Divento una coniglietta della Play Boy
Non so che ore sono, ma di sicuro è notte fonda, tutti i miei compagni di viaggio sono stati scortati alle cabine a cui dovrebbero corrispondere i loro genitori, però in versione romana.
Il Campo è deserto ma le torce sono ancora accese, io e Jason siamo appena arrivati all’infermeria, cerco Nico correndo tra le brande di ragazzi feriti per i combattimenti o allenamenti. Mi blocco appena vedo il figlio di Ade steso su un lettino in tela. E’ senza maglietta e nel torace non ha più la fasciatura, quindi le ferite sono ben visibili e profonde, ma il sangue sembra essersi seccato. Indossa soltanto un paio di jeans strappati.
Mi copro la bocca con le mani e vederlo in questo stato mi fa salire le lacrime agli occhi- Nico.- sussurro. Sento la mano di Jason appoggiarsi sulla mia spalla, sta osservando i graffi che la Chimera mi ha procurato- Vieni.- mi dice, prendendomi la mano. Prende delle garze e un po’ di disinfettante e ci sediamo l’uno di fronte all’altro, nel letto accanto a quello di Nico- Fammi vedere.- sfiora la ferita con le dita.
Gemo e stringo i denti- Ahi.-
Alza subito lo sguardo su di me- Perdonami.- prende la boccetta di disinfettante e ne versa un po’ sul braccio. Prendo tra i denti la stoffa delle spalline della canottiera per evitare di gridare per il dolore- E’ passato.- mi rassicura, poi inizia a fasciarmi delicatamente il punto insanguinato.
-Non sei arrabbiato?- gli chiedo, mentre mi fissa la garza.
-No. Sono solo… non so come mi sento, in realtà.- risponde facendo una smorfia.
-Addolorato? Distrutto? Come se sentissi un vuoto dentro?- provo ad indovinare.
-Più o meno.- mi osserva attentamente dalle scarpe fino agli occhi- Me la ricordi un sacco. Non mi fa sentire meglio starti vicino.- confessa.
-Io ho bisogno solo del vostro aiuto nella battaglia contro Gea e Crono, di cui Leo ti ha parlato nel Messaggio Iride, poi giuro che sparirò dalla tua vista.- prometto- Anche perché forse non sopravverrò, me lo sento.-
-No, stavo solo dicendo che… non voglio che sparisci e neanche che muori, è che hai i lineamenti del viso e il carattere simile al suo.-
-Ah. Grazie.- faccio un sorriso sforzato.
Il silenzio viene interrotto da un tossito di Nico, mi giro subito verso di lui e mi siedo sul bordo del suo letto- Ehi, Nico?- tossisce di nuovo e vedo le sue labbra colorarsi di un rosso ruggine. Sangue- Oh miei dei! Jason!-
Il figlio di Giove si china su di lui- Tranquilla, è normale. Con tutta l’ambrosia che gli avranno dato è normale che potrebbe tossire sangue, glie ne avranno dato un barattolo intero. Dopotutto una Chimera gli ha perforato il petto.-
Faccio un verso strozzato e prendo una pezza intrisa in una ciotola d’acqua sul comodino tra i due letti, gliela premo sulle labbra per pulirle e la rimetto al suo posto- Grazie, Jason. Tu va’ pure a dormire, sto io con lui.-
-Okay, buonanotte. Stai attenta.- mi dice e mi accarezza affettuosamente una guancia, poi esce dall’infermeria.
-Mu… Muriel.- sussurra Nico. Sono quasi emozionata nel sentire la sua voce di nuovo, gli passo una mano tra i capelli me mandarli all’indietro.
-Si, sono qui.-
-Ho fatto un sogno.- ha ancora gli occhi chiusi e riesce a parlare a malapena.
Rido felice- Che sogno hai fatto?-
-Sai quelle che indossano dei body rosa e delle orecchie da roditore, sempre rosa?- cerca di spiegare.
Io aggrotto le sopracciglia e storco la bocca- Ehm… le conigliette della Play Boy?-
-Si. Ho sognato che tu eri una di quelle e mi portavi le patatine fritte del Mc Donald’s al mio tavolo.- mormora, con una smorfia divertita- E quando camminavi c’era la canzone Single Ladies.- scoppio a ridere come una matta, mi fa male la pancia per quanto sghignazzo.
-Tu non sei normale!- sto ancora ridendo, anche lui prova a ridere ma la sua bocca si piega in un ghigno di dolore e tossisce. Io smetto di ridere- Stai bene?-
Annuisce e io gli premo ancora la pezza sulle labbra- Sai, ti ho sentito quando ero svenuto. Nell’infermeria della Argo II, intendo.-
-Oh.- dico soltanto, abbassando lo sguardo- Se hai sentito tutto ti sarò sembrata egoista.- confesso, ripensando a quello che gli dicevo. Di risvegliarsi per me, perché me lo aveva promesso che mi avrebbe protetto.
