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Autore: Eos BiancaLuna    26/12/2008    3 recensioni
La mia prima fanfiction, scritta a 16 anni, quando ero fan sfegatata dei tokio hotel, in parte autobiografica. Adesso le cose sono molto cambiate comunque il tema principale di questa storia è il destino della protagonista, che cambierà radicalmente...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 22

-Arrivo a Modena-

Sul tuor buss quella mattina regnava un silenzio pacato, interrotto appena dal russare leggero di Georg.

Tom stava fumando, Gustav sonnecchiava e Bill trafficava distratto con il cellulare.

Il resto del loro staff era decisamente più “sveglio”; niente occhiaie, niente voglia di sonnecchiare, niente sbadigli.

D’altronde, erano lo staff, il loro staff.

Bill mise il cellulare in tasca e si avvicinò lentamente alla ragazza che dormiva al suo posto sul buss, le sfiorò la guancia.

-“Ely svegliati…siamo quasi arrivati”- sussurrò a malincuore, avrebbe preferito guardarla dormire ancora.

Lei borbottò qualcosa e si spostò dall’altro lato.

-“Ely…siamo quasi arrivati all’aeroporto, giuro che se fosse per me farei spostare il volo, cosi dormiresti ancora un po”-, le accarezzò i capelli, –“ma non sono io che faccio le regole…”.

Elisa aprì gli occhi e si rigirò verso di lui, gli sorrise e si guardarono per un istante, poi lei richiuse gli occhi sbuffando. Bill soffocò una risata.

-“Hey….Sveglia…”- le sussurrò all’orecchio provocandole un brivido.

-“Che ore sono?”- chiese la ragazza stiracchiandosi, sempre tenendo gli occhi chiusi, poi cercò la mano di lui, che era appoggiata sul cuscino, l’afferrò e ci poggiò la guancia sopra.

-“Le 6 in punto…fra mezz’ora dobbiamo stare in aeroporto”-.

David gli lanciò un’occhiata maliziosa.

-“Davvero?”- disse lei e sbadigliò.

Il ragazzo intanto continuava a fissarla e accarezzarla.

-“Che c’è? Non si alza?”- strillò Tom, comparendo all’improvviso.

Bill sbuffò-“E non urlare!”gli disse.

Ma il gemello non lo ascoltò,-“E no, come stiamo in piedi noi ci deve stare anche lei…”- e scattò al capezzale della ragazza facendole il solletico sui fianchi.

Lei sobbalzò. –“Nooo! Tom., basta!”- saltò giu dal letto e andò a sbattere sul vetro del finestrino barcollando.

-“Che idiota!”- mormorò Bill al gemello, -“Rilassati”- rispose lui ridendo a crepapelle.

-“Mi dispiace tanto distrurbarvi credetemi…”-, la voce di David risuonò nell’aria perfida come sempre.-“Ma le ragazze devono scendere adesso”- sottolineò l’ultima parola con profonda enfasi.

Bill che si era avvicinato di nuovo alla ragazza fu colto di sorpresa-“Come? Ma se il volo è fra 2 ore…”- non fece in tempo a finire la frase –“Per loro è fra 2 ore…”-continuò maligno –“ Vedi, loro sono semplici fan, non potevo permettere che viaggiassero sul nostro jet…”- Bill fece per rispondere altrettanto acidamente ma Elisa lo trattenne –“ Va bene…allora io e Ary andiamo…”- il buss si fermò,- “E dai Bill…avresti dovuto saperlo che non potevamo viaggiare insieme, ci saranno anche le telecamere della tokio hotel tv…ci vediamo a Modena”- disse tutto così frettolosamente guardandolo che quando lo baciò sulla guancia non ebbe reazioni.

Saki e Alì aiutarono le due ragazze a scaricare le valigie e risalirono sul buss.

-“Che stronzo David”- sbottò Arianna mentre si dirigevano al cheeck-in , -“Non fa niente, non è grave, non preoccuparti, sta solo facendo il suo lavoro…”- rispose Elisa. La cugina le lanciò un’occhiataccia come se avesse detto chissà cosa.

A MODENA

Alle 3 del pomeriggio la band scese dall’aereo e si diresse al Parco Novi Sad, scortati da staff, guardie del corpo e polizia. Le telecamere riempivano già il backstage, e i ragazzi stanchi morti non avevano molta voglia di interviste e cose simili.

