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Autore: xmeinwonderland    18/04/2015    2 recensioni
Che lui l'avesse amata era palese.
E che lui l'amasse ancora era certo.
Calum amava Amanda quando la stringeva stretta a sé uno di quei sabati sera, finiti come sempre a guardare per l'ennesima volta «Rapunzel», il film preferito di lei.
L'amava persino quando la chiamava "idiota", con tutta sincerità.
L'amava anche quando litigavano per il cibo migliore del mondo- secondo lui le lasagne, e secondo lei le patatine fritte.
L'amava quando le baciava la testa prima di dormire, e quando lei sussurrava "ti amo, cal."
Amanda, dal canto suo, amava Calum quando si addormentava sul divano in uno di quei sabati sera, proprio mentre Flynn Rider diceva a Rapunzel che era il suo nuovo sogno. Che quello era in assoluto il pezzo preferito da lei.
L'amava quando lui insisteva nel vedere un film horror, ma poi cedeva a lei, che preferiva di gran lunga guardare un cartone della Dianey.
L'amava quando la stringeva possessivamente a sé ovunque andassero, giusto per sottolineare che lei fosse di sua proprietà.
L'ha amato quando un giorno di pioggia uscì sotto casa di Amanda, urlandole che l'amava più della sua stessa vita.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ovunque tu vada, sai che ti sto ancora aspettando."
 

Attraversó la strada, dopo aver aspettato impazientemente che il rosso acceso del semaforo, diventasse verde. Con le mani infilate nelle rispettive tasche del giacchetto pesante, camminava sul marciapiede a testa alta, guardandosi indietro di tanto in tanto, nella vana speranza che Amanda potesse apparire tutt'ad un tratto dietro di lui, magari anche spaventandolo a morte, giusto per sentire la sua piccola risata, e gli occhi castani che si chiudevano, e la testa portata delicatamente all'indietro, lasciando che i lunghi capelli anch'essi castani, potessero solleticarle la schiena.
Calum amava i capelli della ragazza.
Giró l'angolo, trovandosi subito dopo davanti all'entrata del locale che entrambi adoravano.
Pensó che lei fosse lì, al bancone seduta su uno sgabello a parlare con Derek, il propretario anziano che in quel quartiere tutti amavano perché il sabato offriva cappuccini e cornetti a tutti.
Pensò anche che magari lei stesse seduta su una di quelle sedie viola, ché lei amava davvero tanto quel colore, a bere il solito cappuccino bollente.
Pensó, e in quel preciso momento non poté fare a meno che stringere i pugni fino a quando le nocche non divennero bianche, che un qualche ragazzo sconosciuto, o a lui molto noto, stesse flirtando con lei.
Quindi spinse la grande vetrata, entrando nel bar e venendo subito inondato dal buon odore di cioccolata e caffé. Si guardò intorno, mentre svogliatamente camminava verso il bancone. E rimase sorpreso, quando vide Sophie armeggiare con le macchinette del caffé, intenta a servire i clienti, al posto del padre. Dunque, dopo aver notato con rammarico che Amanda non fosse neanche lì, si schiarì la voce, pensando bene di dover salutare la ragazza.
«Sophie!», esclamó, con un accenno di sorpresa, e con il sorriso stampato sul viso.
Lei alzó di scatto lo sguardo, incastonando i suoi meravigliosi occhi verdi, in quelli marroni di lui, dunque le piccole labbra di lei si schiusero in un grande sorriso, mentre faceva qualche passo in avanti per raggiungerlo, e con solo il lungo bancone a dividerli, si sporse quel tanto che bastava per spettinargli i capelli, ché il ragazzo amava scompigliarli alle persone, ma guai a chi si azzardava anche solo a pensare di toccare i suoi. Con una piccola risata a concludere la sua opera d'arte nella testa del moro, si tiró indietro e «Calum», lo salutó, continuando subito dopo «Come stai?». Lui inclinó di poco la testa, sbuffando mentre passava una mano tra i capelli e forse un po' troppo velocemente rispose «Bene bene. Tu invece, come stai? E Derek, com'é non é qui?» La ragazza alzó le spalle, indifferente, mentre dopo aver guardato per tutto il locale un qualche cliente che ancora aspettava la propria ordinazione, rispose «Io anche sto bene. Papà un po' meno; ha la febbre, e mi ha chiesto se avessi del tempo libero da passare quì. Ovviamente gli ho detto no, ma sai com'é fatto...» Sophie lasció che un triste sospiro attraversasse quelle labbra fine, e Calum non poté che annuire, afferrando senza problemi le parole che lei aveva lasciato in sospeso. Non che Derek fosse uno di quei genotori che costringeva i figli a fare il lavoro che avesse fatto lui, il padre, il nonno, il bisnonno, fino a finire all'australopiteco di quella famiglia. No, affatto, ma Sophie nel tempo libero, e nel tempo scolastico anche, adorava cacciarsi nei guai, con quella compagnia di persone poco affidabili e responsabili con cui usciva. Dunque era palese che un padre si preoccupasse per la figlia, non ancora maggiorenne.
«Mh. Hai visto passare per qui Amanda?» Calum ricordó improvvisamente il motivo per cui fosse andato lì, in quel bar, e attese la risposta di lei che non tardó ad arrivare «Mandy? No, non l'ho vista per niente oggi. Che c'é, te la sei persa?» Sophie non poté far altro che ridere alla domanda che lei stessa aveva posto, trovando divertente il fatto che Calum fosse uno di quei ragazzi altamente sbadati. Lui scosse la testa, con un accenno di sorriso ad incorniciare il viso, mentre con un veloce gesto del capo la salutava, allontanandosi ed uscendo dal locale.




EEEEHI!

Salve gente bella, ecco qui il capitolo 2.
So che è abbastanza corto, ma sia questo che il primo sono stati scritti sul telefono, quindi non mi sono regolata...
No apparte, grazie a coloro che hanno messo questa storia tra le seguite/ ricordata/ preferite
Non ricordo quale dei tre era..
Ma Amanda?
Sparita, poof.
Non si ritrova più.
To be continued..
Seria, nel prossimo capitolo si scoprirà ihihih
Oddio, sto scrivendo troppo in questo spazio autrice.
Mi piace il rosso e il carettere che sto usando quindi è per questo che continuo a scrivere ste cosine...
Ci emme qu... .. .. . . .. .
Al prossimo capitolo, ora vi saluto.
Sayonara!

((dovrei cambiare nome, scusate se nel precedente mi sono firmata con "xmeinwonderland" ma okay, aspetterò che cambi..))



 
  
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