IMPORTANTE: Con questo mio scritto,
pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione
veritiera del carattere dei Mcfly
(e degli altri personaggi della mia storia), nè offenderli in alcun modo.
Capitolo
13.
Giovanna’s
POV.
Quella mattina mi svegliai al suono
della mia fedele sveglia e finalmente dopo tanti, forse troppi giorni, una
lieve sensazione di apparente felicità mi colpì. Mentre stavo scendendo in
cucina per prepararmi un po’ di colazione, passai davanti la camera di Holly.
Aprii un poco la porta per osservare la piccola e vidi Tom, seduto per terra
con la testa appoggiata sul letto, dormire, con la sua mano intrecciata a
quella della piccola.
Sorrisi debolmente.
Poi richiusi la porta e mi diressi verso
la cucina.
Scesi le scale e arrivata nella sala mi
fermai ad osservare il grande albero di Natale che regnava lì dentro. Era
semplicemente perfetto, esattamente come quello che io e Tom facevamo tutti gli
anni, con tante decorazioni diverse le une dalle altre, dai mini bicchierini di
Starbucks a decorazioni rosse ed oro e tante palline
colorate.
L’unica amarezza era che quell’anno io non avevo partecipato alla
decorazione dell’albero.
Anche se le cose tra me e Tom non erano
ancora tornate al proprio posto, in quegli ultimi giorni, forse per via
dell’aria natalizia, Tom si era comportato diversamente con me.
Pochi giorni prima lo avevo trovato ancora
in piedi, mezzo sonnolente, ad aspettarmi, per parlare con me. Mi chiese come
era andata a lavoro e mi disse che lui quel giorno aveva portato la piccola
fuori a divertirsi con la neve. In realtà non parlammo così tanto, ma da quel
momento tra di noi c’erano stati (le rare volte
in cui eravamo assieme), dei piccoli sorrisi, dei momenti felici, come
la sera precedente, la Vigilia di Natale, che avevamo guardato tutti e tre la
televisione come non facevamo da tanto tempo.
Mi riscossi dai miei pensieri e andai in
cucina.
Era la mattina di Natale e quel giorno a
pranzo sarebbero venuti i ragazzi a mangiare da noi, quindi per quell’ora,
tutto sarebbe dovuto essere perfetto. Presi la mia solita tazza di caffèlatte e
mangiai qualche biscotto pensando a quello che mi mancava da preparare.
Gli antipasti erano pronti e anche il
pudding, mentre le lasagne e il tacchino dovevano cuocere in forno. Giuly
avrebbe portato il dolce. Pensai che in fondo non mi mancava moltissimo a
finire ciò che mi ero riproposta di fare.
Da più di un mese a quella parte ero
quasi sempre stata assente alle faccende di casa, e non solo. Ero stata anche
lontana dai miei amici. La sera del compleanno di Doug feci così tardi, che
quando tornai a casa, Tom era già andato a letto e la casa risplendeva da
quanto era stata pulita. Al contrario di quello che probabilmente era arrivato
a pensare Tom, quella sera avrei voluto esserci, soprattutto dopo che quella
mattina io e lui avevamo litigato a quel modo. Ma io dentro di me sentivo di
non star bene e non riuscivo neanche a recitare. Alex non aveva fatto altro che
riprendermi e dirmi che se ero lì dovevo concentrarmi al 100% per riuscire in
quello che stavo facendo. E quel giorno le riprese, per colpa mia, finirono più
tardi del solito.
Quando un mese prima mi avevano offerto
quel lavoro, non avrei mai pensato che la mia vita sarebbe cambiata a tal punto… era stato come un imbroglio da parte loro.
Ma in quel momento non mi andava di
pensare al lavoro, perché avrei avuto due giorni tutti per me da passare con
Tom ed Holly, e forse qualcosa in quei due giorni si sarebbe aggiustato. E
avevo deciso di invitare i ragazzi quella mattina da noi, per ritrovare un po’
quella serenità che in nell’ultimo periodo era sparita.
Guardai fuori dalla finestra e sorrisi
al cielo. Dei piccoli fiocchi di neve si stavano posando sul suolo ormai
bianco.
Un
bianco Natale,
non avrei potuto sperare di meglio.
