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Autore: Lily_Hope    19/04/2015    2 recensioni
E' la prima fanfiction che scrivo quindi sono piuttosto agitata. Pan e Bra hanno diciotto anni e stanno affrontando il loro ultimo anno di liceo, hanno i comuni problemi delle adolescenti cui andrà però ad aggiungersi l'amore per delle persone inaspettate o forse mai dimenticate.
Spero che vi piaccia e accetto di buon grado le critiche. Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Goten, Pan, Trunks, Un po' tutti | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                 NUOVI AMORI


Era ormai arrivata la sera della vigilia di Natale, i ragazzi avrebbero cenato con i loro familiari per poi incontrarsi in segreto a mezzanotte per scambiarsi gli auguri e i regali che avevano comprato. Naturalmente di questo “folle” piano ne era a conoscenza anche Goku, il quale, se fossero sorti dei problemi per l’incontro, avrebbe aiutato volentieri il figlio e la nipote ad incontrarsi con i rispettivi fidanzati per quel piccolo momento d’amore.
A casa Son si erano riunite entrambe le famiglie dallo stesso cognome, e mentre gli uomini attendevano, facendo una partita a carte, le donne di casa erano indaffarate a preparare la cena natalizia, infatti Chichi e Videl cucinavano, mentre Pan apparecchiava la tavola.
- Allora quando si mangia?
- Goku sei sempre il solito! Stiamo finendo di preparare.
- Non vedo l’ora di mangiare le tue bontà, tesoro!
A quelle parole la donna arrossì, ma subito cercò di eliminare il rossore dedicandosi interamente a preparare la cena.
Nello stesso tempo, in città, altre due donne erano intente a preparare la cena di Natale, mentre i due uomini di casa erano nella Gravity Room ad allenarsi, naturalmente il povero Trunks era lì sotto costrizione del padre, il quale sapeva essere molto convincente.
- Mamma ma non c’è modo di far uscire papà da quella stanza? Anche il giorno della vigilia di Natale?
- Bra conosci tuo padre, nemmeno la fine del mondo lo farebbe uscire da quella camera. Credo di aver sbagliato a costruire quella stanza ….
- Già lo penso anch’io, credi che si arrabbierebbe se la distruggessi?
- Non ci provare nemmeno ragazzina. Tsk.
- Oh papà, fratellone, finalmente siete usciti … su preparatevi che la cena è pronta.
Così mentre le due mettevano la cena in tavola, i due uomini salirono a prepararsi. Salendo le scale Vegeta rivolse il pensiero alle festività natalizie … infatti, dopo anni, ancora non aveva ben capito perché si festeggiasse il Natale, e come ogni anno a mezzanotte si faceva raccontare la ragione da Bulma, per poi scambiarsi quegli “insulsi oggetti” come li chiamava lui, che per gli essere umani erano un segno d’affetto e di bontà.
Anche nella piccola villetta sui monti Paoz l’altra grande famiglia si era ormai messa in tavola, mentre gli uomini mangiavano estasiati i piatti preparati dalle due donne, due ragazzi, nonostante avessero una gran fame, erano troppo occupati a pensare al dopo cena. Infatti non vedevano l’ora che arrivasse la mezzanotte per festeggiare con i loro amori, i quali, in quello steso momento, stavano pensando la stessa cosa.
- Goten, tesoro, ma non ti piace quello che ho cucinato? – disse una preoccupata Chichi, che non riusciva a capire il perché suo figlio non mangiasse come sempre.
- Uh? Oh no mamma, certo che no, i tuoi piatti sono favolosi. – disse il ragazzo donandole un sorriso che avrebbe convinto chiunque avesse dubitato della veridicità di quelle parole.
