Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: Iwazaru    22/04/2015    2 recensioni
Alexis è una ragazza con un passato difficile;
Un giorno comincia una corrispondenza via e-mail con un uomo di cui sa poco e nulla.
...ancora non lo sa, ma sarà l'inizio del completo stravolgimento della sua vita. Troverà una cosa preziosa, la perderà oppure andrà incontro ad un happy ending?
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Los Angeles, 29 Settembre 2011

«And I told you to be patient,
And I told you to be fine,
And I told you to be balanced,
And I told you to be kind,
And in the morning I’ll be with you,
But it will be a different kind,
‘Cause I’ll be holding all the tickets,
And you’ll be owning all the fines. »


L’Europa è stata splendida. Rimanere dei giorni in più è stata un’ottima idea, sia perché ho potuto passare più tempo con Jared, ma anche perché vedere Christine con Shannon era semplicemente splendido. Era felice ed esaltata dalle gite e dai nostri spostamenti. Sono contenta perché è stato un viaggio che le è piaciuto tanto.
Io e Jared…sento che il nostro rapporto abbia fatto un notevole passo in avanti. Scoprire la nostra intimità e viverla a pieno non è stato solo eccitante ma anche bellissimo. Lui è così dannatamente sexy, voglioso e intraprendente che ora che non c’è mi manca immensamente!
Siamo andate all’ennesimo concerto anche qui in America, ma non mi stanco mai di vederlo saltare e parlare con gli Echelon. É una parte fondamentale di lui e semplicemente l’adoro. Mi sembra quasi impossibile che sia già passato un anno che stiamo realmente insieme, che l’ho incontrato nel suo posto e che è cominciata la nostra avventura…
Sono a casa, Yuki è sul divano che sonnecchia ed io sto cercando di studiare, ma nella mia mente continuano solamente a passare flash dei momenti di quest’estate. Un’estate a dir poco splendida! E sono stata felice di esser riuscita a lasciarmi andare, l’ho raccontato anche alla mia terapeuta, oltre ad averne parlato con Christine che non faceva altro che ridacchiare e dirmi quanto fosse contenta per me; la mia terapeuta pensa che sia stato un grandissimo passo avanti e che sto imparando a gestire le mie paure derivanti dal mio passato. Le affronto con lei e non le faccio pesare alle persone che mi stanno attorno.
Credo che non riuscirò a studiare molto oggi, nemmeno domani o i giorni a venire. Sono troppo distratta…

To: Jared
Sono troppo distratta per studiare…

From: Jared
Ah sì? A che pensi?

To: Jared
A te, testone!

From: Jared
Mi manchi anche tu, due mesi e mezzo e sono tutto tuo!

To: Jared
Ah sì? Credevo lo fossi già XP

From: Jared
Adesso sono un po’ più degli Echelon, poi sarò completamente tuo…
Comincia a pensare dove vuoi andare in vacanza!

To: Jared
Oh, lasci completa scelta a me? Occhio a te, Leto!

From: Jared
Non ti avevo mai accennato quanto sono temerario?

To: Jared
Forse, non ricordo, ma ora ne ho la conferma!
Ti amo…

From: Jared
Ti amo anche io…
Tra qualche giorno ripartiamo per l’Europa, sarà più difficile sentirsi, tu fai la brava e studia invece di pensare a baldi uomini attraenti e pieni di talento che ti adorano alla follia

Ecco, quest’uomo sa sempre come farmi scoppiare a ridere. Anche se in effetti è vero, è un uomo attraente e pieno di talento, ma come fa il cretino lui, forse solo Shannon e Tomo lo superano!

To: Jared
Salutami i ragazzi e fai il bravo tu, con tutte le ragazze che ti vogliono e ti girano intorno! Io non corro rischi, ti tradisco solo con la mia Yuki

From: Jared
Se vessi voluto sesso selvaggio ed sensazioni appaganti di breve durata, non ti avrei mai e poi mai chiesto di incontrarci. Ci sei solo tu per me, sono monogamo Alexis… In più, la sola idea di poterti ferire in alcun modo mi fa venire il voltastomaco. Credimi…

To: Jared
Ti credo, scemo. Per me ci sei solo tu, voglio solo te non potrei mai fare tutto quello che abbiamo fatto durante l’estete, con qualcun altro!

