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Autore: Sophie Ondine    26/12/2008    6 recensioni
quattro ragazze, giovani, belle, passano l'ultima estate della loro adolescenza nella casa al mare di una di loro. Tra amori, delusioni e tristezza, scopriranno che la vita non è facile come la immaginavano. Ma la loro amicizia sarà la base di tutto, e le terrà sempre unite... e, chissà! Magari le aiuterà a trovare anche l'amore...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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KAGURA E BANKOTSU

Che pacchia!
Poteva dirlo chiaramente, anzi, poteva addirittura urlarlo!!!

Kagura era davvero contenta. Una bellissima vacanza con le sue amiche, nella sua adorata villa di famiglia, la spiaggia paradisiaca...

C'era solo un piccolo neo in tutto quel candore che la disturbava.
Bankotsu!!!
Quel ragazzo sbruffone e menefreghista, con una faccia che lei avrebbe preso volentieri a schiaffi, ma forse non si sarebbe limitata solo a quello, avrebbe fatto molto di più. Sarebbe stata capace di compiere un vero e proprio delitto. Omicidio premeditato. Di sicuro sarebbe stata quella la sua accusa.

Rivederlo le aveva aperto una ferita che , forse, non si era ancora chiusa del tutto. Ma adesso Kagura non aveva voglia di pensarci.

Come aveva sostenuto , e continuava a sostenere, quella vacanza sarebbe stata una vera pacchia e niente e ,soprattutto, nessuno avrebbe potuto rovinargliela.

Si voltò verso la sveglia digitale poggiata sul suo comodino fatto di legno di ciliegio. Segnava le 8 e 47. Era abbastanza presto, questa volta non avrebbe svegliato, anzi buttato giu dal letto nel vero senso della parola, la povera Sango. Per tutta la durata della giornata precedente non aveva fatto altro che lamentarsi. E doveva ammettere che era davvero fastidiosa, più di una volta si era trattenuta dal darle un bel pugno in testa e lasciarle un bernoccolo degno di quel nome.

Il corpo di Kagura era semi coperto dalle lenzuola rosse. La yasha si rese conto che in realtà non aveva solo le coperte di quel colore ma praticamente tutta la stanza era rossa.
Ma che poteva farci? Era un colore che adorava, i suoi occhi erano rossi e poi sua madre , quando era piccola e ingenua, le diceva che quel colore la rendeva bellissima come una principessa, anzi forse di più...

Sorrise malinconica e si lasciò sfuggire un gemito sommesso al ricordo di sua madre. Tutti le dicevano che le assomigliava, nonostante fossero passati quattro anni si ricordava fin troppo bene il viso di sua madre.

Kagura scosse la testa, meglio non pensarci, non perchè non volesse bene a sua madre ma perchè sapeva che quei ricordi le mettevano addosso una malinconia che difficilmente voleva sparire.

La ragazza si mise a sedere sul letto e si stiracchiò per bene, poi andò ad aprire la finestra per far entrare un po' d'aria nella stanza, c'era odore di chiuso.
Non appena la finestra fu spalancata respirò l'aria a pieni polmoni, nelle narici sentiva chiaramente l'odore della salsedine. Quanto amava quell'odore!!!

Scrutò meglio il cielo, non c'era una nuvola. L'immensa distesa celeste era interrotta da qualche stormo di gabbiani che volavano disordinati.
Poi Kagura decise di scedere in cucina per prepararsi un bel caffè, le serviva proprio per darle la giusta carica, altrimenti come avrebbe fatto a dare pugni in testa a Sango o Kagome o a Rin ,anche se a lei molto raramente.

Aprì la porta della sua stanza e si ritovò nel corridoio. Però una cosa non le sfuggì , che Kagome si era barricata in bagno e non usciva più.
Sapeva fin troppo bene che c'era lei, ne aveva la certezza assoluta. Solo una strambra come Kagome avrebbe potuto decidere di farsi bella solo per perdere la verginità.