Intanto Elisa ed Arianna , che erano state scortate da Saki nell’hotel, dopo essere arrivate all’aeroporto, erano in camera a guardare Trl.

-“Sono stanchissima “- disse Arianna esultando e buttandosi sul letto, -“Mamma mia quanto odio David, ma come fai a sopportarlo?”-.

Ma Elisa non l’ascoltava, osservava attentamente l’intervista fatta da Carlo Pastore in diretta su Trl ai suoi idoli.

Verso le 20 Saki arrivò all’Hotel per accompagnarle al concerto.

-“Oddio!”- disse Arianna, -“Non ci credo che vedremo anche il concerto di Modena!”-, mentre correvano nel backstage, -“Neanche io…”- rispose Elisa sorridendo.

Alle 21 e 30 il sipario stava per calare, Tom ,Gustav e Georg erano già sul palco, tesissimi come prima di ogni concerto.

Bill respirava profondamente e si guardava i piedi, gli sembrava mancasse qualcosa, qualcuno…

Dopo le prime note dell’introduzione di “Break Away” entrò in scena : -“I’ve got other plans today,

Don’t need permission anyway, Cause here i’m standing after all,With my back against the wall,

Against the wall...”-, il pubblicò esultò non appena comparve sulla scena, e molte ragazze sorrisero del fatto che sia lui che il gemello indossavano un paio di occhiali da sole.

-“…I put all the blame on you, Bout me and all that i went through, You don’t give me any choice,

Now i’m gonna make some noise...”- si guardò istintivamente intorno e lanciò un occhiata appena dietro le quinte, di lato al palco, -“ Make some noise...”- e finalmente trovò colei che stava cercando con lo sguardo, Elisa era seminascosta dalle guardie e cantava a bassa voce, percepì il suo sguardo anche da sotto gli occhiali scuri e gli sorride disinvolta.

Quando il concerto finì i ragazzi tornarono in Hotel a dir poco stremati, durante il viaggio di riotorno nel tour buss Tom sembrava essere l’unico al quale fosse rimasta energia, intanto Arianna lo osservava dubbiosa…

Nella Hall ognuno prese la chiave della rispettiva camera; Elisa,Bill e Georg si diressero verso l’ascensore dando la buonanotte agli altri, e Arianna,Tom e Gustav invece, verso l’altro, perché le loro camere erano situate dalla parte opposta del piano.

Mentre salivano Tom parlò per primo-“Allora Gus…hai intenzione di andare subito a dormire? Io non sono stanco per niente…”-,

-“Beato te”- ripose Gus sbadigliando, -“Neanche io sono granchè stanca…sarà che non fatico tutti i giorni come fate voi…”-.

intervenne Arianna,-“Si, allora credo sia meglio ti riposi…domattina un alto volo…”- Tom si rivolse a Gustav, che rimase senza parole per come aveva ignorato le parole della ragazza.

Salirono al settimo piano e accompagnarono Gustav in camera, Tom gli augurò buonanotte dando le spalle ad Arianna, poi si diresse senza parole verso la sua camera. La ragazza restò ferma per un attimo ad osservarlo mortificata, poi gli gridò contro –“Tom Kaulitz, si può sapere che cos’hai?”-, lui continuò tranquillo a dirigersi verso la sua camera senza neanche voltarsi.

Arianna lo raggiunge in fretta quando aprì la porta della camera, -“Mi rispondi?!”- disse alzando la voce. Lui si limitò a sbuffare e scuotere la testa, varcò la soglia e fece per chiudersi la porta alle spalle, lei la bloccò all’istante costringendolo a fermarsi, -“Perché?”- gli urlò contro.

Tom si voltò a guardarla in faccia, -“E’ meglio che vai a dormire…e abbassa la voce”- pronunciò quelle parole con troppa enfasi sull’ultima frase.

-“Ma cosa credi? Che io sia troppo piccola per capire..?O troppo stupida? E’ da stamattina che mi eviti! Se hai un problema perché non me lo dici in faccia?!”- continuò lei.

Tom si scostò dalla porta e avanzò, Arianna entrò e la chiuse alle sue spalle.

-“Sto aspettando una risposta…”-.

