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Autore: TsubamePhoenix    17/04/2015    3 recensioni
" Secondi di silenzio imbarazzato e sorpreso seguono le mie parole e gli occhi di tutti sono puntati sul magnifico anello che decora l'elegante mano della mia donna.
Una sedia che stride contro il pavimento e Ron è esattamente davanti a noi due. "
L'epilogo di "Il nostro Sempre in quell'attimo"!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Ciao a tutti! Come mi avete chiesto, ho scritto il seguito di
"Il nostro Sempre in quell'attimo".
Questa One Shot è quindi l'epilogo della storia che ho amato scrivere, dalla prima all'ultima parola!
Spero che il futuro che ho immaginato per i nostri due giovani innamorati vi piaccia!
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito "Il nostro Sempre in quell'attimo"! Ringrazio anche tutti i lettori e le lettrici silenziosi/e! Io li vedo ogni giorno quei numerini crescere, e crescere poco per volta sempre di più!
GRAZIE!
 
Sempre vostra,
C.
 
 
Avrai i miei capelli di fuoco
 
Scendiamo le scale mano nella mano, con due sorrisi ebeti sul volto. Ogni cinque o sei gradini ci fermiamo per baciarci. Stiamo per entrare nella cucina spaziosa della Tana quando lei si blocca, mi guarda con un velo di preoccupazione negli occhi e gioca con il solitario che porta all'anulare.
La abbraccio, la bacio sulla fronte. Voglio infonderle calma e speranza. Le accarezzo una guancia e poi con due dita sollevo il suo mento fino ad incontrare i suoi bellissimi occhi cioccolato con i miei.
 
"Ti amo piccola. Andrà tutto bene." Lei annuisce, con una nuova sicurezza si fa strada in cucina, dove già Molly e Arthur stanno bevendo il caffè. George è seduto a capotavola che si abbuffa di dolci, Ginny è sul divano con la testa appoggiata sulla spalla di Harry, che le accarezza dolcemente i capelli di fuoco. Al nostro ingresso tutti si voltano verso di noi. I solo sguardi si soffermano automaticamente sulle nostre mani intrecciate.
 
George si alza, mi viene in contro e mi abbraccia, felice quasi quanto me. "Lo sapevo che alla fine ce l'avresti fatta Freddie!" Io ricambio il suo abbraccio fraterno. Poi si stacca e si volta verso Hermione, le fa l'occhiolino e con un ghigno divertito le dice "Questo ragazzo è pazzo di te da almeno un secolo! Non ti immagini la testa che mi ha sempre fatto! Hermione di qui... Hermione di là... Godric, era insopportabile!" scoppia a ridere come tutti i presenti, poi si smaterializza.
 
Tutti ancora sorridono ancora per le parole del mio gemello, tranne qualcuno. Solo ora mi accorgo di Ronald, seduto su una sedia in un angolo. In disparte. È serio, silenzioso. Mi guarda con odio. Ci guarda entrambi con odio.
 
Io e Hermione ci sediamo al grosso tavolo della cucina e mia mamma ci fa volare davanti due enormi tazze di caffè fumante. Io prendo il grosso vassoio pieno di dolci che era rimasto dall'altro capo della tavola, dove fino a poco prima c'era George che si ingozzava.
Hermione afferra un biscotto con le gocce di cioccolato e lo sgranocchia lentamente immergendolo nel caffè.
 
"Avete qualcosa da dirci ?" esordisce Molly, con il sorriso più radioso che io le abbia mai visto portare.
"Sì, mamma. Ieri sera sono finalmente riuscito a confessare i miei sentimenti ad Hermione."
Ginny si alza di scatto dal divano e circonda le spalle della mia ragazza con un dolce abbraccio.
"Ehi Ginny! Siamo fidanzati da nemmeno un giorno e devo già essere geloso!? Da te non me lo aspettavo!"
 
Tutti scoppiano nuovamente a ridere, ma la risata termina quasi subito quando Harry immagazzina quello che ho detto e chiede sospettoso "Fidanzati ?"
 
Molly spalanca gli occhi e ad Arthur va di traverso il caffè. Io mi alzo in piedi, Hermione si alza e si avvicina a me. Io la stringo a me, accarezzandole la schiena con la mano. "Mamma, papà, fratelli vari, Harry ... " pronuncio con voce solenne "io e Hermione ci sposeremo."
 
Secondi di silenzio imbarazzato e sorpreso seguono le mie parole e gli occhi di tutti sono puntati sul magnifico anello che decora l'elegante mano della mia donna.
Una sedia che stride contro il pavimento e Ron è esattamente davanti a noi due.
 
"Voi vi sposate ?! Come puoi sposare lui, mio fratello, dopo neanche un mese che ci siamo lasciati ?! Come ti permetti ?!" sussurra minaccioso ad Hermione.
 
"Posso Ronald, posso perchè lui finalmente mi ha insegnato cosa vuol dire amare. Cosa significa amare DAVVERO. E io amo mi sono innamorata di lui. Ma dimmi dove hai lasciato Luna ? Tradisci anche lei, o almeno lei la rispetti ?"
 
"Ho lasciato Luna. L'ho lasciata perchè io amo te! È stato solamente un errore! Ero tornato per dirti che mi mancavi! Non puoi amare lui. Tu ami me! Me soltanto!"
 
