Che bello, Natale è arrivato ed è passato, ora non
resta che festeggiare il 2009 ^_______^ ho molti propositi x questo nuovo anno
e spero proprio di riuscire a realizzarli tutti! Uno di questi ovviamente
comprende il continuare a scrivere ff ^____^ e spero ke nei vostri ci sia quello di leggerne e scriverne
altrettante! Beh, non rimane altro da dire, perciò vi auguro un felice 2009 e
una buona lettura!!!
Cap.
22: Decisioni
Quella
sera io e Lucia tornammo più tardi all’hotel. Lucia non se l’era sentita di
rivedere per cena Taro e così dovemmo mangiare fuori. Ma non potevamo evitare
per molto la nostra guida, dato che gli Alice sarebbero arrivati all’hotel. Entrammo
in camera nostra un’ora dopo l’ora della cena stabilita nell’hotel e gli Alice
e Taro erano già lì ad attenderci.
“Dove
siete state? Eravamo d’accordo per dopo cena!” mi rimproverò Nao.
“Scusa,
abbiamo… perso il senso del tempo” giustificai me e
Lucia.
Anche
Taro si era un po’ preoccupato, pensando che a causa di quella discussione non
avrebbe più potuto chiarire con Lucia. Inoltre ora si presentava anche il
problema di Mikaru. Si erano baciati, lui non l’aveva
respinta, dandole così magari false speranze, e in biblioteca si sarebbero
sicuramente rivisti. Durante l’attesa del nostro ritorno, Taro aveva riflettuto
a lungo sul da farsi, arrivando alla conclusione che non sarebbe dovuto più andare
in biblioteca, così da non vedere più Mikaru e farsi
dimenticare da lei. Già, senza dubbio la ragazza si era fissata temporaneamente
con lui, se lui non si fosse fatto più vedere con tutta probabilità se ne
sarebbe dimenticata presto, trovando qualcun altro che si scontrasse con lei in
biblioteca tra gli scaffali. Anche se… quel suo modo
di fare così genuino e innocente lo aveva colpito. Solo a pensare al viso di Mikaru, Taro sentiva il cuore fare una specie di capriola.
Mentre lui pensava a tutto questo, come se noi non fossimo entrate, noi altri
discutevamo se andare o no a quella pista di pattinaggio.
“Ci
andiamo, Naoooooooo?? Eh, eh, eh???” pregai il
batterista cercando di assumere una espressione tenera e supplichevole.
“Ok,
io ci vengo” acconsentì sorridendomi.
Io
gli saltai al collo e lo riempii di baci.
“E
voi altri che fate?” chiese Lucia.
“Io
non so pattinare, uffaaaaa! Non potrò stare da solo
con Lucia!” si lamentò Saga.
“Ancora
non ti sei rassegnato, eh?” rise Hiroto mettendogli
una mano sulla spalla.
“No!
E se devo imparare a pattinare per starle vicino allora imparerò ù____ù” decise
Saga.
“Ci
vengo anche io, sono curioso di vedere le tue figuracce” esclamò Tora.
“Mi
unisco anche io, così facciamo ancora qualche scommessa” si aggiunse Hiroto.
“Che
bello, allora andremo tutti insieme!” esclamai contenta che l’idea fosse
piaciuta.
“E… tu, Taro… cosa fai?” chiese
timidamente Lucia.
Taro
ci rifletté sopra. Forse era una buona occasione per imporsi su Lucia, farle
vedere che gli interessava solo lei. E
soprattutto per dimenticare a sua volta Mikaru.
“Vengo”
rispose.
“Sììììì, ci saremo tutti!! Non vedo l’ora!” esultai
tuffandomi sul letto mio e di Lucia.
“Io
non vedo l’ora che gli altri vadano via così io e te facciamo un po’ di
baldoria” mi disse malizioso Nao raggiungendomi per
farmi solletico.
“Ok,
tutti nella stanza di Taro! Non ti dispiace, vero, amico?” esclamò Saga.
“No,
figuratevi…” rispose Taro.
“Allora
poi magari affitto una stanza dove io e Shou possiamo
stare con Lucia…” propose Saga avvicinandosi a Lucia.
“Se
proprio devi dovresti affittarla solo per me, Saga” rise Shou.
Lucia
a quella battuta arrossì, mentre a Taro montò la rabbia per la sua situazione
di impotenza. Avrebbe dovuto aspettare di andare alla pista per potersi
avvicinare a Lucia.
