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Autore: blaise_kinomoto    26/12/2008    2 recensioni
C’era una volta in un paese molto lontano un Narratore. Suddetto Narratore, che poi sarei io, si chiamava Ville Valo, ma per tutti era semplicemente Sua Maestà.
Sua Maestà, prima di diventare il Narratore di questa storia, aveva una storia amorosa con Bam, l’infido mostro che portava il terrore per tutta la città.
Genere: Generale, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Avenged Sevenfold, My Chemical Romance, The Used
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: The Bullshit Before Christmas.
Fandom: Real People / My Chemical Romance / The Used / Avenged Sevenfold / Altri
Autore: blaise_kinomoto, ossia blaise_sl_tr07 + sakura_kinomoto
Beta-reader: skurni
Raiting: G
Avvertimenti: slash (accennato), AU (Alternative Universe).
Disclaimer: Non conosciamo nessuna delle band sulle quali scriviamo, magari fosse così, la storia è ispirata ‘The Nightmare Before Christmas’.
Note: ogni genere di commento o critica (purchè costruttiva) è sempre gradito. Le autrici saranno felici di sapere cosa pensate del loro scritto.
Sommario: C’era una volta in un paese molto lontano un Narratore. Suddetto Narratore, che poi sarei io, si chiamava Ville Valo, ma per tutti era semplicemente Sua Maestà.
Sua Maestà, prima di diventare il Narratore di questa storia, aveva una storia amorosa con Bam, l’infido mostro che portava il terrore per tutta la città.




Terzo: il Narratore continuò a narrare.

Nonostante io stia odiando sistematicamente tutti i personaggi di questa storia, reale, purtroppo mi vedo costretto a continuare a raccontarvi i fatti successivi che hanno portato a rendermi il bravissimo cantautore che solo, nonché leggermente depresso.
- Magari è la vicinanza di Gerard. -
Magari è dovuto al fatto che non riesca mai ha dire nulla senza essere interrotto da tremila esserini spastici.
- Ci sta offendendo, Syn? -
- Ci sta offendendo, Matt, una volta conosciuto come Tuck. -
- Dobbiamo vendicarci di tale affronto subito. -
Il povero Shads iniziò la sua giornata nel peggiore dei modi, dovendo sopportare quei due cerebrolesi dei suoi compagni, molti, Narratore incluso, si chiedono come ma non abbia ancora fatto una strage di tutto il paese.
- Grandi dosi di camomilla. -
Ma non sei un vampiro?
- Direttamente in vena. -
Sorvoliamo su questo fatto e torniamo alla narrazione. Come voi dovreste sapere, e se non lo sapete leggetevi il capitolo precedente, il nostro coraggiosissimo Brian ha deciso di portare il Natale anche nel suo paese.
- Signor Sindaco! - esclamò lungo la via principale del paese.
- Ehm, Valo, facciamo un patto: meno cazzate e inutili descrizioni. -
Johnny, tu parli?
- Certo che parlo, non hai visto che finalmente Zacky mi ha accettato? -
- Jonathan! Come osi pensare di parlare? Anche solo formulare un pensiero?! -
- Beh, ver... -
- Jimmy, falla tacere o la scortico. -
- Zacky, tesoro, ma tu ieri non ne eri così innamorata? -
- Chi? Io? Della puzzona? -
Non vorrei disturbarvi, non sia mai che io possa lavorare in pace, però dovrei continuare.
- Fai pure. -
Come se fosse facile.
- Signor Sindaco! - esclamò lungo la via principale del paese.
- Dimmi, oh caro Brian. - rispose il Sindaco.
- Ha convocato l’assemblea cittadina? Oggi distribuiamo i ruoli! -
- Si fa un musical? -
OmMe! Per l’amor di Me Stesso, non posso essere interrotto ogni tre per due, io qui ho una storia da narrare, dei protagonista da far accoppiare e il mio amato da accoppare!
- Ma il musical lo si fa? -
Un muro! Me Stesso, mi chiedo solo un muro su cui sbattere la testa!
- Se si fa, posso fare il protagonista, sia maschile che femminile? Sono perfetto in ogni ruolo, anche nella comparsa, per non parlare di quello che deve fare l’albero, ho un talento naturale nel fare l’albero. -
Dottor Diva, un’altra parola e ti sfregio.
