Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Sunrise19    19/04/2015    1 recensioni
Traduzione dell'omonima storia che si trova sul sito fanfiction.net scritta da mende5525
Sul mio profilo troverete il link necessario per trovare la storia originale in inglese ( e quindi anche l'autrice originale ahah). Ogni parola, virgola, punto, qualsiasi cosa, è sua. A me non appartiene nulla di ciò!
" Lui è un punk e lei una prepotente. Loro non hanno niente in comune, e nessuna ragione per essere amici o anche andar d'accordo. Ma da qualche parte lungo la strada loro avranno bisogno l'uno dell'altro per prendersi cura ed essere curati. " Duncan/Courtney
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angolo traduttrice:
diciannovesimo capitolo! Oddio ne manca solo uno ahah che in teoria dovevo postare stasera ma non ce la posso fare. Intanto godetevi questo ahah, riserva belle sorprese! Almeno, questo è il mio punto di vista ahah, lo adoro tanto.
Torno a festeggiare/deprimermi, invecchio oggi! Questi compleanni… avete mai l’impressione che il tempo se ne vada troppo in fretta?


Io sono qui e tu sei lì - uno di noi è nel posto sbagliato!

-IDK

 

Due settimane…

Due settimane incredibilmente lunghe. Il giorno seguente alla loro rottura Duncan era andato dritto da suo padre e aveva accettato la sua offerta di lavoro senza pensarci due volte e non aveva più tirato fuori l’argomento.

Courtney si era immersa negli studi preparandosi meglio di qualsiasi altra persona per le sue verifiche AP. Anche la maggior parte dei club in cui partecipava avevano aumentato la produttività. Avrebbe potuto essere il principio della scuola, si prendeva cura dei programmi, delle date, delle assemblee, controllava gli aggiornamenti scolastici settimanali e aiutava chiunque avesse bisogno. Il suo colloquio scolastico andò benissimo e fu accettata alla scuola quasi immediatamente.

Mentre la vita accademica di Courtney andava a gonfie vele, tutto il resto che la riguardava non era così splendente. Era ovvio a tutti che avesse pianto tanto con i suoi occhi gonfi e la gola secca. Non sorrideva o rideva mai. Non si arrabbiava o irritava per nulla. Era come se fosse in un blocco emotivo e tutto il lavoro era solo un modo per tenerla il più possibile distratta dai suoi sentimenti.

Duncan nel frattempo era tornato alla sua routine usuale. Si faceva vedere alla maggior parte delle lezioni, ne saltava qualcuna qua e là. Era tornato a fumare ancora più di prima. Ogni volta durante la lezione di psicologia si sedeva il più lontano possibile da Courtney cercando, ma solitamente fallendo, di ignorarla. Proprio quando pensava di potercela fare per tutta la lezione, si ritrovava a fissarla. Lei non lo guardava mai, nemmeno una volta. Teneva gli occhi incollati alla cattedra e se ne andava prima che lui avesse la sola possibilità di alzarsi dalla sedia. Non ci volle molto prima che il ragazzo smettesse direttamente di presentarsi a lezione.

Fondamentalmente era come se un’ombra fosse caduta sui due ragazzi. Il resto del mondo sembrava passare mentre la gente sembrava troppo occupata con altre cose. Verifiche, imminenti esami finali, università, ballo della scuola, diploma. Ciò era stupido e senza senso per entrambi. Courtney se ne fregava e si comportava come se le importasse della scuola, quando in realtà moriva dalla voglia di uscirne. Duncan andava invece nella direzione opposta e mostrava il suo odio per quel posto tutte le volte che poteva, che fosse parlar dietro agli insegnanti, saltare le lezioni, o essere solamente un bullo nei confronti di ogni cretino o perdente con un animo scolastico che incontrava lungo la sua strada.

La cosa principale a cui miravano entrambi era il diploma e il non vedersi mai più. Era qualcosa che portava loro sia angoscia che sollievo.



 
Vorrei aver tenuto tutte le lacrime che ho pianto per te di modo da fartici annegare dentro

-IDK



 

Courtney sospirò passandosi una mano tra i capelli. Aveva appena finito un altro incarico da credito extra e si stava stancando, per non dire che era affamata. Andò verso una delle macchinette della mensa non sapendo cosa comprare. Il suo appetito sembrava scombussolato negli ultimi tempi.