From: Jared
Lo spero bene! Devo scappare piccola, ti chiamo stasera se riesco! Studia!!!

Rido al suo ultimo messaggio e non mi metto nemmeno a rispondere. Sospiro e invece di mettermi a studiare, mi sdraio sul divano con Yuki che ormai è bella grossina ma non se ne rende pientamente conto e vuole venire in braccio come faceva da piccolina. Sorrido e la coccolo, Jared non è ancora mai venuto a casa mia. Mi manca la vecchia casa, solo per come era costituita, con quella vista sul mare. Ora la vista è semplicemente sulle colline della città. Sono molto più vicina a lui, certo, ma mi era sempre piaciuto quel contatto visivo con il mare.
Inoltre Jared era contrariato perché l’appartamento è in affitto, avrebbe voluto che rimanessi più tempo a casa sua per cercare con calma una casa migliore. Ma non me la sentivo. E poi, non pago molto d’affitto! É un comunissimo appartamento, ampio ingresso con cucina a vista, soggiorno e angolo per la sala da pranzo. Un divano, la televisione e un minuscolo terrazzo. La camera da letto è ampia e ci ho sistemato la scrivania con il computer! Ma la cabina armadio è immensa e semplicemente l’adoro!  C’è persino la piscina nel complesso in cui vivo e non è male in fin dei conti!
Adesso che ho tutti questi soldi, che potrei vivere in posti rinomati o lussuosi come pochi, mi riscopro contenta con un normalissimo appartamento in cui ci stiano le mie cose e il mio cane.
Sospiro e mi decido a portare la mia Yuki fuori per una bella passeggiata. Ecco, la distanza da Christine un po’ mi pesa, non ho tenuto conto che ora se volessi uscire con lei, dovrei organizzarmi prima di quanto non facessi prima. Questa città è davvero immensa e sconvolgente.

