a queste coordinate. E' il nascondiglio di Orochimaru - e il clone gli consegnò un foglietto, con sopra dei numeri - Devi trovare questo punto e qui, appena non vedrai nessun movimento, dovrai entrare. Hai capito Naruto? - e il ragazzo annuì automaticamente, guardando la bocca dell'altro aprirsi e chiudersi e gli venne l'istinto di spingerlo sul letto e baciarlo, ma anche questa volta si trattenne fortemente.
- E quindi... Sasuke è sicuro di battere quel mostro? -
- Esatto. Deve batterlo, se vuole tornare... Da te... - e Naruto sorrise abbracciando il clone, e stavolta ricambiò la stretta, ma dopo un po', lo scostò bruscamente.
- Sasuke voleva anche darti questo per darti prova che ci teneva che tu lo raggiungessi - e se avvicinò e lo baciò prima castamente, ma poi infilò la lingua nella bocca mezza socchiusa dalla sorpresa di Naruto e quindi lo fece diventare passionale.
Quando si staccarono ansanti e in cerca d'aria, il clone, poggiò la fronte su quella di Naruto che aveva chiuso gli occhi e lui sorrise alla scena
- Fidati che a Sasuke è arrivato forte e chiaro quello che provi - e Naruto sorrise timidamente e arrossendo leggermente - Scusami. Non vorrei lasciarti, ma il tempo è scaduto ricordati. Domani. Qui - e scomparve in una nuvola di fumo, mentre Naruto teneva ancora le braccia come se lo abbracciasse.

Naruto, rimase qualche minuto sul letto, ma appena si riprese, corse da Tsunade a parlarle di quello che era successo, omettendo ovviamente la parte del bacio.
- E così Sasuke, vuole che lo andiamo ad aiutare? Bé, direi che è un po' tardi per... - ma non finì, che entrò Kiba senza bussare a affiancò il biondo
- Mi ha detto Hinata che ti ha visto correre di fretta qui, quasi fossi impazzito. Sono corso subito - e dietro di lui, comparve Akamaru
- Grazie amico mio. Tsunade baa-chan, ho bisogno di andare ad aiutarlo. E' vitale per me. Dammi la missione e la porterò a termine. Te ne prego. Ma avrò bisogno di Sai, il maestro Kakashi e anche Sai - poi guardò Kiba - E anche Kiba e Neji, mi serve il suo byakugan... Ma soprattutto di qualcuno che possa escogitare un piano più che decente, e l'ho già chiamato. DI malavoglia ha accettato, ed è fuori dalla porta - infatti bussarono e dopo aver dato il permesso, dentro l'ufficio dell'Hokage, entrò Shikamaru sbadigliando sonoramente.
- Allora, Naruto, vedo che hai già in mente che fare... Direi che stavolta la missione te la posso anche affibbiare... - e la donna si alzò stancamente dalla scrivania, sovrastata da mille documenti - Ma bada bene... - gli disse avvicinandosi minacciosamente e puntandogli un dito laccato di smalto contro - Se tu, osi e sottolineo osi, portarmi a casa qualcuno ferito... Giuro che non te la farò passare liscia e ti farò ricadere la colpa su tutto quanto. Sono stata chiara? -
- Necessariamente ferito? Non solo salvi? -
- Bé, te lo concedo - e Naruto sospirò di sollievo
- Grazie. Non te ne pentirai - e uscì seguito dagli altri tre, considerando anche Akamaru, che mentre correva, prese in groppa Kiba.
- Sai dove andare Naru? - gli domandò Kiba davanti alla casa di Sakura mentre Naruto bussava
- Certo - e comparve subito la rosa e insieme andarono a richiamare anche gli ultimi tre ragazzi, anzi due ragazzi e un uomo.