“ Prendi gli M&M’s al burro di arachidi. “

Courtney si voltò per trovare Gwen sorriderle dolcemente. Non sorrise di rimando, ma annuì e premette i numeri. “ Grazie, a quanto pare non riesco a prendere decisioni ultimamente, “

“ Forse perché la tua mente non si prende una pausa da un pezzo, “ fece notare Gwen continuando a sorriderle.

Courtney scrollò le spalle infilandosi qualche dolcetto colorato in bocca. “ Sto solo cercando di andarmene col botto prima del diploma. “

Gwen rise. “ Oh sì sei una vera ribelle, “ disse sarcasticamente.

Gwen stava cercando di ottener da lei una reazione diversa dallo stato di coma in cui la ragazza si trovava ma ciò non sembrava funzionare. Lasciò cadere il sorriso e decise di essere diretta. “ Okey Courtney devi uscirne fuori. Ti sei comportata come un robot in queste ultime due settimane e anche se stai diventando la persona che lavora più duro in tutta la scuola hai seriamente bisogno di piantarla. “

La tranquillità di Courtney finalmente si affievolì e per la prima volta dopo giorni un’emozione oltre alla tristezza emerse. Era la rabbia. Tutta la rabbia che provava verso Duncan, verso la scuola, verso l’intero mondo. Sarebbe dovuta stare con lui e invece non lo era, e questo la faceva incavolare!

“ Ascolta spaventosa ragazza gotica! Ho ogni diritto del mondo di agire e sentirmi come diavolo voglio! Non ho bisogno di qualcuno tutto preso dall’oscurità e dalle cose spaventose che mi dica di uscirne fuori. E a proposito, se qualcuno qui deve piantarla è Duncan! Pensa di poter rompere con me e trattarmi come se fossi stata un grande errore? Beh sono la miglior cosa che gli sia mai accaduta e se non può vederlo allora è sua la perdita, non mia. Se devo avere il cuore spezzato e qualche lacrima per andare avanti allora che sia così, perché non avrò persone che si sentono male per me e non lascerò mai più che mi si faccia del male! “

Quando finì era senza fiato e completamente rossa. I suoi occhi si erano riaccesi con quel fuoco familiare e pareva che le si fosse tolto il peso del mondo dalle spalle. Courtney sembrava sollevata di aver esternato le emozioni represse.

Gwen le sorrise orgogliosamente prima di incrociare le braccia e chiedere. “ Ti senti meglio ora? “

Courtney inalò un paio di volte prima di annuire e dire, “ Sì… un pochino. “

“ Bene, andiamo a mangiare, “ disse Gwen portandola fuori e via dalla scuola.

Per una volta Courtney non si lamentò. Si permise di sentire i propri sentimenti ancora e avere nuovamente a che fare con la realtà. Mentre lei e Gwen camminavano chiese. “ Duncan non si arrabbierà se esci con me? “

Gwen agitò le mani con noncuranza. “ Se ha problemi riguardo le persone con cui esco può andarsene affanculo. “

Courtney rise, il che era bello da fare ancora. In qualsiasi caso una parte di lei desiderava che non avesse tirato fuori Duncan per nulla dato che la sua mente immediatamente iniziò a far scorrere i ricordi nella sua testa e il cuore iniziò a serrarsi.

Gwen notandolo le diede una piccola gomitata e le indicò la caffetteria. Dopo aver preso le loro bevande e gli spuntini si sedettero e Gwen iniziò immediatamente a parlare.

“ Allora dato che pare tu abbia così tanta energia ultimamente mi stavo chiedendo se potevi aiutarmi con qualcosa. “

Courtney guardò Gwen curiosamente. “ Certo, con cosa? “

Gwen arrossì leggermente il che colorò la sua pelle pallida brillantemente. “ Beh Trent mi ha invitata al ballo… in un primo momento ho detto no, ma ha insistito sull’andarci così ora ho bisogno di aiuto per trovare un vestito. “

Courtney arcò le sopracciglia. “ Non ne hai uno? “

Gwen diede a Courtney uno sguardo di incredulità il che le fece scoppiare a ridere e portò Courtney ad accettare di aiutarla. “ Oh e tu vieni comunque, “ aggiunse Gwen.

