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Autore: anis12    19/04/2015    0 recensioni
E' difficile avere un sorriso vero.
E' difficile andarsene dal paese dove si è nati.
E' difficile restare in piedi quando si è rimasti soli.
Magda sa quanto questo sia difficile. L'ha iniziato a capire quando ci fu quell'incidente, quando è dovuta partire per la Corea del Sud per seguire suo fratello... Lo sa da quando i suoi sogni sono diventati fumo nero. Lo stesso nero che, ora, circonda la vita di Magda. Dopo essere stata abbandonata dagli unici amici che aveva, per via di un incidente, Magda decide di ricominciare da capo partendo dai suoi sogni, ma non è facile.
Dovrà affrotare il fatto che lei è diversa.
A complicarle ancora di più la vita ci saranno un padre temporaneamente assente, una vita scolastica più che disagiata e 12 ragazzi che le faranno ricordare cosa significhi avere una famiglia...
...e le faranno trovare l'amore che cercava.
[7° CAPITOLO]
-Mi piaci Magda. Non ho fatto altro che cercare una ragazza come te…- Il cuore di tutti e due palpitava e Magda chiuse gli occhi non solo per l’imbarazzo e per non vedere il volto del ragazzo di fronte a lei, ma anche perché sperava in una cosa sola… un bacio.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tao, Tao, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 12
 
Magda era rimasta scioccata nel vedere suo fratello piangere. Non l'aveva mai visto in quello stato o, forse, non si era mai fatto vedere ai suoi occhi. La domanda pareva chiara: "Perché?". Magda se lo chiedeva da quando aveva intravisto dalla porta socchiusa suo fratello in lacrime. Le aveva fatto un sorriso smagliante qualche secondo prima, com'era possibile? 
 
Avrebbe tanto voluto chiederglielo, ma aveva preferito rimanere in silenzio, come aveva fatto anche altre volte. Era scappata un'altra volta, proprio come aveva fatto con i suoi genitori. Quando vedeva le persone vicino a lei soffrire si chiudeva in un guscio. Non voleva proprio accettare il fatto che suo fratello stesse piangendo, era una cosa del tutto nuova e che la spaventava. 
 
Aveva paura che il motivo fosse lei. Odiava far soffrire le persone e vederle soffrire e, ogni volta che succedeva, scappava.Una vibrazione proveniente dalla sua tasca la richiamò dai suoi pensieri. Era Luhan: 'Magda, possiamo incontrarci?' Le aveva scritto. Guardava lo schermo del cellulare e si chiedeva cosa sarebbe stato meglio fare. 
 
Fece un sospiro, quella situazione di disagio era durata anche troppo e, ormai, la rabbia che sentiva all'inizio era del tutto scomparsa. 'Va bene, dimmi pure dove e quando =).' Il telefono vibrò subito. Magda si sorprese della velocità della risposta, come se avesse già preparato il messaggio ancor prima che arrivasse il suo.
 
'A casa mia fra un'ora va bene? Ho delle cose da darti'. Magda guardò lo schermo confusa."E, secondo te, so dove abiti?" pensò prima di scriverglielo. Non era mai andata a casa sua e non glielo aveva mai detto, come credeva che lo sapesse? Le arrivò la risposta. 'Scusa, me ne ero dimenticato -_-;; . La via è questa: ...' . "Se prendo la metrò arrivo in orario." pensò Magda. Prese velocemente le cuffie dalla tasca e se le mise nelle orecchie. Fece partire la musica ad alto volume e si avviò verso la stazione.
 
***
Tao cercava di capire come funzionassero le macchinette per i biglietti della metrò guardando Yifan. Non riusciva ancora a leggere bene il coreano anche se si stava sforzando molto. Il suo amico, pazientemente, gli spiegava la pronuncia e cosa stessero a significare i caratteri di fronte a loro. 
 
-E' difficile...- Disse in coreano. Glielo aveva imposto Yifan per farlo abituare e Tao cercava di fare del suo meglio con qualche piccolo risultato in più.-E' difficile sì, ma piano piano diventerà naturale.- rispose cercando di usare delle parole comprensibili e scandendole bene. Prese il biglietto di fronte a lui e si diressero per prendere la metrò. 
 
Stavano aspettando sulle panchine libere quando, Tao, attirato dal suono di una musica troppo forte, si accorse che una ragazza vestita di nero, con la parrucca nera e un rossetto rosso scuro stava aspettando proprio come loro la stessa metrò.-Yifan! C'è Magda!- Disse strattonando il braccio dell'amico che si era perso nel controllare dei messaggi sul telefono. 
 