Certo che se Kagome perdeva tempo in bagno a farsi bella, per Kagura, da quel momento in poi, il mondo poteva anche girare al contrario.


Sole, sole, sole e ancora sole. Non si serebbe mai stancata di prederne. Le donava una carnagione stupenda e poi faceva sparire i brufoli.

Kagura si trovava in spiaggia con le sue amiche. Lei aveva già esposto i suoi piani fin dal principio. Voleva prendere il sole.

Sinceramente cosa facevano le altre poco le importava, bastava solo che nessuno la distogliesse dal suo obbiettivo. A volte, doveva ammetterlo, era davvero egoista.
In quel momento Kagome annunciò alle sue amiche la sua intenzione di fare surf, con lezioni da parte di Sango. La yasha aveva notato che nello sguardo della povera bruna tutto c'era ,tranne che uno sguardo contento.
In effetti nemmeno lei avrebbe sprizzato gioia da tutti i pori se avesse dovuto dare lezioni a Kagome di surf. Come motivo principale c'era la scarsa pazienza che possedeva e come secondo motivo il fatto che lei non sapesse andare sulla tavola da surf.

Rin, invece, si avviò, ancora con i vestiti addosso, si diresse verso il bar di Ayame, quella ragazza tanto simpatica conosciuta per caso. La yasha la osservò fino a quando quell'esile figura non scomparve del tutto.

Kagura, rimasta sola, mise gli occhiali ultima moda e si stese sul suo asciugamano, guarda caso, rosso. Un leggero sorriso le si dipinse sul volto.


Quanto tempo aveva passato sdraiata al sole?
Difficile dirlo, lei non ci badava. Si rese conto , però, che iniziava ad accusafre un leggero mal di testa. Si mise a sedere e , prendendo uno spruzzino dalla sua borsa di paglia adatta per le giornata in spiaggia, si spruzzò in un po' di acqua sul corpo, per dare un leggero sollievo al suo povero corpo bruciacchiato.

Sentì i suoi capelli bagnati, colpa del sudore. Si slegò lo chignon per poi riacconciarselo.
Kagura, mentre era intenta a sistemarsi i capelli, sentì delle risate un po' troppo forti per i suoi gusti venire dalla vedetta del bagnino. Si voltò con fare poco interessato, e in effetti poco le importava, era solo per sciogliere i muscoli del collo. Ma quello che vide non le servì a sciogliersi.

Un gruppo di ragazze, tutte curve, bionde e con l'aria da oche si aggirava attorno alla vedetta del bagnino. Tutte ridevano all'unisono, avevano una risata che a Kagura dava molto fastidio, le avrebbe volentieri prese a schiaffi una per una. Sembravano come dei bambini che litigano per accaparrarsi il pezzo di torta più grande. Ma la cosa peggiore fu vedere l'oggetto dei loro desideri. Era l'ultima persona che avrebbe voluto vedere: Bankotsu.

Lui era là, in piedi, a pavoneggiarsi. Il gallo della situazione. Un braccio poggiato sul bracciolo della sedia su cui era seduto, con la mano libera si passava le dita fra i capelli. Tipico atteggiamento da playboy.
Kagura storse la bocca, assunse un'aria disguastata. Le dava il volta stomaco vederlo atteggiarsi da fico.

La ragazza continuò a fissare quel quadretto a dir poco ridicolo, le ragazze erano ridicole , lui era ridicolo, tutto era ridicolo.

In quel momento Bankotsu, sentendosi osservato, si girò verso la direzione di Kagura. La riconobbe subito, le sorrise, un sorrisetto sghembo, da sbruffone che la ragazza odiava da morire.

Non appena si accorse che anche lui la guardava, con uno scatto fulmineo, si girò dall'altra parte, facendo finta di essere interessata all'orizzonte del mare.
La yasha però non capì, anzi non intuì le intenzioni del bel moro.