Passarono momenti che sembrarono eterni, Tom respirò profondamente diverse volte, Arianna aspettava che aprisse bocca esitante.

Poi Arianna parlò di nuovo, -“Va bene scusa…ho esagerato mi dispiace, è meglio che vada adesso…”-.

Il ragazzo si girò di scatto, -“Il mio problema…”- non finì la frase. La ragazza si era appena girata verso l’uscita e si fermò all’istante ad ascoltarlo.

-“Sei tu”- concluse Tom guardandola negli occhi.

-“Questo lo avevo capito…”- disse lei a bassa voce, guardandolo avvicinarsi velocemente.

La spinse contro la porta e appoggiò i palmi delle mani al muro, -“Io credo di no invece…”- sussurrò lui. Arianna lo fissò per un attimo poi abbassò lo sguardo.

-“Il mio problema sei tu…non riesco a fare a meno di te…”- le disse all’orecchio, molto vicino all’orecchio da farla tremare, -“Non riesco a concentrarmi se ci sei tu”- disse appoggiando la sua fronte a quella di lei, le accarezzò il collo con le dita e poi Arianna non sentì più cosi vicino il respiro di Tom, ma il suo bacio.

Rimasero appoggiati alla porta e si abbracciarono –“Per questo ti sto evitando…”- aggiunse lui, e si sorrisero, poi le loro bocche si cercarono di nuovo.

-“Ma dove accidenti si sarà cacciata?”- pensò Elisa guardando l’ora sul display del cellulare; segnava le due e mezza passate. Scattò in piedi fuori la porta e corse, ormai ci aveva fatto l’abitudine a correre nei corridoi dei grandi Hotel. Sbattè contro qualcuno e cadde a terra.

-“Hey scusami…”- disse Bill prendendola per un braccio.

-“Sto bene, tranquillo”- disse lei rialzandosi. La fissò mentre si risistemava i vestiti poi lei alzò gli occhi su di lui. –“…allora cosa ci fai a quest’ora ancora sveglio?”- gli chiese.

Bill sorrise, -“ Stavo proprio venendo da te…”-, lei lo fissò incredula, -“E comunque potrei fare la stessa domanda a te”- aggiunse lui. –“Sto andando a recuperare mia cugina, non è ancora rientrata…”, si guardarono,-“C’è un solo posto dove sicuramente si trova…”- disse Bill.

Arrivarono di fronte la porta della camera di Tom a passo svelto.

-“No non bussare”- disse Elisa, -“Secondo me è già aperta…”-.Risero piano entrambi.

Poi Elisa aprì la porta di scatto e tutti e due piombarono nella camera, Bill accese le luci.

Davanti a loro comparve la scena che entrambi si aspettavano :Arianna e Tom sdraiati sul letto, avvinghiati come non mai.

Arianna aprì gli occhi e salutò la cugina con la mano, poi controvoglia Tom si staccò dalle sue labbra senza ricomporsi, fissò prima il gemello, poi Elisa, -“Ok Ok lei non dorme in camera sua stanotte…”- sbuffò perché la ragazza cerò di alzarsi.

-“Ely io…”- disse Arianna in piedi, poi si voltò a guardare Tom.

-“Si ho capito”- disse la cugina sorridendo, poi la sua espressione cambiò e divenne più seria, i suoi occhi incontrarono quelli di Tom, il quale, ancora sdraiato sul letto si mise a pancia in su ,- “Sta tranquilla”- sorrise maliziosamente.

-“Arianna sei sicura?”- chiese Bill –“di rimanere?”- aggiunse poi, lei annuì ridendo.

-“Bene…notte a tutti allora, che domani ci dobbiamo svegliare presto, andiamo Elisa…”- disse il ragazzo avvicinandosi a lei e la trascinò fuori la porta, Arianna si risedette sul letto.

Prima di chiudere la porta Elisa e Tom si stavano ancora fissando: lei con sguardo truce, lui con sguardo malizioso.

Note dell'autrice: ringrazio tutti i miei fan, i miei lettori e chi mi sostiene sempre! Un bacio alle mie amiche e un grazie alla musica che mi aiuta nell'ispirazione, ehm dimenticavo, ringrazio anche i vampiri, uno in particolare, senza di loro non so come farei! XD spero che vi piaccia il capitolo

   
 
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