Dopo aver mandato un messagio a Christine per andare a fare una passeggiata insieme con tanto di pranzo e nulla facenza, c’è voluto un po’ per raggiungere la spiaggia e goderci una bella giornata di sole. Yuki soffre un po’, per lo più perde una marea di peli che prontamente devo raccogliere per tutta casa. Ma non è un problema!
Christine mi racconta sempre di quando sente Shannon e di come facciano i piccioncini innamorati. Non può che rendermi immensamente contenta. Siamo sulla spiaggia, in una mano il guinzaglio di Yuki e nell’altra le mie All Star dentro cui ho arrotolato i calzini.
«Jared giusto oggi mi ha avvisata che partiranno a giorni per l’Europa e che sarà più difficile sentirsi, Dio non vedo l’ora che arrivi Dicembre!»
«Mi chiedo come abbia fatto tu a resistere tutto questo tempo, Alexis. Io sono solo poche settimane e sto già impazzendo»
Rido alla sua affermazione, prima tra lei e Shannon era diverso, ora stanno insieme…
«Non lo so nemmeno io, noi cerchiamo di restare in contatto il più possibile, ma con il fuso orario, c’è poco da fare, ci diamo alle e-mail come all’inizio»
«E te le fai bastare? Anche dopo che…»
«Dopo che lo abbiamo fatto? Di certo mi manca la sua essenza molto più di prima, ma sono solo due mesi e mezzo» faccio spallucce e sorrido «Poi sarà tutto mio per parecchio tempo, non chiedo di meglio»
Christine ridacchia e io rido insieme a lei, che cosa strana stare con due fratelli, ma sia Jared che Shannon sono così differenti tra loro che non sembra nemmeno! So bene che poi dovranno lavorare ad un nuovo disco, che dovranno passare giornate intere in studio o al laboratorio in casa di Jar. Ma che importa, sarà qui se la sera avrò voglia di dormire con lui o se vorrò tirarlo fuori dal suo lavoro per darmi un bacio. Non sarà migliaia di chilometri lontano con un diverso fuso orario o con l’impossibilità di parlare con lui perché sul palco!
La mia terapeuta dice che sarà importante quel periodo, perché ci consoliderà come coppia o ci farà scoppiare. Ma io sono sicura non sarà così, ne abbiamo passate tante, ci amiamo…perché dovremmo scoppiare?
So quali sono i suoi difetti, so che ha un carattere difficile alle volte, che tiene in broncio per cose assurde o che quando si tratta di musica e del suo lavoro non lo devo infastidire.
«Già, forse mi abituerò anche io alla loro vita da musicisti, per ora siamo ancora in quella fase…in cui ci manchiamo ogni momento» dice lei con due occhioni a cuoricino.
«Anche io e Jared più o meno, ma lui è diverso da Shannon. Jared non ama le effusioni in pubblico, non gli piace granché tenersi per mano o cose simili. Ma ammetto che non mi interessa granché al momento. In fin dei conti non ho degli standard passati con cui paragonarlo» credo sia la prima volta che dire una cosa così mi strappa un sorrisetto.
Christine si è accorta del mio cambiamento, ma usa ugualmente una certa premura quando ci aggiriamo attorno a certi argomenti, la cosa mi fa piacere, in fin dei conti so che la mia amica rispetta il mio passato e il mio dolore.
Yuki tira un po’ perché vorrebbe correre sulla spiaggia, di solito, quando non c’è nessuno glielo lascio fare, ma ora…ci sono dei ragazzini che giocano e non mi va di farle combinare troppi guai!
«Tra te e Jared, allora è tutto okay? Dove andrete in vacanza?»
«Ancora non abbiamo deciso, lui dice che devo fargli delle proposte e lui mi dirà se gli va o meno. Ma vogliamo rimanere nel continente» dico facendo spallucce.
«Yuki?» mi domanda Christine, so che vorrebbe tenersela lei se noi partiamo.
«Yuki sta con la zia Chris» dico ridacchiando appena.»
«Yeeessss, evvai, sentito Yuki, starai una settimana con me» miagola Chris avvicinandosi a Yuki per coccolarla. Queste due sono una cosa assurda, non capisco perché Christine non si prenda un cane tutto suo e basta. Ci sarà dietro qualcosa con i suoi genitori, anche se poi per l’Europa hanno tenuto Yuki senza problemi. Mah.
Poi basta un secondo per farmi venire un’ansia indescrivibile.
«Che palle, mi sono venute stamattina e ho una nausea pazzesca» sbuffa Christine.