Yifan girò la testa e vide la ragazza che, qualche giorno prima, avevano ospitato nel loro trasandato appartamento. -La andiamo a salutare?- Chiese Tao. -No, avrà le sue faccende da sbrigare e noi abbiamo le nostre. Quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto ed è ora di riprendere in mano delle vite normali.- risposte freddamente.
 
Tao, scocciato e indispettito da quello che aveva detto Yifan, si alzò, quasi come  fosse un dispetto e andò in direzione della ragazza in nero e con la musica troppo alta. Il ragazzo alto sospirò nel vedere la reazione infantile dell'amico, ma ormai era partito e così si alzò pure lui avviandosi in direzione di Magda. 
 
Tao cercò di chiamarla, ma la musica era davvero alta e Magda non riusciva a sentire niente di quello che stava accadendo intorno a lei.Tao le si parò davanti attirando la sua attenzione. La ragazza, appena lo vide, spalancò gli occhi dalla sorpresa e si tolse le cuffiette -Huang, mi hai spaventata...- Disse abbassando lo sguardo per terra. 
 
Intanto Yifan si era avvicinato e vedeva lo sguardo perplesso di Tao. Fece un respiro, poi parlò in mandarino -Cosa non hai capito?- Tao rispose che non conosceva la parola spaventata e, il ragazzo alto tradusse -Scusa Soo, sto cercando di abituarlo a parlare subito o farà molta fatica.—Da quanto tempo è qui?- Chiese Magda. 
 
-Circa quattro mesi.- Yifan guardò l'amico che cercava di capire anche solo il soggetto del discorso. -Non essere troppo duro con lui...- Iniziò Magda dopo aver visto lo sguardo spaesato di Tao. -... anch'io ero così, all'inizio. Ovviamente stai facendo bene ad abituarlo, ma non essere troppo severo. 
 
Imparare il coreano deve essere per prima cosa un piacere e non un dovere, poi arriva quello. Se glielo imponi in modo troppo pesante potrebbe avere ancora più difficoltà nell'impararlo. Tao, sai scrivere?- chiese sperando che conoscesse almeno quelle parole.-Poco.- Rispose. 
 
Intanto, la metrò, era arrivata. -Prova con delle canzoni che esistono sia in Corea che in Cina, ad esempio le sigle dei cartoni animati. Assicurati che conosca tutte le basi. Da come ho sentito mentre ero a casa vostra gliene mancano alcune...- Concluse Magda prima di salire. Yifan pensò ai consigli che le aveva dato Magda.
 
Tao si avvicinò di più al suo amico curioso di sapere quello che aveva detto Magda -Proverò ad ascoltare i tuoi consigli.- disse Yifan -Tu provaci.- Concluse Magda mentre le porte si chiudevano salutandoli con la mano. Tao non fece in tempo a salutarla. Era un po'  deluso, sperava di parlare di più con lei -Yifan, potevi anche far parlare un po' anche me...- disse mettendo il broncio.
***
 
-Ehi, com'è stare tutto solo in un letto d'ospedale?- chiese Momo a Min Lee. -Non mi sento molto bene...- rispose l'amico cercando di non far notare di aver pianto. Momo, avvicinandosi, notò gli occhi gonfi e il naso rossastro. Si sedette sullo sgabello che era di fianco al letto e sospirò, aveva già capito cosa fosse successo.
 
-Magda è venuta a trovarti, vero?- Gli occhi di Min Lee tornarono lucidi. -No, non fare così!- lo rimproverò il rapper degli Xilo. Prese un fazzoletto dal pacchetto che aveva in tasca e gli asciugò la lacrima che era ormai scesa sul suo volto. Momo era così premuroso solo nei suoi confronti.
-Scusa Momo. Sì, è venuta a trovarmi... Ti ricordi quando ti ho detto che si era travestita da infermiera per tirarmi su di morale? L'ha fatto un'altra volta, non è fantastica la mia sorellina?!- disse accennando ad un sorriso malinconico e con gli occhi che si riempivano di lacrime. Momo si sentiva frustrato nel vederlo in quello stato, ma cosa poteva fare? Assolutamente niente. 
 
-Sì... proprio fantastica...- indirizzò il suo sguardo verso le mani di Min Lee e avvicinò le sue. Erano fredde, gli succedeva sempre quando piangeva.-Cosa ti ha ridotto in questo stato stavolta?- Non osava incrociare lo sguardo con quello dell'amico. Min Lee strinse di più le mani di Momo. 
 
