Serie TV > La Spada Della Verità
Segui la storia  |       
Autore: 50shadesofLOTS_Always    17/04/2015    1 recensioni
Il malvagio Rahl é ormai morto. La guerra é finalmente terminata,ma non i problemi. Kahlan dovrà tornare ad Aydindril e questo spezzerà il cuore di Richard,che però non é ancora pronto ad arrendersi... Forse però qualcosa potrebbe intralciare il loro percorso di vita. O meglio,qualcuno...
Genere: Drammatico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cara, Kahlan, Nuovo personaggio, Richard, Zedd
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Non c'è magia più potente dell'amore'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La luce del sole del primo pomeriggio filtrava dalle grandi vetrate di alabastro, che si affacciavano sul paesaggio di Aydindril. I mobili, gli scaffali pieni di libri e volumi nelle librerie, alte sei metri della Biblioteca dove la Depositaria e il suo Cercatore stavano studiando, si colorò di morbide colorazioni tenui e dalle sfumature aranciate. Il pavimento lucido rifletteva la calda luce del tramonto. Kahlan stava spiegando alcune formule e forme incantesimo, che Richard imparò quasi subito al contrario di quanto si potesse pensare.
Zedd li osservava da lontano, seduto su una sedia imbottita e fingendo di leggere un libro di rune antiche. Poté notare come nonostante i tentativi fanciulleschi di Richard, Kahlan lo riprendeva e lo portava di nuovo a concentrarsi sullo studio. Si stupì che avesse così tanta pazienza nei suoi confronti, riuscendo a non farsi coinvolgere dai modi infantili del ragazzo. Il Vecchio era consapevole che per Richard, tutto era nuovo e all'apparenza difficile ed insormontabile.
Ci era passato anche lui da giovane, quando aveva scoperto di avere la Magia.
Continuò a guardarli, rubando segretamente loro dei piccoli attimi di quotidianità. Tentò di concentrarsi, quando un suono melodioso come una risata, lo disturbò di nuovo. La vide ridere a una probabile battuta di Richard e gli sfuggì un sorriso. Era naturale.
Suo nipote aveva un certo effetto sulle persone, in particolare sulle donne. Su Kahlan. Chi era nato nella sua epoca, sapeva che tale caratteristica, il fascino e la sensualità oltre che l'aura di potere attorno a sé, era tipica dei Rahl.
In cuor proprio, il Mago sapeva che però Richard sarebbe stato un sovrano diverso. Magnanimo. Saggio. Equo. Generoso. Orgoglioso. Tante erano le virtù che si potevano attribuire al Cercatore, che fissava imbambolato gli occhi smeraldini della donna in bianco. Era come se non avesse occhi che per lei. Era incredibile, considerando la sua giovane età.
Zedd ricordava ancora le conquiste amorose che aveva compiuto prima dei trent’anni. Prima di incontrare Erylin, la sua deceduta moglie. Le mancava spesso, come d’altronde sua figlia Tarallyn.
Notò che adesso, Kahlan si era improvvisamente fatta silenziosa.
Sui loro volti, c'erano solo dei sorrisi di complicità, che coinvolgevano i loro sguardi corresponsabili e carichi di quella passione della gioventù, che tanto il Vecchio Mago rimpiangeva. Sarebbe potuto tornare giovane con uno schiocco di dita, ma credeva che un giro sulla Ruota della Vita fosse più che abbastanza. Richard allungò una mano sul tavolo in legno lucidato verso quella della donna, che abbassò lo sguardo per un attimo.
Si poteva notare come fosse impacciata nelle dimostrazioni pubbliche di affetto. Raramente le concedeva perché era sempre stata lontana da tutto ciò che riguardava i sentimenti e l’amore. L'avevano sempre isolata da tutto ciò che non rientrasse nei doveri di Madre Depositaria e questo, le aveva portato via venti anni di vita che doveva passare con spensieratezza e non con inquietudine.
Si fissarono intensamente negli occhi, senza bisogno di parlarsi, prima che lei gli dicesse qualcosa per farlo tornare a studiare.
Zedd sorrise sotto i baffi, contenendo dentro di sè la gioia più pura che avesse mai provato.