Ora, il mio ciclo non è mai stato eccessivamente regolare per via dello stress e non mi sono mai posta il problema perché non credevo avrei mai fatto sesso nella mia vita…
«Chris…» mormoro un po’ sbiancata al pensiero delle possibilità che si stanno dipingendo nella mia mente.
«Alexis, che hai? Hai una faccia…»
«Dobbiamo andare, supermercato e poi da me, subito!» dico probabilmente in preda al panico, ma fino a quando non ho la conferma che non è successo assolutamente nulla, non mi tranquillizzerò!
«Alexis, mi stai spaventando, che succede?» domanda cercando di rimanere quieta la mia amica.
Io mi mordo appena il labbro, mi fermo e faccio un respiro profondo…
«Da quando siamo andate in Germania, non mi è più venuto il ciclo…»
«Oh…Credi che…»
«Non lo so, non ho mai avuto un ciclo regolare, solo che la prima volta per la foga del momento non abbiamo usato nulla, poi è successo qualche altra volta. Credo che Jared non ami i preservativi…»
«Ma siete matti???»
Ha ragione, lo sto pensando anche io, ma quando lui si avvicina io perdo completamente il controllo delle mie facoltà mentali!
«Forse lui pensa che io prenda la pillola, non lo so. Io nemmeno pensavo saremmo finiti a letto» il panico mi sta assalendo, non voglio un figlio, non voglio avere figli. Amo Jared, lo amo profondamente e forse dopo qualche anno di terapia e aver finito la scuola, trovato un lavoro, forse per allora potrei volere un figlio. Ma adesso…
«Okay, senti, non fasciamoci la testa prima di essercela rotta. Andiamo al supermercato, ma prima fermiamoci da me, lascio l’auto e andiamo con la tua…»
Lascio gestire l’organizzazione a Christine perché giuro potrei dare di matto, per fortuna casa sua non è troppo distante dalla spiaggia in cui ci troviamo e una volta che lei lascia l’auto, le faccio guidare la mia. La mia antipatia nei confronti della guida è rimasta! E credo rimarrà sempre, altra ragione per cui non potrei mai avere un figlio. Credo, ha senso?
Rimango in silenzio e mi sento completamente contratta, nervosa, rigida…
«Respira Alexis…» mormora Chris.
«Non ci riesco io non voglio un figlio Chris» mormoro.
«Una cosa per volta, compriamo un po’ di test e poi andiamo in una clinica privata a fare gli esami del sangue, okay?»
«Sei super organizzata…»
«Non è il mio primo allarme» dice facendo spallucce «Per fortuna l’ho sempre scampata»
Chris mi racconta delle sue avventure, giusto un paio, di questo tipo e la cosa un po’ mi tranquillizza. Soprattutto avendo un ciclo irregolare, non è detto che ci sia stata ovulazione. Continuo a ripetermelo come un mantra fino a quando, raggiungo il supermarke, devo lasciare Yuki in auto e mi si spezza il cuore.
«Aspetta, le metto l’acqua e teniamo bassi i finestrini. Che mi freghino la macchina se vogliono, ma non farò morire di caldo Yuki»
Christine sorride e io la guardo incuriosita.
«Che c’è?» le domando.
«Oh, nulla, ti prendi molto bene cura di Yuki»
«Quindi?»
«Saresti una brava mamma»
«CHRIS!»
«Scusa, scusa, ma…vedo te e Jared, siete entrambi bellissimi, sai che bimbo verrebbe? Dai entriamo, togliamoci il pensiero» mormora lei e io con troppi pensieri in testa la seguo nel Wallmart, certe che avrà molta più scelta.
«Tieni» mi dice di nuovo Chris mentre stiamo entrando.
«Cosa?» mi sta porgendo il suo cellulare e noto che google è aperto sulla pagina di una clinica privata.
«Vuoi la certezza al 100% no? Chiama per farti fare oggi gli esami. É a pagamento ma non è un problema, no?»
No, i soldi non sono un problema…
«Dopo. Facciamo prima questo»
«I test possono anche dare falso positivo o falso negativo. Gli esami del sangue no…»
Sospiro «Okay, chiamo» brontolo appena.
Prendo il suo cellulare e appena risponde la signorina…
«Salve, vorrei poter venire a fare degli esami per accertarmi di non essere incinta» non mi venire un altro modo per dirlo!
«Ha già fatto il test di gravidanza?»
«No, sto per farlo, ma voglio la certezza…»
«D’accordo, può venire anche oggi»
«A che ora?»
«A qualsiasi ora, al messimo dovrà aspettare un momento se l’infermiera è impegnata»
«La ringrazio, a nome Jones, Alexis Jones» mormoro.
Sento che scrive qualcosa al computer e poi si degna di rispondermi «Perfetto signorina, a più tardi»