-Stavamo parlando della scuola e della gita che si tiene tra breve. Come sai non ha tanti amici nella scuola, ha solo quelli con cui balla...- Min Lee non sapeva quello che era successo. -... e ad un certo punto ha fatto il nome di un certo Luhan. Dovevi vederla come sorrideva parlandone, era bellissima...- 
 
Un'altra lacrima scese sulle sue guance.-Fammi entrare nel letto.- Mormorò togliendosi le scarpe. Min Lee si spostò in modo da lasciare spazio a Momo che entrò nel letto -Hai le mani fredde, smettila di piangere.- Gli disse in modo gelido, gli succedeva sempre. Min Lee prese il fazzoletto che aveva tra le mani Momo e si asciugò delle lacrime inesistenti 
 
-Quando arrivano gli altri?- chiese sospirando e guardando un punto nella stanza -Non verranno, hanno tutti degli impegni...—Ok, meglio così. Non voglio farmi vedere in questo stato...- mormorò appoggiando la testa sulla spalla dell'amico e chiudendo gli occhi.
 
***
 
-Via, via, via! Non voglio nessuno!- Urlò Luhan verso i suoi genitori. -Ma come, non me la fai neanche conoscere? Ci nascondi qualcosa?- chiese la madre sospettosa. -Suvvia, tesoro, lasciamoli soli, ormai sono grandi abbastanza, no? Non ti fidi di tuo figlio?- Il padre di Luhan tese una mano verso sua moglie incitandola a uscire. -Certo che mi fido, ma vorrei almeno conoscere questa ragazza. Fino ad ora mi ha solo detto che è bellissima e nient'altro!-
 
-Ci sarà un motivo se non ti ho detto niente e ora fuori! Devo parlare con lei in privato!- gridò ancora sua madre cercando di spingerla verso la porta aiutato da suo padre. -Va bene, va bene! Non c'è bisogno di spingere!- Aprì la porta per uscire. -Volevo solo incontrare la mia ipotetica futura nuo...- I suoi occhi si spalancarono alla vista della ragazza davanti a lei.
 
-Mamma, non osare nemmeno dirlo! Io e lei siamo solo...Magda?!- esclamò Luhan vedendola davanti all'uscio di casa. La ragazza si tolse le cuffiette dalle orecchie e le mise in tasca. -Ciao Luhan!- Rispose con un sorriso. Il padre del ragazzo si girò a guardare prima sua moglie poi suo figlio e Luhan ricambiò lo sguardo in modo rassegnato. 
 
La signora Lu aveva ancora gli occhi spalancati. -...E' successo qualcosa?- chiese Magda perplessa.-Assolutamente niente! Ora se ne vanno, vero?!- disse Luhan nervoso -S-sì, dovevamo andare, ma visto che sei qui potremmo rimanere ancora dieci minuti, tanto non abbiamo fretta...- Rispose la madre un po' impacciata. 
 
Luhan pregava ed implorava con lo sguardo suo padre in modo che dicesse qualcosa. -N-non credo che ci vogliano qua, avranno le loro cose da fare, giusto?-Luhan guardò suo padre ringraziandolo mentalmente. -S-sì, esattamente! Ora fuori!- Spinse i suoi genitori fuori dalla soglia di casa sua e fece entrare Magda dentro. 
 
La madre di Luhan non si aspettava di vedere una ragazza con dei gusti così particolari, soprattutto era sorpresa dal fatto che Luhan potesse aver fatto amicizia con lei. Era una cosa mai successa nella sua vita da madre.Il ragazzo chiuse la porta di casa e lasciò che un sospiro uscisse dalla sua bocca. 
 
-Cosa aveva tua madre? E' successo qualcosa di strano? Ho detto qualcosa che non andava?- Chiese improvvisamente Magda. A Luhan crebbe di nuovo l'ansia. -Niente di importante...- Disse frettolosamente per poi incantarsi a guardarla. -Ora tu cos'hai?- chiese imbarazzata Magda nel vedere il suo amico comportarsi in modo strano e scandendo quel "tu".
 