“Quando
andiamo allora a quella pista?” chiese Tora.
“Io
direi di andarci sabato prossimo” dissi.
“Perfetto,
noi non abbiamo niente, vero ragazzi?” chiese conferma Shou.
“No,
che bellezza, dimostrerò a Lucia la mia determinazione a conquistarla!” disse
Saga.
Tutti
ridemmo alle sue battute scherzose e proseguimmo nella serata. Nao restò davvero per ‘fare baldoria’ e fu la baldoria più
bella che avessi mai fatto.
In
attesa di andare alla pista di pattinaggio, ognuno di noi si prodigò per
trovare da fare qualcosa di nuovo da fare, anche se alla fine riuscimmo a fare
tutto in meno di tre giorni. Nao allora mi fece una
proposta.
“Ti
andrebbe di venire a casa mia… almeno fino a quando
andremo alla pista?” mi chiese, con voce imbarazzata.
“A… a casa tua?” chiesi sbalordita.
“Sì… sai, no? Quella che condivido a volte con Saga…” mi spiegò,anche se avevo già capito.
“I-io… oh mamma, Nao… io… non vorrei che poi Lucia…
ecco, si sentisse sola…” dissi contenendo la mia
euforia.
“Tranquilla,
ci ho già parlato. E comunque con lei c’è anche Taro, no? E se lui deve
portarvi da qualche parte può venire a prenderti, gli ho spiegato dove si trova”
“O-ok…”
Non
riuscii a dire nient’altro. Ero felice ma non riuscivo a dimostrarlo tanto la
felicità mi bloccava.
“Allora… vieni, sotto c’è la limousine che aspetta”
“Davi
già per scontata la mia risposta, eh?” sorrisi.
“A
volte sei prevedibile” mi rispose lui scherzando.
Dopo
un bacio a fior di labbra, uscimmo dal mio hotel per dirigerci verso… casa sua.
Erano
giorni che Taro non andava più in biblioteca. Gli sembrava quasi di aver perso
una abitudine che aveva da anni, anche se aveva preso ad andarci da pochissimo.
Sentiva che gli mancava un pezzo di giornata, che ora non sapeva come occupare
se non fare altro che guardare la tv in camera sua. In realtà, dovette
ammettere a sé stesso che gli mancava la compagnia di Mikaru.
Era una compagnia forse per alcune persone evanescente, impalpabile, quasi
inesistente ma ora per lui si rivelò praticamente indispensabile. Con quella
ragazza aveva parlato dei suoi problemi con Lucia, della sua passione per i libri… la sentiva vicino a sé. Ma si era promesso di dimenticarla
e fece un enorme sforzo per portare a termine questa sua decisione.
“Lucia… tutto per Lucia… solo per Lucia…” si ripeteva nella mente con falsa determinazione.
Anche
se quella determinazione non era del tutto convinta, sembrò aiutarlo perché il
giorno della ‘pattinata’ non aveva più Mikaru in
testa e non era passato nemmeno davanti alla Star Library.
“Lucia,
posso chiederti una cosa?”
“Dimmi,
Shou ^____^”
“Verresti
a cena con me, dopo essere stati alla pista?”
“C-come?”
“Sì,
a cena… noi due, da soli…”
“E’…
è un… appuntamento?”
“Esatto”
Lucia
rimase colpita dal modo schietto di Shou per
invitarla e questo le fece dire di sì.
“Però
non diciamolo agli altri. Ci inventeremo degli impegni e ci troveremo davanti
all’entrata della pista per andarcene insieme, ok?”
“Va
bene…” Lucia aveva preso di nuovo un colore
scarlatto.
Ahahahahahahah
sembra ke lo faccio apposta a ritardare questa visita
alla pista da pattinaggio… ma forse perkè succederanno un po’ di cose e voglio pianificarle al meglio… in realtà le scriverò sul momento XDXD è dal
capitolo 8 più o meno che nn scrivo più prima a mano
e poi copio… è più bello improvvisare al momento,
vedere svilupparsi da sola la storia mentre si digitano le parole ^_____^ spero
ke i capitoli così improvvisati vi piacciano ^____^
so di essere ripetitiva ma auguro ancora buon 2009 in caso non riesco ad
aggiornare!! Kisu by Luna
The Moonlight