- Nuoo! Unosfregiosullafaccia, nuoo! - L’allegro Frank raggiunse baldanzoso il municipio e iniziò a suonare la sirena per richiamare tutta la cittadina che accorse altrettanto baldanzosamente.
- Amici, streghe, vampiri, esseri non bene identificati là in fondo, Tre Bambini Idioti, Mikes. - Brian sospirò e iniziò a mandare cuoricini al suo amato - Grazie per essere venuti. Quest’anno, come ho detto nella precedente assemblea, festeggeremo il Natale. -
- Oooh! - rispose il pubblico.
- Cazzo è? - chiese Matt, una volta conosciuto come Tuck.
- Una strage! - rispose Jepha, uno dei Tre Cosi Idioti.
- Un paletto di frassino. - rispose Shands.
- Simpatico. - replicarono Syn e Matt, una volta conosciuto come Tuck.
- No, no, miei cari popolani, come ho detto, il Natale è una cosa diversa, con la neve, soffice polvere bianca, lucine colorate, orsi giganti fatti di caramelle, alberi decorati con bastoncini di zucchero. -
Il pubblico guardò Brian con diffidenza, nessuno osava dire ciò che tu tutti pensavano.
- Sei stato ad un rave? - Ovviamente lo scemo del villaggio ci deve sempre essere.
- No, Zacky, brutta strega malefica e dalla dubbia sessualità. Sono stato nella nostra Nazione di Natale. Dove ogni anno si celebra questa festa festosa. -
- Noi abbiamo i morti. -
Un mormorio di consenso si sparse tra il pubblico.
- Ma questa è più bella! - disse in tono lamentoso.
- Poi siamo noi i bambini. -
- Basta, io ho deciso, io sono il Re della Zucca o come cazzo mi chiamate, quindi si fa. Punto. Ora in fila che devo darvi i compiti. -
- Perché? Dovremmo anche collaborare? -
Dopo una strage sfiorata, i diligenti cittadini si misero in fila uno ad uno in attesa di ricevere ognuno il proprio compito. Le tre streghe avrebbero dovuto fare degli intrugli commestibili da distribuire ai bambini. Subito iniziarono a progettare le varie leccornie, ma essendo che nessuna aveva mai, e sottolineo mai, perché voi lettori dovete proprio capire che cucina e le tre streghe sono gli opposti di una linea retta, è come dire che Matt, una volta conosciuto come Tuck, ha cervello; non possono stare nella stessa frase, dicevo? Ah, mai cucinato in tutta la loro vita.
- Io direi di fare dei piccoli artigli. -
- E come li faremmo? -
- Li strappiamo ai vampiri, tanto loro non li usano. -
- Cosa?! - dissero all’unisono Syn e il suo compare di sventure.
- Ovvio, non ci devo, solo, lacerare la preda. -
- Shads, per quello hai i canini. -
- Giusto! - Zacky si intromise nel discorso - strappiamoglieli! -
Mentre Jimmy e Johnny lasciavano al suo triste destino la terza strega, tra le grinfie di Syn e Matt, una volta conosciuto come Tuck, Shads si avvicinò a Brian per ricevere il compito, sperando che lo avrebbe allontanato il più possibile da quei due.
- Bene voi tre dove- hey, solo? -
- Sembrerebbe. -
- Ma di solito non siete in... -
Il nostro abile e intelligentissimo protagonista iniziò, con una certa difficoltà, a contare sulle dita. Ne sollevò, sulla mano destra tre, e sulla sinistra, una sola. Nonostante si stesse concentrando tantissimo, lo si deduceva dal sudore che colava copioso dalla sua fronte, il povero Brian non riusciva proprio a capacitarsi del fatto che da tre ne fosse rimasto solo uno.
Dal nulla spuntò, alle sue spalle, il Dottor Diva, con tanto di lavagna, gessetti colorati, kit del piccolo chimico e Giovanni Muciaccia, perché anche se non c’entra nulla, ci sta sempre bene.
- Brian, attenzione alla lavagna, seduto composto che se mi diventi gobbo perdi tutta la tua bellezza! Come ti sto prontamente illustrando, se noi dai tre vampiri, applicando il teorema di Pitagora, dimezzando il tutto e moltiplicando per p greco, sciogliendo il tutto in un composto formato da un 50% di... -
Scusate, gentili lettori, qui si andrà per le lunghe, perché non andate, non so, a prendere un caffè, una ciambella calda, iniziate a fumare? Vedete, quando il Dottor Diva inizia a parlare e a spiegare qualsiasi cosa, che va dalla genetica interspaziale alla forma ondulata delle patatine, tutto il paese presta talmente tanta attenzione che finisce per addormentarsi. Praticamente cadono in coma. O meglio, muoiono direttamente.