Bankotsu liquidò con una scusa banalissima le sue ammiratrici e si diresse verso Kagura, ormai il suo turno era finito, a dir la verità mancavano ancora dieci minuti ma, secondo lui, nessuno avrebbe rischiato di annegare proprio in quel momento.

-Ehilà, Kagura!- esclamò lui con un tono da finto allegro.

La diretta interessata alzò gli occhi al cielo scocciata. Ma proprio da lei doveva andare? Non poteva continuare a fare il gallo della situazione con quelle oche giulive? Sarebbe stato meglio, almeno per lei.

-Ciao...- rispose lei piuttosto seccata.

-Sei cambiata tanto in questi quattro anni, se lo avessi saputo non ti avrei trattata in quel modo- continuò il ragazzo sedendosi sulle ginocchia per trovarsi alla stessa altezza di Kagura.

La yasha sentì ribollirle il sangue nelle vene, faceva pure il cretino? Cosa sperava di ottenere?

-Tranquillo, penso che se fossimo rimasti insieme in ogni caso ci saremmo lasciati! Tu invece non mi sembri cambiato affatto, ti scopi sempre tutto quello che si muove?- domandò alla fine con un tono canzonatorio. Voleva proprio vedere cosa avrebbe risposto.

-Prensi davvero che io sia così? Mi dispiace che tu pensi questo di me, non sono proprio quel tipo di ragazzo- a quell'affermazione la yasha sollevò un sopracciglio come per fargli capire che non se la beveva per niente quella frase- e comunque mi sembra che tu , almeno da quanto mi ha raccontato Rin, sia cambiata molto in questi anni. Non sei la ragazzina timida che ricordavo, quando Rin ha descritto le sue amiche l'idea che fossi te quella ragazza mangiatrice di uomini non mi ha nemmeno sfiorato poi quando ti ho vista a stento ci credevo! Come mai sei diventata così?-

Bella domanda! Kagura abbassò la testa e fissò la sabbia sotto i suoi piedi. E chi sapeva dare una risposta, se era diventata così è perchè forse doveva succeddere. Secondo lei tutto era ordito dal destino, tutto succedeva perchè doveva succedere.

Non rispose alla domanda.

-Ti ho fatto così male?- domandò di nuovo.

Sgranò gli occhi, aveva così fiducia in sè stesso?

Era diventata così per colpa sua? Assolutamente no!!!
Non si cambiava mica per una delusione amorosa, ci si riprendeva subito o quasi, i tempi poi cambiavano da persona a persona.

-Ma chi ti credi di essere? Sei davvero convinto che tutto giri attorno a te?- sbottò Kagura inalberata.

Bankotsu non sembrò sorpreso della reazione, anzi, sembrava quasi aspettarsela e sorrise appena.

-Se ti arrabbi così vuol dire che ti brucia ancora!- disse lui alzandosi per poi andarsene.

Kagura non abbe nemmeno il tempo di controbbattere. Rimase stupita.

AUGUTI A TUTTI VOI, CARI LETTORI! COME STATE? AVETE PASSATO DELLE BUONE VACANZE? SPERO PROPRIO DI Sì...
IO INVECE SONO RIMASTA MOLTO MALE PER I POCHI COMMENTI RICEVUTI! SOLO 1 COMMENTO... CHE DELUSIONE... STO DI NUOVO PENSANDO DI LASCIAR PERDERE, ANCHE SE HO NUOVE FANFICTION IN CANTIERE E STO SCRIVENDO ALCUNI CAPITOLI DI UNA NUOVA FANFICTION...
VABBè... CMQ VOLEVO RINGRAZIARE DI CUORE MYIMMAGINATION CHE MI HA COMMENTATO... TANTE GRAZIE, IL TUO COMMENTO ERA DAVVERO STUPENDO!
SPERO CHE QUESTO NUOVO VI SIA PIACIUTO, IL PROSSIMO ( SE CI SARà) PARLERà DI 3 NUOVI PERSONAGGI... CON QUESTO HO DETTO TUTTO! UN BACIO A TUTTI VOI!!


  
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