Iniziai a preparare gli ingredienti che
mi sarebbero serviti quella mattina e sul tavolo, posai il necessario per
apparecchiare la tavola in sala.
Saremmo stati in otto. Oltre a noi tre
avevo invitato Giuly e Doug, Harry, Danny e forse sarebbe venuta Candy.
Si, Candy.
Non mi aveva dato un ok definitivo, ma
quando l’avevo incontrata il giorno prima, mi aveva dato qualche speranza di
pensare al meglio…
Appena
uscita dagli studi, il freddo aveva preso a congelarmi le mani e le guance,
così decisi di entrare in un bar, per prendere un caffè e rilassarmi un po’.
Quando
entrai mi guardai un po’ intorno, ma riconobbi subito quella figura longilinea,
bionda, con splendidi occhi azzurri color cielo che stava seduta ad un
tavolino, poco distante da una finestra.
Era
Candy.
Non
potevo credere ai miei occhi. Da quanto sapevo io, Danny in tutto quel periodo
non aveva trovato il modo per parlarle, e si era ormai quasi rassegnato,
credendo di averla persa definitivamente.
Mi
avvicinai a lei, cercando di essere il
più silenziosa possibile. Il suo sguardo, perso nel vuoto, era triste e
rassegnato.
‹‹Candy?›› provai in un sussurro.
Lei
alzò lo sguardo dalla tazza bollente di tè che teneva tra le mani e quando mi
vide notai una lieve sensazione di panico nei suoi occhi.
‹‹Hey
tranquilla, stavo uscendo da lavoro e ho deciso di prendere qualcosa di caldo.
Quando sono entrata ti ho vista, ed eccomi qua. Non mi manda nessuno››
‹‹Ciao Gi›› disse lei con un lieve sorriso, qualche secondo dopo.
‹‹Posso
sedermi?›› chiesi indicando la sedia.
‹‹Certo››
rispose lei gentilmente.
Mi
sedetti e ordinai un caffè al cameriere.
Seguirono
due minuti di silenzio, fino a quando il mio caffè non arrivò e io iniziai a
girare il cucchiaino nella tazzina.
‹‹Allora..›› iniziai con un po’ di timore ‹‹come
stai Candy? È veramente tanto che io e te non ci vediamo››
Lei
sorrise, ma nei suoi occhi quella tristezza persisteva.
‹‹Vorrei
poterti dire che sto bene Giovanna, ma non è affatto così. La mia vita va
avanti solo per un motivo, ma per tutto il resto non trovo il coraggio di
andare avanti.›› Mi guardò seria negli occhi ‹‹Come sta Danny?››
Sospirai,
sapevo che le mie parole l’avrebbero ferita, ma non potevo mentire a quella
domanda.
‹‹Non
sta affatto bene. So che non ne sarai contenta, ma lui è veramente a pezzi. Ne
ho parlato con Tom e mi ha detto che era entrato in depressione, ma che Doug
l’ha aiutato nel momento del bisogno. Si stava chiudendo in se stesso e non
parlava più con nessuno. Manchi tanto a Danny, lo sai?››
Dissi
a testa bassa.
‹‹Non
si capacita del perché te ne sei andata..››
Alzai
lo sguardo e vidi che i suoi occhi erano pieni di lacrime.
‹‹..E
nemmeno riesco a comprenderlo, visto che tu lo ami ancora.››
Lei
iniziò a singhiozzare e io le presi una mano.
‹‹Candy
sfogati se vuoi, se… se vuoi parlare io sono qui.
Terrò la bocca chiusa con gli altri. Non è che voglio sapere che cosa ti sta
succedendo, ma tu hai veramente bisogno di sfogarti con qualcuno, credo.›› Poi aggiunsi ‹‹Tu lo ami
sempre non è vero?››
Lei
annuì con la testa.
‹‹Lo
sapevo che rivedere qualcuno di voi mi avrebbe fatto questo effetto. Mi mancate
tutti tantissimo.. Tu, Tom,la piaccolina, Giuly,
Harry e soprattutto Danny›› disse fra le lacrime.
‹‹E allora perché?›› chiesi silenziosamente.
