Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: OcchidiNiall    16/04/2015    3 recensioni
"Fai colazione?" mi chiede, come ogni mattina.
Ed io, puntualmente, le rispondo sempre nello stesso e identico modo, "no, mi sono seduta qui perchè aspetto che passi il taxi"
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ATTENZIONE: RAGAZZE, NON CENTRA NULLA CON LA SERIE TV. HO SOLO VOLUTO DARE ALLA MIA STORIA QUESTO TITOLO.
ENTRATE, NON VE NE PENTIRETE.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Niall's pov

Appena Sharon ha aperto la porta della mia camera, un brivido mi ha attraversato lungo tutta la colonna vertebrale. Le sorrido, ricominciando a leggere il mio solito fumetto di Superman. Nonostante io abbia vent'anni, continuo ancora a leggere i fumetti di quando ero un adolescente, penso che per leggerli non bisogna essere per forza un bambino o un quattordicenne.
"Tu!" comincia la rossa, avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
Okay, cosa le è preso?
"Cosa c'è ora, Sharon?" domando, sbuffando subito dopo. Quella ragazza è strana, non sai mai cosa gli capiti per la testa, un giorno è triste, un giorno è felice... dire che è lunatica è poco, secondo me.
"Mi hai fatto credere che io piacessi a Ed! E ora guarda, guarda come sono ridotta!" esclama incazzata nera, facendomi deglutire pesantemente. Sì, non nascondo di aver paura, insomma, quando è arrabbiata combina di tutto, perciò è difficile rimanere calmi.
"Allora, respira, calmati e raccontami" dico falsamente sereno, prendendola per le spalle e facendola distendere accanto a me, per poi abbracciarla e poggiare il piumone sopra i nostri corpi.
"E' che... Niall, Ed è fidanzato con Hayley, la ragazza di cui mi ha parlato" aggiunge, "mi sento così idiota..."
Io sospiro, accarezzandole il capo e baciandola. Mi dispiace davvero tanto, ma per quanto volessi non potrei dirle ciò che so. Ho promesso a Michael di non fiatare, perciò non posso. Che poi, non so molto, so soltanto che quei due hanno un piano e nient'altro. Perciò adesso, credo che questa "Hayley" faccia parte della loro astuta idea.
"Senti" inizio io, "che ne dici di andare al cinema oggi? Solo io e te, niente Michael"
Lei ridacchia, aggrappandosi alla mia maglietta e scuotendo il capo, "non mi da fastidio il tuo fidanzato"
"Sì, ma dobbiamo passare un po' di tempo insieme" rispondo, cercando di addolcirla e calmarla allo stesso tempo.





Non appena arrivati, parcheggio l'auto davanti al cinema, entrando subito dopo mano nella mano con mia sorella. A dire il vero non pensavo che questo nostro rapporto potesse crescere così tanto, insomma, siamo passati da perfetti estranei a perfetti fratelli che ora si tengono per mano. Tutto questo è davvero strano, ma se devo essere sincero, mi fa stare bene, mi piace sentire il calore della sua mano nella mia, come se io dovessi proteggerla da tutto e tutti, come se lei fosse la mia piccola bambina. Sorrido a questo pensiero e compro due biglietti per il primo film che verrà proiettato in sala.
"Sono dieci e cinquanta" mi dice la signora, allungando subito i due biglietti.
Annuisco e mi palpo le tasche del petto, cominciando a capire dove diamine ho messo il portafoglio.
"Sharon, dove ho lasciato il portafoglio?" chiedo allarmato, guardandomi attorno.
"Che ne so, forse l'hai lasciato in macchina" risponde, facendo spallucce.
Annuisco e le sorrido riconoscente, tornando in auto per cercare di aprirla, visto che è impossibile. Che diamine!
"Andiamo, su!" esclamo, spintonando le chiavi dentro il buco della serratura, "su, su!"
"Dai cazzo!" esclamo ancora incavolato, mordendomi il labbro inferiore e sbottando.
Le varie persone che sono lì mi fissano, alcune sussurrano ai propri figli di camminare veloce, "non sono un fottuto ladro!" esclamo ancora più forte, facendo girare dei vecchietti che non appena mi notano, vanno via allarmati.
"E che cazzo" continuo, "ti vuoi, porco cazzo, aprire?!"
Come se tutto ciò non bastasse, la serratura prende in ostaggio la cerniera del mio pantalone, facendola rompere completamente.
Mi guardo in basso e sospiro irritato, "ma fanculo"
Appena però, mi giro per tornare dentro il cinema, una signora anziana grida, "aiuto, mi vuole violentare!"
Mi sbatto una mano in fronte e mi avvicino ancora di più, tentando di calmarla, visto che non sono contento di ciò che sta dicendo, "signo-signora, si calmi" aggiungo, "non voglio violentarla, è solo un terribile equivoco"
"Aiuto, polizia, polizia!" esclama, lanciandomi la borsa "prendi i miei soldi, ma non prenderti la mia verginità"
Vergi- cosa?! Cioè, questa donna vuole farmi credere che non è ancora stat...- no, è impossibile. Scuoto il capo e mi mordo il labbro inferiore, cercando di trovare una soluzione a tutto questo, anche se ormai è troppo tardi, visto che la polizia è appena arrivata, circondandomi.
"Cosa volevi fare, ragazzo?" mi domanda un uomo, prendendomi i polsi e circondandoli con le manette.
Sbotto, "non volevo affatto stuprarla! E' un terribile malinteso!" continuo, "sono nel cinema con mia sorella, cercavo solo i soldi nella macchina!"
"Oh sì, nella macchina che volevi rubare! E chissà, forse tua sorella è solo una tua complice, mh?"
Oh per tutte le torte al cioccolato.
"Ma perchè?!" sbotto, "chiamatela, è dentro!"