- Ed è per questo che io sono bello. -
Il Dottor Diva si guardò attorno stupendosi di trovare tutti addormentati; anche il Narratore lo sarebbe stato se non avesse avuto l’infausto compito di narrare a voi, cari lettori. Quello che succederà da qui a trenta secondi sarà il più orrendo risveglio che tutta la popolazione avrà da qui fino alla prossima spiegazione.
Il primo a svegliarsi fu Bert, poiché l’urlo del Dottor Diva inizia prima in ultrasuoni, e poi c’è il vero e proprio grido.
Bene, e mentre il gentile Dottore risvegliava tutta la popolazione, Brian si era già dimenticato del difficile conto che voleva fare, e iniziò a parlare con un povero e molto provato Shads.
- Bene quello che voi, ehm, tre? -
Come potete vedere il fattore che lega realmente tutta la storia è la pietà che tutti provano nei confronti di Matt Shadows, è il collante della popolazione, quello che muove ogni singolo componente a dare una pacca sulla spalla al povero vampiro sussurrando ‘pat-pat Shads, pat-pat’.
- Devo proprio con loro? -
Beh, la storia suggerisce questo.
- Ma tu che sei il Narratore Onnivoro, non potresti cambiarla? -
Onnipresente.
- Non era Onnisciente? -
La smettiamo, Dan? Shads, dimentichi che sono un sadico bastardo egocentrico, mi dispiace, ma la verità va narrata per quello che è. Quindi: Brian iniziò a spiegare il loro contributo.
- Voi dovrete costruire i regali. Cose carine, niente di troppo spaventoso, insomma è Natale. A Natale puoi, fare quello che non puoi fare mai. -
- Tipo uccidere Syn e Matt, una volta conosciuto come Tuck? - I suoi occhi brillavano.
Cosa ho detto di chi canta alla cazzo? Anche se sei il protagonista ti faccio fuori uguale e ci metto Shads con Mikes.
- Ehm, dicevamo dei regali. Ecco, non quelli che fate di solito per i compleanni. -
- Cos’hanno che non vanno? -
- Un buono scritto a mano con il sangue, dalla dubbia grammatica... -
- Li fa Matt. - Lo interruppe Matt.
- Appunto, in cui esentate il festeggiato dall’essere prosciugato, beh, diciamo che non vanno bene. -
Shads, più depresso che mai, seguito da Gerard armato di un blocco per appunti per migliorare la sua vena malinconica; si avviò verso la sua tortura giornaliera, che in quel momento aveva finito di picchiare Zacky, la strega.
Mentre Brian continuava a distribuire i ruoli, nella Nazione di Natale, Bob Natale stava leggendo la lista dei bambini che erano stati buoni e quelli che non lo erano stati.
- Allora, il piccolo Moose quest’anno è stato buono, quindi gli porterò la batteria che tanto vuole. Poi, il piccolo Tomo è stato gentile con il piccolo Shan, quindi anche a lui porterò qualcosa. Il piccolo Watcher invece ha fatto del male, provocato del dolore a livello fisico e psicologico ad una buona percentuale di Echelon, quindi lo rapirò e lo farò bruciare all’inferno. -
Diciamo che Bob Natale non era proprio uno stinco di santo, certo, se c’era da essere buoni e gentili con chi a sua volta lo era stato allora distribuiva doni a valanga, se invece avevi abbandonato la retta via - o la giusta band - la cosa migliore che ti poteva capitare era essere marchiato a fuoco con la scritta ‘Bob Natale non approva il tuo comportamento deplorevole’, e farlo stare tutto su una natica da bambino non era facile.
Mentre era intendo a depennare Watcher dalla lista, non si accorse che la metà con cui divideva l’affitto era appena rientrata.
- Bob. -
Lo vide saltare, per così dire, smuovere quella massa di lipidi e barba era molto difficile, diciamo che lo vide smuoversi di qualche millimetro sulla poltrona.