Luhan si risvegliò e il suo viso divenne rosso per l'imbarazzo - Ni-niente! Assolutamente niente!- Magda accennò a una risata nel vedere il suo volto colorarsi. Non si ricordava l'ultima volta che le era successo o, forse, non le era mai capitato. Era divertente. -Allora, di cosa volevi parlarmi?—Ecco, io... volevo farmi perdonare e...- 
 
Non finì in tempo la frase. -Ti perdono.- Sbottò Magda. Aspettava ansiosa il momento per dirglielo in modo che la tensione che si era creata tra loro due sparisse. -Come?- chiese Luhan sorpreso. Si era preparato tutto un discorso sforzandosi di trovare le parole giuste e ora era stato perdonato subito.-Mi ero preparato, non puoi far finire tutto così.- 
 
Luhan lasciò andare un leggero sospiro che si tramutò in una risata . Alla sua risata si aggiunse quella di Magda, anche se piccola e un po' malinconica. Forse l'aveva perdonato subito perché non voleva litigare quel giorno, dopo quello che era successo quella mattina avrebbe tanto voluto svagarsi un po'.
 
Mentre rideva un odore di bruciato invase la casa -Luhan, non lo senti? Si sta bruciando qualcosa! Hai qualcosa in cucina?-Domandò. Luhan impallidì immediatamente. -I muffin!- gridò. Corse verso la cucina sperando che fossero ancora commestibili o che si potesse salvare qualcosa. -I muffin?- chiese Magda un po' perplessa.
 
Seguì Luhan in cucina, ma non si era salvato niente. Luhan appoggiò il vassoio sul tavolo e Magda corse ad aprire la finestra in modo che il fumo uscisse dalla stanza. -Hai cucinato dei muffin? Per me?- Magda era sempre più perplessa. -Non proprio io, li ha preparati mia madre costringendomi a farlo. Voleva essere gentile, ma non si è salvato niente.-
 
-Non ti preoccupare, sono solo dei muffin, non me la prendo mica per una cosa del genere e poi preferisco il salato!- disse avvicinandosi a Luhan e sorridendo -Davvero? Non lo sapevo.- Si voltò a guardarla e si incantò una seconda volta -Sai che sei proprio bella quando sorridi?- Quasi sussurrò. Doveva essere solo un pensiero, ma le parole le erano uscite di bocca. 
 
Magda si bloccò, le parole l'avevano raggiunta comunque.-Da quand'è che sei così aperto?- Gli chiese imbarazzata. Luhan tornò di nuovo rosso. -Ni-niente, lascia stare.- Tornò a dire prendendo il vassoio e buttando i muffin nel cestino -Piuttosto, con chi andiamo in gita? Ci mancano due ragazzi.- Disse. 
 
Magda incominciò a pensare mentre Luhan si avviava per il salotto incitandola a seguirlo. -Non ne ho la più pallida idea, forse Bon-Hwa. Può essere uno dei pochi che non farebbe storie ad entrare nel gruppo. E tu? Hai qualche idea?-
 
-Minseok. E' un ragazzo gentile e simpatico, sono sicuro che non avrà problemi. Ci parlo spesso con lui. So che nessuno dei due è ancora entrato in un gruppo, facciamo ancora in tempo per chiederlo. Ho il numero di Minseok, gli mando un messaggio. Per Bow-Hwa dovremo aspettare domani.- Concluse, o era quello che credeva Magda.
 
-Ah, mi sono dimenticato di dirti una cosa importante. Riguarda me e Minseok.- Disse. -Hai presente che un mese fa c'è stata l'audizione per entrare nella SM Entertainment, giusto?- Magda annuì curiosa di sapere dove volesse andare a parare. -Ecco, Minseok mi ha sentito cantare e mi ha praticamente costretto a fare l'audizione...- Continuò. Magda, forse, aveva già intuito quello che stesse per dire.-Siamo stati presi tutti e due!- Annunciò con un sorriso sulle labbra.
 
Il cuore di Magda si fermò.
 
SPAZIO SCRITTRICE: e, finalmente, pubblico per tempo! Come va? Da me per niente bene. Vi dico solo questo: la scuola. Ma stavolta ci ha messo del suo anche il nostro caro Wattpad. Per scrivere uso il programma che il nostro caro sito ci mette a disposizione. Scrivo la parte finale, salvo per poi mandarla alla mia amica che mi corregge, copio e ... mi accorgo che manca tutta la parte finale. La mia reazione? Questa O.O ... E via che si riparte per riscrivere tutto quanto. Salvo, copio e manca di nuovo la parte finale. Nota positiva, stavolta mi aveva lasciato qualche parolina in più... Dopo ho pensato bene di riportare il tutto su Open Office...
 
Fine della storia!
 
Ciao!

P.s.: vi piace la versione chibi di Magda? L'ha fatta una mia amica <3
  
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