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Autore: InoHaruna    17/04/2015    1 recensioni
Paolo sta con Karla.
Elisa sta con Adrian.
Due coppie, quattro persone e tanti segreti e bugie.
Paolo ed Elisa si vogliono, si devono vendicare per il torto subito. Il tradimento.
E non c'e` niente di peggio di due fidanzati traditi che decidono di unirsi per vendicarsi di quelle persone che una volta amavano con tutto il cuore...
///
Attenzione: Il rathing potrebbe cambiare!
Questa storia e` dedicata a tutte le persone che hanno subito un tradimento.
Buona lettura :)
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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Capitolo 1.
Elisa
 
 
- L'amour est quelque chose d'abstrait. – L’amore e` qualcosa di astratto, leggo piano il titolo del nuovo libro acquistato mentre abbasso il finestrino dell’auto per un po` d’aria fresca che mi sventola i capelli. Subito il mio sguardo si posa sul ragazzo seduto al mio fianco intento a guidare l’auto. Adrian.
E` proprio vero, l’amore e` qualcosa di astratto, come Adrian. Silenzioso, quasi assente, sempre perso nei suoi pensieri. A volte quando gli parlo mi sembra di parlare con il pavimento.
- Dove andiamo? – mi chiede pacatamente con lo sguardo fisso davanti a se`.
- A fare un giro in spiaggia? Oggi e` una bella giornata, magari ci facciamo anche il bagno. – rispondo allegra, ci vuole proprio un po` d’aria marina.
- Come vuoi. – aggiunge non distogliendo lo sguardo dalla strada. Lo guardo per un attimo e mi porto una ciocca di capelli dietro l’orecchio, sospirando piano, leggermente offesa dal suo tono piatto e scocciato .
Adrian negli ultimi tempi e` diventato piu` astratto del solito, sembra quasi annoiarsi con me, e questo fa male. Inzio a sfogliare il libro che ho tra le mani, leggendo la biografia dell’autrice.
Camille Leroux, questa donna ne sa sull’amore.                                             
- Dai... Non fare cosi`. – mi prende una mano e la stringe delicatamente, si volta verso di me e mi sorride. I suoi occhi azzurri mi rivolgono uno sguardo gentile a cui rispondo con un sorriso.
- Cosa leggi? – mi domanda dopo qualche secondo.
- Il nuovo libro della Leroux, parla dell’amore astratto. – rispondo facendogli vedere la copertina del libro.
- Un altro romanzo? Dovresti avere il diabete a quest’ora. – Scherza stringendomi di nuovo la mano, e non posso fare a meno di sorride e stringerla a mia volta. Restiamo cosi` per un tempo indefinito, d’un tratto pero` sento la sua mano scivolare via e afferrare il cellulare nella tasca.
- Un messaggio? – chiedo immediatamente, mentre un pizzico di curiosita` mi prende fin nello stomaco.
- Sì, un amico. – risponde digitando sullo schermo, ritornando improvvisamente indifferente come prima. A quel punto sospiro di nuovo, stizzita. E` incredibile come cambia subito umore, allora, presa dalla curiosita` e da una punta di nervosismo mi sporgo per leggere il messaggio, ma lui, ovviamente, subito rotea il cellulare per non farmi leggere rivolgendomi un’occhiata un po` sorpresa e un po` nervosa, ma non m’importa. Voglio sapere con chi sta messaggiando.

- E dai, fammi vedere! – dico cercando di prendergli il cellulare di mano, ridendo un po`, così per allegerire un po` la cosa e non scatenare un litigio (anche se la mia risata e` piu` nervosa che divertita).
- Elisa! Ma fatti i fatti tuoi! – esclama il biondino in difficolta`, dato che con una mano deve guidare e con l’altra cercare di non farmi afferrare il cellulare.
- Voglio solo dare un’occhiata! – dico cercando in tutti i modi di prendere quel maledetto cellulare, rischiando anche di farlo sbandare e finire fuori strada e quel punto mi fermo, e alla fine vince lui, bloccando lo schermo. Incrocio le braccia al petto arrabbiata.
- Io di certo non ti chiedo di leggerei i messaggi che ti scambi con le tue amiche. – aggiunge lui gelido dopo aver posato il cellulare in tasca.
Non era un amico. Se fosse stato davvero così me lo avrebbe fatto leggere.
- Io non ho niente da nascondere. –
- Neanche io. –
- Allora perche` non me lo hai fatto leggere? –
- Non e` niete, solo una cavolata e tu ti sei fissata... –
La vena sul collo mi pulsa, e sento il nervoso fin dentro le ossa. So benissimo che e` stupido e patetico litigare per un messaggio, ma ho questa strana sensazione...
- Come si chiama? – chiedo dopo minuti di silenzio carichi di tensione.
- Chi? – finge lui.
- La tua amica. –
- Tsk, ma che stai dicendo?
- Come. Si. Chiama. – scandisco bene le parole rivolgendogli uno sguardo deciso e nervoso.
Lui mi guarda incredulo e apparcheggia l’auto per strada.
- Ora stai davvero esagerando. – Mi guarda negli occhi dopo aver spento il motore, prende il cellulare che quasi mi sbatte in faccia.
In effetti, era il suo amico Laurence. Apparte una serie di battuttacce sporche da ragazzini adolescenti, c’era l’invito ad una festa che si sarebbe svolta stasera. Velocemente premo il tasto indietro e mi compare la lista di tutte le conversazioni. Un contatto in particolare attira la mia attenzione.
 