Courtney quasi si ingozzò col cibo prima di guardare Gwen in completo shock. “ Scusami? Ma chi l’ha detto? “

“ Io, Trent, Leshawna, Harold, Bridgette, Geoff, praticamente tutti. “

Courtney scosse la testa rifiutando del tutto. “ Non ho un ragazzo con cui andarci, non ho un vestito e non ho i soldi per comprare un biglietto, “ elencò Courtney.

Gwen comunque non si sarebbe arresa così facilmente. “ Andremo tutti da amici oppure ti troveremo un ragazzo per quella notte, troverai un vestito quando mi aiuterai, e tutti contribuiremo ad aiutarti a comprare un biglietto. “

“ Ma io- “

Gwen alzò una mano, cosa che la fece zittire immediatamente. “ Non hai parola in ciò. Hai evitato i tuoi amici queste ultime due settimane e hai lavorato un sacco. Se io vado a questa stupida tradizione scolastica vuol dire che ci verrai pure tu e diavolo ce la faremo piacere anche se dovesse ucciderci. Non mi importa quello che dici, ti ci trascinerò io.

Courtney fu presa alla sprovvista dalla severità di Gwen ma presto capì che lo stava facendo perché cercava di essere una buona amica. Tutti i suoi amici stavano cercando di farla sentire meglio e nonostante ciò non la facesse sentire completamente meglio, si sentiva sorprendentemente più leggera.

“ Okey, “ borbottò Courtney finalmente cedendo. “ Ma mi faccio da sola il trucco, “ aggiunse sapendo che Gwen l’avrebbe resa più dark e appariscente possibile. Non voleva esagerare troppo, solo qualcosa di carino e semplice.

Gwen alzò il bicchiere e Courtney fece lo stesso per brindare. “ D’accordo allora. A quanto pare andremo al ballo. “

Courtney sorrise sicura. ‘ Almeno Duncan non sarà lì. ‘




 
La verità è che non importa chi ti ha spezzato il cuore, o quanto ti serve per guarire, non ne uscirai senza i tuoi amici.

- Sex in the city





 

“ Cazzo no. “

Geoff si passò le mani sul viso e si lamentò, “ Ma devi andarci! È di consuetudine che tutti quelli dell’ultimo anno vadano al ballo. “

“ Così com’è abituale per alcune persone, ovvero me, non andarci, “ protestò Duncan non dell’umore per uno stupido ballo.

Amico ci devi andare!

Trent improvvisamente si avvicinò ai ragazzi e si sedette accanto a Duncan. “ Vedo che Geoff ti sta già pregando di andare al ballo. “

Duncan fece un risolino per esprimere ulteriormente il proprio fastidio. “ Sì e non ci andrò. Inoltre non ho nessuno con cui andarci. “ Non appena si lasciò uscire quelle parole di bocca pensò a Courtney. Si calciò da solo mentalmente. Come se avesse bisogno di sentirsi ancor più uno schifo.

“ Potresti sempre venire con noi come amico, “ disse Geoff.

“ Sì, sarò la terza ruota del carro mentre voi avete le vostre ragazze, “ ribattè Duncan.

“ Oh forza amico sarai in compagnia di amici, “ insistette Geoff.

“ Non forzarlo Geoff, “ improvvisamente disse Trent in modo serio. “ Se non vuole andare non dovremmo forzarlo. Lasciamolo solo. “

Duncan guardò Trent in modo sospetto. “ Perché non vuoi così tanto che venga? Pensavo che saresti stato dalla parte di Geoff. Che succede? “

Trent cercò di mantenere la calma ma non era molto bravo in ciò. “ Cosa? Non è che non voglia che tu vada e pensi che… io… uhm. “

Duncan ora lo stava fissando impazientemente.

“ Okey, okey, non volevo dir niente ma Gwen praticamente… beh sta facendo si che Courtney vada al ballo con tutti noi e pensavo che sarebbe strano per voi due dato che… sai, avete rotto. “

Duncan espirò il più lentamente possibile. Voleva urlare a qualcuno, era stufo della gente che girava intorno alla sua rottura con Courtney. Non che ciò non lo facesse soffrire da impazzire ma la gente che si comportava come se non fosse accaduto era irritante.