- Cespuglio Afro! Ehm, voglio dire, Ray! Qual buon vento ti por- ma puzzi di pipì da far schifo! -
- Ah bello! Facciamo poco lo schizzinoso che se non fosse per me tu, da lì, non ti smuovi neanche per andare in bagno. -
Bob Natale sorvolò su quel fatto.
- Com’è andata la giornata? -
- Uno schifo, Brian ha deciso di suicidarsi, ma non c’è riuscito per via di Bert, allora io li ho mandati nella Nazione di Natale, volevo tenere Bert, ma quello ha iniziato a pisciarmi addosso, allora l’ho spedito a calci lontano da me. -
- Mmh, uh, sì, interessante. Giochi a Guitar Hero? -
- Oh, si perché no. -
Come potete vedere i preparativi tengono strettamente impegnato Bob. Ma torniamo a vedere cosa sta facendo Brian.
- Bambini Cretini. -
- Siamo Idioti, coglione. -
- Quello che è, voi dovete andare a rapire Bob Babele. -
- Si trova su una torre? -
- E io cosa ne so? -
- Ci stai dicendo che ci dai un compito di cui non conosci nemmeno i rischi, le probabilità di riuscita, il luogo in cui ci mandi, chi dobbiamo rapire e pretendi che noi ci andiamo, così, alla cazzo? -
- Esatto, Quinn. -
I tre si guardarono stupiti negli occhi.
- Okay. -
Brian li guardò orgoglioso mentre si allontanavano nel Bosco Segreto e Inesplorato, con le lacrime agli occhi e una sensazione di orgoglio a scaldargli quelle quattro ossa che aveva addosso.
- Bene, Dottor Diva, lei può fare questo? - disse il protagonista mostrando al Dottor una fotografia di quattro tigri dai denti ai sciabola.
- Brian, non per essere impertinente e saccente, ma non dovrebbero essere renne? -
- Queste sono renne! -
- Veramente sono felini, per di più estinti. -
Per una volta mi trovo ad essere d’accordo con il Dottor Diva. Brian guardò ancora una volta la sua immagine con attenzione.
- Doc, sono palesemente renne. -
- Sorvolando su questo fatto, come posso creare una cosa che non mi assomiglia nemmeno? -
- Personalizza. -
Il Dottor si diresse verso il suo laboratorio sproloquiando su camice a quadri azzurre e scarpe a bande rosse e blu. Perché il senso del gusto e dello stile sembra aver abbandonato questa storia?
E fu così che tutti i ruoli furono distribuiti e tutta la pop...
- Non è che ti dimentichi qualcuno? -
E chi?
- Forse me? -
E tu chi saresti? Cioè fatti vedere, insomma io non posso ogni volta tirare ad indovinare sulla voce, cioè non è questo il mio compito, voi vi piazzate davanti ai miei occhi.
- E poi ti offendi quando ti dico che sei un Narratore del cazzo. -
Mikes! Ma ovvio che fossi tu.
- Paraculo. -
Ma prima che anche il nostro coraggiosissimo protagonista inizi realmente i preparativi del Natale si rese conto che ancora un compito doveva essere assegnato, forse il più importante di tutti alla persona più importante di tutte.
- A chi? -
Zitto, idiota!
- Ma non siamo noi? -
Sto per avere un esaurimento nervoso, uno alla volta, cazzo! Non sto parlando con voi, che, a proposito, non dovreste essere a rapire Bob Natale?
- Babele, Narratore, Baabeeleee. -
Che Me Stesso mi protegga e mi impedisca di ucciderlo. Tre Schifezze, chi avete nel sacco? I Tre Bambini Idioti tirarono fuori dal loro sacco, tutti orgogliosi, un uomo, o meglio, una stecca da biliardo data la magrezza con in testa quello che sembrava un casco di banane, no aspettate son... Bambini Cretini!
- Idioti! -
Non fate i boriosi con me! Avete sbagliato, quello è Linde!
- Ciao Ville. -
Ma cosa mi saluti con la manina?! Dovevate andare in Lapponia, coglioni, non girarvi tutta la Finlandia! Ricacciatelo dentro e portatelo da Mige!
- Hey! No, aspetta! Quel sacco puzza! -
- Zitto mocio, dentro. -
- Mocio a chi? A te piacerebbe suonare come me! -
- Io suono il basso. -
- Ah, allora entro. -
E portate Bob Natale! E smettetela di andare in giro a cazzeggiare. OmMe, non ho un attimo di tregua, stavamo dicendo che quel pirla di Brian aveva dimenticato di dare il compito più importante di tutti.