"Un errore che è durato quanto? Mesi? Io non ti amo! Io ti disprezzo, per quello che mi hai fatto! Trovarti a letto con Luna è stato... distruttivo, corrosivo, tremendo. E ringrazio tuo fratello che mi ha consolata, che mi ha amata mentre io ero troppo cieca per amare uno... come te!"
 
"Tu... brutta puttana... schifosa mezzosangue che non sei altro! Tu devi am ..." le sue sudice parole sono interrotte bruscamente da un mio pugno, il più forte del repertorio, che gli arriva dritto sul naso.
 
"RONALD WEASLY, COME TI PERMETTI ?! TU NON SEI MIO FIGLIO! ESCI DA QUESTA CASA, SUBITO! E NON TORNARCI! E SE TI AVVICINI ANCORA UNA VOLTA AD HERMIONE TE LA VEDRAI CON ME!" urla scandalizzata Molly puntandogli la bacchetta contro.
Un rivolo di sangue scende dal naso, rotto, di Ronald, che con sguardo furente si smaterializza.
 
Mi volto verso la mia ragazza che sta piangendo silenziosamente da non so quanto. Lacrime salate le rigano il volto. Si tuffa tra le mie braccia e si lascia cullare dal mio abbraccio. Io la bacio sulla testa e la stringo a me sussurrandole che va tutto bene.
 
Arthur si alza e le posa una mano sulla spalla. Poi parla, per la prima volta da tutta la mattina.
"Hermione non devi ascoltare le parole di quel cretino. Sei una strega brillante, mille volte più intelligente di lui. E sei come una figlia per noi. Io e Molly ti vogliamo bene, un bene dell'anima. E in questo momento mi rifiuto di pensare a Ronald come a mio figlio. Quello che ti ha detto è imperdonabile e non si merita le tue lacrime. Sii superiore a lui." Lei si volta, annuisce. Ringrazia mio padre e con la manica della felpa si asciuga le lacrime.
 
Ci congediamo e risaliamo nella mia camera. Mi siedo sul letto e le faccio segno di sedersi in braccio a me. I nostri volti sono a pochi centimetri di distanza, i nostri respiri si fondono e i nostri cuori battono veloci. Non resisto la bacio. La accarezzo. Cancellerò il dolore dai tuoi occhi con il mio amore piccola mia. E così sarà sempre perchè...  "Ti amo" le sussurro con le labbra che ancora si sfiorano. Poi continuiamo a baciarci, e il bacio si fa intenso, passionale. Le sue mani affondano nei miei capelli, e la situazione si ribalta. Ora io sono sopra di lei, la sua testa è poggiata sul cuscino e una mia mano vaga sulla sua pancia piatta, sotto la sua felpa. Con il gomito dell'altro braccio mi tengo sollevato, puntellando sul materasso, per non pesare sul corpo esile e snello di lei. E poi facciamo l'amore. Di nuovo. Così intensamente come se fosse la prima volta.
 


 
§
 


 
Io e Hermione camminiamo lentamente all'ombra degli alberi del giardino della Tana. Le circondo le spalle con il mio braccio muscoloso e la tengo vicino a me.
Guardiamo l'orizzonte, felici, spensierati. Lei sorride. Non l'ho mai più vista piangere, da quando quello stupido di Ronald l'ha aggredita. Da quel giorno non lo abbiamo mai più visto. So di una lettera, che è arrivata qualche mese fa a Molly in cui spiegava brevemente che ne era andato da Londra e dal Regno Unito. Non spiegava dove era, nè con chi e ne cosa faceva per vivere. Diceva solo che se ne era andato.
 
Un po' mi manca. È ovvio: è mio fratello! Ma ancora non l'ho perdonato per quello che ha detto ad Hermione e non credo lo perdonerò mai.
 
Mia moglie invece è più incline al perdono e so che se le si presenterebbe davanti con il cuore in mano, porgendole le sue più sincere scuse, lei le accetterebbe. Ma se conosco bene Ronald, questo non accadrà mai.
 
Il giorno del matrimonio è stato il più bello della mia vita. Lei era stupenda. Indossava un semplice ma favoloso abito color avorio, senza spalline e con lo scollo a cuore che le metteva in risalto le forme del seno. Nel momento in cui lei ha sussurrato sull'altare sì, lo voglio mi ha emozionato al punto che calde lacrime sono sgorgate dai miei occhi commossi nel vederla finalmente, in ogni senso, mia. Ma quel giorno non batterà mai quello in cui ...
 
"Mamma! Papà!"
 
... in cui è nata nostra figlia.
 
Una piccola peste dai capelli ricci e rossi ci corre incontro incespicando. Quando arriva la prendo in braccio facendola girare. "Papà la nonna dice che fa la torta di mirtilli! Ci fermiamo per cena?"
"Va bene, di alla nonna di aggiungere tre piatti! Io e la mamma arriviamo subito." La poso dolcemente a terra e mentre lei corre verso casa le urlo ridendo "Vola piccolina!"
 
Hermione mi abbraccia e insieme guardiamo Ella Ginevra Weasly che rientra in casa. Le sfioro con la mano la pancia, gonfia e rotonda come un pallone. Tra un mese nascerà il nostro secondo figlio, Harry James Weasly. Scommetto che avrà gli occhi nocciola di sua madre, ma sono sicuro che avrà i capelli rossi, come i miei. In fondo è un Weasly!
 
  
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