K. L.
 
Immediatamente Adrian riprende il cellulare e lo spegne. Guardandomi con uno sguardo indecifrabile, tipico di Adrian. Tipico dei tedeschi.
Abbasso lo sguardo colpevole mentre il mio viso avvampa.
- Scusa... – sospiro pesantemente. Bel casino che ho fatto, e ora?
Restiamo in silenzio per un po`, seduti in macchina, ognuno con i suoi pensieri, con i suoi dubbi.
- Ti riporto all’universita`. – Adrian rimette in moto l’auto e prende la strada del ritorno, mentre una fitta mi trafigge il petto. Si poteva gia` vedere il mare e i gabbiani volare in cielo, gia` sentivo l’odore della salsedine e il venticello fresco tipico di questa stagione. Eravamo quasi arrivati... ma all’ultimo minuto e` cambiato tutto.
- Okey. – rispondo quasi sull’orlo di piangere. Ho rovinato tutto.
Colpa del mio carattere, delle mie insicurezze, della mia eccessiva curiosita`, colpa mia.
Nascondo il viso tra i folti capelli color caramello, mentre fingo di leggere il libro aperto sulle mie ginocchia.
Ma nella piu` totale tristezza, mi coglie un dubbio.
Chi e` K. L.?
 
 
 
 
 
Paolo
 
 
E` stato difficile fingere che non sia successo niente. Che non abbia scoperto niente.
Ieri sera e` tornata tardi. E so il perche`. Le ho fatto trovare la cena pronta e io che sonnecchiavo sul divano guardando un film. Ho fatto ricorso a tutta la mia calma per sembrare il piu` naturale possibile, ma lei comunque aveva intuito qualcosa.
Mi e` venuta accanto e mi stampato un bacio sulle labbra, a cui non ho risposto. Mi ha fatto schifo, su quella bocca c’era il sapore di un altro... Credevo davvero non c’e` l’avrei fatta a mantenere la calma ancora per molto e che sarei scoppiato da un momento all’altro, ma incredibilmente sono riuscito a controllarmi. Mi sorprendo di me stesso.
Dopo cena e` andata a farsi una doccia ed e` andata a dormire. Io lo raggiunta due ore dopo, quando gia` dormiva profondamente. In queste due ore ho cercato di trovare la forza di dormire di nuovo con lei, sapendo benissimo che c’era la possibilita` che fino a poche ore prima abbia condiviso il letto con un altro...
La mattina dopo abbiamo fatto colazione insieme e lei mi ha detto che sembravo strano. Ho risposto vagamente che avevo mal di testa.
E` uscita prima di me, e l’ho osservata attentamente dalla finestra finche` non e` scomparsa dalla mia visuale.
Lei frequenta un’accademia di danza, classe quarta. E` una ballerina portento. E` stato proprio questo ad attrarmi di lei tre anni fa, come si muoveva, come ballava. Per non parlare dei suoi occhi verdi, bellissimi.
Per sua sfortuna ho copiato sulla mia pen drive tutti i dati presenti sulla sua, nascosta nell’armadio. E quindi, invece di andare al’universita` stamattina, sono rimasto a casa a frugare nei suoi dati.
Ora so come si chiama il tipo nelle foto.
Adrian Miller.
Ecco come si chiama il bastardo. Un fottuto tedesco e` riuscito a fregarmi la ragazza.
Come ci sia riuscito non lo so. Non ha niente in piu` di me!
Lui e` un bel biondino, io un bel moretto. Abbiamo tutte due gli occhi chiari, un naso, una bocca, due braccia, due gambe... Non capisco proprio cosa ci abbia trovato Karla in questo tipo.
Lo cerco su Facebook e cerco di capire chi sia, i suoi amici, i suoi parenti, se ha una fidanzata, se frequenta la stessa accademia di Karla, quanti anni ha...
Ringrazio Mark Zuckerberg per la fantastica invezione di Facebook. Perfetto per scoprire tutto s’una persona.
Infatti, una fidanzata c’e`! Si chiama Elisa Gentili.
Vado sul suo profilo e scopro che frequenta la mia stessa universita`, ha la mia stessa eta`, cioe` 24 anni, studia lingue, e... E` la persona con cui devo parlare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ed ecco il primo capitolo!
Che ne pensate?
E` piu` lungo rispetto al prologo ;)
Cerchero` di farli ancora piu` lunghi, e i prossimi capitoli saranno narrati anche da Karla e Adrian XD
Questa storia mi sta prendendo molto, ho gia` tutto in mente.
Grazie per aver letto,
al prossimo capitolo!
Marie Hali
 
 
 
  
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