«Buonagiornata» mormoro chiudendo la telefonata. Non faccio in tempo ad alzare lo sguardo che Christine è già davanti a me con una bibita fredda da un litro e il cestello pieno di test di gravidanza di varie marche.
«Ma…»
«Li ho presi tutti, ce ne sono un sacco e questo lo devi bere, dovrai fare parecchia pipì amica mia. Hai prenotato?»
«Sì, posso andare oggi quando voglio, direi che facciamo quelli e poi andiamo. Okay?» mormoro con un mezzo sorrisino.
Lei annuisce e ci avviamo alla cassa silenziosamente. Sono così confusa che sbatterei volentieri la testa da qualche parte, sperando che le cose si allineino da sole! Cosa che ovviamente non avverrebbe, me…
Ero così con la testa tra le nuvole che non ho sentito la cassiera chiedermi per due volte come voglio pagare i quasi 100$ di test di gravidanza! Penserà che siamo matte. É stata Chris a darmi un colpetto e riportarmi sulla terra.
«Carta» dico porgendo alla signorina la mia American Express Black facendo strabuzzare gli occhi alla povera cassiera. Certo, si trova davanti una ragazza con i capelli raccolti, un paio di jeans stracciati, una canotta e una felpa senza maniche con la cerniera. All star e le guance rosse. Che sembra una ragazzina e non una donna con troppi troppi soldi.
«Prego» mormora lei sommessamente.
«Grazie» dico abbozzando un sorriso che lei ricambia, aiutandomi persino ad insacchettare la mia roba.
«Questo tienilo in mano, lo bevi da subito» mi dice imperativa Christine.
Io rido appena, è il mio comandante!
«Sissignora, sarà fatto»
Andiamo verso l’auto che è ancora lì, aperta per la mia Yuki che piagnucola perché l’ho lasciata sola. Allungo la mano attraverso il finestrino e la coccolo per bene prima di entrare in auto e ancora una volta Christine è alla guida.
Accendo la radio e la metto al minimo, prima di cominciare davvero a bere la mia bibita, ha ragione Chris, dovrò bere molto se voglio fare tutti quei test! Li devo fare, non voglio, non voglio che questo idillio con Jared finisca!
Christine mi lascia nei miei pensieri ed io la lascio nei suoi, perché nessuna delle due parla mentre saliamo su per le colline per raggiungere il mio appartamento.
Lei parcheggia e io ho quasi finito il bibitone che mi ha comprato.
«Mamma mia, hai bevuto davvero così tanto?»
«Non dovevo?» domando quasi ingenuamente.
«No no, bevi bevi, ci serve pipì» dice divertita e io scuoto il capo con un sorrisetto.
Stiamo facendo diventare questa cosa un gioco e in certi punti mi sto anche divertendo. Christine prende Yuki ed io il sacchetto, saliamo al mio appartamento e Chris slaccia il guinzaglio a Yuki che corre a mangiucchiare la sua pappa e poi si piazza sul divano. Okay, lei è a posto e tranquilla.
La mia amica svuota sul tavolo il contenuto del sacchetto e tira fuori tutti i bastoncini e le relative istruzioni.
«Ti scappa?»
«Da morire» piagnucolo divertita «Cominciamo?» chiedo subito dopo.
«Prendi questi e falli, sono quindici in tutto, quindi facciamoli di cinque in cinque»
«Alla faccia del piano strategico» mormoro «Se dovesse…»
«Ci pensiamo dopo, ora vai»
Rido per il modo in cui sta organizzando tutto, ma lei sa quanto Jared sia importante per me, quanto la nostra assurda storia sia importante per me. Sta facendo tutto questo per me in fin dei conti.
Sospiro e volo in bagno, infischiandomene della porta aperta, per occuparmi dei primi cinque test. É una cosa dannatamente impegnativa e scomoda fare pipì su uno stupido bastoncino, ma ce la faccio e li sistemo sul mobiletto, hanno bisogno del loro tempo.
«Altri» urlo dal bagno e in poco tempo Christine arriva con altri cinque bastoncini su cui mi tocca fare pipì e che posiziono accanto agli altri. Poi tocca agli ultimi cinque. Ora la cosa più difficile è trattenere la pipì una volta che la faccio! É una vera e propria tortura. Ma quando anche gli ultimi cinque bastoncini sono fatti, posso finalmente fare pipì in modo umano.
Mi lavo le mani e mi mordo il labbro, c’è Christine davanti al mobile del bagno che controlla con le relative istruzioni. Il fatto che non dica assolutamente nulla mi mette molto a disagio, ma so che non scherzerebbe mai su tutto questo. Non sul risultato.