‹‹Vedi
Gi..›› prese un respiro profondo prima di iniziare il
suo discorso ‹‹Mi è successa una cosa. Ma.. Ma prima
che io mi accorgessi di quanto questa cosa fosse seria, era ormai troppo tardi
e io mi ero già legata a quella nuova sensazione di amore, che non me la sono
sentita di abbandonarla. Così sono andata via da Danny.››
Non
riuscivo a capire. Cos’era quella nuova sensazione di amore? Si era forse
innamorata di qualcun altro?
‹‹Hai
avuto una relazione con un altro uomo?›› chiesi non
credendo minimamente che lei avrebbe potuto fare una cosa simile.
‹‹No no!›› disse lei scuotendo la testa ‹‹Non
potrei mai farlo.. Lo amo troppo, veramente. Ma so che se lui sapesse quello
che mi sta succedendo, lui non capirebbe e non mi vorrebbe più con se. Quindi
prima di venire abbandonata da lui, ho preferito andarmene io, anche se so che
lo amo ancora.››
Probabilmente
vide che non riuscivo ancora a comprendere che cosa realmente le stava
succedendo, lei continuò.
‹‹Forse
tu, sei la persona che maggiormente può capirmi…››
‹‹Perché?›› chiesi con un sorriso, incoraggiandola a parlare.
‹‹Gi…
Sono appena entrata nella decima settimana di gravidanza. Aspetto un bambino›› disse con le lacrime agli occhi che stavano
scendendo sulle sue guance.
Quando
aveva pronunciato quelle parole i suoi occhi si erano illuminati di luce
propria.
Certo
che potevo capirla.
Quando
ero rimasta incinta di Holly, avevo provato una forte emozione, rendendomi
conto che lei era il frutto del mio amore con Tom.
‹‹Candy..
È una notizia meravigliosa! Oddio..›› sentivo che i
miei occhi si stavano inumidendo.
‹‹Una
notizia più bella non avresti potuto darmela. Ma non capisco, perché non l’hai
ancora detto a Danny? Che aspetti? È forse questo il motivo per cui te ne sei
andata di casa?››
Lei
abbassò la testa, lo sguardo di nuovo triste.
‹‹È
proprio qui il problema. Gi, Danny non vuole avere bambini.››
La
guardai con un’aria shockata.
‹‹Non è
possibile›› sussurrai, pensando a tutte quelle volte
che aveva giocato con Holly, e io avevo sorriso, perché ce lo avrei visto
perfettamente a fare il padre.
Ma
lei continuò.
‹‹Ne
parlammo una volta sola, mentre eravamo fuori un giorno. Vedemmo dei bambini
piccoli che giocavano in un parco e io sorrisi al pensiero di quanto mi sarebbe
piaciuto avere un figlio da lui, così entrai nel discorso, ma lui disse che non
era il caso, che non era una buona idea,
ed allora io capii che lui non avrebbe mai voluto avere dei bambini. O
che almeno non da me›› cercai di ribattere alle
parole che aveva appena detto, ma lei non me ne diede il tempo ‹‹E quando più di due mesi fa mi sono accorta di essere
rimasta incinta, prima di ogni cosa sono entrata nel panico, perché avevo
capito subito che non avrei mai avuto il coraggio di dirglielo, che sapevo
esattamente come l’avrebbe presa. Per un
solo secondo ho avuto il pensiero di abortire, ma poi mi sono vergognata subito
di me stessa, perché oramai sentivo che c’era qualcosa dentro di me che stava
crescendo, qualcosa di mio, del mio amore che provavo, e che provo, per Danny›› Si toccò
la pancia ‹‹E ogni giorno di più questa piccola
creatura mi aiuta ad andare avanti›› si asciugò una
lacrima che le stava scivolando lungo la guancia e poi guardò l’orologio ‹‹Oddio, ma è tardissimo! Mamma si preoccuperà se non torno
a casa›› Mi guardò e poi disse ‹‹Ti
prego Giovanna, non dire niente a nessuno, soprattutto a Danny, non voglio che
lui sappia. Spero di rivederti presto, passa un Buon Natale, ok?››
Feci
in tempo a bloccarla, prima che se ne fosse già andata.
‹‹Candy,
io non dirò niente a nessuno, però una cosa… Domani è
Natale e sono tutti quanti a casa da noi a pranzo. Ti prego, vieni anche tu.