Duncan si passò una mano sul viso prima di alzarsi e dire, “ Vedi Geoff, ora non ci vado per davvero. “ Se ne andò.




 
Qualcosa deve averti fatto arrabbiare così tanto
 
Cosa posso fare per farti dire torna da me?

- Safetysuit





 
Courtney aveva passato tutto il fine settimana con Bridgette e Gwen cercando di trovare il vestito perfetto.

Gwen aveva trovato un seducente vestito blu marino che toccava terra, abbracciava le sue curve e rendeva la pelle pallida raggiante. Bridgette aveva trovato un vestito sexy e rosso che scintillava, era scollato sulla schiena e toccava il pavimento.

Courtney non aveva trovato nulla adatto a lei. Tutto erano troppo femminile, scintillante, colorato, o sopra le righe. Considerò ancora l’idea di non andarci ma sapeva che Bridgette e Gwen non l’avrebbero mai ascoltata.

“ Dai Courtney troveremo qualcosa, non puoi arrenderti adesso, “ disse Bridgette con ottimismo.

Courtney sospirò mettendo da parte un altro vestito. “ Sono senza speranza ragazze, potrei benissimo arrendermi ora. “

“ Questa non è la Courtney che conosciamo, “ la rimproverò Gwen. “ Troveremo qualcosa dobbiamo solo cercare un po’ di più. “

Dopo quelle che parvero ore le ragazze girarono per il centro commerciale lasciando ogni altro negozio in disfatta. Courtney era sul punto di andarsene e basta quando Gwen improvvisamente la prese così duramente per la spalla che Courtney trasalì dal dolore.

“ Owe! Cosa diavolo era… Oh mio Dio. “ Courtney finalmente vide la ragione per la quale Gwen l’aveva fermata e guardò il vestito perfetto.

“ Penso che abbiamo trovato quello giusto, “ annunciò Gwen.



 
Un vestito non ha alcun senso a meno che ispiri gli uomini a volertelo togliere

- Francoise Sagan



 
Courtney finalmente stava guarendo poco a poco. Se la prendeva comoda riguardo il lavoro più che poteva ma si ritrovava ogni tanto a lavorare fino alla morte ancora. Lo faceva sempre quando i pensieri su Duncan tornavano a galla, o qualcuno lo menzionava, o qualcosa glielo ricordava.

A casa aveva messo il suo teschio di legno in una scatola, non aveva il coraggio di buttarlo via. Diede a Gwen i vestiti che le aveva prestato quella notte tempo prima. Tutto sommato cercava di evitare qualsiasi cosa connessa a lui il più possibile.

“ Ehi Courtney. “

Courtney guardò oltre la propria spalla per vedere Adam camminare dietro di lei. Non sapeva cosa fare. Non solo le ricordava della gelosia di Duncan ma non le aveva detto nulla da quando lei e Duncan si erano messi insieme, ora che si erano lasciati cominciava improvvisamente a parlarle di nuovo? Forse Duncan aveva ragione, forse questo ragazzo aveva secondi fini.

“ Ciao Adam, “ disse Courtney a disagio. Voleva continuare ad andare verso casa ma il pensiero che lui camminasse con lei e vedesse dove viveva le fece riconsiderare l’idea. Non voleva che nessun ragazzo provasse ad avvicinarsi a lei al momento.

“ Ho sentito che vai al ballo senza un ragazzo, “ disse lui guardandosi i piedi timidamente.

Courtney cercò di trattenersi dal roteare gli occhi e optò per una risata nervosa. “ Ho scelto di non andare con un ragazzo. Sarò con i miei amici… quindi non è un gran problema. “

Il ragazzo sembrò leggermente ferito ma mantenne la calma. “ Beh anche io sono tuo amico giusto? “

Courtney si fece uscire un sospiro e annuì leggermente.