- Mikes, oh mio amato! -
- Brian, oh mio stronzo, dimenticami ancora una volta e di taglio le palle. -
Il coraggiosissimo Brian si assentò per tre secondi per indossare una cintura di castità in acciaio inox diciottodieci, sapete, evidentemente ci teneva al suo apparato riproduttivo.
- Mikes, mia unica ragione di vita, dovresti cucirmi il vestito da Bob Babele. -
- Io non cucio, io non so cucire! -
- Beh, c’è Muciaccia, chiedi a lui, no? -
Un’altra tonnellata di mattoni di cartapesta fatti dal Dottor Diva cadde sul povero ragazzo, che in quanto a compassione faceva concorrenza a Shads.
- E come dovrei fartelo di grazia questo vestito? -
- Così. - Disse, mostrando l’ennesima foto.
- Da Drag Queen? -
Brian guardò più attentamente la foto.
- No, ho sbagliato, guarda questa. -
- Devo farti un vestito bianco e nero? -
- Certo! Faremo la Parata di Natale. -
- Perché ho la netta sensazione che il Sindaco ti citerà per plagio? -
- Lo farai, mio piccolo bocciolo? -
Scusate, il Narratore e Michael si assenteranno per un attimo per andare a vomitare.
- Io lo farò, ma mio amato Brian, stai per fare una cazzata! Non devi portare qui il Natale, abbiamo i morti, una così bella festa, succederà un casino immane, poi tu hai chiesto aiuto ai Tre Bambini Idioti, quelli di terzo nome fanno Casinisti, e poi con le tre streghe, ma cavolo! Una che farebbe una strage del paese, una psicologicamente sottomessa e una psicopatica. E i vampiri, no, ne vogliamo parlare? Due cretini ambulanti, il cui unico pregio e difetto è che sono già morti! Tra tutti si salva solo Shads. - Che stava passando proprio in quel momento - pat-pat, Shads, pat-pat. -
Certe volte mi stupisco che qualcuno, oltre a me, in questa storia abbia del cervello, ma che soprattutto lo sappia usare.
- Tranquilla mia amata, tutto andrà bene. -
Mikes aveva il presentimento che tutto sarebbe andato a rotoli, presentimento confermato dalla canzoncina che stavano cantando i Tre Bambini Idioti, qualcosa con ‘to join the Christmas Parade’, che, dopo aver rapito la corretta persona, la stavano portando in un nascondiglio sicuro. Giusto per sfizio decise di seguirli, e fu così che capì che in quel paese sarebbe successa l’Apocalisse natalizia.
- Bam. Bam! BAAAM! Dove cazzo sei? -
- Gh? -
- Sorpresa, devi disfarti di questo essere. -
Disse Dan, svuotando sul pavimento di Bam’s Castle il contenuto del suo sacco, ovvero Bob Natale.
- Gh? -
- Come chi è? È Bob Babele, il patrono del Natale. -
- È commestibile? -
I Tre Idioti si guardarono dubbiosi.
- Magari sotto il pelo qualcosa trovi. - e se ne andarono saltellando come se fossero stati Lala, Po e Tinky Winky nella Lala Land.
- Quindi io dovrei mangiarti, che schifo. Certe volte dovrei seguire il consiglio di Ville e diventare vegetariano. -
Giusto amor mio.
- Beh, casualmente ho qui un rasoio, rasiamoti, Bob Babele. -
Amor mio, in realtà sarebbe Natale.
- Nel mio stomaco sarà solo una poltiglia indefinita. -
Non fa una grinza.
- Nooo! Fermati Bam! Che il potere dell’Heartgram venga a me! *musichetta di circostanza* Io sono Sailor Caffè, la paladina vestita alla caffeina e sono qui per punirti nel nome della Red Bull, malvagio preparati a soccombere! -
Il Narratore è parecchio confuso, ha bisogno di una pausa sigaretta.




Siamo tornate!
Come prima cosa: buon compleanno Diva! Che ormai ha l’età della pensione *si deprimono*
Bene, speriamo che le vostre feste siano state gioiose, piene di cibo e tanto slash *___* speriamo che questo capitolo sia di vostro gradimento, a domani con l’ultimo ed entusiasmante *sono dubbiose* capitolo!
B., sakura, Linde&MattMikko.
  
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