Non sai quanto sarebbe felice Danny di rivederti. E anche tutti gli altr lo sarebberoi. E poi è un
giorno di festa, un giorno felice, non puoi perdertelo. Ti prego, pensaci. È
all’una, ok?››
Lei
sussurrò un lieve:
‹‹Ci penserò›› e poi uscì dal bar.
Rimasi
un po’ li a riflettere su tutto quello che mi aveva detto, non riuscendo a
capire come Danny non avrebbe voluto avere bambini da lei. Poi, quando fu
l’ora, andai verso casa.
Mi riscossi dal pensiero della sera
prima, quando Tom apparve dal nulla.
‹‹Sei pensierosa?›› chiese Tom appoggiato alla porta di cucina.
Sorrisi.
‹‹Un po’, ma credo
sia normale…›› dissi tristemente.
Lui si avvicinò a me.
Mi circondò la vita con le braccia e mi
diede un lieve bacio sulle labbra.
Poi mi sussurrò all’orecchio:
‹‹Buon Natale››
Poi aggiunse.
‹‹Vado a fare la
doccia, che non vorrei puzzare con degli ospiti a pranzo.››
Già se n’era andato e io ancora non
avevo capito che cosa era successo.
Dopo giorni, settimane intere che io e
lui non avevamo avuto un solo contatto, mi aveva baciata.
Un lieve bacio, niente di serio, ma il
cuore mi batteva all’impazzata e sentivo ancora quel suo tocco caldo sulla mia
schiena e le labbra pulsare.
Mi sentivo come se avessi baciato Tom
per la prima volta.
Forse in quel giorno veramente magico,
sarebbero successe delle cose meravigliose.
Appena finito di mettere le ultime cose
nel forno e aver apparecchiato la tavola con tanto di decorazioni natalizie,
svegliai la piccola Holly, che quella mattina, proprio come me, aveva ritrovato
il suo vero sorriso. Le luccicavano gli occhi come non mai e si vedeva da
lontano quanto era felice. Molto probabilmente non vedeva l’ora di scartare i
regali che Babbo Natale aveva portato per lei.
Quando fu pronta, con il suo vestitino
rosso di velluto, scendemmo assieme nella sala. Tom giocò un po’ con lei,
mentre io stavo finendo di preparare le ultimissime cose, quando il campanello
suonò.
‹‹Vado io!›› disse Tom.
Io rimasi in cucina a finire le mie
faccende.
Poco dopo una voce familiare invase la
cucina.
‹‹Ma Buon Natale Gi!›› disse Giuly.
Mi voltai e vidi che indossava un abito
simile a quello di Holly, tutto rosso e la stava tenendo tra le sue braccia
coccolandola. Inoltre tutte e due indossavano un cappello rosso natalizio come
quelli di Babbo Natale.
Sorrisi quando le vidi. Erano veramente
deliziose.
‹‹Buon Natale a te!
Doug?›› chiesi.
‹‹È di là che parla
con Tom›› disse lei con un tono di voce non
particolarmente felice.
Non capivo perché si fosse rabbuiata in
quel modo quando le avevo chiesto di Doug.
In fondo anche di quello che stava succedendo
a lei in quel periodo non ne sapevo niente, anche se tra lei e Doug non poteva
essere successo niente di negativo. Così azzardai:
‹‹Tutto bene vero?››
Lei sospirò.
‹‹Beh se devo essere
del tutto sincera, non va molto bene… Sono successe
delle cose che purtroppo ora come ora non posso stare a raccontarti››
guardò la piccola negli occhi e sorrise ‹‹Ma adesso
non è il momento di parlare di queste cose, no? È Natale e dobbiamo stare tutti
bene!››
‹‹Giusto›› dissi io,
cercando di non pensare a tutto quello che era successo in quell’ultimo
periodo.
Andammo in sala, dove i nostri uomini
stavano animatamente parlando tra di loro.
Dopo nemmeno cinque minuti suonò
nuovamente il campanello e quando andai ad aprire trovai Danny ed Harry,
entrambi con dei regali per la piccola. Li misero assieme a quello che avevano
portato Giuly e Doug e poi ci salutarono.
