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Autore: Toorop    19/04/2015    0 recensioni
Colei che tutto fu e nulla è più
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non lo so..
Non lo so e non lo voglio sapere.
Non lo so e non lo voglio più sapere.
Non lo so e nemmeno mi interessa più saperlo.

Cosa?
Perché sto così.

Sono passati due anni dall'ultima volta che scrissi qui.
Ma ho intenzione di ricominciare per rimanere.

Tornando a bomba.. Sono passati 2 anni 3 mesi e 13 giorni da quando mi ha lasciato.

Sto male per questo? Non lo so.
Sto male perché mi manca? Forse.
Ma molto più probabilmente sto male perché il ricordo di lei, così perfetto, ancor non m'abbandona.

Ma sicuramente sto male perché tutti questi “se” e questi “ma” ancor non mi lasciano.
Ma in realtà sto male perché penso ancora a come sarebbe il mio mondo se tu ne facessi ancora parte.

Sto male perché penso a come sarebbe se tu fossi presente in questa primavera, in queste fredde e piovose giornate di un pazzo aprile.
Penso a come sarebbe se fossi ancora tu la mia primavera.

Quella della quale non sono allergico, la stessa la quale posso baciare senza paura di un attacco d'asma o di uno sfogo allergico.
Penso ancora a come sarebbe se potessimo replicare quella corsa a inseguirci per bagnarci con delle bottiglie d'acqua mezze piene.
Finì con te fradicia perché, poverina, altrimenti non poteva finire.

E sconsolata e col muso mi dissi ma non è giusto, ed io ti abbracciai, per divenire in parte bagnato quanto lo eri tu, e lì fosti tutta felice.

 

Erano giornate tranquille.
Spensierate, più che tranquille. Non sapevamo cosa ci aspettava. Vivevamo la nostra vita senza l'ombra di un addio e senza l'angoscia di un futuro lontano dall'altro.

Eravamo fatti per stare insieme, e stare insieme era ciò per cui eravamo fatti.

Nulla ci spaventava, forti del nostro amore, pensavamo di riuscire a battere chiunque e ad abbattere qualsiasi ostacolo. Ci sbagliammo.


Ma voglio crogiolarmi ancora in frivoli e fittizi ricordi, che abbandonarmi ancor non sanno.

Come quella volta che, dopo una mattinata di focoso e innocente sesso, preparai le mie FAMOSISSIME piadine al crudo e mozzarella, di cui andavi ghiotta (chissà s'è ancor così..) e, stanchi ma felici, ci sedemmo sulla poltrona, io sotto e tu sopra, con un piatto di plastica a testa riempito con una sostanziosa fetta di piadina, talmente tanto grossa da uscire fuori dai bordi del piatto, e da far colare un po' di mozzarella filante sulla tua coscia nuda, al ché esclamasti ah! Ed io prontamente levai col pollice e leccai via, prima di baciarti con la lingua sulla quale c'era ancora il “po'” di mozzarella filante.

Erano bei tempi, erano tempi di sorrisi e inaspettati gesti, tempi di cambiamenti e di stupore, tempi di rinascita interiore e di viaggi interminabili verso mete indimenticabili.

Ho passato più ore in viaggio che con te, a momenti.

Eppure, rifarei l'esatto ammontare di tutte le ore spese su quei fottuti mezzi pubblici se questo volesse dire trascorrere una giornata intera con la te che ancora rimembro e con il noi che ancora non si è spento.

 

..Toh, ma guardami. Anzi mi rivolgo a me stesso, ma guardati.
Ti ripromisi di non scrivere più di lei, e cosa stai facendo?

Ti senti male triste e abbandonato e addossi la colpa a lei? Sarà mica ancora lei il motivo di tutto ciò?
E se così fosse, saresti capace di ammetterlo a me?
La rivuoi. Ma lei se n'è andata. Lei sta con un altro ora.
Lei è felice.
Lei è felice e tu no.
E non puoi cambiare questo caro mio. Perché ciò che non sei stato in grado di darle tu a tuo tempo, glielo sta dando un altro, in un futuro il quale pensavi mai arrivasse, nei giorni in cui pensavi di aver trovato l'amore della tua vita e l'unica donna che avresti sposato, per far vedere a tutti quanto vi amavate e mostrare a tutti orgoglioso la donna che avevi al tuo fianco.

PER DIO, quanto eri fiero di lei. Andavi in giro a testa alta, ti vantavi di chi ti teneva per mano, con spavalderia e sbruffonaggine vagavi per le strade in cui vi trovavate col solo scopo di mostrare a tutti il gran bel pezzo di ragazza al tuo fianco, e per vantarti di quanto pura e innamorata fosse quell'angelo che stringevi tra le tue dita.

 

 

..ma ora, lo stesso è annegato nella melma tetra e fitta qual è la vita.

Ciò che ti ricordavi fosse, più non è.

E ciò che è ora, è ciò che mai pensasti potesse accadere.

Ciò che mai volessi far accadere.

Eppure, il tuo operato fece in modo di mutarla in ciò che è ora: te.

 

  
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