*** $$$$$$ ***

Naruto, e il gruppo, raggiunsero il covo con un po' di difficoltà perché era nascosto nella vegetazione di una fitta foresta dagli alberi col fusto davvero grande. Shikamaru e Kakashi, escogitarono un piano per poter entrare nel piccolo edificio, ma saltò su Naruto, dicendo che lui sarebbe entrato per primo a controllare la situazione. I due si guardarono e diedero il loro consenso.
Naruto deglutì ma sentì un fragoroso rumore provenire dal covo e stava per urlare il nome di Sasuke, ma Kiba, lo fece atterrare faccia a terra tappandogli la bocca e dicendogli che non dovevano farsi scoprire rammentandogli che Sasuke gli aveva detto di aspettare finché i rumori non fossero cessati; Naruto chiuse gli occhi cercando di trattenersi il più possibile dal non urlare dalla disperazione che provava i quel momento, ma riuscì a dominarsi e a calmare i nervi, anche se era visibile che tremasse.
Kiba gli poggiò una mano sulla spalla e gli sorrise per fargli capire che non era solo e il biondo sospirò, per poi, sedersi con le schiena contro un tronco e cercò di rilassarsi del tutto mentre aspettava che il trambusto che si sentiva da fuori finisse.

Dopo due ore buone, il fracasso finì e Naruto si alzò in piedi di scatto pronto a scattare per soccorrere Sasuke, ma il piano era cambiato: prima Neji col byakugan attivato per vedere se erano state create trappole "anti-curiosi", per secondi Kiba e Akamaru col loro olfatto sensibile seguiti poi da Naruto. In un primo momento sgranò gli occhi come infuriato, ma represse la collera e accettò il piano.
Cominciarono a entrare.
Neji, notò che non vi erano trappole da nessuna parte e Kiba, non sentì l'odore del ragazzo ma i due, videro Naruto scattare velocemente davanti a loro e cominciò a urlare a squarciagola il nome di Sasuke nell'oscurità, perché tutte le luci erano saltate.
- SASUKE!! SASUKE DOVE SEI?! RISPONDIMI SE MI SENTIII!! - e continuò a correre, finché non vide un lumino acceso, per terra che fiocamente, per la poca luce che aveva illuminava un viso dalla pelle candida e i capelli ricadevano in avanti coprendone il viso.
- SASUKE! SASUKE! - urlò Naruto in preda alle lacrime di gioia miste a dolore per trovarlo in quello stato e il ragazzo sollevò il capo e notando Naruto cercò di sorridere più che gli era permesso dai muscoli ormai tutti indolenziti per il combattimento.
Naruto riprese a correre.
Era a pochi metri da lui, che inciampò in qualcosa di duro, che lo fece spiattellare al suolo facendolo imprecare.
Prese un lumino dalla tasca degli oggetti e illuminò intorno a sè, ma per poco non morì d'infarto: la cosa che lo aveva fatto cadere era la testa enorme di Orochimaru. Le sue proporzioni rispetto al normale erano esagerate, e volendo far luce sulla situazione prese un altro lumino che accese col primo e riuscì a fare più luce di prima, ma cominciò a tremare e si girò e cominciò a vomitare per l'orrendo spettacolo che aveva davanti: la testa enorme di Orochimaru era stata tagliata di netto, ed era a qualche metro dal collo lungo almeno cinque metri, che continuava col corpo che era assolutamente troppo grande per essere un corpo normale.
Naruto continuava a vomitare, ma riuscì a riprendersi e riuscì ad alzarsi con le poche energie.
Cercò il muro e lo trovò a tentoni e con le mani in avanti, ma proprio mentre scorreva, sentì qualcosa di più morbido e andò più in basso per sentire se continuava, ma mentre scorreva, qualcosa lo bloccò e lo scaraventò a qualche metro, e si ritrovò un bernoccolo in piena testa.
Mentre si riprendeva per la botta, Shikamaru accese le torce che bramava tanto Naruto e il biondo, sbatté più volte le palpebre, per abituarsi nuovamente alla luce e guardò nella direzione del suoi amici trovando Sakura con una venetta pulsante sulla fronte, e la mano ancora stretta a pugno in avanti.