La madre, apparentemente più tranquilla, aveva però capito da qualche giorno che i due giovani Son nascondevano qualcosa, erano sempre distratti, con la testa nelle nuvole, in poche parole sembravano essere su un altro pianeta. Lei conosceva bene quella sensazione, l’aveva provata nel momento in cui aveva visto e scoperto che si sarebbe sposata con Goku … erano semplicemente innamorati. Poteva capire perfettamente la nipote, era l’età dei primi amori, di quelli che credi durino una vita … ma non riusciva a capire in nessun modo il figlio, lui non si era mai comportato in questo modo, non era mai stato innamorato, solo qualche avventura … che questa fosse la volta giusta? Mah … solo il tempo avrebbe potuto darle quella risposta. Decise che per il momento era meglio non pensarci e godersi la cena di Natale.
Anche un’altra madre, però, si era accorta dei cambiamenti avvenuti nei propri figli. Infatti la più piccola della famiglia, la giovane Bra, nell’ultimo mese era stata molto più tranquilla e trattabile, come se fosse in pace con se stessa, una cosa molto rara, visto che la giovane aveva ereditato tutto il carattere del padre e quindi era molto difficile da accontentare. Si dimostrava molto gentile e premurosa con tutti, perfino con il fratello, il quale era sempre stato mira delle sue sfogate e dei suoi insulti, anzi sembrava che fra i due fosse nata una certa complicità. Anche in quel momento, a tavola, i due ragazzi si scambiavano sguardi e sorrisi d’intesa per poi tornare a mangiare tranquillamente la propria cena. Bulma moriva dalla curiosità di sapere cosa nascondessero i due, ma fino a quel momento aveva preferito non chieder loro cosa ci fosse sotto, per paura di rompere il nuovo rapporto che si era creato, e poi non era mai stata una madre invadente, voleva dar spazio e tempo ai suoi figli per crescere. Per questo motivo aveva deciso che avrebbe parlato con sua figlia subito dopo i giorni natalizi, in modo tale da aver più tempo per parlare.
La serata trascorse velocemente per entrambe le famiglie, tra risate, partite a tombola, a carte, partite a cui naturalmente Vegeta non partecipò, in quanto li considerava solamente “insulsi giochi terrestri”. Ben presto arrivò l’ora dell’appuntamento per questo, i giovani Son, si alzarono da tavola, presero cappotti e sciarpe e avvertirono i genitori.
- Mamma, papà io e Pan usciamo.
- Ma come? Dove andate? È quasi mezzanotte …- disse una preoccupata Videl.
- Tranquilla mamma, ho diciotto anni e poi c’è lo zio Goten con me, andiamo a fare una passeggiata.
- Già Videl, non succederà nulla, torniamo presto.
- Ma Goten, io non credo sia il caso …
- Su figliolo, lasciali andare. – disse Goku al figlio, facendo un sorriso. Gohan rimase qualche minuto in silenzio, non che non si fidasse di suo fratello, ma non voleva che sua figlia andasse in giro a quell’ora. Alla fine però, sotto lo sguardo supplice della ragazza, fu costretto a cedere.
- E va bene, ma solo una mezz’oretta, ok?
- Va benissimo papi. – disse la giovane dando un bacio al padre, che divenne rosso a quel gesto d’affetto. 
I due ragazzi così, usciti dalla casa, s’incamminarono velocemente verso il luogo dell’appuntamento, sotto l’albero di ciliegio sul monte vicino, luogo dove erano soliti incontrarsi i ragazzi per scambiarsi dolci baci. Arrivati non videro nessuno, mancavano ancora dieci minuti alla mezzanotte e Pan pensò che probabilmente Vegeta avesse fatto storie per l’uscita della figlia, proprio come suo padre.
Qualche minuto prima della mezzanotte i due giovani Brief arrivarono ed atterrarono, andando incontro ai rispettivi fidanzati che erano lì ad attenderli.
- Piccola Paaaaan!
- Trunks, finalmente! – disse saltando al collo del suo ragazzo per poi dargli un leggero bacio.
- Eccoti Principessa.
- Goten! – disse abbracciando il ragazzo, il quale ricambiò con un dolce bacio.
- Ragazzi ma che fine avevate fatto?