“ Beh allora perché non mi permetti almeno di accompagnarti lì. Prometto che non cercherò di far nulla. Solo che ancora non conosco molte persone e tu sei la prima ragazza che ho incontrato quando sono arrivato quindi… “

Dio le stava rendendo difficile dir di no. Courtney non voleva nemmeno che la tenesse per mano perché avrebbe iniziato a pensare a quella di Duncan. Ma lui le aveva offerto di essere solo amici, e nella peggiore delle ipotesi gli avrebbe tirato un calcio nelle balle. Inoltre non voleva farsi vedere al ballo solo come l’amica *, almeno avere un accompagnatore sarebbe stato meno umiliante.

Courtney si sforzò di sorridere e accettò l’offerta. “ Certo Adam. Mi piacerebbe. “

Adam sorrise ampiamente e portò le mani alle tasche. “ Ci vediamo allora. “ Con ciò se ne andò.

Courtney per tutta la passeggiata verso casa si intrattenne con pensieri su Duncan che si comportava come un gentiluomo e la accompagnava al ballo. Scosse la testa avendo imparato la lezione. Lui aveva perso la sua occasione.

Fece una leggera smorfia ricordandosi di Adam. Oh beh era meglio di niente no?

Improvvisamente sentì il bisogno di piangere ancora.



 
La sola cosa più difficile dell’essere soli è l’essere con la persona sbagliata

- Sconosciuto



 
Duncan non poteva credere di essere lì, in biblioteca. Era così impazzito a causa della noia tanto che l’ultima opzione era ormai la biblioteca? Non riusciva nemmeno a trovare qualche bel guaio in cui cacciarsi. Per non parlare di tutti i suoi amici maschi che erano troppo impegnati con le loro ragazze e quel diavolo di ballo.

Decise di navigare su internet e ammazzare il tempo prima che la scuola chiudesse, non voleva andar già a casa. Cercò di attutire tutti i discorsi tra gli ebeti attorno a lui e decise di fare qualche ricerca riguardante il suo futuro lavoro all’accademia di polizia. Si soffermò sulla storia e sulle informazioni sui programmi quando qualcosa catturò la sua attenzione.

Sapeva che l’accademia di polizia in cui lavorava il padre aveva un po’ di accademie legate ad essa che praticamente eseguivano gli stessi programmi e lavoravano sotto la stessa divisione e sotto lo stesso nome. Ce n’erano quattro, tutte sparse in luoghi differenti del paese. Era stato così distratto dal dolore ultimamente che non si era nemmeno preoccupato di controllare le altre accademie o la loro localizzazione, aveva deciso di rimanere qui e lavorare alla stessa del padre, ma improvvisamente…

“ Ehi ho sentito che Courtney Lawrence andrà al ballo con Adam Keeley. “

Sentendo il nome di Courtney Duncan origliò la conversazione tra i due ebeti.

“ Oh sì l’ho sentito anche io, pensi che andrà in seconda base con lei? “

Duncan improvvisamente si mise le informazioni viste sullo schermo nella memoria e saltò giù dalla sedia e si girò verso gli ebeti fulminandoli con lo sguardo. “ Nessuno arriverà in seconda base con lei! È mia!

FARE SILENZIO IN BIBLIOTECA! “ gridò il bibliotecario.

RIPRENDITI IL TUO STUPIDO AVVISO! “ gridò a sua volta Duncan uscendo di corsa da lì.

Duncan non avrebbe lasciato perdere tutto ciò, specialmente con quello stronzo che pensava di poter avere la sua ragazza. Courtney era sua, l’amava e si sarebbe assicurato che lui fosse l’unico uomo ad amarla e ad avere il suo amore. Non importava di tutte le differenze e del non essere perfetti l’uno per l’altro. La sua vita era perfetta solo quando lei era compresa.

Duncan guidò fino a casa di Geoff e quasi sfondò la porta. Geoff aprì sorpreso di veder lì Duncan. “ Andrò a quello stupido ballo, “ tagliò corto Duncan. “ Ora aiutami a trovare un completo! “

Questa era la sua ultima chance, e non l’avrebbe sprecata.



 
Kyle: sai è lo scherzo più cattivo che il cosmo abbia mai fatto, oppure è la prova concreta che siamo destinati a star insieme

Maxine: No Kyle, noi siamo condannati a stare insieme.




 
* cioè non voleva andare al ballo ed essere lì solo come l’amica di qualcuno, in questo senso ahah
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Sunrise19