-Tu non sei egoista.- dice. Mi sfiora il mento con le dita e si tira un po’ su con la schiena, gemendo.
Gli tocco la spalla e cerco di spingerlo delicatamente giù- Non sforzarti.- consiglio, ma lui scuote la testa e si mette seduto. Respira affannosamente, e deglutisce- Ti fa male?-
-Si.- si morde il labbro per una fitta, io gli guardo il petto e nonostante la ferita lo trovo ancora tremendamente attraente. Si accorge che lo sto guardando e sorride, avvicinandosi al mio viso- Sei così bella.-
-La smetti di dirlo?- lo supplico.
Mi sfiora il naso- Non posso, sei tu che mi fai questo effetto.-
-Scusa.- dico, senza un preciso motivo. Lui scuote la testa sorridendo e mi bacia, lo guardo chiudere gli occhi. Mi prende il viso tra le mani accarezzandomi gli zigomi e io gli metto una mano sul petto, ma non nel punto ferito. Lo sento, Jason aveva ragione: Nico mi ama veramente. Riesco a percepirlo, non so spiegarmelo ma lo sento.
-Ti amo.- sussurra.
Io sospiro- Nico…-
-Ssh.- mi zittisce delicatamente con un altro bacio, poi si stende di nuovo sulla brandina e mi fa un po’ di spazio- Dormi con me?- io annuisco e mi stendo accanto a lui, cercando di non fargli male.
-Ho perso troppe persone nella mia vita.- dice dopo un po’, prendendomi la mano- Non posso sopportare di perdere anche te, okay?-
-S-si.- mormoro, insicura, stringendogli la mano a mia volta.
-Prometti di non lasciarmi anche tu.- sussurra.
-Te lo prometto, Nico.-
Nota d'autrice: Ma quanto sono carini Muriel e Nico?! ^^
Vi è piaciuto questo capitolo?
So che ho ricominciato a pubblicare dopo molto tempo, però vorrei rimettermi al paro con le recensioni, sareste così gentili di ricominciare anche voi a recensire di nuovo? Daaai! :D
Grace <3 <3 <3
p.s. ho pubblicato una nuova storia su The Maze Runner, è concentrata sulla mia OTP: Newtmas! Fateci un salto se volete ;)
Il Campo è deserto ma le torce sono ancora accese, io e Jason siamo appena arrivati all’infermeria, cerco Nico correndo tra le brande di ragazzi feriti per i combattimenti o allenamenti. Mi blocco appena vedo il figlio di Ade steso su un lettino in tela. E’ senza maglietta e nel torace non ha più la fasciatura, quindi le ferite sono ben visibili e profonde, ma il sangue sembra essersi seccato. Indossa soltanto un paio di jeans strappati.
Mi copro la bocca con le mani e vederlo in questo stato mi fa salire le lacrime agli occhi- Nico.- sussurro. Sento la mano di Jason appoggiarsi sulla mia spalla, sta osservando i graffi che la Chimera mi ha procurato- Vieni.- mi dice, prendendomi la mano. Prende delle garze e un po’ di disinfettante e ci sediamo l’uno di fronte all’altro, nel letto accanto a quello di Nico- Fammi vedere.- sfiora la ferita con le dita.
Gemo e stringo i denti- Ahi.-
Alza subito lo sguardo su di me- Perdonami.- prende la boccetta di disinfettante e ne versa un po’ sul braccio. Prendo tra i denti la stoffa delle spalline della canottiera per evitare di gridare per il dolore- E’ passato.- mi rassicura, poi inizia a fasciarmi delicatamente il punto insanguinato.
-Non sei arrabbiato?- gli chiedo, mentre mi fissa la garza.
-No. Sono solo… non so come mi sento, in realtà.- risponde facendo una smorfia.
-Addolorato? Distrutto? Come se sentissi un vuoto dentro?- provo ad indovinare.
-Più o meno.- mi osserva attentamente dalle scarpe fino agli occhi- Me la ricordi un sacco. Non mi fa sentire meglio starti vicino.- confessa.
-Io ho bisogno solo del vostro aiuto nella battaglia contro Gea e Crono, di cui Leo ti ha parlato nel Messaggio Iride, poi giuro che sparirò dalla tua vista.- prometto- Anche perché forse non sopravverrò, me lo sento.-
-No, stavo solo dicendo che… non voglio che sparisci e neanche che muori, è che hai i lineamenti del viso e il carattere simile al suo.-
-Ah. Grazie.- faccio un sorriso sforzato.