Dopo cinque abbondanti minuti, si gira verso di me con una faccia strvolta.
«Tutti positivi Alexis…»
«C-cosa? No, no dai…» mormoro visibilmente in panico.
«Mi spiace, sono positivi, ma vedi il lato positivo, vostro figlio o figlia sarà bellissimo. Non potrebbe essere altrimenti. Sia che prenda i tuoi o i suoi colori, sarà splendido»
«Chris…ho 26 anni, non voglio un bambino. Lui è sempre in giro per la musica e tutte le cause a cui partecipa! Come glielo dico? Si arrabbierà da matti, mi lascerà e…»
«Frena. Wow, te ne fai di viaggetti mentali amica mia. Perché pensi tutte queste cose, avete mai discusso di figli?»
«No, non avevamo mai fatto sesso fino ad agosto, perché dovevamo parlare di figli» sbuffo.
«Okay, andiamo alla clinica, facciamoci dare la totale conferma prima di dare di matto»
«Chris! Quindici test di gravidanza non bastano?»
«Magari sono tutti falsi positivi»
«Non credo proprio…»
«Beh allora ci faremo esporre anche le soluzioni alternative, okay?»
«Tipo adozione o aborto?»
«Non credo ce ne siano altre, salvo che non lo vuoi tenere»
Esco dal bagno per sprofondare sul divano e guardare il soffitto.
«Non potrei mai darlo in adozione. E l’aborto…è mio e di Jared» mormoro. Qualcosa che abbiamo creato insieme, qualcosa di nostro che deriva da noi. Come potrei distruggerlo. Senza contare che non so nemmeno da quanto sono incinta.
«Andiamo alla clinica, poi ci penseremo»
«Brava, dai, guido io»
«Questo è ovvio e…dormi da me stanotte?» mormoro speranzosa. Non voglio pensare a come la prenderà Jared e non voglio pensare al fatto che probabilmente dentro di me sta nascendo una vita. Non riesco proprio a figurarlo come il nostro bambino.
«Dormo da te, ma prima di tornare a casa ti porterò in un posto»
Inarco un sopracciglio e la guardo senza capire cosa intenda, ma meglio pensare ad una cosa per volta. Yuki la lasciamo a casa e Chris guida fino a raggiungere la clinica. Agitata? Mah, qualcosa come super agitata renderebbe forse l’idea. Anche se suona così dannatamente infantile!
Una volta alla clinica, do il mio nome alla signorina dell’accettazione e guardandomi intorno noto solo fastidiosissima quiete. In questa clinica è tutto in ordine, tutto perfetto, tutto a modo e silenzioso. Io invece vorrei urlare.
Ci danno le indicazioni per andare verso l’ambulatorio, ma se non fosse per Christine io sarei imbambolata ancora davanti l’accettazione, ci sediamo ed aspettiamo.
«Ehi» mormora la mia amica «Prova a respirare oltre che a pensare»
«Non ci riesco. Chris…abbiamo rovinato tutto» mormoro «Quando glielo dico? Non posso dirglielo al telefono!»
«Alexis, calmati e pensa a te prima che a Jared. Cosa ti ha insegnato la terapeuta?»
Giusto, respirare e pensare a me stessa prima che agli altri. In questo momento però a me stessa vorrei tirare due ceffoni…
Mi distrae dai miei pensieri auto punitivi un’infermiera sorridente. Che diavolo avrà da sorridere tanto?
«Signorina Jones?»
«Sì, sono io» mormoro alzandomi in piedi, sempre vestita come un’adolescente.
«Prego, venga»
Mi fa accomodare nell’ambulatorio e mi fa sedere tendendole il braccio.
«Ci provava?»
«Mi scusi?»
«A rimanere incinta, vuole gli esami del sangue per confermare l’esito, giusto?»
«Ah, sì, ma no, non ci provavamo» mormoro atterrita.
«Oh, una bella sorpresa allora»
«Già, una sorpresa» ora giuro che le salto alla gola e le strappo dalla faccia quel sorriso da ebete! Cosa ci sarebbe di bello! Ma mi ha vista? Sono appena venuta al mondo e dovrei mettere io al mondo qualcuno? Sarò una pessima madre!
Sospiro e scosto lo sguardo mentre infila l’ago e io penso solo a quale potrebbe mai essere la reazione di Jared, a come dovrei dirglielo. Penso se riuscirò mai ad essere felice di questa notizia!
«Se aspetta una mezz’ora, le porteremo gli esiti, si può accomodare ai divanetti all’ingresso»
Che?! Già fatto, non me ne sono nemmeno accorta tanto ero presa dai miei pensieri.
Sospiro e cerco di abbozzare un sorriso di circostanza e quindi esco di nuovo dalla mia amica, ovviamente mentre aspetto posso anche pagare, certo no?
«Fatto?» domanda Christine apprensiva.
«Fatto, aspettiamo una mezz’ora e ci daranno gli esiti»
