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Autore: Northeast    20/04/2015    1 recensioni
Si erano conosciuti un giorno di Giugno, fuori faceva caldo, il sole batteva cocente. Il sorriso di Calum Hood era bellissimo, gli occhi di Helena erano vivi.
Ma durava tutto troppo poco.
Perché la fiducia si rompe.
Le cose belle finiscono.
Le bussole si rompono.
I muri crollano.
Il sole si oscura. E, ora, fuori piove.
[SEQUEL DELLA OS "Impossible." DA LEGGERE ANCHE SEPARATAMENTE]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.
(Af)fidarsi.

 
"Temo che la sua fiducia sia mal riposta,
ma del resto la fiducia lo è sempre"

La fiducia è sempre mal riposta.
Lei lo aveva imparato un anno prima, quando il suo cuore era stato brutalmente spezzato.
Perché, è vero, quando qualcuno tradisce la tua fiducia è orribile. Ma quando lo fa la persona alla quale hai dato tutto, ogni singola molecola del tuo essere, ti riduce a pezzi.
E pensi che non darai mai più fiducia a nessuno.
E speri che tu non abbia bisogno di nessuno. Ma ce l’hai.
Soprattutto quando, dopo un anno, ti ritrovi a fissare ancora la persona che ti ha tradita – in ogni senso.
Helena lo faceva: guardava ancora Calum pensando che, se fosse potuta tornare indietro, non si sarebbe mai lasciata amare e far innamorare di Calum Hood. Ma non poteva, forse non lo voleva neanche davvero.
Perché Calum Hood era stata la cosa più bella che le fosse mai capitata ma allo stesso tempo la cosa più dolorosa.
Così, mentre tentava di rimettere insieme le sue macerie, lo ammirava da lontano sperando che lui non si accorgesse di come lo guardava.

La fiducia è una cosa importante.
Affidare i propri segreti, le proprie paure a qualcun altro era bellissimo, ma estremamente complicato.
Soprattutto quando, a darti fiducia, è qualcuno di così chiuso con sé stessa come Helena Miller.
Se la fiducia vale oro, la fiducia di Helena valeva diamanti.
Calum Hood l’ha capito troppo tardi. L'aveva sempre saputo ma non l’aveva mai capito.
Lo sapeva anche quando aveva infilato la sua lingua nella gola di una ragazza della quale, a distanza di un anno, non ricordava neanche il nome.
Ci sono dei casi in cui la fiducia si può recuperare, Calum lo sapeva. Ma sapeva anche che nel suo caso sarebbe stata un’impresa inutile. Impresa che lo avrebbe distrutto ancora di più.
Più che distrutto Calum Hood era smarrito, confuso.
Non prestava attenzione a nulla, a nessuno. I suoi migliori amici, ne era sicuro, si stavano per stancare di lui perché aveva la voglia di divertirsi sotto i piedi.
E poi, quando la incrociava per caso, ogni fibra del suo fuso* sembrava attirarla verso di lei e, per un attimo, il suo smarrimento scompariva perché l’ago della bussola finalmente trovava il Nord.

Si erano conosciuti un giorno di Giugno, fuori faceva caldo, il sole batteva cocente. Il sorriso di Calum Hood era bellissimo, gli occhi di Helena erano vivi.

Ma durava tutto troppo poco.
Perché la fiducia si rompe.
Le cose belle finiscono.
Le bussole si rompono.
I muri crollano.
Il sole si oscura. E, ora, fuori piove.



 

*Riferimento al fuso mitotico, che trascina i cromosomi ai poli della cellula nella riproduzione cellulare.


ALL WE HEAR IS RADIO GA GA (?)
Allora buonasera, giorno, notte, pomeriggio, quello che vi pare. 
Ho scritto questo prologo mentre ero in ospedale (niente di grave) e non volevo proprio pubblicarlo ma alla fine la mia Elis (ti odio) mi ha convinta yee. 
La storia è una specie di squel di una mia os (la trovate sul mio profilo)
e niente, spero vi piaccia. 
Bacini 

east. 
 
 



 
 
 
  
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