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Autore: Risa Lily Angelie    22/04/2015    3 recensioni
Attenzione: Sequel di Alla fine tutto va bene; se non va bene, non è la fine, è comprensibile solo per chi ha letto la suddetta long.
***
L'ha lasciata andare.
Lui, che le ha fatto male più di chiunque altro. L'ha lasciata andare, l'ha fatta scappare via. Via da lui, via dai ricordi.
E stavolta non c'entra Kanzaki, non c'entra nessuno e forse è questa la cosa peggiore; l'impotenza.
Non è stata colpa sua, non è stata colpa di nessuno. E' successo e basta.
La colpa, se così si può definire, è stata solo di Koizumi, che ha scelto di arrendersi, di non combattere, di andare via e dimenticare.
Eppure non riesce ad avercela con lei; darebbe qualsiasi cosa per poterla stringere ancora, un'ultima volta.

***
[Risa/Otani.]
{Avvertenze: OOC in vari punti.}
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Otani, Risa Koizumi, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Lovely Complex: It isn't over. '
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"Non capisco..."
"Otani, non c'è molto da capire, io non posso resistere, qui. Non con te."

Otani ha 28 anni, non è certo un ragazzino.
Finalmente fa il lavoro che ha sempre voluto fare, l'insegnante alle elementari.
Ma, come si dice, fortuna in un verso, sfortuna in un altro.

"Otani?"
"Mmh."
Nobu gli sventola una mano davanti al viso.
"Che c'è?" Sbuffa lui, rigirando distrattamente la cannuccia nel suo bicchiere.
La ragazza si morde nervosa il labbro e fa un cenno a Nakao, come a dirgli di aiutarla.
"Otani, a cosa pensi?" Si fa avanti il ragazzo, poggiando una guancia sul palmo della mano.
Atsushi volta lo sguardo verso la vetrata del bar in cui sono, giusto in tempo per vedere un aereo in cielo, che si avvicina all'aeroporto.
"Niente." 
"E' lo stesso niente da due anni, Otani..."
Il ragazzo sospira appena, beve un lungo sorso della bevanda contenuta nel bicchiere di fronte a lui.
"Ho detto niente." Ripete lentamente.
Nobu e Nakao si lanciano un'occhiata e sospirano.


 
***
 
"Dove hai intenzione di andare?"
"New York."
"E quando...?"
"Parto stasera."

L'aereo atterra, come previsto, alle 10 in punto.
Risa scende dall'aereo e si guarda intorno, lievemente spaesata; non mette piede in Giappone da più di quanto, due anni?, eppure non le sembra cambiato nulla. E forse, è proprio questo a destabilizzarla.
Stringe saldamente la maniglia della valigia con entrambe le mani leggermente sudate; non c'è nessuno ad aspettarla.
Non ha detto niente a nessuno del suo ritorno; nemmeno a Nobu.

Esce dall'aeroporto, tenendo la valigia davanti a sé, insicura. Le gambe le tremano in maniera che Koizumi definirebbe imbarazzante, mentre sale sul taxi, che la porterà a casa.
La loro casa.

E quando arriva, infila la chiave nella toppa, gira e apre la porta, le sembra che le pareti di quella casa le si comprimino addosso, dandole un senso opprimente di claustrofobia.
Quasi corre, Koizumi, fa cadere a terra la valigia, va alla finestra del salotto; nemmeno accende la luce, ma gira la maniglia per aprire la vetrata e le persiane.
Guarda il panorama di Osaka, si mette una mano sul cuore.
Le è mancata, oh Kami, se le è mancata.
Poi si volta lentamente dentro casa, e ha un sussulto nelle viscere; è tutto come l'ha lasciato. Come l'hanno lasciato.
Si aggira guardinga per la casa, guarda quel divano pieno di polvere, quei piatti rotti a terra, e poi eccola.
E' davanti alla porta della camera da letto.
Koizumi sospira profondamente, mette una mano sulla maniglia.
Resta qualche momento così, scossa da capo a piedi dai brividi e dai singhiozzi, con gli occhi lucidi, con le mani che tremano.
Poi si fa forza, e la apre.
Ed è tutto come l'hanno lasciato loro.
Con le coperte buttate per terra, e Risa riesce quasi a vedere le loro forme sul letto.
Con passo tremolante si avvicina, resta qualche momento a guardare quelle lenzuola appallottolate per terra, poi sospira e si siede sul materasso.
Sta per piangere, e non sa se è rabbia, nostalgia, o semplicemente la polvere.
Tira su col naso e tira fuori dalla tasca dei jeans il cellulare.
"Pronto, Nobu? Sono Risa. Sono ad Osaka."

 
"Risa, c'entra forse Lui?"
"... sì, Otani. Mi dispiace."









 
Note di Risa:
Macciao, gente!
Dunque. Lo so che non ci state forse capendo niente(?), ma fidatevi che tutto sarà spiegato
Perché sono divisi? Che cavolo ci è andata a fare Risa a New York? Perché non ha detto a nessuno di essere tornata? Perché la casa è abbandonata? E, soprattutto, chi è Lui?
Lo scopriremo nella prossima puntata! *pomodoro in faccia*
... beh. 
Voglio solo avvisare le interessate - come al solito - che la prossima storia ad essere aggiornata sarà Wrong.
Grazie mille per essere passate, e lasciate un commentino se vi va ^^
Alla prossima!

Risa Lily Calinee.

 
 
 
   
 
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