Come è andata a finire? Oh semplice, ora io e Sharon siamo in gattabuia, con dei poliziotti alle calcagna che non ci lasciano un secondo.
"Possiamo avere dell'acqua?" chiede mia sorella, sbottando non appena l'uomo le dice di no.
"Oh bene!" continua, "sappi che è solo colpa tua, Niall!"
"Direi proprio di no, dovevamo solo passare una bella serata, tutto qua..." aggiungo, "chiamiamo nostra madre? Magari ci libera..."
Lei sembra pensarci, per poi scuotere il capo e sedersi accanto a me "no... quella è capace che manda nonna, fidati"
Io ridacchio, posandomi una mano sullo stomaco, "credo che forse è meglio rischiare... Niall secondo qui, ha fame"
Lei sbuffa e sorride, avanzando verso le sbarre della cella "potresti gentilmente liberarmi? Dovrei chiamare mia mamma... sai... per la cauzione"
Lui sembra pensarci, infatti la fissa "ok, ma fai in fretta"





Secondo me io ho la sfiga che mi perseguita... praticamente indovina chi è venuta a riprenderci? Oh, per caso hai detto "vostra nonna"? Benissimo, hai capito tutto della vita!
"Che ci fate qui?" domanda lei, avanzando verso la cella e sorridendoci dolcemente.
Guardo Sharon sbattersi una mano in fronte e scuotere il capo, girandosi poi dall'altra parte e guardare fisso nel vuoto. Credo proprio che questa situazione dovrò sbrigarmela da solo.
"Nonna, praticamente è successo un terribile malinteso! Dovresti pagare la cauzione per farci liberare" dico gesticolando e sperando che mi capisca.
"Se mi state prendendo in giro non mi piace per niente!" aggiunge abbastanza nervosa, "non è carino dare del cane ad un pubblico ufficiale"
"E che palle"
"La valle? No figlio mio, non siamo in una valle! Svegliati per dinci!"
Mentre impreco mentalmente, mi giro verso Sharon in cerca di un suo aiuto.
"Ti prego... non è semplice"
"Lo so caro, infatti non muoverò neanche un dito o finisce male, credimi"
Sospiro e chiudo gli occhi, massaggiandomi le tempie e cercando di trovare una soluzione per uscire da questo caos. All'improvviso però, mentre mi giro, vedo un fogliettino bianco che cade pian piano sul pavimento e, non appena vedo che il poliziotto che ci controlla è misteriosamente sparito, lo apro e lo leggo:"Sotto la finestra c'è un passaggio segreto, togliete i quattro mattoni e sarete sani e salvi.
- Un amico"





angolo autrice

Buonasera! Finalmente ho aggiornato. Ragazze scusate se ci ho messo un casino di tempo, ma ho avuto un casino di compiti e in piu' ho dovuto recuperare un casino di materie... ho seriamente paura di essere bocciata... anzi, questo fatto mi perseguita visto che i giorni ora diminuiscono a vista d'occhio. Ma vabbè, come state voi invece? Spero bene! (:
E che ne pensate di questo capitolo? Ahaha, io lo amo! Ha praticamente quel tocco di dolcezza e simpatia - credo -.
Alla fine sta a voi decidere. Mi scuso per non averlo fatto molto lungo ma capitemi. Spero di scusarmi con il prossimo.


Baci, Chiara x
  
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