Naruto sgranò gli occhi e capì di aver toccato qualcosa appartenente alla ragazza e cercò di sdrammatizzare la cosa ridendo, ma la cosa la fece infuriare di più, tanto che gli arrivò vicino a grandi falcate e lo prese per il bavero della felpa arancione e nera, ma il biondo si divincolò e andò affianco a Sasuke, tutto preoccupato, dimenticandosi del suo piccolo incidente.
- Sasuke? Sasuke? Come ti senti Sasuke? Rispondimi Sasuke! - andò chiamandolo il ragazzo sempre più forte
- Dobe... Ti sento miseria. Non urlare... - e notò che gli occhi di Naruto si inumidirono finché non scoppiò in lacrime e l'abbracciò
- Oh santo dio Sasuke! Dio sia ringraziato! - e lo strinse a se, ricambiato dal moro.
Sakura, voltò le spalle alla scena, rattristandosi e abbassò il capo rassegnata.
"Ho sempre saputo che tra loro due c'era qualcosa di più forte dell'amicizia, ma ho sempre cercato di non crederci. DI credere che a Sasuke interessavo io. Non ho fatto altro che illudermi e così illudevo anche Ino. Ci mettevamo a litigare per lui, per cercare di conquistarlo, ma lui ci ha sempre ignorate, perché aveva già il cuore occupato da qualcun'altro... E l'ho sempre avuta sotto gli occhi la fiamma che faceva ardere Sasuke. Accidenti a me, e al mio amore cieco e non corrisposto!" - pensò la ragazza e tirò un pugno nel muro quasi sfondandolo, ma la sua attenzione, venne catturata da Sai, che le faceva segno di avvicinarsi al gruppo.
La rosa si avvicinò e notò che Sasuke era più pallido di quanto non lo fosse prima e cominciò a preoccuparsi seriamente
- Sasuke? Sasuke? Sasuke? Rispondi teme! Non scherzare ti prego! ............. SASUKE! - urlò Naruto mentre teneva il ragazzo tra le braccia - Ti prego Sasuke... Sasuke smettila. Apri gli occhi. Non è divertente! - e prese a scrollarlo leggermente, e il ragazzo aprì stancamente gli occhi scuri, ma che in quel momento erano profondi ma vuoti
- Che c'è dobe? Non posso nemmeno dormire in pace? -
- In questo momento tu non devi dormire teme! Accidenti se ti addormenti rischi di non svegliarti più! -
- Almeno così non ti sentirei più urlare fastidiosamente... -
Per Naruto fu come un colpo al cuore quella frase e sgranò gli occhi azzurri pieni di lacrime per poi rimanere immobile, come se in quel posto ci fosse solo lui e nessun'altro, ma venne riscosso dalla voce di Sasuke
- Stavo scherzando dobe. La tua voce è l'unica che mi tiene qui... - e tossicchiò, mentre Naruto sorrideva.
Naruto guardò Sakura e lei guardò lui a occhi sgranati.
- Sakura? Sakura? Tu sei l'unica che può curare Sasuke... Avanti curalo... - le chiese il biondo come fosse un bambino di cinque anni che guarda la sua mamma chiedendogli di aggiustargli un gioco e Sakura spalancò maggiormente gli occhi verdi e indietreggiò facendo un segno di diniego col capo
- N-non posso farlo... Per lui... - e deglutì - Per lui non ci sono più speranze mi dispiace - e Naruto la guardò come fosse un essere non ben identificato
- Come sarebbe a dire? -
- VUOI FARMI SPRECARE CHAKRA INUTILMENTE STUPIDO DOBE?! CAPISCI QUANDO PARLO?! LUI ORMAI NON HA PIU' SPERANZE SANTO DIO! FICCATELO IN QUELLA TESTA QUADRA CHE TI RITROVI IDIOTA! - urlò la ragazza disperata e Naruto guardò Sasuke e il moro guardò lui sorridendo
- Siamo al capolinea dobe... -
- Cosa?! No! Sasuke... Tu non morirai! -
- Sì Naruto... Qui... Nel covo di Orochimaru. Non avrei mai trovato scenario migliore della mia morte -
- Tu non morirai sono stato chiaro?! -
- Shhh dobe... Shhh dobe... - e Sasuke accarezzò un guancia di Naruto con una mano sanguinante, mentre il biondo piangeva e andava incontro alle carezze.