Il silenzio viene interrotto da un tossito di Nico, mi giro subito verso di lui e mi siedo sul bordo del suo letto- Ehi, Nico?- tossisce di nuovo e vedo le sue labbra colorarsi di un rosso ruggine. Sangue- Oh miei dei! Jason!-
Il figlio di Giove si china su di lui- Tranquilla, è normale. Con tutta l’ambrosia che gli avranno dato è normale che potrebbe tossire sangue, glie ne avranno dato un barattolo intero. Dopotutto una Chimera gli ha perforato il petto.-
Faccio un verso strozzato e prendo una pezza intrisa in una ciotola d’acqua sul comodino tra i due letti, gliela premo sulle labbra per pulirle e la rimetto al suo posto- Grazie, Jason. Tu va’ pure a dormire, sto io con lui.-
-Okay, buonanotte. Stai attenta.- mi dice e mi accarezza affettuosamente una guancia, poi esce dall’infermeria.
-Mu… Muriel.- sussurra Nico. Sono quasi emozionata nel sentire la sua voce di nuovo, gli passo una mano tra i capelli me mandarli all’indietro.
-Si, sono qui.-
-Ho fatto un sogno.- ha ancora gli occhi chiusi e riesce a parlare a malapena.
Rido felice- Che sogno hai fatto?-
-Sai quelle che indossano dei body rosa e delle orecchie da roditore, sempre rosa?- cerca di spiegare.
Io aggrotto le sopracciglia e storco la bocca- Ehm… le conigliette della Play Boy?-
-Si. Ho sognato che tu eri una di quelle e mi portavi le patatine fritte del Mc Donald’s al mio tavolo.- mormora, con una smorfia divertita- E quando camminavi c’era la canzone Single Ladies.- scoppio a ridere come una matta, mi fa male la pancia per quanto sghignazzo.
-Tu non sei normale!- sto ancora ridendo, anche lui prova a ridere ma la sua bocca si piega in un ghigno di dolore e tossisce. Io smetto di ridere- Stai bene?-
Annuisce e io gli premo ancora la pezza sulle labbra- Sai, ti ho sentito quando ero svenuto. Nell’infermeria della Argo II, intendo.-
-Oh.- dico soltanto, abbassando lo sguardo- Se hai sentito tutto ti sarò sembrata egoista.- confesso, ripensando a quello che gli dicevo. Di risvegliarsi per me, perché me lo aveva promesso che mi avrebbe protetto.
-Tu non sei egoista.- dice. Mi sfiora il mento con le dita e si tira un po’ su con la schiena, gemendo.
Gli tocco la spalla e cerco di spingerlo delicatamente giù- Non sforzarti.- consiglio, ma lui scuote la testa e si mette seduto. Respira affannosamente, e deglutisce- Ti fa male?-
-Si.- si morde il labbro per una fitta, io gli guardo il petto e nonostante la ferita lo trovo ancora tremendamente attraente. Si accorge che lo sto guardando e sorride, avvicinandosi al mio viso- Sei così bella.-
-La smetti di dirlo?- lo supplico.
Mi sfiora il naso- Non posso, sei tu che mi fai questo effetto.-
-Scusa.- dico, senza un preciso motivo. Lui scuote la testa sorridendo e mi bacia, lo guardo chiudere gli occhi. Mi prende il viso tra le mani accarezzandomi gli zigomi e io gli metto una mano sul petto, ma non nel punto ferito. Lo sento, Jason aveva ragione: Nico mi ama veramente. Riesco a percepirlo, non so spiegarmelo ma lo sento.
-Ti amo.- sussurra.
Io sospiro- Nico…-
-Ssh.- mi zittisce delicatamente con un altro bacio, poi si stende di nuovo sulla brandina e mi fa un po’ di spazio- Dormi con me?- io annuisco e mi stendo accanto a lui, cercando di non fargli male.
-Ho perso troppe persone nella mia vita.- dice dopo un po’, prendendomi la mano- Non posso sopportare di perdere anche te, okay?-
-S-si.- mormoro, insicura, stringendogli la mano a mia volta.
-Prometti di non lasciarmi anche tu.- sussurra.
-Te lo prometto, Nico.-
Nota d'autrice: Ma quanto sono carini Muriel e Nico?! ^^
Vi è piaciuto questo capitolo?
So che ho ricominciato a pubblicare dopo molto tempo, però vorrei rimettermi al paro con le recensioni, sareste così gentili di ricominciare anche voi a recensire di nuovo? Daaai! :D
Grace <3 <3 <3
p.s. ho pubblicato una nuova storia su The Maze Runner, è concentrata sulla mia OTP: Newtmas! Fateci un salto se volete ;)