- Scusate ma mio padre ha fatto le solite storie per farmi uscire, mi ci è voluto un po’ per convincerlo. Per fortuna mi hanno aiutato mia madre e il mio adorato fratellone.
- Ehi è la prima volta che mi chiami adorato fratellone.
- Non ti ci abituare, bello. – disse guardandolo dall’alto in basso con sguardo accigliato e poi dandogli una leggera spinta. Gli sorrise, davvero adorava suo fratello.
- Comunque ti capisco Bra. Anche mia madre e mio padre hanno fatto qualche storia per farmi uscire, alla fine hanno ceduto. – disse la moretta trionfante.
- Sei così buffa con quella faccia amore mio. – disse Trunks ridendo e guardando dolcemente la sua metà.
- Scemo. – disse la moretta, facendo finta di essere offesa. A quel punto il giovane si avvicinò a lei e abbracciandola da dietro, le sussurrò all’orecchio …
- Allora lo vuoi adesso il mio regalo?
- Quando vuoi ….
Allora i due, insieme agli altri due ragazzi, cacciarono fuori i loro regali.
- Goten … questo è per te.
- Grazie, amore. – disse il regalo prendendo il regalo e cominciando a scartarlo, alla fine aprì la scatola e rimase stupito nel vedere un bellissimo orologio blu e grigio. Era perfetto per lui.
- Almeno così non arriverai più in ritardo agli appuntamenti. – disse la turchina ridendo. Al suono della sua risata cristallina il Son si avvicinò e le diede un bacio a fior di labbra.
- Principessa è un regalo perfetto, grazie. Questo è per te. – disse porgendole una piccola bustina da cui sporgeva un foglio di pergamena.
Bra aprì immediatamente la bustina, e rimase a bocca aperta nel vedere quello che c’era al suo interno.
- Goten … tu … tu mi hai comprato una stella a cui hai dato il mio nome!
- Certo, eccola lassù, la vedi? È la più luminosa, proprio come la luce che vedo nei tuoi occhi quando mi guardano. Ti amo.
- Ti amo anch’io Son! – disse baciando il ragazzo.
Nel frattempo anche gli altri due ragazzi si stavano scambiando i propri regali.
- Trunks questo è per te, dimmelo se non ti piacciono.
Trunks aprì il pacchetto e trovò al suo interno l’ultimo cd del suo gruppo preferito e il libro che tanto cercava. All’interno del libro però c’era qualcosa, lo aprì e vi trovò una lettera con su scritto “Al mio Principe”. L’aprì curioso e la lesse tutta d’un fiato. Alla fine della lettura guardò Pan e le sorrise, si avvicinò e la baciò dolcemente.
- È bellissimo, soprattutto la lettera, la conserverò per sempre. Questo è per te.
Pan prese il pacchetto dalle mani del ragazzo e lo aprì, al suo interno trovò una splendida collanina con un ciondolo a forma di chiave. Trunks si avvicinò …
- Il mio cuore appartiene a te e questa è la chiave per aprirlo. Pan … sei tu il mio regalo più grande.
A quelle parole la ragazza sussultò, era felice come non mai. Si buttò fra le braccia del suo amato e si baciarono.
Tutti e quattro rimasero così per un po’, infine si separarono per tornare a casa.
- Questa è solo una parte del regalo. – dissero insieme i due ragazzi, lasciando le ragazze basite: cosa volevano dire?






N.d.A.
Ed eccoci qui! Salve a tutti e scusate per questi giorni di silenzio, ma sono stata davvero impegnata. Allora questo capitolo è tutto dedicato ai nostri piccioncini preferiti. Ma non sono dolcissimi? Ok, sono troppo melensa. Basta Lily.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e il prossimo, quello della verità, lo metterò prestissimo. Giuro. Ma non so dirvi con esattezza quando, quindi controllate sempre la mia pagina.
A prestissimo e grazie a tutti, anche a coloro che leggono in silenzio. 
Lily 

   
 
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