Sakura, diede le spalle ai suoi compagni e iniziò a tremare.

Naruto abbracciò Sasuke
- Ti amo Sasuke -
- Ti amo Naruto - e il ragazzo ricambi la stretta con la poca forza che aveva

Sakura si mise a piangere, ma qualcuno le poggiò una mano sulla spalla; lei si voltò e incontrò il sorriso, stavolta sincero, di Sai.
- Sakura? So che sei un'ottima kunoichi... Provaci. Prova a curare Sasuke. Sono sicuro che qualcosa puoi fare - e la ragazza guardò i due, ma continuò a fare segni di diniego
- Non posso Sai... Non posso. Se Sasuke tornasse, io... Io... Starei male e... -
- Non è il momento di pensare a te ora. Guarda Naruto. Se perdesse Sasuke... Perderebbe tutto quello per cui ha lottato, tutto quello in cui ha creduto... E tutto quello che ha voluto amare e per cui era pronto a dare la sua vita - e i due si voltarono verso il biondo che stava tenendo Sasuke, tra le braccia, ma il moro non lo stava più stringendo e aveva il capo all'indietro.
Sakura, contrasse la mascella e digrignò i denti, per combattere la forza interiore che la spingeva l non curare Sasuke, ma riuscì a calmarsi e si avvicinò a Naruto.
- Spostati... Stendilo a terra... - e dopo un attimo di smarrimento Naruto ubbidì e poggiò Sasuke a terra e si scansò
Sakura, diede un profondo respiro e concentrò tutto il chakra che riusciva nella mani e piano piano, a poco a poco, riuscì a curare il ragazzo imponendosi di stare calma il più possibile e di non dare troppo chakra da una parte piuttosto che da un'altra.

Dopo cinque minuti buoni, Sakura si accasciò di lato, ma si resse da sola e prese a respirare profondamente per lo sforzo fatto.
La ragazza guardò Sasuke che rimaneva inerme e ad occhi chiusi, ma gli si avvicinò Naruto che prese nuovamente tra le braccia e dopo qualche secondo Sasuke aprì gli occhi e li specchiò in quelli di Naruto.
Naruto lo guardò, ma non si mise a piangere dal dolore, ma solo di gioia. Pura gioia.
Sasuke si lasciò cullare dall'abbraciò del ragazzo chiudendno gli occhi neri e portando una mano pallida ai capelli biondi e iniziò ad accarezzarli lievemente per far calmare il ragazzo, cosa che avvenne dopo poco.
Il contenitore di Kyuubi alzò gli occhi dal petto di Sasuke, in uno scatto si avvicinò a lui e posò le sue labbra calde sulle gemelle fredde, che oramai il colorito chiaro, della morte, stava lasciando il ragazzo per ridargli il pallore chiaro di cui era sempre stato padrone.
Sakura, si alzò barcollante, ma perse l'equilibrio, pensando di ritrovarsi a terra, ma un fulmine nero la sorresse appena in tempo
- Hai visto? Ce l'hai fatta Sakura... - e la ragazza alzò gli occhi
- Grazie Sai... Grazie - e si strinse a lui in un abbraccio caldo, protettivo e che la rendeva finalmente e veramente felice.

























SALUTI:
Sana: Ok... Dopo questa ho deciso di darmi all'ippica =_='''
Sasu/Tutti: Finalmente lo ha capito! Brava! *e applaudono*
Naru: Ma no è caruccia... *_*
Kiba: E io che so un bravo ragazzo ^^
Neji: E anche bono! *çç*
Sasu: Non quanto Naru... *çççç*
Sasu/Neji: *ççççççç*
Sana: Ok... So partiti, per il mondo sbavoso dei sbavosi... Saluto io...

OK! FINITA FINALMENTE! USCITA DI NOTTE!
Con un'idea malsana! Come vedrei bene io, la morte di Orociok, e Naru e Sasu che si ritrovano.... ^^ (mooooolto inventata ovviamente)

sana4ever
  
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