Sam era al college. Era frustrante a volte il fatto che nonostante avesse tentato più volte di convincerlo, Dean non aveva voluto accettare di frequentare anche lui, l’università a Stanford.

Non soffrivano comunque la separazione, perché Stanford era abbastanza vicino da casa loro.

A volte Dean andava a trovarlo, anzi, spesso. Praticamente soggiornava quasi lì.

Doveva farsi perdonare il fatto di non aver voluto intraprendere con il fratello, quel percorso scolastico.
 





In quel momento, mentre stava ancora pensando a Sam, sul suo computer si accese la lucetta della videochiamata.

“Ciao.” Lo salutò Dean, con una voce roca e sensuale.

“Hello.” Lo salutò Sam.

Dean sospirò pesantemente. Sam era a petto nudo, solo con dei pantaloncini addosso. Aveva le gambe incrociate sulla sedia e nella stanza in cui stavano, c’era la finestra del balcone spalancata.

“Amico…vuoi farmi venire un infarto?” chiese Dean.

“”Ehi. Fa caldo qui. Molto caldo.”  Disse Sam, afferrando la bottiglietta gelata sulla scrivania e bevendo a canna. Bevve un po’ troppo velocemente e qualche gocciolina gli cadde sul pettorale. Dean restò a guardare a bocca aperta quelle gocce su quel pettorale.

“Ti stai facendo i muscoli.” Disse Dean, che cercò di coprirsi per non far vedere a suo fratello che si stava toccando.

“Come diceva quella pubblicità? *Antò…fa caldo?” lo stuzzicò Sam.

Oddio.


“E poi… *fa freddo…* no?” lo provocò ancora Sam.

“Senti freddo, ora?”

“Non lo so. Sono un po’ confuso.” Disse Sam, toccandosi.

“Così mi fai morire, dude.” Gli disse Dean, strusciando anche lui la sua mano per cercare un po’ di sollievo.

“Tu non ci sei…quindi…devo fare da solo…” disse Sam, con voce ancora più roca.



Dean si sporse davanti allo schermo e fece finta di leccare il petto di Sam, che genette dall’altra parte dello schermo, vedendo il gesto di Dean.


Quel gesto sembrò distrarre Sam da quello che stava facendo. Si sporse in avanti a dare un bacio sullo schermo e sussurrò con voce dolce e sensuale.

“Sono nato per fare l’amore con te.” aggiunse poi.

Oddio…e chi sarebbe riuscito più a dormire, stanotte?
 
 
















Note dell'autrice: 

Allora, devo dire delle cose ahhhahah

1) L'idea di fare che Sam andasse a Stanford, è stata una scelta combattuta, perchè volevo che in questa ff stessero sempre insieme, ma...mi piaceva troppo l'idea di questo capitolo xd

2) Spero non sia troppo erotico e spinto xd io sono la prima che faccio fatica a scrivere esplicitamente certe scene un pò spinte, infatti non so se avete notato che nel capitolo non andavo nel dettaglio xd

3) Penso che la pubblicità abbiate capito tutti a cosa mi riferivo...pardon ma non ricordo bene che pubblicità fosse...è passato un botto di tempo!! Ah sì, lo spot della Nestea ahhahhh


Ciauuu