A quel punto pensai che ormai Candy non
sarebbe venuta, altrimenti sarebbe già stata lì, ma proprio quando stavo per
togliere il suo coperto, Danny mi chiese:
‹‹Ehy Gi, perché
avevi messo un posto in più?››
A quel punto rimasi senza parole.
Non sapevo proprio che cosa avrei dovuto
dire.
Ma proprio mentre stavo per inventarmi
una scusa poco plausibile, il campanello suonò.
‹‹Chi può essere mai
a quest’ora?›› disse Tom.
‹‹Non preoccuparti,
vado io›› dissi rimettendo i piatti al loro posto.
Mi avviai alla porta e quando aprii, mi
trovai davanti la Candy più splendente che avessi mai visto.
‹‹Hey alla fine
allora sei venuta!›› dissi con un sorriso.
‹‹Si mi sono decisa
alla fine›› disse lei abbracciandomi. Poi aggiunse:
‹‹Buon Natale… e questo è per la piccolina››
porgendomi un piccolo orsacchiotto peluche vestito da Babbo Natale.
‹‹Grazie non dovevi›› dissi ‹‹E Buon Natale
anche a te! Dai su entra››
Le feci spazio per entrare, e quando
arrivò nella sala, tutti gli altri si voltarono a vedere chi fosse arrivato.
Quando capirono, rimasero tutti di
stucco.
Dopo pochi secondi di silenzio vidi
Holly andare verso Candy:
‹‹Ccia?›› chiese dubbiosa.
Candy le sorrise, allora lei allargò le braccine verso di lei e poi urlicchiò:
‹‹Aww Cciaaa!!››
Candy la prese tra le sue braccia,
dandole un bacio sulla guancia, dopo di che anche Giuly si avvicinò a lei per
salutarla e lo stesso fecero Doug, Tom e Harry.
Guardai verso Danny, che non si era
ancora mosso dalla sua posizione e notai la sua espressione nel volto, tra lo
shockato e il meravigliato.
Aveva quasi le lacrime agli occhi.
Notai che Candy guardò verso di lui, e
lui, che forse non sapeva che cosa fare in quel momento, abbassò la testa.
Potevo ben immaginare che cosa potesse
passare nella sua testa in quel momento… “Che cosa ci faceva lì Candy? Perché non lo
aveva mai chiamato? Avrebbe voluto parlargli se lui avesse provato a farlo?”
Per quanto pensavo io, Candy era
riuscita a fare il primo passo.. e forse durante il resto della giornata, quei
due avrebbero trovato il modo di parlarsi.
*
* *
Buon Natale a tuttiiiiiiiiiiiii!!!!
Oh si. Ecco perché Candy se n’era
andata. Ma credo che tutte ci eravate già arrivate.
Spero che stiate passando una buona
giornata!
RubyChubb:
avevi proprio ragione. Candy è incinta! Però non potevo dirti che avevi
indovinato no? Altrimenti non c’era più il gusto di leggere.. per quanto
riguarda Tom.. Sono dispiaciuta di non essere riuscita a far capire bene che
cosa provasse veramente. Lui non voleva farsi da scudo con la piccola, ma
proteggerla dalla mancanza della madre.. e allo stesso tempo, farsi cercava di
farsi forza tramite lei, per non sentire neanche lui quel vuoto dato dalla
mancanza di Giovanna. Spero che adesso abbia reso un po’ più l’idea che dovevo
rendere due capitoli fa.. eheh. Spero che comunque il
capitolo di sia piaciuto!! E auguroni ancora!
x_blossom_x:
Alla fine abbiamo sbagliato capitolo! Che grandi! Il sermone era perfetto *.* e
hanno pure un po’ parlato, visto? E dai su, che piano piano
si risolve tutto _occh. Grazie mille cara! E tanti auguroni!!!!
Tsumika83:
ma io mi shocko quanto voglio! Eheheh! Ancora di più
perché fai la brava lettrice e recensisci ahahah! Ora
mi picchia, me lo sento _occh momento così delicato? Tsumikaaaaa (mantiene l’anonimato) non si spoileraaaa!! Ahahah! Haroldo! Oh hai visto? È anche qui!! Ahah.
Ok me ne vado. Auguroni e buon viaggio *.*