****

Richard si concentrò, accigliandosi in volto e lentamente, sul palmo della propria mano, si accese una piccola fiammella. Danzava vivace e sinuosa, riflettendosi nello sguardo del Cercatore, che sorrise soddisfatto di sé. La fiammella s’ingrandì sotto le parole nel Nuovo Mago.
«Focum esencta... » sussurrò e le piccole fiamme si contorsero, si arricciarono e si piegarono fino a formare una piccola pallina luminosa.
Il fuoco brillava e assumeva colori tendenti al violaceo, quasi purpurei. Kahlan, che osservava la scena rapita, si portò le mani vicino davanti alle labbra giunte, come in una muta preghiera. Zedd accanto a lei esultava e sembrava che i suoi candidi capelli si stessero arruffando ancor di più.
« Bravo, ragazzo! » esclamò facendo salire il livello di autostima in Richard, che chiuse la mano spegnendo la fiamma.
Aprì e chiuse più volte la mano, restando sorpreso nel notare che non si era minimamente ustionato. Sorrise al nonno per poi incontrare lo sguardo della donna in bianco, che si morse il labbro per non cedere alla gioia.
****

Richard la trovò seduta nel Giardino Madre.
Là erano sepolte le più importanti Madri Depositarie, fra cui la madre di Kahlan.
Aguzzò la vista nel buio e la vide davanti ad una Quercia Sanguigna, dalla chioma colorata. La gonna dell'abito bianco le si era aperta sull'erba e lei se ne stava seduta sui talloni, col capo chino e gli occhi chiusi.
Le si avvicinò piano piano ed osservò la quercia,che si alzava di fronte a loro con umile regalità. Aveva il tronco piuttosto tozzo e contorto, tanto che sembrava avvitato su se stesso. I rami anch'essi massicci erano coperti dal fogliame, ormai scarso e che iniziava a tingersi di rosso. Osservò la donna per un attimo e vedendo come le labbra di Kahlan si muovessero lentamente, senza emettere un suono, si convinse che stesse pregando e si sedette accanto a lei a gambe incrociate, imitandola. Si guardò intorno, osservando le lapidi disposte ordinatamente a chiocciola, il cui centro era occupato dalla Quercia Sanguigna, sotto al quale i due si erano seduti. Si sentì un paio di occhi addosso e quando si voltò, vide il volto imperturbabile di Kahlan. Lui la guardò negli occhi verdi.
«Stai bene? » le chiese con premura.
«Sì... » mormorò a bassa voce e capì che il Giardino Madre non era nient'altro che un santuario.
«Sei stata qui nelle ultime due ore? - lei annuì solamente - Per cosa hai pregato? » domandò incuriosito e sorpreso. Lei cambiò postura e si rilassò.
«Ho chiesto un consiglio a mia madre... » ammise senza però guardarlo. Richard la scrutò minuziosamente. Osservò i lineamenti raffinati ed angelici del viso di Kahlan,che gli rivolse uno sguardo sereno ed allo stesso tempo,impassibile.
«Un consiglio su cosa? » domandò, chiedendosi mentalmente perché avesse pregato un suggerimento. Lei non aveva mai avuto bisogno di queste cose,o almeno così credeva «Su di te... ».
Quella risposta lo lasciò basito,ma un senso di angoscia strisciò nella sua mente,quando notò che l'espressione della donna diventò fin troppo triste.
«Kahlan... » la chiamò per attirare la sua attenzione.
«Devi andare a Tanimura » esordì e il Cercatore si sentì cacciato via.
«Non mi vuoi qui con te? » aggrottò la fronte. Lei voltò il viso di scatto nella sua direzione.
«Non ho detto questo » rispose con stizza.
«E allora perché insisti nel mandarmi nel Vecchio Mondo?! » esclamò lui sconcertato da tale affermazione.
«Perché ne hai bisogno per vivere » rispose Kahlan cercando di farlo ragionare.
Ma già sapeva che era una battaglia persa in partenza. Sapeva che poteva essere molto testardo. Sapeva che avrebbero discusso ancora una volta.
«C'é solo una cosa di cui ho bisogno per vivere e sei tu... » mormorò coinvolto.
Quella frase fece fare una capriola al cuore di Kahlan che gli sorrise,quasi con timidezza. Tornò seria quando riprese padronanza di sé e delle proprie emozioni,facendole indossare la sua maschera gelida ed autoritaria.
Ma a dispetto di quanto lei si aspettasse,Richard assunse la sua espressione gelida. I lineamenti del viso divennero duri e severi come il tono di voce .
«Non usare quella faccia con me,sai che non funziona... - la ammonì lasciandola quasi di stucco - Kahlan,io non andrò a Tanimura. Il mio compito adesso é proteggerti. Che ti piaccia o meno... » concluse prima di alzarsi in piedi e tornare nella propria camera lasciando la donna ai suoi pensieri.
Sola con essi e non solo,poiché un'ombra si era già nascosta nella siepe e stava solo attendendo pazientemente il momento giusto per attaccare.
Momento che era arrivato.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > La Spada Della Verità / Vai alla pagina dell'autore: 50shadesofLOTS_Always