«Okay, andiamo a pagare?»
«Questa cosa già comincia a costarmi una fortuna»
«Alexis…»
«Okay, scusa, non so come essere felice di questa cosa»
«Bambino»
«Scusa?»
«Non è una cosa, è il tuo bambino. Dopo capirai cosa intendo»
Sospiro, certo lei parla facile, vorrei vedere se fosse capitato a lei con Shannon se sarebbe stata così contenta e tranquilla.
«Tieni Chris, il codice lo sai, devo chiamare la dottoressa, ho bisogno di parlarle un momento»
Lei annuisce e prende il mio bancomat per andare a pagare. Se non ci fosse Christine non so come farei! Cosa farò se Jared mi chiamasse stasera? Non posso evitarlo e non posso dirgli nulla.
Respiro e una volta fuori chiarmo immediatamente la dottoressa, questo è il numero per le emergenze e lei ovviamente risponde consica che ci sia un’emergenza.
«Alexis, buongiorno, cosa succede?»
«Salve, io ho bisogno di parlarle perché mi sta scoppiando la testa e credo stia per venirmi un attacco di panico» parlo così velocemente con voce tremante.
«Okay, respira, siedi e dimmi cosa succede, con calma»
Mi guardo attorno e trovo una panchina perfetta sotto degli alberi noiosamente perfetti!
«Ho scoperto di essere incinta» mormoro cercando di farlo lentamente e con raziocinio «Sono in crisi perché non voglio un figlio, non sarò mai una brava madre. Devo ancora affrontare tante cose mie. Io e il mio ragazzo stiamo iniziando ora ad essere una coppia normale e non voglio rovinare tutto. Non credo di volere un bambino…»
«Alexis, quello che dici è sensato, hai ancora tanta strada da fare per affrontare il tuo passato, ma stai anche lavorando al tuo futuro. Non vuoi un bambino perché credi di essere una cattiva madre. Perché dovresti esserlo? Sai cosa significa soffrire e non essere amati, non credi che queste siano due cose che ti permetteranno di essere una brava madre? Certo è inaspettato, ma non hai 18 anni, non sei una ragazzina inesperta. Vivi da sola da molto tempo, sai badare a te stessa. Sei riuscita ad aprirti con qualcuno, non sai come il tuo ragazzo reagirà alla notizia, non prendere la decisione anche per lui…»
Quello che dice è vero, non sono una ragazzina ma tante volte mi ci sento e non so perché. So davvero badare a me stessa ormai e so badare a Yuki, ho solamente paura che…
«Credo di aver paura che il mio compagno non voglia assolutamente un bambino. Non ne abbiamo mai parlato perché stiamo facendo piccoli passi per il nostro rapporto prima. Un bambino fa sì che non saremo più una coppia ma una famiglia»
«E le famiglie ti fanno paura Alexis, ma il tuo compagno non è tuo padre e tu non sei tua madre…»
Bastano queste parole della mia terapeuta per farmi scoppiare a piangere. Lo so che è così, ma ho sempre paura che invece la storia si possa ripetere in quaclhe modo.
«Alexis, reagisci a questa cosa con i tuoi tempi, non serve che tu corra a dirlo al tuo compagno. Fallo quando tu avrai accettato il fatto che stai per diventare madre, se lo vuoi. Oppure…»
«No»
«Cosa?»
«Non voglio uccidere il nostro bambino. É parte di me ma anche di li e io amo Jared…»
«Allora respira e pensa che amerai anche questa parte di voi. Hai molto tempo per imparare ad amarlo prima che nasca, non avere fretta. Scopri le cose con i tuoi tempi Alexis…»
«Sì, grazie…»
«Va meglio? Dove sei adesso?»
«Aspetto i risultati degli esami del sangue, il test di gravidanza era positivo e volevo la conferma»
«Brava, quando avrai i risultati, non pensare troppo. Vai a svagarti un po’, okay?»
«Mh, grazie, devo andare ora» mormoro vedendo Christine che mi fa segnali dalla porta vetri.
«Okay, ci vediamo venerdì! Buona giornata Alexis»
Riaggiancio e chiudo gli occhi, sospiro, respiro e mi decido a tornare dentro da Christine.
«Hai chiamato Jared?»
«No, era la mia terapeuta, ne avevo bisogno»
«Stai meglio?» mi domanda un po’ preoccupata.
«Un po’, sì…sono arrivati i risultati?»
«Sì, eccoli» mi porge una sottilissima busta che prendo dalle sue mani e respirando nuovamente l’apro tirando fuori il foglio.
Questo scherzetto mi sta costando davvero molto, non solo economicamente…

PREGNANT.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: Iwazaru